giovedì, Agosto 14, 2025
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Morto un 22enne napoletano in vacanza a Mykonos

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Un turista napoletano è morto a Mykonos, in Grecia, mentre si trovava con un’amica a bordo di una moto d’acqua.

Antonio Borrelli, 22enne napoletano, è morto due giorni fa a Mykonos. Il turista si trovava nei pressi della spiaggia Superparadise, una delle più frequentate dell’isola. Da come riferisce Cnn Grecia, sarebbe caduto in mare mentre si trovava con un’amica su una moto d’acqua. Numerosi i messaggi di cordoglio degli amici sui social. La stampa greca parla di annegamento, ma la causa del decesso è ancora da stabilire. Si attende l’autopsia e le indagini della polizia locale. Il proprietario dell’agenzia che affitta le moto d’acqua ha dichiarato alla capitaneria di porto che i due giovani indossavano i giubbotti di salvataggio e che tutte le norme di sicurezza sono state osservate.

Medvedev, dalla Russia con furore.

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Il giovane Daniil vince il master 1000 di Cincinnati sconfiggendo il belga Goffin

Di Nicola Avolio – Un vento nuovo e sferzante si è abbattuto sul centrale di Cincinnati, che ha visto trionfare per la prima volta in un master 1000 il giovane talento russo, che sarà da oggi il nuovo numero 5 del mondo grazie ai punti di queste 3 fantastiche settimane, con questo successo e le due precedenti finali a Toronto e Washington.

Vedere giocare Medvedev è un esperienza alquanto particolare, almeno quanto lo è il suo tennis estremamente personale, tanto diverso dal solito da sembrare sgraziato, ma di sicuro, specialmente in questo periodo, molto efficace.

Un giocatore sui generis anche da un punto di vista mentale, molto introverso ma al contempo capace di improvvise fiammate, un po’ come il suo tennis che da lenta ragnatela si trasforma di colpo in un assalto di cannoni.

Potremmo quindi definirla la vittoria dell’originalità, perché nessun maestro consiglierebbe un singolo movimento tecnico fatto dal russo, che però realizzato da lui diviene, come per magia, efficace.

La finale, giocata con spalti un po’ vuoti complici il non grande richiamo dei due finalisti ed un incredibile caldo, è stata molto combattuta nel primo parziale, conclusosi al tie-break e che ha visto Daniil arrivare al momento di servire per il match nel secondo parziale quasi senza benzina, sia fisica che mentale, dovendosi affidare all’arma che più di tutte gli ha reso in questo torneo, il servizio.

Chiudendo dunque con un Ace il giovane russo riesce a superare la resistenza di un buonissimo Goffin, forse mancato un po’ nei momenti topici del match ma che comunque può dirsi più che soddisfatto di una finale che gli porta comunque in cascina punti e fiducia in vista degli US Open.

Se la finale non è stata con uno dei tennisti più di richiamo del momento, è stata la semifinale il momento di svolta per Daniil, dove, sotto di un set con il numero 1 del mondo Djokovic è riuscito a rimontare e imporsi al terzo, mostrando un tennis vario, rapido ed efficace ed una notevole crescita dal punto di vista mentale e di gestione del match.

Il serbo al momento di salutare l’avversario non ha fatto per nulla mistero del suo stupore nel vedere un tale livello dal russo, complimentandosi con lui e ponendo subito il suo focus sul prossimo slam da difendere come campione in carica.

L’altro semifinalista non è un nome abituale come il campione di Wimbledon, bensì Gasquet, il piccolo pittore francese che dopo un periodo molto difficile trova così riscatto in questo torneo con una semifinale 1000 che gli mancava addirittura dal lontano 2013.

Approfittando di un lato di tabellone più agevole dovuto dal ritiro dell’ultim’ora del campione della Rogers Cup, Rafa Nadal, il francese è riuscito a issarsi fino alla semifinale sconfiggendo avversari tutt’altro che scontati, in primis Andy Murray, che finalmente abbiamo avuto il piacere di rivedere competere in semifinale, seppur con una condizione fisica lontanissima dall’essere ottimale.

Se per Djokovic il torneo non è stato entusiasmante ma comunque con note positivo, non si può dire lo stesso dell’altro grande favorito della vigilia, Roger Federer.

Il fenomeno svizzero è stato anch’egli vittima del fresco vento russo, sconfitto al terzo turno dal giovane Rublev, in una partita giocata si molto bene dal russo ma altrettanto male da Federer, parso assolutamente in ritardo di condizione fisica e non vigile e cattivo mentalmente.

Non era facile riprendersi dalla mazzata londinese, e forse nessuno si aspettava un Roger scintillante, ma era comunque lecito attendersi una prova migliore dal neo 38enne svizzero, che qui ha trionfato per ben 7 volte.

Per un Federer triste abbiamo però visto un Rublev commosso per la gioia di un simile successo, specie per lui che ha avuto parecchi guai fisici di recente, dovendo stoppare la sua crescita che procedeva invece abbastanza spedita sulla scia dei due colleghi russi neo top-10, Khakchanov e appunto Medvedev.

La lista dei delusi conta però entrambi svizzeri, dato che anche Wawrinka è uscito senza troppi onori sempre per mano di Rublev, che ha dapprima fatto saltare l’atteso derby svizzero, per poi completare l’opera eliminando entrambi i rossocrociati, per la sua gioia e la disperazione dei fan.

Il capitolo italiani non è di certo più ricco di soddisfazioni, dato che abbiamo perso tutti i nostri rappresentanti già al primo turno, con particolare menzione per Berrettini parso purtroppo ancora abbastanza frenato dalle conseguenze dell’infortunio alla caviglia patito qualche settimana fa.

Il tour si sposta ora a New York, dove si apriranno le danze per l’ultimo slam della stagione, con ancora una volta Djokovic nei panni del grande favorito e Federer e Nadal come prime valide alternative.

La vittoria di un giovane come Medvedev ci fa sperare che i ragazzi possano essere un po’ più pronti per insidiare i big 3, ma è bene ricordare che il fatto di giocare al meglio dei 5 set cambia molto le carte in tavola dando ancora più margine ai 3 campioni.

Direzione Flushing Meadows, ci sarà da domare il rovente cemento Newyorkese.

Il proprietario del Papeete Sindaco di Napoli? Con Salvini tutto è possibile

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Solo qualche anno fa sarebbe stata pura fantascienza pensare che il proprietario dello stabilimento balneare più “in” del nord italia sarebbe potuto concorrere alla carica di Sindaco di Napoli, eppure ieri, in un intervista al Mattino, Massimo Casanova, ha dichiarato:

“Farei meglio di de Magistris. Se salvini me lo chiedesse sarei disponibile”

In prima linea contro l’eventualità che ciò accada è il grillino Matteo Brambila, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, il quale, nonostante anch’egli non sia nato a Napoli, mette il discorso su un piano etnico-culturale:

“Non è una quetione da dove proviene il candidato, ma sulla validità delle persone. Dopo tutti i disastri combinati da De Magistris spero che non arrivi proprio ora un leghista del genere che culturalmente non mi sembra proprio un modello da seguire”

Dalla sinistra invece suona tutt’altra musica, quasi a prendere questa candidatura come un’ottima notizia per la sinistra napoletana poichè rafforzerebbe il “fronte anti-straniero” che inevitabilmente andrebbe a formarsi

“Mi sembra un’ottima candidatura – dichiara Alessandro Fucito esponente della Sinistra e alleato in consiglio con De Magistris – Se la Lega presenta un personaggio simile si confermerà che la destra a Napoli non può mai vincere. Una capitale come la nostra non potrebbe mai votarlo.”

Tutela ambientale: il punto su mare e rifiuti a Napoli

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Dopo un anno in cui si è parlato molto di tutela ambientale, a Napoli si intensificano sensibilizzazione e controlli.

Con l’estate agli sgoccioli, a Napoli si fa il punto della situazione sulle iniziative in favore della tutela ambientale. L’impressione è che la cittadinanza si avvii verso una scossa di consapevolezza in materia di tutela ambientale. In effetti, un’efficace sensibilizzazione sul tema natura e cambiamenti climatici ha caratterizzato questi mesi.

Mentre l’espressione plastic free sembra farsi più massiva, si sono intensificati i controlli, condotti sia a livello locale che nazionale, volti a far rispettare le norme sui rifiuti. In più, sono numerose le associazioni che si organizzano per sensibilizzare i cittadini al rispetto della propria terra.

Persistono comunque problemi di smaltimento dei rifiuti. Essi sono causati sia da disservizi che da atteggiamenti poco collaborativi della cittadinanza. Da non rispettare il calendario dello smaltimento, a non differenziare affatto i rifiuti, fino a sversare rifiuti illecitamente. Ogni gesto di illegalità forma una catena i cui effetti pesano sulla collettività tutta.

Sul fronte mare, anche quest’anno la balneabilità è stata messa a dura prova. A Posillipo, lo scorso luglio, si è riversata in mare un’ingente quantità di acqua fognaria. Il lido Sirena si è fatto promotore di iniziative di pulizia spiaggia. Di tutela ambientale si occupa anche il collettivo “Sii turista della tua città“, che quest’anno ha ripulito il lido Mappatella.

Marcello Giocondo, Presidente regionale dei balneari sostiene che «il problema resta quello delle spiagge libere. Mentre lo stabilimento balneare ha interesse nel tenere pulito il suo spazio in concessione, la spiagge libere sono tali in quanto abbandonate». Se privatizzare la fascia costiera è ovviamente inammissibile, i comuni, con tutto il sostegno del caso, dovrebbero occuparsi più assiduamente di tutela ambientale.

Si apre l’inchiesta sulla morte di Simon Gautier

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Ieri 18 agosto, i soccorsi hanno ritrovato il corpo di Simon Gautier, l’escursionista francese disperso da 9 giorni (per ulteriori informazioni, clicca qui).

Ecco le parole pronunciate da Simon Gautier nella telefonata al 118 della mattina del 9 agosto:

«Sto morendo di dolore, sono caduto in una scarpata, ho le gambe rotte. Aiutatemi, vedo il mare ma non so dove mi trovo».

Il ragazzo si era infatti rotto le gambe, cadendo in un dirupo, nella zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di san Giovanni a Piro, in provincia di Salerno, dove è rimasto per tutto questo tempo.

Sulla morte del ventisettenne francese però si apre un giallo: se Simon ha chiamato il 118 alle 9:15 di mattina, perché nelle successive 9 ore in cui ha avuto il cellulare ancora acceso non ha risposto?

Il ragazzo evidentemente non ha risposto poiché svenuto per l’eccessivo dolore oppure aveva perso il cellulare mentre provava a salvarsi e lasciare la zona in cui era caduto.

Inoltre non è stato possibile localizzare il suo cellulare, poiché era in un’area non servita da internet.

Il ritrovamento del corpo di Simon Gautier

Il dirupo in cui è caduto Simon Gautier durante la sua escursione è situato nei pressi di un impervio sentiero. I soccorsi alpini, perlustrando la zona di San Giovanni a Piro con un binocolo, hanno notato uno zaino e poi poco distante il corpo del ragazzo.

Il ritrovamento è stato effettuato durante le ore di buio. Dopo aver messo in sicurezza il corpo, si è deciso di procedere al trasferimento della salma con la luce del giorno, vista la pericolosità della zona. Infatti oggi le squadre di recupero sono a lavoro sin dalle prime luci dell’alba.

Seguirà poi un’inchiesta che stabilirà le cause della morte del ragazzo e se abbia inciso il ritardo dei soccorsi, denunciato dalla famiglia di Simon.

«Voglio aiuto. E’ insopportabile sapere che gli siamo vicini ma non abbiamo l’aiuto necessario per trovarlo» è l’appello che la madre di Simon ha lanciato durante i giorni delle ricerche.

Una mancanza che però è stata smentita dalla prefettura. Quasi 100 unità di soccorso erano infatti impegnate nella ricerca del ragazzo.

Avendo appreso della partenza di Simon da Policastro, il sindaco in persona, Giovanni Fortunato, insieme alla polizia municipale si sono attivati per visionare i filmati e ripercorrere tutti i movimenti dell’escursionista francese, prima della sua telefonata al 118.

Le ricerche si sono infatti concentrate sui sentieri che Simon Gautier avrebbe potuto prendere, ma purtroppo con il ritrovamento di ieri sera del suo corpo senza vita, le speranze sono finite.

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Simon Gautier: ritrovato il corpo dello studente francese

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Il corpo dello studente francese Simon Gautier è stato ritrovato in un burrone lungo la costa di Scario, nel salernitano.

Lo studente francese risultava scomparso da 9 giorni.

“Sono distrutta, abbiamo avuto fino all’ultimo la speranza che Simon fosse ancora vivo” sono le parole di Asha, la studentessa che condivideva a Roma l’appartamento con Simon.

L’ultima traccia lasciata dal ventisettenne francese, in cammino da Policasteo verso Napoli, è la drammatica telefonata al 118.

Al telefono, il ragazzo affermava di non sapere dove si trovasse e di avere entrambe le gambe rotte.

È proprio a Policastro che da qualche giorno si trova la famiglia di Simon che ha appreso la notizia del ritrovamento del corpo dagli amici del ragazzo, informati a loro volta da un giornalista.

L’ambasciata ha messo a disposizione della famiglia Gautier degli psicologi francesi che hanno già raggiunto l’albergo dove alloggia.

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Sapori leggendari: il limone ed il Limoncello

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Il Limoncello è un liquore dolce a base di limone, famoso ed amato ormai in tutto il mondo.

Sebbene abbia iniziato a diffondersi in maniera più estesa nel novecento, ha origini davvero antiche: alcune leggende dicono che la sua ricetta abbia a che fare con Zeus, altri con delle Sirene.

Il vero mistero, questa volta, è nella paternità della ricetta, contesa tra Capri, Amalfi e Sorrento.

Tra le Esperidi, Zeus e le Sirene

I limoni sono al centro di una delle dodici fatiche di Ercole.

I limoni, detti “pomi d’oro“, erano custoditi nel giardino delle Esperidi. Compito di Eracle era quello di recuperare i pomi d’oro: con l’aiuto delle ninfe, ci riuscì.

Alcune leggende asseriscono che sia stato Zeus stesso, venuto in possesso dei preziosi limoni, ad inventare il limoncello ed a regalare la sua ricetta ad un mortale, che poi l’avrebbe diffusa col suo favore tra gli esseri umani.

Altri dicono invece che le custodi di questa preziosa ricetta fossero le Sirene e che queste non avessero alcun interesse a condividere il loro sapere con gli uomini, con cui non sembrava avessero affatto buoni rapporti: furono infatti i monaci certosini a rubare la ricetta alle Sirene dopo averle scacciate dalle loro terre.

I pescatori avrebbero poi fatto proprio quel segreto, bevendo un sorso della preziosa bevanda per scaldarsi nelle mattine più fredde.

La vera storia del Limone in Campania

Plinio il Vecchio conferma la presenza in epoche antiche del limone in Campania parlandone più d’una volta. Ma non solo: troviamo l’albero di limone dipinto ben due volte sulle pareti della “casa del frutteto” di Pompei.

Già nel VI secolo d.C. troviamo testimonianze dell’uso del limone a scopo medicamentoso da parte dei medici di Salerno, ma una maggiore diffusione dell’albero di limone si ebbe probabilmente dal I secolo d.C.; gli arabi li portarono in Spagna ed in Italia meridionale nel corso delle invasioni del X e del XII secolo. Probabilmente contribuirono alla diffusione del limone anche i crociati di ritorno dalle guerre sante.

Ad ogni modo, nel 1500 Napoli era ormai piena di limoni ed agrumi, particolarmente apprezzati dai Gesuiti; nel 1800 l’economia della penisola sorrentina si basava in larga parte sulla coltivazione dei limoni.

Chi ha inventato il limoncello?

Di chi sia effettivamente la paternità della ricetta del limoncello è ancora oggi oggetto di discussione.

Gli amalfitani sostengono che già ai tempi delle invasioni saracene i contadini lo bevessero nelle mattinate più fredde – e questo troverebbe un collegamento con la leggenda delle Sirene, dei monaci e dei pescatori.

I sorrentini asseriscono invece che siano loro gli inventori del liquore, e che le famiglie nobili di Sorrento offrissero sin dai primi anni del 900 un bicchiere di limoncello ai loro ospiti, alla fine dei pasti.

Alcuni capresi sono infine sicuri che sia stato  l’imprenditore Massimo Canale, nel 1980, a creare il limoncello. Fu in effetti lui a brevettarne la ricetta nel 1988.

Altri capresi asseriscono che a creare il limoncello sia stata Maria Antonia Farace, all’inizio del 1900; la donna gestiva una piccola pensione a Capri, dove curava anche un giardino dove crescevano diversi alberi di limone. Il nipote della donna, nel dopoguerra, aprì un bar accanto alla pensione della nonna, dove serviva un liquore che aveva inventato la donna: il limoncello. Il figlio di quel nipote sarebbe stato proprio Massimo Canale, che avrebbe infine quindi registrato il celebre liquore a suo nome.

Alcuni storici pensano tuttavia che nessuna di queste rivendicazioni sia autentica, e che probabilmente il limoncello sia stato creato in epoca medioevale in uno dei tanti monasteri presenti sul suolo campano.

Un mistero giallo come un limone

Per adesso l’autentica origine del limoncello, oggi diffuso in tutto il mondo e prodotto anche in California, rimane un vero e proprio mistero irrisolto.

Nella speranza di scoprire prima o poi chi sia l’autore di questo delizioso delitto alcolico non ci resta che gustarlo, magari a fine pasto, e ringraziare chiunque lo abbia creato – caprese, sorrentino o amalfitano che sia.

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Incidente in moto in Costiera Amalfitana, muore 15enne

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di Filomena Cristiano – Incidente mortale avvenuto la scorsa notte a Vettica, in provincia di Salerno, dove un 15enne ha perso la vita dopo uno scontro frontale con un’altra moto.

Il ragazzo è stato portato immediatamente all’ospedale “Costa d’Amalfi”, ma non c’è stato nulla da fare. Le altre due persone coinvolte sono state trasportate all’ospedale “Ruggi” di Salerno, ma non sono in pericolo di vita.

Il 15enne faceva parte della squadra del Costa d’Amalfi, presieduta dal notissimo pasticciere Salvatore De Riso che, tramite la pagina Facebook del club ha manifestato tutto il suo sgomento: “Era un ragazzo esemplare, con tanta voglia di crescere e di migliorarsi, ma un destino troppo crudele lo ha strappato a tutti noi. Non riusciamo a trovare le parole per dire altro, non riusciamo ancora a crederci, ma il pensiero va alla famiglia, ed a tutti i suoi cari. Questo non può essere un addio, ma soltanto un arrivederci”.

Gli inquirenti sono a lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Sagre in Campania: 5 da non perdere in provincia di Caserta

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Siamo giunti al quarto appuntamento di #BussoLaSagra. Questa volta scopriamo insieme le cinque sagre da visitare in provincia di Caserta. 

  1. . Sagra degli Antichi Sapori

Ultimi giorni per poter visitare una delle sagre più importanti della provincia di Caserta: la Sagra degli Antichi Sapori, che ha luogo a Gioia Sannitica dal 12 al 18 agosto. L’evento è organizzato dalla ProLoco Gioiese ed è arrivato quest’anno alla sua ventiduesima edizione. Gli stand enogastronomici apriranno alle 20:30 e la sagra si svolgerà nella caratteristica Piazza Giovanni Paolo II, nel tranquillo scenario ai piedi del castello medievale.

I visitatori potranno gustare deliziosi piatti tradizionali, che fanno venire l’acquolina in bocca. Con una grande varietà di primi, secondi, arrosti, salumi e rosticceria c’è solo l’imbarazzo della scelta! Tra i vari piatti, ricordiamo pasta fresca ai funghi porcini (pappardelle, tagliatelle, scialatielli e fusilli), gnocchi al sugo di castrato, tagliolini con fagioli e cotiche, tagliatelle all’ortolana, spaghetti alla chitarra, salsiccia e funghi porcini, tagliatelle provola e melanzane. I secondi, invece, includono soffritto, trippa, carne di maiale con peperoni, spezzatino di castrato, porchetta con o senza porcini, bruschette al pomodoro e ai porcini, melanzane arrostite, peperoni imbottiti, ma anche arrosti di maiale, vitello, abbuoti e spiedini.

Insieme a birre e liquori artigianali, viene proposta un’accurata selezione di vini di produzione locale, prodotti seguendo le antiche tecniche di vinificazione dei contadini della zona. Disponibili anche i grandi classici falanghina, piedirosso e pallagrello.

Circa mille i posti a sedere per la degustazione dei prodotti.

 

  1. Funghi di Pioppo e Vino Asprinio

Ancora un po’ di tempo per una delle sagre settembrine più attese. Infatti, programmata per l’inizio di settembre, la sedicesima Sagra Funghi di Pioppo e Vino Asprinio sarà proprio un evento da non perdere! La sagra si svolgerà a Trentola Ducenta il 7 e l’8 settembre, e sarà organizzata dalla ProLoco Terrasprinia Trentola Ducenta.

Oltre al buon cibo, sarà possibile visitare il mercatino dei prodotti artigianali e partecipare a “Parliamo dei Funghi”, una proiezione fotografica a cura del micologo Antonio Nebiante. Inoltre, i visitatori potranno ammirare anche la mostra fotografica organizzata dalla ProLoco Terrasprinia intitolata “Trentola Ducenta Ieri e Oggi”.

Al centro della sagra troveremo i funghi di pioppo e il tradizionale Vino Asprinio. Questo vino è uno dei più antichi della Campania e spicca, infatti, per la regionalità. Questa varietà è coltivata in 22 paesi, dei quali 19 nel casertano e 3 in provincia di Napoli, rientranti nel disciplinare di produzione della DOC.

La sagra inizierà sabato 7 settembre alle ore 18:30. L’apertura degli stand enogastronomici e l’inizio delle attività delle associazioni coinvolte sono programmati per le 19:30, mentre alle 20 saranno aperte le mostre. Non mancheranno gli spettacoli musicali, con la Festa della Tammorra al chiaro di Luna che inizierà alle 20. Inoltre, ricordiamo il raduno spontaneo di tammurrianti e le esibizioni del gruppo folk Via del Popolo, con anche spettacoli itineranti di artisti di strada.

Per la serata dell’8 settembre, ci sarà la Tribute Band dei Negramaro a partire dalle ore 20:30, insieme agli spettacoli itineranti degli artisti di strada. L’apertura degli stand sarà intorno alle 20, mentre sarà possibile visitare le mostre già dalle 19:30.

 

  1. Sagra di Liberi

La Sagra di Liberi è un po’ particolare…dura tutta l’estate! Spieghiamoci meglio, tutti i weekend, dal 22 giugno al 1 settembre, il paese, immerso tra le montagne della provincia di Caserta, si anima con tantissimi appuntamenti. I visitatori potranno riscoprire gli antichi piatti della tradizione e vini di produzione locale, accompagnati da musiche e balli popolari. Per rendere il tutto più ‘esotico’, ci sarà spazio anche per i balli di gruppo e per quelli latino-americani!

Qui le informazioni sui prossimi fine settimana. Per questo weekend, 17 e 18 agosto, in programma c’è la Festa del Cacio Fritto, che già dal nome è molto invitante! Per le prossime settimane, invece, si potrà partecipare alla Festa Country, il 24 e il 25 agosto, mentre per la chiusura di stagione, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, si lascerà spazio agli Gnocchi al Forno.

 

  1.  Sapori in festa

Adesso parliamo di una baby sagra, organizzata dalla ProLoco Carinola. Per il suo primo anno, la Sagra Sapori in festa è in programma per domenica 25 agosto a Carinola.

Molti i piatti della tradizione da poter gustare, uno fra tutti la frittata tipica carinolese, tutti contornati da fagioli, arrosti di carne, arrosticini, ma anche pizze fritte e frittelle, e per finire dolci, anguria e vino. La musica popolare dei Gallicantum allieterà il pubblico nel centro storico del paese.

 

     5. La pannocchia

Anche la pannocchia ha una sagra, che si svolgerà il 21 e il 22 agosto a Mastrati, una frazione del comune di Pratella. La Sagra della Pannocchia è un evento molto atteso, e quest’anno arriva alla sua 33° edizione!

In questo piccolo paese, i visitatori potranno assaggiare tante prelibatezze culinarie locali. Tuttavia, il piatto tipico ‘per eccellenza’ sarà il Frattacchio, una pietanza a base di polenta di farina di mais, prodotta dall’Azienda Agricola di principi Ferrara Pignatelli di Strongoli, a Mastrati. La polenta viene tagliata, secondo tradizione, con il filo di canapa e condita come se fosse una lasagna. Infatti, viene servita con il sugo, arricchito con la carne ‘saucicchiara’, ovvero carne di maiale tagliata a pezzi. Oltre a poter gustare i prodotti tipici, i visitatori potranno anche divertirsi a suon di musica.

Qui tutte le informazioni utili. Vi consigliamo di dare anche uno sguardo al video di presentazione di questa sagra!

 

#BonusTrack

Chiudiamo questo appuntamento con una manifestazione che si discosta dalle precedenti sagre. Un po’ sui generis, insomma. L’evento in questione coniuga, infatti, l’esaltazione degli antichi piatti della tradizione culinaria locale e i festeggiamenti per la celebrazione di un passato medievale.

Di quale manifestazione stiamo parlando? Del Palio de li Normanni in scena dal 15 al 18 agosto a Sant’Angelo d’Alife.

Il Palio affonda le proprie origini nella sua storia normanna e richiama le antiche contee – o contrade – che furono fondate in epoca medievale. In particolare, si fa riferimento al feudo di Rupecanina. È interessante notare come questa manifestazione, ormai giunta alla sua decima edizione, rimandi agli antichi giochi, già predisposti in epoca medievale dal Conte del borgo. Si legge, infatti, sul sito ufficiale

A tutto lo popolo de L’Universita’ de Sant’Angelo de Ravecanina Et a tutti li viandanti In onore de la nascita della nova Contea de Rupecanina, se svolgeranno tornei e, sotto el novo padrone Riccardo Drengotto, et el Conte d’Aliphe Rainulfo di lui fratello, in una pecia de Terra nel loco dicto la Platea puplica. […] Per le vie troveranno bancarelle et le poteche de tutte le arti et li mestieri. Se faranno musiche et giochi et spettaculi assai che daranno grande gioja, et lo cibo et bivande se daranno allegria all’anima et allo corpo. Lo Conte et la corte augurano a tutti bon dibertimento“.

Il programma

Oltre agli stand gastronomici in villa comunale, aperti ogni sera a partire dalle 19:30, una ricca rivisitazione storica, declinata in diversi appuntamenti, è in programma ancora per le serate del 17 e del 18 agosto. Il programma dettagliato dell’evento è disponibile qui.

Il 17 agosto, Giornata dei Giochi Popolari, i visitatori potranno assistere alle esibizioni di sbandieratori, armigeri e falconieri, ma anche alla “Disfida degli ordigni” (19:30-20), una gara di abilità tra le contrade, che si sfidano a singolar tenzone. Per le 20:30 è, invece, programmato il “Torneo a singolar tenzone” degli armigeri della Compagnia “Cavalieri del Giglio”. E poi spettacoli musicali e il laboratorio “I prodotti agroalimentari della tradizione”.

Invece, il 18 agosto, serata conclusiva, oltre al corte storico, alle esibizioni di sbandieratori e giocolieri, agli spettacoli musicali e al laboratorio di stampo gastronomico, si potrà assistere anche al tradizionale rito della contrada vincitrice (dalle 18 alle 19) all’incendio della Torre e ai fuochi pirotecnici, che segneranno la fine della manifestazione.

Qui un video che vi presenta questo evento!

 

#BussoLaSagra

E se vi siete persi i primi appuntamenti del nostro itinerario enogastronomico: qui trovate prima puntata di #BussoLaSagra, dove abbiamo parlato delle cinque sagre da non perdere in provincia di Salerno, qui il nostro secondo approfondimento sulle sagre da visitare in provincia di Benevento, mentre qui una Top5 delle sagre in provincia di Napoli.

 

La storia di Mamadou, il venditore ambulante di fiabe

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di Nourou Guene – Tra le spiagge di Paestum, oltre ai soliti venditori ambulanti, si aggira Mamadou, venditore ambulante di fiabe africane per bambini. La tematica principale è quella dell’integrazione, parola troppo abusata e poco compresa, illustrata ed esplicata attraverso le tante storie della sua Africa.

Il quarantenne senegalese parte da Napoli ogni giorno per portare un po’ della sua vita, della sua cultura, delle sue origini, tra gli ombrelloni di Paestum: “Preferisco vendere libri che cianfrusaglie. La gente è curiosa, siamo in tanti a vendere libri di autori africani sulle spiagge italiane da circa dieci anni, è anche un modo per avvicinare le persone alla nostra cultura“.

I suoi libri stanno riscuotendo molto successo tra i bagnanti di tutte le età, curiosi di conoscere le storie di quella terra di cui tanto si parla nei notiziari.

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