martedì, Dicembre 16, 2025
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Nuova allerta meteo in Campania

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La Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo per vento forte, nevicate e gelate valido per tutto il territorio campano, ad esclusione delle zone 1 (piana campana, Napoli, Isole, area vesuviana) e 6 (piana Sele e basso Cilento.

Si prevedono: “nevicate con accumuli deboli o puntualmente moderati oltre i 400 metri e, localmente, anche a quote inferiori; quota neve in graduale risalita dalla sera. Gelate persistenti a quote superiori ai 400 metri e, localmente, anche a quote inferiori; quota gelate in graduale risalita dalla sera“.

Previsti venti localmente forti con possibile raffiche, su tutto il territorio campano, isole comprese.

Napoli, abusava della figlia durante l’isolamento a casa, arrestato

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A Napoli, nel periodo di misure restrittive per l’emergenza coronavirus, un 45enne in casa commetteva abusi sulla figlia. Secondo le indagini svolte dalle forze dell’ordine, l’uomo di 45 anni avrebbe approfittato della figlia dal 2016, fino ad oggi, tuttalpiù nel periodo di isolamento domestico causato dal coronavirus.

Su delega della Procura di Napoli, il personale della squadra mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Il 45enne è gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata commessa in danno della propria figlia minore.

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Covid-19: Le università campane offrono nuovi posti letto

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Già negli scorsi giorni le case di cura sul territorio campano si sono dette disposte ad offrire posti letto per eventuali pazienti Covid. Oggi tocca alle università offrire il loro contributo per fronteggiare l’emergenza.

L’ateneo Federico II ha proposto l’apertura di un intero piano da destinare ai malati affetti da coronavirus. Per metà aprile sarebbero pronti ben 38 posti letto, da aggiungere ai 13 posti in terapia intensiva già attivi. Maria Triassi, ordinario di Igiene epidemiologia e medicina preventiva e presidente della Commissione di emergenza della Federico II sul coronavirus, è convinta dell’importanza che le università giocheranno nella lotta al virus.

La Sanità universitaria non si tira indietro e siamo pronti a fare la nostra parte. Ci stiamo attrezzando nel caso in cui l’attuale emergenza dovesse prendere una piega più grave. Di fronte a scenari come quello lombardo siamo pronti ad adeguare un intero edificio creando una zona filtro e triage per i soli pazienti Covid per circa 70 posti letto. La sanità universitaria non si sottrarrà.

Anche il policlinico Vanvitelli si sta attrezzando ad un’eventuale ondata di casi Covid. Proprio oggi aprono due nuovi reparti al padiglione 3 di Cappella Cangiani, per una capienza di 25 posti letto destinati al reparto di Malattie Infettive. Il manager Antonio Giordano, in auto-quarantena perché risultato positivo al virus, rassicura.

Le professionalità in campo sono quelle necessarie per affrontare l’emergenza e indicate dalle disposizioni del team regionale.

Mostra d’Oltremare: sito adatto al contenimento

Anche Maurizio Di Mauro, manager dell’azienda dei Colli, sta pensando di mettere a disposizione la terapia intensiva del Cto, separando i posti riservati ai malati Covid da quelli ordinari. Proprio il dirigente dell’azienda Domenico Ricciardi delinea il metodo per evitare che in Campania si arrivi ai numeri lombardi.

È necessario creare, come in Cina, un serbatoio di contenimento lasciando completamente fuori dalla rete Covid l’intera rete ospedaliera che dovrà continuare, in sicurezza, a trattare tutte le patologie. È fondamentale isolare il serbatoio del contagio e in un solo centro catalizzatore le infezioni Covid correlate. Un sito adatto sarebbe la Mostra D’Oltremare, attrezzabile con tende e prefabbricati.

Intanto, anche oggi all’ospedale Cotogno si sono aggiunti 18 posti letto in terapia sub intensiva, da aggiungere ai 36 già presenti. 8 sono, invece, i nuovi posti disponibili in terapia intensiva, per arrivare ad un totale di 24 posti.

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Svolta ad Ercolano: da domani la spesa si farà in ordine alfabetico

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Il Comune di Ercolano ha emesso una nuova ordinanza  nella quale viene stabilito che a partire da domani l’accesso agli esercizi commerciali sul territorio di Ercolano sarà disciplinato per ordine alfabetico secondo le iniziali del cognome del capofamiglia. La consegna a domicilio, invece, sarà sempre consentita.

N.B. Non è consentita l’uscita di due persone dello stesso nucleo familiare, ma con lettere diverso. I titolari degli esercizi commerciali dovranno comunque garantire le giuste distanze, nel rispetto del decreto.

Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto ha inoltre dichiarato: ““Questa misura è stata adottata per evitare che tanta gente scenda di casa tutti i giorni per la spesa quotidiana ed è stata concordata con le Forze dell’Ordine. Mi rendo conto che è una scelta che comporta sacrifici e impatta soprattutto sulle abitudini delle persone più anziane, ma in questo momento il nostro obiettivo prioritario è limitare la diffusione di questo virus quindi spero che le persone rispetteranno e capiranno questa misura: ne va della salute di tutti”.

Non è da escludere che questo tipo di misura possa coinvolgere più comuni della regione Campania.

DI SEGUITO IL CALENDARIO



A Napoli arriva la “spesa sospesa” per i bisognosi

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A Napoli parte l’iniziativa la “spesa sospesa” per i bisognosi. Disponibile anche l’elenco delle attività che effettuano servizio a domicilio. Chirico: “Due principi indissolubili: restare a casa e donare agli altri“.

Un’altra bellissima storia di solidarietà vero i bisognosi in una Napoli ai tempi del Coronavirus: l’iniziativa parte dalla Seconda municipalità di Napoli; dopo aver ordinato la spesa a domicilio il cliente può decidere sa lasciare qualche euro in più per pagare la spesa ai bisognosi. E’ questa l’idea dietro l’iniziativa solidale de la “spesa sospesa“, nome che richiama e fa il verso alla storica tradizione del “caffè sospeso” napoletano. La somma raccolta sarà impiegata per donare generi alimentari a chi non può permetterseli. Nella terza municipalità invece sono previsti dei buoni tramite i quali le persone meno abbienti potranno ritirare un pacco alimentare presso gli esercenti.

La spesa sospesa

Dopo aver donato la “spesa sospesa” i cittadini dovranno contattare la Municipalità telefonicamente per comunicare la donazione. E’ tuttavia vietato recarsi fisicamente negli uffici municipali per questo servizio.

E’ un’iniziativa in soccorso di coloro che, a causa dell’emergenza sanitaria, si trovano in difficoltà economica. Ci basiamo su due principi indissolubili: restare a casa e donare agli altri.

Ha affermato il presidente della municipalità Francesco Chirico. Diffuso anche un elenco di attività che effettuano le consegne a domicilio nei quartieri di Materdei, Forcella, Quartieri Spagnoli, Mercato, piazza del Gesù, piazza Mazzini, Pignasecca.

I buoni

Nella terza municipalità, invece:

In collaborazione con il Consorzio Core, stiamo provando ad organizzare una risposta solidale ovviamente senza mettere a rischio nessuno e rispettando le prescrizioni.
spiegano Ivo Poggiani e Egidio Giordano, presidente  e consigliere della municipalità stessa.
Proseguono quindi il loro discorso:
  Per sostenere le persone che in questi giorni sono in difficoltà abbiamo costruito una rete di commercianti del territorio che possano preparare dei veri e propri pacchi che verranno consegnati alle famiglie in difficoltà tramite un buono. Per finanziare questa rete di solidarietà abbiamo predisposto un Iban su cui è possibile effettuare donazioni che contribuiranno a moltiplicare i pacchi.Lo quarantena pesa per tutti. Ma c’è chi è più in difficoltà e il rischio di chiuderci ognuno a casa propria è quello di aumentare esponenzialmente la solitudine e lo stato di abbandono di chi è in difficoltà. Per questo come Municipalità stiamo facendo il possibile per non lasciare solo nessuno

Per chi volesse aderire all’iniziativa riportiamo di seguito l’IBAN.

Causale: InsiemeMaiSoli,

Intestatario IBAN: consorzio core,

IBAN: IT 02F 0501 8034  0000 0011 0625 93

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Federico II, il coronavirus non ferma la Cyber HackAdemy

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La Federico II dà il via alle attività online della Cyber HackAdemy. A fronte degli oltre 350 giovani che hanno fatto richiesta, 20 parteciperanno al corso. Da ieri seguono i corsi a distanza e verranno formati su strumenti, tecnologie e competenze specialistiche legate al tema della cybersecurity.

Il corso di formazione nasce da una collaborazione tra il  CeSMA della Federico II e l’azienda Accenture. Mira a erogare attività formative avanzate nel campo della sicurezza informatica, con particolare riferimento alle tecniche ed ai protocolli per la sicurezza di rete. Se non fosse per il coronavirus, il corso si sarebbe dovuto svolgere presso il polo universitario di San Giovanni a Teduccio, che rimane in ogni caso l’hub di riferimento.

“La sicurezza informatica riveste un ruolo cruciale nella società – spiega Simon Pietro Romano, professore di Network security alla Federico II e responsabile scientifico dell’HackAdemy – dunque diventa centrale l’importanza della formazione in questo campo. Di qui la collaborazione tra l’ateneo e Accenture e la nascita della Cyber HackAdemy. Una collaborazione e una iniziativa che rafforzano la presenza dell’università nell’ecosistema delle aziende”.

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Coronavirus: 270 studenti si laureano online alla Federico II

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Il prorettore della Federico II, Arturo De Vivo, fa il bilancio della prima settimana di didattica a distanza in tempi di coronavirus. “Sono partiti quasi tutti i nostri 3.500 corsi, si sono sostenuti a distanza più di 3.200 esami, si sono laureati in questi giorni 270 studenti”.

Sono i numeri trasmessi alla Crui, la Conferenza dei rettori italiani, e al ministero. Numeri ufficiali che vedono la Federico II leader tra gli atenei riusciti a fronteggiare un’emergenza a cui nessuno era preparato. “Questo è un momento importante che richiede la responsabilità di tutti e credo che la Federico II di responsabilità stia dando prova. Tutti ce la stiamo assumendo e stiamo dando la risposta migliore all’emergenza garantendo i diritti di tutti”. Poi una promessa ai ragazzi che si sono laureati o stanno per laurearsi in questi giorni, in videoconferenza, senza amici, parenti e colleghi con cui festeggiare. “La comunità federiciana organizzerà per loro un momento comune. Festeggeremo e restituiremo solennità al momento della laurea, per tutti gli studenti che in questi giorni stanno portando a compimento il loro percorso”.

Dagli studenti dei corsi di Professioni sanitarie giungono invece note polemiche. Federica Trani, ad esempio, dice “siamo abbandonati a noi stessi”, mentre Giuliano Basile sottolinea che sia per gli esami che per i corsi del primo anno “non si sa nulla”.

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Emergenza Covid, Barbara Preziosi (Italia Viva): «Vergognoso lasciare senza protezioni i medici di famiglia».

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«Assurdo che i medici di medicina generale non ricevano dalle istituzioni sanitarie quelle protezioni individuali che servirebbero a proteggerli dal contagio, proteggendo così anche i loro pazienti».

Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Italia Viva, commenta così un dramma

«che si sta consumando in un silenzio assordante».

La coordinatrice provinciale di Italia Viva fa sue le preoccupazioni espresse non solo dai professionisti della categoria, ma anche dai pazienti più fragili, che stando a contatto con i medici sono esposti a loro volta al rischio di un contagio.

«Imponiamo giustamente ai cittadini misure restrittive – commenta Preziosi – e poi non ci curiamo di proteggere dal contagio le centinaia di medici di medicina generale che si prendono cura delle cronicità sul territorio, mettendo così a rischio la loro salute e quella dei pazienti stessi».

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Napoli: 47enne offre 40 euro ai Militari per evitare i controlli

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Per evitare i controlli dei carabinieri un 47enne originario del Burkina Faso ha tentato di corrompere uno dei militari offrendogli 40 euro. E’ successo a Varcaturo, nel comune di Giugliano in Campania (Napoli).  I carabinieri hanno denunciato l’uomo per istigazione alla corruzione che appena ha visto i militari è fuggito in quanto passeggiava senza giustificazione lungo via Domiziana nonostante le limitazioni imposte dal Governo per evitare il contagio.

Napoli, la denuncia dei sanitari: “Al Covid Hospital manca tutto”

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 Una trentina di operatori sanitari del Covid Hospital hanno inviato una nota al direttore sanitario aziendale, al manager della Asl Napoli 3 Sud e al responsabile Risk Management della stessa Asl. Nella nota stessa si denuncia la carenza di materiale e risorse per far fronte all’emergenza.

L’emergenza sanitaria che la Campania e l’Italia stanno fronteggiando ha portato alla creazione in tempi record di nuovi presidi sanitari; uno di questi è il presidio di Boscotrecase, trasformato in Covid Hospital. Tuttavia, malgrado il nome, la strutture presenta numerose carenze in termini di materiale sanitario e personale. Pertanto ieri, 23 Marzo, è giunta una nota al direttore sanitario aziendale, al manager della Asl Napoli 3 Sud e al responsabile Risk Management della stessa Asl. Tale nota è stata firmata e inoltrata da una trentina di operatori sanitari proprio per denunciare tali mancanze.

Il contenuto della nota

La nota esprime in modo formale le sincere preoccupazioni da parte di infermieri e medici. Il Covid Hospital dovrebbe rappresentare un’eccellenza e uno dei principali presidi per salvare vite umane. L’Asl, dal canto suo, ribadisce:

Consapevoli della situazione di grave crisi che coinvolge il Paese e nello specifico anche la nostra Asl, certi che la direzione strategica abbia già approntato un piano per risolvere queste criticità.

Premesse che tuttavia non hanno tranquillizzato medici e infermieri che nella nota hanno portato alla luce le gravi problematiche che affliggono il Covid Hospital; problematiche che, se non risolte, non solo rischiano di vanificare gli sforzi delle autorità nell’istituire presidi medici, ma anche di esporre il personale sanitario a numerosi rischi; questione che, tra l’altro, negli ultimi giorni si sta manifestando in tutta Italia con conseguente malcontento dagli ambienti medici. Nella nota si legge infatti che le preoccupanti mancanze “espongono a gravi rischi sia i pazienti sia il personale a loro dedicato”.

Le carenze più gravi sono verosimilmente da ricercare proprio nel reparto di terapia intensiva, cuore pulsante della struttura. La denuncia dei sanitari tratteggia un quadro allarmante:

Non c’è personale sanitario […] Non ci sono monitor, pompe infusionali, sistemi di aspirazione a circuito chiuso, sacche per nutrizione […] farmaci antivirali, antibiotici, eparina a basso peso molecolare, nutrizione enterale e parenterale.

Tra le firme presenti anche quelle dei medici Ivan Zeffiro Iovino, Adele Longobardi, Lucia Iovino, Micol Consiglio, Carlotta Iacono.

I falsi negativi

A complicare la situazione si aggiungono anche i falsi negativi; come testimonia il medico di famiglia Paolo De Liguoro:

Un mio paziente , che aveva ottenuto un tampone dopo un’attesa lunghissima di 13 giorni, nonostante la sofferenza e la febbre aveva poi gioito nel sapere che l’esito era negativo. Ma le sue condizioni sono peggiorate. Sono finalmente andato a visitarlo, per fortuna con tutte le protezioni : e dopo la Tac, abbiamo avuto la conferma che è affetto da una polmonite bilaterale interstiziale. Purtroppo ora avremo bisogno di un nuovo tampone. Ma turba l’idea dei “ falsi negativi”‘ che possono moltiplicare i contagi.

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