venerdì, Dicembre 19, 2025
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Almeno 13 morti nel terremoto in Albania. Scossa avvertita anche in Campania

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Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito alle 3,54 la costa settentrionale dell’Albania, vicino a Durazzo. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa dieci chilometri di profondità ed epicentro tra Shijak e Durazzo. ll forte sisma è stato sentito anche in Puglia, in Basilicata, in Campania e in Abruzzo.

Risultano al momento almeno 12 morti, tra cui due bambini. A Kurbin un uomo è morto dopo essersi gettato dal balcone per tentare di mettersi in salvo. Nella capitale, Tirana, la gente è scesa in strada in preda al panico. A Durazzo e Thuname sono crollate case e palazzi. Si contano almeno 600 feriti. Unità dell’esercito e della protezione civile sono al lavoro tra le macerie.

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La collina di Posillipo dice addio ai suoi alberi

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A causa del maltempo delle ultime settimane, la collina di Posillipo è destinata a perdere gran parte dei suoi alberi. Un totale di 230 alberi sono stati abbattuti tra la strada del Parco Virgiliano, via Boccaccio e sulla discesa panoramica di via Tito Lucrezio. L’azione è stata necessaria perché gli alberi in zona presentavano un alto rischio di crollo.

L’aspetto della collina è, ormai, quasi spettrale.

Tronchi spezzati e rami sparsi sulla strada: è così che oggi si presenta la collina più suggestiva di Napoli, denudata dalla flora che l’ha sempre caratterizzata.

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Un presepe da record: il più grande del mondo è a Napoli

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Un presepe di dimensioni mastodontiche arriva nel duomo di Napoli. Gli autori sono Antonio Cantone e Maria Costabile, che così entrano nel Guinnes World Record.

Una famiglia gigantesca

Il presepe più grande del mondo è napoletano, si trova al duomo e porta la firma di Cantone & Costabile.

Le dimensioni gargantuesche di questa sacra famiglia sono davvero incredibili: San Giuseppe misura ben 4,20 metri, mentre Maria 3,40. Il Bambino, come da tradizione, non è ancora visibile al pubblico; al momento è celato da un drappo di stoffa, e verrà svelato il giorno di Natale.

Le misure di quest’opera sono state tali da entrare a pieno diritto nel Guinnes dei Primati.

Cantone & Costabile e l’amore per il Presepe

Antonio Cantone e Maria Costabile sono l’uno un celebre restauratore e l’altra erede di una lunga tradizione artigianale specializzata nella creazione di minuterie per i presepi napoletani. 

I due sono marito e moglie, ed insieme portano egregiamente avanti le attività della loro bottega, che si occupa di presepi dal 1960. I coniugi si sono già in precedenza dedicati ad opere grandi ed importanti: nel 2013 hanno realizzato il primo presepe napoletano esposto in Piazza San Pietro, in Vaticano, a cui è seguito il secondo nel 2017; nel 2014 un loro presepe di 20 metri quadri è salpato oltreoceano per essere esposto nel Museo dei Cavalieri di Colombo negli Stati Uniti; infine, nel 2015 hanno creato un presepe esposto nella Basilica Superiore di Assisi, il cui nome è “Pace in Terra“.

Il Presepe più grande del mondo

Tradizione, esperienza e famiglia: sono questi gli elementi che sono serviti per la realizzazione di quest’opera gigantesca e bellissima.

Per produrre quest’ultimo presepe da record ci sono voluti ben due anni di lavoro. Il materiale di cui è composto è la terracotta per gli arti e la testa, mentre i corpi sono fatti di tubolari di acciaio imbottiti e gli occhi di cristallo – esattamente come i presepi più piccini.

Per noi che abbiamo la fortuna di poterlo ammirare non resta che attendere il Natale per poter godere anche della vista dell’immenso “Bambinello”, accontentandoci (si fa per dire) nel frattempo dei suoi enormi e magnifici genitori.

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Le Sardine arrivano a Benevento: “La prima rivoluzione Ittica della storia”

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Le Sardine in questi giorni agitano le piazze e mobilitano il popolo che non condivide la politica Leghista. Nuotano, e non sembrano intenzionate a fermarsi, accrescono le loro fila ed arrivano fino a Benevento.

Dopo Napoli e Sorrento, l’appuntamento a Benevento è per il 1° Dicembre.

Fischia il vento

Nella città delle streghe campane il vento soffia forte, da sempre ed in tutte le storie, in tutte le leggende; a quanto pare, per cavalcare la sua forza, le Sardine dopo aver imparato a camminare sulla terraferma Romagnola come moderne sirenette adesso s’ingegnano per volare fino a Benevento. Le idee e gli ideali non hanno bisogno di ali per cavalcare il vento, nemmeno se si vestono da Sardine.

Anche questa città infatti organizza il suo evento di protesta alla politica Leghista. L’appuntamento è alle 18 di domenica 1° Dicembre presso la piazza Federico Torre. 

Stretti come Sardine, senza insulti

La manifestazione, proprio come nelle sue precedenti tappe, ha lo scopo di mostrare il dissenso nei confronti della politica propria della Lega di Salvini senza scadere nell’insulto o nella violenza verbale.  Sull’evento beneventano infatti leggiamo:

Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Crea la tua sardina e partecipa alla prima rivoluzione ittica della storia.

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Sciame sismico a Benevento, chiuse scuole e uffici

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Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha disposto la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici di competenza comunale. Sono finora cinque le scosse registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) da questa notte in provincia di Benevento: un altro terremoto di magnitudo 3.1 è avvenuto nella zona alle 12,15, con epicentro a San Leucio del Sannio. Il sisma si è verificato a una profondità di 12 chilometri.

Voragine a Santa Maria Capua Vetere: famiglie evacuate

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Si apre una voragine a Santa Maria Capua Vetere. Chiusi negozi, interdetta la strada al traffico ed evacuate le famiglie: ma si è già al lavoro per ripristinare il manto stradale.

Il crollo

La strada sprofonda e nel suolo si apre una vera e propria voragine: accade a Santa Maria Capua Vetere.

La strada interessata dalla vicenda è corso Aldo Moro, che è stata transennata e chiusa al traffico; chiuso il locale commerciale che affacciava sulla strada. Sono state inoltre evacuate 4 famiglie per un totale di 12 persone – 3 di queste sono minorenni.

Alle famiglie è stato consentito di recuperare alcuni beni personali prima di essere condotte dai Servizi Sociali ad un Bed & Breakfast, dove soggiorneranno momentaneamente.

Le cause

Ciò che ha causato il crollo del manto stradale è stata una perdita d’acqua di un fognolo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e la Polizia Municipale.

Dopo aver individuato il danno, i tecnici del comune si sono subito messi al lavoro per ripararlo e la situazione dovrebbe essere ripristinata in tempi brevi. 

L’amministrazione comunale, tramite un comunicato, dichiara:

Oggi la nostra città è stata colpita dal cedimento di una parte di sede stradale in Corso Aldo Moro.

Con i vigili del fuoco intervenuti sul posto si è immediatamente attivata la macchina comunale con la Polizia Municipale, la Protezione Civile, l’Ufficio Tecnico Comunale, i Servizi sociali, il Sindaco Antonio Mirra e il vice Rosida Baia.

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La nonna della piccola Noemi: “Abbandonati da tutti”

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Lo scorso 3 maggio la piccola Noemi non è stata l’unica vittima della sparatoria fuori ad un bar del quartiere Vasto, adesso sua nonna chiede adeguati riconoscimenti.

La nonna di Noemi durante la sparatoria che ha quasi ucciso la nipotina è rimasta ferita dallo stesso proiettile che avrebbe poi colpito la bambina. Ciò nonostante, a quanto pare, a lei non è stato riconosciuto lo status di vittima di camorra. “La mia vicenda sembra completamente messa da parte, eppure mi hanno sparato addosso” afferma, infatti, Immacolata Molino.

La donna rincara poi la dose.

Adesso le conseguenze di quella tragedia continuano a farsi sentire” fisicamente, ma non solo. “Ho continui attacchi di panico, non riesco nemmeno più ad uscire di casa“. Poi aggiunge: “Ovviamente la cosa più importante è la salute di mia nipote, ma credetemi: anche io ho bisogno di aiuto, soprattutto necessito di un sostegno psicologico“.

Per fare chiarezza sull’incidente, Immacolata ha in progetto la stesura di un libro.

Insieme al legale di famiglia Angelo Pisani, nonna Immacolata si sta già cimentando con la narrazione. La speranza, però, rimane una: che dal processo arrivi giustizia per tutti.

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Maltempo, Straripa il fiume Sarno: Famiglie evacuate e danni alle aziende

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Ancora disagi causati dal maltempo in Campania. A farne le spese questa volta è Castellammare di Stabia, dove il fiume Sarno è straripato, creando disagi e danni su tutto il territorio circostante.

Intervenuti i vigili del fuoco per salvare una famiglia di 4 persone dal fiume che ha portato oltre mezzo metro d’acqua in Via Ripuaria.

Grande la rabbia degli abitanti, che sui social hanno pubblicato diverse foto che raffigurano lo stato d’emergenza in cui si sono ritrovati, affermando di essere stati abbandonati dalle autorità competenti, le quali avevano promesso un intervento risolutivo per il drenaggio del Sarno.

Intanto il maltempo continua ad imperversare sulla regione:

Stando a quanto riporta SkyTG24,  si prevedono “residue precipitazioni anche a possibili carattere di moderato rovescio o isolato temporale”, ma occasionali fenomeni franosi superficiali legati a condizioni del territorio particolarmente fragili potrebbero verificarsi anche in assenza di piogge. Tra i principali effetti si evidenziano “ruscellamenti superficiali con probabili fenomeni di trasporto di materiale; possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali; cadute massi in più punti del territorio; occasionali frane superficiali legate a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli, anche in assenza di precipitazioni”.

Insetti nelle verdure per i bimbi di Pediatria dell’ospedale Moscati

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Insetti nelle verdure destinate ai pazienti di Pediatria dell’ospedale Moscati di Avellino.

Sono stati trovati insetti nelle porzioni di verdure destinate ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale Giuseppe Moscati di Avellino.

Il papà di una bambina ricoverata si è accorto della presenza degli insetti vivi nella scatola di verdure che stava per mangiare sua figlia.

Sono stati allertati infermieri e caposala che si sono precipitati subito nella stanza. Il servizio mensa è garantito, come si poteva immaginare, da un’azienda esterna.

I vertici del Moscati si sono attivati per fare luce sulla vicenda e hanno denunciato ai carabinieri la vicenda.

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Atti vandalici e raid alle metropolitane dell’arte di Napoli: La denuncia

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Metropolitane dell’arte di Napoli prese d’assalto dai vandali. L’Anm denuncia l’inciviltà.

Le stazioni metropolitane dell’arte di Napoli sono sempre più oggetto di raid e atti vandalici, come segnala perentoriamente “Il Mattino”. Servizi di trasporto che non sono semplici mezzi ma veri e propri musei che ci invidiano in tutto il mondo.

Inaugurata appena quattro anni fa, la stazione Municipio-Porto è già stata sfregiata a tratti di pennarelli e vernici. L’avveniristica fermata progettata dagli architetti Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura è uno spettacolo che lascia a bocca aperta sin da quando vi si accede, con i tesori antichi ritrovati durante i lavori di scavo: particolare questo che le conferisce – unica, insieme alla futura stazione Duomo – il riconoscimento di stazione archeologica. Ma basta scendere giù, dove arrivano i treni per rendersi conto di quanto non sia rispettato il concetto di bene comune. Un’intera parete, quella della banchina di accesso ai convogli, è stata imbrattata completamente.

L’ingresso alla stazione di piazza Dante poi è pieno di scritte, sigle vergate con bombolette di vernici spray e addirittura incisioni procurate con ogni evidenza da lame di coltellini o chiavi che annunciano il degrado. Stessa cosa si ripete tra i corridoi della stazione di Materdei, dove i vandali non hanno risparmiato almeno due dei pannelli di Sol Lewitt e non solo.

L’Azienda napoletana mobilità fa tutto il possibile, intervenendo con puntualità per rimuovere i segni degli atti vandalici, ma purtroppo, il fenomeno è continuo e inarrestabile e a poco possono, in questi casi, persino le telecamere di videosorveglianza interne come pure le squadre di addetti alla vigilanza che hanno il loro da fare con balordi e baby gang.

Questa quotidiana aggressione agli interni di uno dei vanti della mobilità cittadina avviene sotto gli occhi dei passeggeri che però spesso di fronte a chi imbratta, chi fuma liberamente nonostante i divieti e poi getta a terra le cicche, preferisce girarsi dall’altra parte.

Ecco la replica dei vertici dell’Anm:

«Il fenomeno degli atti vandalici nei confronti dei beni comuni esiste e purtroppo lo registriamo periodicamente anche nei luoghi di transito del trasporto pubblico. Le azioni di contrasto che l’azienda mette in campo sono da un lato di natura preventiva, manutenzione periodica, videosorveglianza e attività di valorizzazione e tutela delle stazioni dell’arte. Dall’altra la nostra risposta non può che essere garantire la rimozione di graffiti e imbrattature delle superfici architettoniche di stazione che per fortuna restano contenute anche grazie al presidio della videosorveglianza, efficace deterrente che in più di un’occasione ci ha permesso di individuare i responsabili».

La nota conclude così:

«Noi crediamo nel senso civico del popolo partenopeo ma ricordiamo a quanti non lo hanno compreso che distruggere il patrimonio cittadino è un danno verso l’intera collettività, è un comportamento illegale e dunque perseguito dalla legge».

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