martedì, Agosto 5, 2025
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La storia del pizzaiolo Enzo, da Nisida a “Casa Capasso”

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Storie di chi ce l’ha fatta: apre la pizzeria “Casa Capasso”, frutto del grande lavoro del proprio titolare. Da Nisida a via dei Tribunali, questa è la storia del suo riscatto sociale.

Chi è Enzo Capasso

Il protagonista della nostra storia attraversa una difficilissima adolescenza, caratterizzata dall’assenza del padre, accanito giocatore d’azzardo. I debiti di gioco cadono quindi sulle spalle della madre, casalinga che tenta di guadagnare quanto può e come può, vendendo prodotti  per la casa per prendersi cura dei propri figli.

Nel 2005 però la donna muore, vittima di una trasfusione di sangue infetto, lasciando Enzo a soli 16 anni da solo, che per poter tirare avanti abbandona la scuola per lavorare: prima barista, poi pizzaiolo, tenta come può di provvedere a se stesso, ma una serie di cattive amicizie lo conduce a un arresto. Fermato in flagranza di reato per una rapina.

Gli anni di Nisida sono stai duri. Mi seguiva l’assistente Giusy Imbimbo. Nessuno veniva a trovarmi, solo la mia fidanzata Marianna. Ricordo che il giudice, Marina Ferrara, era cattivissima con me, non voleva farmi uscire più. Facevo corsi di ceramica con voti altissimi. Pensavo di aver rovinato per sempre la via vita. Mi avevano dato  solo 48 ore per uscire e trovare un lavoro. 

Ho fatto volontariato, accudito e lavato barboni nella mensa delle suore di Calcutta. E fui preso nella Pizzeria Aiello al Museo. Vinsi un premio a Nisida e con l’assegno di 1800 euro comprai uno scooter per andare a lavoro.

Una nuova svolta nella vita di Enzo, che si sposa con la sua Marianna e lavora al Pomodorino a piazza Municipio, mettendo da parte tutto quello che guadagna. Nel 2014 lavora sul lungomare entrando a contatto con la “Napoli bene”: giudici, calciatori, medici. E Vincenzo Pisacane, con il quale decide di aprire Casa Capasso.

Quella di Enzo è una storia a lieto fine: nonostante le difficoltà, ce l’ha fatta. E racconta la sua storia, per ispirare gli altri.

Spesso sento gente parlare di criminalità e soldi facili, ma nessuno ha idea della bellezza della vita, di quanto sia meraviglioso sentirsi fiero di aver fatto qualcosa di bello. Io ce l’ho fatta e sono sicuro che anche altri possono cambiare. Mai mollare.

Napoli: incendio nella notte, ingenti danni ad uno stabile

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di Luigi Manzo – Un grosso incendio è scoppiato questa notte a Napoli nei pressi del Rione Alto. Secondo le prime testimonianze, il rogo sarebbe scoppiato a causa dello scoppio di un serbatoio di una moto.

Le fiamme hanno interessato uno stabile del rione ed hanno causato ingenti danni alla facciata. Numerosi veicoli nei pressi del palazzo sono stati coinvolti nelle fiamme.

Sul posto si sono recati i Vigili del fuoco che hanno recintato la zona.

Terra dei fuochi: Aumentano i roghi e diminuiscono i militari sul territorio

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Terra dei fuochi: Aumentano i roghi e diminuiscono i presidi militari sul territorio. Sempre più aziende beccate a sversare rifiuti illeciti.

Ecco quanto scritto in una nota dell’incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania, il viceprefetto Gerlando Iorio:

«Il dato di questi ultimi mesi mostra, rispetto allo scorso anno, un aumento dei roghi».

Effetto delle nuove difficoltà del sistema rifiuti in Campania, del perdurante smaltimento degli scarti delle aziende in nero, ma anche della diminuzione dei controlli. Un documento ufficiale, dunque. Dati negativi, ma anche positivi. Strettamente intrecciati. Il commissario spiega che si è tornati ai livelli del 2017 con aumento del 25%, che arriva dopo una costante diminuzione.

L’aumento dei roghi:

«ha riguardato anche i comuni napoletani e casertani non facenti parte dell’area cosiddetta Terra dei fuochi, ciò a dimostrazione che sul quadro generale influiscono le attuali difficoltà del sistema di gestione del ciclo ordinario dei rifiuti».

Che è tornato a livelli di emergenza.

Ma la nota del commissario sottolinea anche:

«l’assenza di incendi presso i siti di stoccaggio e trattamento rifiuti di Napoli e Caserta a seguito delle misure adottate attraverso i piani di controllo del territorio che vedono impegnati in larga parte i militari dell’Esercito. Per farlo però, si è dovuto spostare una parte dei militari impegnati nel controllo quotidiano del territorio in collaborazione con le Polizie locali.>>

Quindi è migliorato il contrasto alla fonte dei rifiuti, con operazioni mirate sulle aziende. Grazie alle operazioni congiunte tra Forze dell’ordine e militari, l’attività sanzionatoria ha registrato un incremento medio di circa il 50% rispetto allo stesso periodo del 2017; previsti anche i sequestri delle stesse aziende e numerosi arresti.
Questa è sicuramente La conferma della gravità della situazione, di come il sistema economico, per gran parte in nero, continui a scaricare rifiuti illegalmente. Ma anche di come operazioni mirate possano colpire efficacemente gli eco-criminali. Agendo concretamente e potenziando, il male dalla terra dei fuochi potrebbe essere estirpato.

Al via “La Notte della Taranta” a Piazza del Plebiscito

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Weekend di musica a Napoli: dal 27 al 29 settembre ci sarà “Notte della Taranta”. Si terranno, difatti, in occasione delle Giornate Nazionali dei Servizi Pubblici, tre serate musicali gratuite dal titolo “Orientati dalla Costituzione”, organizzate dalla Cgil Funzione Pubblica. La location scelta per l’occasione è la centralissima e sempre incantevole Piazza del Plebiscito e i concerti avranno inizio a partire dalle 21:30.

 

Le tre serate musicali avranno inizio a partire dalle 21:30 di venerdì 27 settembre, e per l’occasione saliranno sul palco i Marlene Kuntz, la famosa band originaria di Cuneo che coglierà l’occasione per presentare, in occasione del trentesimo anniversario della band, il tour 30:20:10 MK2, con un doppio spettacolo acustico ed elettrico.

 

Sabato 28 settembre, alle 21:30, toccherà invece all’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta” salire sul palco di Piazza del Plebiscito: una formazione molto apprezzata dal pubblico e che ha riscosso, di recente, anche un grande successo in occasione del Festival di Melpignano. Saranno ben 21 gli artisti, in questa occasione, a calcare il palcoscenico e a far ballare il pubblico della piazza al ritmo della pizzica salentina.

 

Chiudifila sarà, invece, domenica 28 settembre sempre alle 21:30, la bella musica di Enzo Avitabile & I Bottari, i quali saranno sul palco accompagnati anche dal gruppo della Scorribanda che chiuderà ufficialmente le tre serate musicali napoletane.  Il grande cantante, compositore e polistrumentista napoletano di Marianella porterà la sua bella musica dei suoni del Mediterraneo assieme ai Bottari di Portico animando la grande piazza napoletana.

 

 

 

 

 

Dalla Serie A allo sport di provincia, continuano gli episodi di razzismo

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Dopo le provocazioni rivolte al calciatore senegalese Koulibaly, svariati altri atleti sono stati vittime di razzismo. Rendendo necessaria una regolamentazione specifica per legittimare le vittime e punire i tifosi molesti.

Questa volta a subire il comportamento scorretto di alcuni tifosi è stato Dalbert Estevão, attuale difensore della Fiorentina. Durante la partita contro l’Atalanta, dagli spalti dello stadio si sono levate offese razziste, ululati e fischi, nonostante la sospensione dell’incontro da parte dell’arbitro Orsato. Il tentativo di ripristinare ordine e decenza è meramente fallito, lasciando al calciatore una grandissima delusione, espressa poi sui social.

Il calciatore napoletano ha espresso la sua completa solidarietà al collega, dichiarando:

“Spero che un giorno lo capiranno anche quelli che mi fanno “Buu”. Sì forse siamo diversi. Ma siamo tutti fratelli.”

 

Dalla serie A  allo sport di provincia

A Pozzuoli intanto, seguendo gli stessi atteggiamenti negativi, durante il torneo di basket “San Gennaro” il giocatore Raoul Diaz è stato apostrofato con un “Negro di Merda“, che ha reagito, portando al ritiro della squadra a dieci minuti dalla fine della partita. Il coach Di Lorenzo ha spiegato poi in un post su Facebook che una simile circostanza sia assolutamente anacronistica in un contesto sportivo, soprattutto nel 2019. Non sono mancate la condanna del gesto per il gesto del proprio tesserato e le scuse del Basket Casapulla.

Conseguenze

Il provvedimento contro insulti e comportamenti razzisti arriva infine in Europa: un turno di squalifica a porte chiuse per le Nazionali in Romania, Ungheria e Slovacchia disposte dall’Uefa per i prossimi match di Ottobre.

De Luca: “la Terra dei Fuochi non è più al Sud, ma al Nord”

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Intervenuto a Radio Crc, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si è espresso così in merito alla questione legata alla Terra dei Fuochi: “La Terra dei fuochi oggi non è a Caserta o a Napoli Nord, ma è nel Nord del Paese, con la differenza che, se c’è un rogo alle porte di Roma, al punto che devono chiudere le finestre a Roma città perché non si respira, o a ridosso delle zone industriali del Nord del Paese, è stato un incidente mentre se si accende qualcosa nella Terra dei Fuochi cominciamo noi stessi ad auto diffamarci“.

Il Presidente ha inoltre ribadito che “anche rispetto ai roghi c’è una responsabilità esclusiva del Ministero dell’Interno, perché la Regione ha fatto quello che nessuno ha fatto, anzi è l’unica istituzione che ha lavorato sulla Terra dei Fuochi. Ma è chiaro che il controllo del territorio devono farlo i Carabinieri, le forze di Polizia e la Guardia di Finanza. Mi pare che si siano convinti tutti quanti“.

Mentre, sul caso dei navigator campani che chiedono alla Regione la firma della convenzione con Anpal, si è espresso così: “Facciano i concorsi come tutte le persone normali ed evitino di fare buffonate. Entro fine settembre credo che riusciremo a bandire un altro concorso per 660 assunzioni a tempo indeterminato presso i centri per l’impiego, e chi vuole fare i concorsi li faccia come tutte le persone normali, senza fare furbate. Questa storia in Campania per quanto mi riguarda è finita, il lavoro nel pubblico impiego si ottiene facendo concorsi pubblici, non facendo buffonate“.

Napoli, terrore sull’autobus: raid e vetro in frantumi

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Alle 11 di questa mattina il raid contro un autobus della linea C67 (Scampia – Capodimonte). Frammenti di vetro, ma nessun ferito. 

Questa volta il raid è accaduto in pieno giorno, alle 11 di questa mattina. Un autobus della linea C67 (ANM – Azienda Napoletana Mobilità), quella che collega Scampia e Capodimonte, è stato colpito da un corpo contundente in via Fratelli Cervi. A renderlo noto è stata la USB (Unione Sindacale di Base). Il colpo ha causato la frantumazione di un vetro, i cui frammenti sono caduti all’interno del mezzo e hanno investito alcuni passeggeri a bordo che, però, sono rimasti illesi.

L’accaduto

Quando l’autobus si trovava all’altezza di via Fratelli Cervi, a pochi minuti dallo stazionamento di Scampia, i passeggeri hanno avvertito un colpo e hanno prontamente avvisato il conducente, segnalandogli che il finestrino era stato colpito da un corpo contundente. Fortunatamente, i frammenti di vetro piovuti a bordo non hanno provocato feriti. Giunto al capolinea, il conducente ha verificato l’entità del danno e, seguendo la procedura, ha avvertito le forze dell’ordine, richiedendone l’intervento.

Certificato il danno e riportato l’autobus in deposito, è scattata subito la denuncia contro ignoti. L’ennesima. «Siamo stanchi di subire continui raid vandalici e aggressioni» – dichiara Adolfo Vallini, dell’esecutivo provinciale di USB – «in gioco c’è la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori e utenti.»

Forte l’amarezza nelle parole di Vallini, che continua: «Il progetto Linea Sicura, annunciato in pompa magna a inizio mese, resta una chimera; l’unica certezza è che tanto di giorno, quanto di notte, sui mezzi pubblici la salute è a rischio». Il vandalismo contro il servizio pubblico non è una novità nel capoluogo partenopeo. Episodi del genere non possono che generare un profondo senso di frustrazione.

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Sedotti e derubati: arrestata la ladra “Mantide”

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Una donna trentunenne seduceva, riduceva all’incoscienza e derubava uomini soli alla Stazione Centrale di Piazza Garibaldi a Napoli.  

Una ladra seriale

Usando sempre lo stesso modus operandi, una donna di trentuno anni è riuscita a portare a termine una grande quantità di furti e rapine.

La ladra, che è stata chiamata “La Mantide” proprio come se ci si trovasse di fronte ad uno dei cattivi di un fumetto alla Diabolik, deve il suo nome alla tecnica particolare con cui è riuscita a derubare un numero elevatissimo di uomini: li seduceva e poi sedava in modo da poter perpetrare facilmente i furti di cui è oggi accusata.

Con la scusa di una sigaretta si avvicinava al malcapitato di turno ed iniziava così a chiacchierare con lui. Per ricambiare il favore, proponeva d’offrire alle vittime un caffè o un succo di frutta, e così faceva – ma correggendo la bevanda con delle benzodiazepine, psicofarmaci che provocano stordimento e sonno.

Risvegliatisi dal sonno indotto dalla sostanza, gli uomini si ritrovavano senza denaro e ripuliti degli oggetti di valore e dei preziosi che avevano con sé.

Naturalmente, della bella e ammiccante fanciulla che aveva loro offerto da bere non c’era più alcuna traccia. 

Le indagini e l’arresto

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria ha avviato un’indagine dopo aver ricevuto diverse denunce riguardo furti che sembravano essersi svolti secondo le stesse identiche modalità.

Attraverso appostamenti notturni e riprese, la donna trentunenne ritenuta responsabile delle rapine è stata individuata e fermata. Le vittime dei furti precedentemente denunciati l’hanno subito riconosciuta come la responsabile dei crimini.

Durante la perquisizione, nell’appartamento della donna è stata ritrovata parte della refurtiva. La Mantide, che aveva già precedenti specifici, accusata di furto aggravato è stata condotta alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.

Il Gip ha convalidato la misura di custodia cautelare in carcere.

 

Scoperti circa 1000 lavoratori a nero tra Napoli e provincia

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Da gennaio fino ad oggi, i finanzieri di Napoli e dei comuni limitrofi hanno individuato più di 1000 lavoratori a nero.

Nel corso di questi mesi, la guardia di finanza ha iniziato indagini di polizia economico finanziaria, per contrastare l’economia illegale sul territorio campano. La finanza ha addirittura individuato più di 1000 lavoratori a nero, o comunque irregolari. Svariate sono state le segnalazioni dalle quali sono partite le indagini.

I finanzieri del 1° nucleo operativo metropolitano di Napoli, del gruppo di Frattamaggiore e delle compagnie di Giugliano in Campania, Pozzuoli, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Casalnuovo sono le “fiamme gialle” che hanno condotto le indagini in prima linea. Tra le indagini condotte, numerose sono quelle atte a contrastare il fenomeno delle indebite percezioni di “prestazioni sociali agevolate” erogate a favore di soggetti non meritevoli di tale beneficio.

Riguardo le ricerche atte a individuare i lavoratori a nero, è significativo il caso di un impiegato di un minimarket a Portici. Egli infatti, dopo aver dato ai finanzieri false generalità, si è dato alla fuga.

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Napoli: salumiere muore d’infarto durante una rapina

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Un uomo di 46 anni rischia il carcere per aver procurato la morte, durante una rapina, al commerciante Antonio Ferrara.

12 anni di reclusione chiesti dal PM Rosa Volpe per il quarantaseienne Luigi Del Gaudio.

L’accusa è quella di omicidio colposo dopo che, a seguito di una rapina nella sua salumeria, Antonio Ferrara – detto Pinuccio – è stato stroncato da un infarto a 64 anni.

Oltre al tentato omicidio, Del Gaudio è accusato anche di tentata rapina ai danni del commerciante della Pignasecca.

Il 7 dicembre 2018, infatti, armato di una pistola giocattolo, Del Gaudio fa irruzione nella salumeria del Ferrara per derubarlo dell’incasso di giornata. Pinuccio, d’istinto, reagisce e ha una colluttazione col rapinatore, ma dopo poco un infarto gli risulterà fatale.

Dopo quattro giorni Del Gaudio si consegna alle autorità inventando per sé un alibi che sarà poi smantellato dalle indagini.

Oggi, oltre al PM, hanno discusso in aula davanti al giudice l’avvocato di parte civile Annalisa Senese e l’avvocato dell’imputato Diego Pedicini.

La sentenza che potrebbe mandare in carcere Del Gaudio per 12 anni è prevista per il 23 ottobre.

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