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Terra dei Fuochi, Salute e Territorio: La proposta del dott. Luigi Costanzo

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Dalle cure solidali del “Ticket sospeso” e “Ticket sospeso 2.0, la cura del tempo” alla tutela ambientale e lotta all’inquinamento in Terra dei fuochi come vicepresidente della sezione di Napoli dell’ISDE. Diventa garante del movimento civico “Liberiamo Fratta” che intende rivoluzionare una delle cittadine più prolifiche dell’area a nord di Napoli, Frattamaggiore, solo per amore del bene comune.

                                                                 L’intervista al dottor Luigi Costanzo

Cos’è il “Ticket Sospeso” e il “Ticket sospeso 2.0”?

Il progetto è attivo da un anno e mezzo e ha avuto un riscontro molto positivo. Noi medici del centro Humanitas, abbiamo deciso di non intascare il corrispettivo economico di alcune prestazioni, mettendo i soldi in una cassa di comunità per l’acquisto di farmaci, radiografie, visite specialistiche, ecc. ma partecipano anche molti assistiti con un contributo mensile (tutto è rendicontato mensilmente, con tutela della privacy e postato sul gruppo Facebook). Ne usufruiscono tutte le persone in difficoltà, soprattutto quando c’è la sospensione sanitaria in Campania ogni 3 mesi. Lo scopo non è quello di fare carità, ma creare il senso di appartenenza a una comunità. È nato anche il “Ticket 2.0, la cassa del tempo”: le persone spesso si sentono mortificate dell’aiuto e così potranno mettere a disposizione del tempo che si incontrerà con le esigenze delle persone del nostro territorio. C’è partecipazione di tutti gli assistiti, circa 5000 persone legate da solidarietà, che è più importante di qualunque contributo economico. Tutti sono utili e ognuno si sente parte attiva di una comunità in cui ci si prende cura l’uno dell’altro e si riscopre il senso di stare insieme. Vogliamo anche togliere le persone dall’imbarazzo di dover ricambiare qualsiasi favore, liberarle attraverso un gesto di una solidarietà che diventa contagiosa e si propaga. Ci sono valori che non sono quantizzabili.

Sono anni che lotta contro l’inquinamento per tutela dell’ambiente nella terra dei fuochi…

Sono un padre, un cittadino e un medico. Essere tutto questo in terra dei fuochi, mi ha imposto di agire e mi ha portato, come medico soprattutto, a fare in modo che le persone non vengano solo curate ma che riescano a non ammalarsi e mettere la prevenzione primaria e la tutela delle matrici ambientali, al centro del mio operato. Sono un medico allarmista che si chiede tutti i giorni il motivo per cui ci sono tumori aggressivi che colpiscono in età giovanile, anziani con allergie sviluppate in tarda età, donne che non riescono ad avere bambini per infertilità e tanto altro che contraddice ciò che ho studiato. Ho aderito all’ISDE, i medici per l’ambiente e ora sono vicepresidente della sezione di Napoli, il presidente è l’oncologo Marfella, il nostro motto è “tutti sono responsabili dell’ambiente, i medici lo sono due volte”.

Come si fa a cambiare la mentalità dei pazienti?

Il medico di famiglia è il medico sentinella del territorio, deve informare e formare le persone. Il modo in cui trattiamo l’ambiente e lo stile di vita individuale salutare sono importantissimi. Siamo ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo e questo lo dico di continuo però non c’è stile di vita che tenga questa pressione ambientale, perciò ci ammaliamo lo stesso. Sono un medico in guerra ma combatto con armi spuntate perché se un paziente ha la bronchite cronica, non gli posso dire di respirare l’aria delle nostre campagne intrise di puzza di diossina e di plastica bruciata. Poi a causa della sanità sospesa, si fanno operazioni e controlli dopo mesi, le prenotazioni hanno tempi biblici. Le cure sono più un diritto ma un privilegio di pochi che hanno i santi in paradiso. La prevenzione secondaria è fondamentale e deve passare questo messaggio: le persone devono andare dal proprio medico curante a farli perché possono salvare la vita delle persone. La figura del medico di famiglia è rimasta quella di cui ancora si può avere fiducia, coloro i quali ascoltano i problemi di ogni genere delle famiglie a loro assegnate e proprio per questo deve costantemente incidere nelle persone tutto il necessario.

In cosa consiste il progetto politico?

Abbiamo individuato nella persona fragile, il nostro punto di riferimento per costruire un ideale di città che sia inclusiva, solidale, con senso di appartenenza e custodia del territorio. Il movimento è legalmente costituito, ha uno statuto e durerà oltre la scadenza elettorale; ci sono più gruppi di lavoro e ci riuniamo in un’assemblea plenaria ogni 15 giorni. Sono il garante del progetto costruito insieme a tante persone che si sono aggregate spontaneamente, diventati protagonisti, partecipi della vita quotidiana. I problemi ci sono ed è difficile risolverli, ma possiamo sbagliare insieme e trarre anche positività. Aggreghiamo competenze, ridiamo sensibilità e formiamo le persone.

Perché questa scelta?

La nostra associazione agisce per legittima difesa. Cerchiamo di trasferire alla città ciò che facciamo da anni con lotte e attivismo indipendente dalla politica ma essa serve per concretizzare le azioni. Non bisogna più delegare, ci mettiamo in gioco per amore delle tante proposte fatte all’amministrazione che non sono state accolte. Non campiamo di politica, vogliamo solo farla rivivere, attraverso la nostra storia.

“Liberiamo Fratta”, in che modo?

Tutela dell’ambiente, stop al consumo del territorio, riduzione del traffico, economia circolare, più lavoro, cultura e problematiche di quartiere al centro. È un ritorno alla politica vera che porterà competenze al servizio della città che non sarà più spremuta fino all’osso. Senza rancore e attacco, un ritorno alla fiducia e alla propositività.

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Parte dell’intervista è presente sul nostro cartaceo del bimestre Febbraio/Marzo in distribuzione gratuitamente nelle edicole e nei maggiori punti di interesse della Campania. Potete scaricarlo nella versione PDF qui.

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Coronavirus: Caso POSITIVO a Benevento

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Altro caso positivo di Coronavirus in Campania: il comunicato della Protezione Civile. 

Altro caso positivo di Coronavirus in Campania. Il comunicato diramato dalla Protezione Civile, ha annunciato che è risultato positivo il tampone effettuato a una persona di Benevento, entrata in contatto con la paziente di Caserta, il primo caso positivo nella nostra Regione.

Sale a quattro il numero di persone contagiate.

Fortunatamente gli altri tamponi, di cui si è avuto risultato fino alle 15, sono negativi. Si attendono ora le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità. Sono state già avviate tutte le procedure previste dai protocolli ministeriali.

Ecco il post pubblicato pochissimo tempo fa sulla pagina di Vincenzo De Luca:

++ Comunicato stampa ++

???? #CORONAVIRUS: il punto della situazione

La Protezione Civile della Regione Campania, riunita con la propria task force, comunica che tutti i tamponi eseguiti in laboratorio fino alle ore 15 presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno di Napoli, sono risultati negativi.
Si comunica, inoltre, che un tampone esaminato oggi, relativo a una persona della provincia di Benevento (un contatto avuto dalla paziente risultata positiva al coronavirus nel territorio di Caserta) ha avuto esito positivo.
Si attendono ora le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità. Tutte le procedure previste dai protocolli ministeriali sono state già avviate.

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Centro quarantena Coronavirus individuato nel centro Italia

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Si trova a pochi chilometri da Roccaraso la struttura in Italia dove svolgere la quarantena per il coronavirus

Individuato il centro dove sarà possibile svolgere la quarantena in caso di coronavirus nel centro Italia. Si tratta della Base Logistico Addestrativa di Roccaraso, ubicata nel mezzo della natura abruzzese. La base, infatti, si trova sulla strada provinciale 84 a circa due chilometri di distanza dalla città di Roccaraso ed è circondata da un bosco di querce che si estende per 4 ettari. A poca distanza, inoltre, si trovano il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Maiella.

Il centro ha una capienza di 150 ospiti e alcune delle camere dispongono anche di balconi e terrazze. Gli ospiti, ovviamente, saranno sistemati in ambienti separati da quelli utilizzati dal personale militare. Consumeranno, inoltre, pasti portati e consegnati dagli operatori della Protezione Civile, Croce Rossa ed altre unità specializzate.

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Lite violenta in Regione Campania tra consigliere e assessore per il posto auto

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Violenta lite in sede di Consiglio regionale tra un consigliere e un assessore a causa di un posto auto.

Giornata da dimenticare lunedì scorso, in Consiglio regionale per gli addetti alla sicurezza del garage, a causa di una violentissima lite tra un consigliere regionale e un assessore della giunta guidata da Vincenzo De Luca.

I posti auto disponibili nel garage del palazzo (F13) dell’assemblea regionale sono riservati esclusivamente ai consiglieri regionali. Poco prima di pranzo, lunedì scorso i vigilanti hanno provveduto comunque a sistemare l’auto di un assessore al posto dello stallo riservato a un consigliere regionale.

Il consigliere, trovando occupato il posto ha cominciato a inveire contro la sicurezza poi ha posizionato il suo veicolo dietro quello dell’assessore, andando in ufficio, portando con sé le chiavi e impossibilitando l’assessore ad andare via.

Da qui poi è scaturita una violentissima lite tra i due, sedata a fatica dai vigilanti.

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“La mia battaglia” di Elio Germano in scena al Tram: Il primo esperimento in VR

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Di Martina Orecchio- Al Tram in programmazione sabato e domenica, lo spettacolo “La mia battaglia” di Elio Germano. Il testo “La mia battaglia” sarà trasposto in realtà virtuale. Si tratta di uno dei primi esperimenti al mondo di teatro in VR. Doppia programmazione a ingressi limitati in sala (35 persone a rappresentazione).

COMUNICATO STAMPA

Sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo al Teatro TRAM va in scena “Segnale d’Allarme”, trasposizione in realtà virtuale dello spettacolo di Elio Germano e Chiara Lagani “La mia battaglia”. Doppia rappresentazione (sabato ore 19 e ore 21; domenica ore 17 e ore 19) per questo straordinario esperimento che l’attore romano – tre David di Donatello, un Nastro d’argento e 1 Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, prossimamente al cinema con un film sul pittore e scultore Antonio Ligabue – sta portando in scena. Sbarca a Napoli questo innovativo progetto nato dallo spettacolo teatrale di cui Germano era attore unico e regista, scritto a quattro mani con Chiara Lagani, questo VR movie nasce dalla collaborazione con Omar Rashid (co-regista) e il progetto multimediale Gold, di cui Rashid è fondatore.

Attraverso i visori VR, gli spettatori saranno portati ad immergersi nell’opera teatrale diventandone parte: ciascuno si ritroverà in un’altra sala, in prima fila. Una visione al contempo collettiva e privata: per 70 minuti si è immersi soltanto nello spettacolo, scorgendo i movimenti di Elio Germano così come quelli degli altri spettatori intorno a lui.

“Segnale d’allarme” (prodotto da Gold, Infinito, Riccione Teatro) è la trasposizione in realtà virtuale de “La mia Battaglia”: immaginario e reale si confonderanno sin dai primi minuti. Un monologo che sarà un crescendo e allo stesso tempo una caduta verso il grottesco: nel titolo originario dell’opera un evidente richiamo alle aberrazioni del passato, alle capacità persuasive che trasformano lentamente l’attore in un manipolatore. Un testo complesso, quello scritto da Germano e da Chiara Lagani (drammaturga della compagnia ravennate Fanny & Alexander), che parte da un cupo passato per mostrare e dimostrare quanto, in realtà, non si sia mai del tutto al riparo dai pericoli delle ideologie.

“L’esigenza dello spettacolo – ha detto Elio Germano – nasce dalla volontà di testimoniare questa decadenza del pensiero critico della nostra epoca storica, soprattutto nel nostro paese. Non esiste più pensiero critico, c’è uno schierarsi superficiale con cose che ci stanno simpatiche o antipatiche; un linguaggio senza approfondimento fatto di slogan e un’adesione a queste cose fatta solo per emulazione o appartenenza. La versione in realtà virtuale aggiunge una critica ancora più grande al discorso della manipolazione, mettendo in mezzo le nuove tecnologie. Lo spettacolo innesca tantissime discussioni che non si perdono con la dimensione virtuale, anzi, si moltiplicano”.

Elio Germano non sarà fisicamente presente in teatro, ma sarà protagonista dello spettacolo in Realtà Virtuale a cui gli spettatori assisteranno indossando i visori VR.

Date e orari
29 febbraio e 1 marzo 2020
sabato: ore 19.00 e 21.00 | domenica: ore 17.00 e 19.00

Prezzi
intero: € 16,00

SEGNALE D’ALLARME
di Elio Germano, Chiara Lagani
con Elio Germano
regia di Elio Germano e Omar Rashid
produzione Pierfrancesco Pisani, Elio Germano, Omar Rashid
prodotto da Gold, Infinito, Riccione Teatro

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Il coronavirus non ferma movida e cultura, Napoli non cede alla paura

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Dopo i primi casi confermati di Coronavirus la città di Napoli non si è lasciata prendere dal panico; la città e le attività culturali brulicano di persone e la vita scorre serena, come se non fosse accaduto nulla. The Spark, chiese, musei e teatri riscuotono grande successo e trainano Napoli: cosi la città dice no alla paura da coronavirus.

Napoli dice no alla paura da coronavirus: i napoletani non si sono lasciati prendere dal panico e hanno continuato a vivere le loro vite normalmente, sconfiggendo cosi la paura generata dal nemico invisibile.

In questi giorni non si è fatto altro che parlare del Coronavirus e dalla psicosi che questo ha portato con se. L’annuncio dei primi tamponi positivi in Campania ha fatto comprensibilmente preoccupare in molti; tuttavia, salvo qualche eccezione (come l’assalto a un supermercato), non si sono verificati gravi episodi di isteria collettiva.

Niente città deserta, nessuna scena da film apocalittico, poche persone con le mascherine ma, al contrario, tanta gente in giro per le strade della città o accorse a presenziare a eventi culturali e inaugurazioni.

E cosi Napoli esorcizza la paura del virus in uno dei pochi modi possibili: proseguire la sua vita come ha sempre fatto, adottando semplicemente le dovute precauzioni.

Una vittoria dei napoletani ma anche della cultura, che non arretra di fronte al pericolo ma anzi, vince anche sulla psicosi.

Dai musei ai teatri, i luoghi della cultura restano aperti, così come i bar e le pizzerie e i ristoranti. A restar chiuse saranno invece scuole e università, dove le lezioni sono sospese fino al primo marzo per igienizzare i locali, come disposto da De Magistris e De Luca. Una flessione si registra per effetto dello stop imposto alle attività didattiche, e si profila la prossima domenica poiché è annullato l’ingresso gratuito nei siti statali promosso dal Mibact (anche se saranno comunque aperti).

A piazza Bovio apre The Saprk

Il coronavirus non ha fermato la prevista inaugurazione di “The Spark“, messa in calendario per il 27 Febbraio. All’inaugurazione presenti il sindaco de Magistris e una folta schiera di editori, scrittori, artisti, creativi e lettori. “The Spark”, sito in piazza Bovio 33, a pochi passi dalla Camera di Commercio, sarà uno spazio dedicato ai libri (25 mila titoli presenti); saranno inoltre presenti aree dedicate ai workshop di design e al coworking.

La nostra web Tv ha inoltre coperto per voi l’inaugurazione dell’evento in diretta (disponibile su questo link).

Anche il Bellini e il Mann non si fermano

La cultura non si piega alla paura, ma anzi diventa uno dei più efficaci strumenti contro di essa:

Al Bellini serie di conferenze dal tema “Lezioni di Storia Festival” promosso da Laterza. La sua prima serata ha riscosso grande successo con un pubblico di 1500 persone. Anche se i numeri sono in calo bisogna tener presente che molte scuole, per ordinanza regionale, non hanno potuto assistere.

Al Mann, invece, (con 1500 ingressi in media in questi giorni) debutta la sezione “Preistoria e protostoria“. La mostra, articolata su tre livelli, non veniva allestita da venti anni; nei locali prospicienti al salone della Meridiana saranno esposti tremila reperti che ricostruiscono le caratteristiche delle civiltà nel Mezzogiorno, dal Paleolitico inferiore (tra 450mila e 130mila anni fa) sino all’età del Ferro (dal X al VII secolo avanti Cristo). In fila anche qualche turista con la mascherina.

Il 27 Febbraio la visita a Napoli del presidente francese, Emmanuel Macorn, e del premier Conte ha fatto registrare un’impennata di accessi a chiese e musei; in particolare nella cappella Sansevere dove è esposto il Cristo Velato, opera che ha colpito sia il premier che il presidente francese. Esposti, inoltre, per la prima volta i tesori custoditi nei depositi e provenienti da siti dell’area interna della regione.

San Carlo

Molto bene anche il San Carlo, che nella programmazione della stagione lirica e del balletto, ha registrato nello scorso week-end 6000 spettatori; sospesi solo gli spettacoli “educational” e il concerto di Lina Sastri, organizzato in occasione del vertice Italia-Francia. Fino al 3 Marzo, inoltre, in scena “Don Quijote“.

Cinema

Anche i cinema restano aperti, anche se saranno rinviate le proiezioni dei film di punta. Annullata solo la serata di oggi organizzata con il regista Andrej A. Tarkovskij dall’Arci Movie, perché l’Astra deve essere sottoposto, come tutte le aule scolastiche e universitarie, alle operazione di sanificazione, come disposto dall’ordinanza di de Magistris.

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Coronavirus, l’Ordine Avvocati di Napoli: “Bisogna interrompere le attività giudiziarie”

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Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Antonio Tafuri, ha chiesto al Presidente della Corte di Appello di Napoli di disporre l’immediata sospensione di ogni attività degli Uffici giudiziari di Napoli a causa dell’emergenza “Coronavirus” onde consentire la piena tutela del diritto alla salute degli operatori di giustizia e di tutti i cittadini.

Le misure adottate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus all’interno degli Uffici Giudiziari risultano del tutto inadeguate per la tutela della salute di tutti coloro che accedono ai suddetti Uffici, nonché mortificanti per l’Avvocatura: nel periodo di sospensione le autorità competenti potranno provvedere alla sanificazione di tutti gli ambienti. In mancanza, saranno assunte le iniziative idonee alla verifica della salubrità dell’ambiente e del rispetto delle norme sanitarie.

 

 

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Coronavirus a Napoli: gli effetti della psicosi sulla gente

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Napoli: gli effetti del Coronavirus non si manifestano solo come sintomi della malattia, ma anche nel panico di una parte di cittadini.

Per parafrasare un po’ la serie di video di un gruppo di famosi youtuber napoletani (“Gli effetti di Gomorra sulla gente” dei The Jackall), ecco gli effetti del Coronavirus sui napoletani.

È vero, bisogna prestare attenzione ed informarsi continuamente. In Italia ci sono stati 14 morti e oltre 500 sono i contagiati dal Coronavirus. Eppure più della metà di loro non ha nemmeno avuto bisogno di recarsi in ospedale, ma ha solo l’obbligo di stare in quarantena.

Certamente è importante la prevenzione. È importante prestare attenzione alla propria igiene quotidiana e rispettare alcune semplici indicazioni quando si ritiene di avvertire sintomi causati da questo nuovo virus (clicca qui per leggere tutte le informazioni del Ministero della Salute).

Nel capoluogo campano però i principali effetti del Covid-19 non li ha causati il virus in sé, ma il panico generale che sta colpendo napoletani. Nonostante i contagiati in Campania al momento siano solo 3, le mascherine e l’amuchina nelle farmacie di Napoli sono già introvabili oppure vendute a caro prezzo.

Ecco la testimonianza di una ragazza di 17 anni, residente del quartiere Vomero:

«Ero in fila e mi sono disinfettata le mani con il gel che avevo in borsa. Mi sono ritrovata circondata da persone che mi hanno chiesto dove l’avessi comprata e mi hanno offerto 12 euro per il gel che avevo appena usato».

A tal proposito, da non sottovalutare tra gli “effetti del Coronavirus sui  napoletani” c’è il commercio abusivo. Gli approfittatori infatti hanno comprato grandi quantità di disinfettanti, distribuendolo illegalmente e speculando sul prezzo.

Tutto ciò accade anche a costo di lasciare senza mascherina e senza disinfettanti le persone più anziane e più deboli, con patologie pregresse. È infatti tale categoria di persone quella più a rischio per il Coronavirus.

L’associazione NoiConsumatori ha denunciato anche una serie di truffe:

«Le truffe maggiormente diffuse riguardano la possibilità di effettuare test per Coronavirus o di fornire kit per tamponi. Invitiamo tutti a denunciare questi episodi e a seguire scrupolosamente solo le indicazioni fornite dal ministero della Salute».

Verrebbe quindi da chiedersi: è vero che prevenire è meglio che curare, ma non si sta un poco esagerando?

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Regionali Campania, De Magistris ci riprova: “Lanceremo una figura che possa unire tutti”

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“Abbiamo convenuto che questa scelta e questa campagna elettorale vincente è stata positiva”

Zingaretti De Magistris un incontro che odora di intesa in vista delle prossime regionali in Campania.

L’ipotesi di un’alleanza non viene smentita neanche dal segretario metropolitano Marco Sarracino, il quale dichiara:

“Occorre iniziare da subito a discutere con M5S e Italia Viva. DeMa? Si vedrà.”

Un intervento che non piace molto a De Magistris, il quale invece spinge per un’intesa che sia la più larga possibile:

“Sarracino – Rimarca De Magistris – ha avuto una coda molto velenosa e incomprensibile su questa vittoria. Io, invece, questa vittoria me la godo. Quando proposi Sandro Ruotolo – Ricorda il primo cittadino di Napoli – come persona che univa fu una intuizione vincente. Ora non è il momento di dividere. Ho detto che questo è stato merito di chi ha condiviso questa scelta. Se Sarracino intende dialogare prima con gli altri noi non ci offendiamo anche perchè appartengo a quel pensiero che gli ultimi saranno i primi. Se pensava che la prendessimo male si sbagliava. Tanto che mentre lui parlava io ero a Roma a parlare delle regionali”

Poi arriva l’annuncio

“Metteremo in campo – dichiara De Magistris – una coalizione civica regionale individuando una figura che possa unire e che nessuno può imporre” 

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Campania, Coronavirus: Università e scuole resteranno APERTE

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Di Anna Menale – Dopo una videoconferenza tra il Presidente del Consiglio, i ministri e i presidenti delle regioni sono state rese note le direttive in merito a chiusure di Scuole, Università e concorsi pubblici.

Nelle regioni in cui non ci sono casi positivi al Coronavirus, non c’è alcuna necessità di bloccare le attività didattiche. Non ci sono quindi provvedimenti che riguardano l’eventuale chiusura di Università e scuole in Campania.

Anche i concorsi pubblici in corso e/o già programmati, si svolgeranno regolarmente.

Inoltre è stato convocata per domani una riunione tra il Presidente De Luca, i prefetti e i sindaci dei comuni campani per la condivisione delle linee guida nazionali e regionali. La riunione si svolgerà presso l’auditorium C3 del Centro Direzionale.

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