martedì, Maggio 20, 2025
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Panico sul treno Venezia-Napoli

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Napoli
Napoli

Attimi di panico sul treno partito dalla stazione di Venezia alle 11:12 e diretto a Napoli Centrale. Un uomo di colore sulla trentina, durante la corsa del treno, inizia improvvisamente ad urlare a squarciagola senza apparente motivo, scatenando la perplessità degli altri passeggeri.

Inizialmente tutti pensano ad un malore e sono stati avvertiti il personale ed i medici presenti all’interno delle carrozze. I passeggeri iniziano ad allontanarsi dalla carrozza in cui era seduto il ragazzo che, nonostante l’arrivo del personale, continua ad urlare senza freni. Sul treno inizia ad impazzare l’idea che potesse essere il mandante di attacco terroristico ed è stata subito avvertita la polizia presente alla stazione di Roma.

All’arrivo del treno alla stazione di Roma Termini, tutti i passeggeri sono scesi per permettere alla Polizia di intervenire. L’uomo, dopo aver fatto resistenza e continuato ad urlare, è stato trasportato in commissariato. Il treno ha poi ripreso la sua corsa verso Napoli.

“L’industria del falso”: maxi sequestro di opifici nel napoletano

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scarpe contraffatte casoria

di Maria D’Angelo – In merito ad un intervento in materia di abusivismo commerciale e contrasto all’ “industria del falso” tra Napoli e provincia, i finanzieri di Torre Annunziata hanno sottoposto a sequestro due opifici abusivi a Casoria e Acerra.

L’opificio abusivo a Casoria

L’operazione di sequestro degli opifici abusivi è avvenuta in due tempi. A Casoria, i finanzieri hanno sequestrato un edificio di 60 mq. La fabbrica era completamente abusiva e adibita alla produzione di calzature firmate contraffatte. La finanza ha rinvenuto diversi macchinari, accessori vari e prodotti finiti, oltre a punzoni e cliché per l’illecita riproduzione delle griffe. Poiché il responsabile non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che ne attestasse la legittima detenzione e lo sfruttamento economico, si è proceduto al sequestro di 11 macchinari industriali e di oltre 2 milioni e mezzo di accessori e articoli contraffatti. Infine il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli Nord.

L’opificio abusivo ad Acerra

In una seconda operazione, un altro opificio, questa volta ad Acerra, è stato posto a sequestro. Nel locale, gestito da un uomo di nazionalità cinese, i militari hanno trovato 300 chili di rifiuti e scarti della lavorazione: una quantità non solo superiore ai limiti previsti dal Codice dell’Ambiente ma tenuta in maniera non conforme alle vigenti disposizioni. Inoltre, due lavoratori erano privi di regolare inquadramento contrattuale e contributivo. Anche in questo caso, si è proceduto al sequestro del locale e alla segnalazione per gestione illecita di rifiuti del soggetto responsabile alla Procura della Repubblica di Nola.

 

Ricomincio dai Libri Sorrento Festival – cosa è successo?

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Ricomincio dai libri
Ricomincio dai libri

Si è conclusa domenica la prima edizione di Ricomincio dai Libri Sorrento Festival, una rassegna di tre giorni, dedicata alla celebrazione della letteratura e della cultura.

Con più di cinquemila presenze, il bilancio non può che dirsi positivo. Il Sorrento Festival, come la grande macchina di Ricomincio dai Libri, mette al centro di tutto la letteratura e le storie che gli autori raccontano al proprio pubblico. Non a caso, Ricomincio dai Libri nasce dal bisogno di “raccontare storie e di ascoltarle” – come suggeriscono le parole del direttore artistico dell’evento, Lorenzo Marone. La stessa Daria Bignardi, durante l’incontro di sabato pomeriggio, ha parlato dell’importanza del raccontare esperienze, affermando che, a volte, è “quasi più importante raccontare che vivere”. Lo spirito di RdL risuona anche nelle parole di un’altra grande ospite del festival, Sveva Casati Modignani, la quale sottolinea la bellezza della manifestazione di Sorrento poiché tutto “ruota intorno al mondo dei libri, al mondo delle storie che i tanti autori e autrici pensano e immaginano e offrono a chi ha voglia di leggere”.

Eventi & Luoghi

Sedici laboratori per i più giovani, dieci grandi autori e ospiti, tante attività letterarie: il programma era davvero ricco (vi avevamo già parlato di RdL e del Sorrento Festival qui). Purtroppo, alcuni eventi (pochi, per fortuna!) sono stati cancellati e/o minacciati dalla pioggia e dai diversi disagi sulla rete stradale. Tuttavia, le difficoltà non hanno fermato l’infaticabile squadra di RdL, che si è subito messa all’opera per garantire il corretto svolgimento delle attività e degli incontri in programma. Gli eventi si sono svolti da venerdì 3 a domenica 5 maggio in alcuni degli ambienti più suggestivi della cittadina costiera: Villa Fiorentino, la Chiesa dell’Addolorata, il Teatro Tasso e il Circolo dei Forestieri. Quest’affascinante cornice ha permesso di immergersi totalmente nel ‘Pianeta Libri’, al punto che sembrava di trovarsi in una piccola cittadella della letteratura, costruita su misura per il festival.

Parole & Musica

La prima edizione del Sorrento Festival, sorta di spin-off di Ricomincio dai Libri, si è contraddistinta per aver messo in risalto l’eccezionale connubio tra parole e musica. Tanti appuntamenti, diversi per genere e audience, hanno contribuito alla celebrazione della letteratura a tutto tondo, che scavalca le barriere della pagina scritta e, attraverso la musica, raggiunge il cuore del pubblico in maniera travolgente.

Il teatro Tasso è stato sede di due importanti incontri. Venerdì, l’emozionante reading di Maurizio De Giovanni, in cui le parole interpretate dal palco risuonavano in un’atmosfera malinconica, accompagnata dalle musiche di Marco Zurzolo e da un incantevole gioco di colori. Le letture, estratte dal suo ultimo romanzo “Le parole di Sara” (Rizzoli), sono state brillantemente recitate e hanno letteralmente rapito il pubblico in sala. Domenica sera, a conclusione del festival, Diego De Silva e il Trio Maliconico sono stati i protagonisti indiscussi di un momento di grande intensità letterario-musicale. Con il loro reading per voce, sax e contrabbasso, l’autore e il trio hanno conquistato il meraviglioso pubblico presente nella sala del teatro.

Sabato pomeriggio, Michelangelo Iossa, autore di “Love. Le canzoni d’Amore dei Beatles”, saggio che abbraccia tutta la carriera dei quattro di Liverpool, ha presentato la sua critica ragionata, accompagnato da Armando Grassitelli. La Chiesa dell’Addolorata, cornice insolita quanto molto suggestiva per questo concerto-racconto, era gremita. L’aria che si respirava sembrava quella calda e familiare di un incontro fra amici, quando si è radunati intorno all’immancabile chitarra – in questo caso quella di Iossa – presi a raccontarsi aneddoti del passato. A concludere questo piacevole momento, Iossa ha suonato e intonato “Let it be”, davanti ad un pubblico così coinvolto da unirsi al refrain del famoso successo.

Letteratura e musica hanno intrattenuto anche i giovanissimi, ad esempio durante il laboratorio musicale per ragazzi della Meti Academy.

Fumetto & Illustrazioni

Labadessa è stato il protagonista assoluto della sezione comics del Sorrento Festival. Il famoso grafico e illustratore ha presentato il suo libro “Bernardo Cavallino” (Feltrinelli Comics), circondato da un pubblico entusiasta che si è trattenuto al firma-copie per circa un’ora. Altra grande partnership, ormai consolidata e irrinunciabile, quella con la Scuola Italiana di Comix, che ha curato il laboratorio di fumettistica rivolto ai ragazzi. Infine, a cura dell’Associazione Culturale Gioco Immagine e Parole, si è svolto un live painting. Al concorso, hanno partecipato giovani illustratori under 35, con l’obiettivo di raccontare la giornata di apertura del Sorrento Festival, creando così un fantastico legame tra arte e letteratura. Sfidando la pioggia, la premiazione si è svolta a Villa Fiorentino domenica pomeriggio, con Denise Tedesco prima classificata.

I big del Festival nelle diverse location

Il Sorrento Festival non poteva che partire ‘col botto’. Infatti, ad aprire le danze venerdì mattina è stata Marzia Sicignano, giovane autrice campana, che ha presentato il suo libro “Aria” (Mondadori) nella magnifica cornice del Teatro Tasso. A discutere con lei, Emanuela Rajola.

Sabato, invece, la pioggia prevista (e poi immancabilmente arrivata) non ha spaventato gli organizzatori: il Circolo dei Forestieri ha fatto da sfondo, tanto inaspettato quanto incantevole, alle due protagoniste della mattina. Di quali big stiamo parlando? Ad aprire la giornata, Sveva Casati Modignani ha presentato il libro “Suite 405” (Sperling & Kupfer), moderata dal giornalista Luca Badiale. La poliedrica scrittrice ha incantato tutto il pubblico esaminando diversi temi, quali cultura, futuro, donne e lavoro. A seguire, Valeria Parrella ha discusso della sua illuminante esperienza a Nisida e di cosa l’ha spinta a scrivere il romanzo “Almarina” (Einaudi). Una conversazione molto interessante che, oltre alla Parrella, ha coinvolto la giornalista Conchita Sannino. Fantastica l’interpretazione degli estratti di Cristina Donadio, che per l’occasione ha dismesso i panni della Scianel di Gomorra, e ha trasportato il pubblico all’interno delle scene descritte dall’autrice.

A Villa Fiorentino

Villa Fiorentino ha accolto, invece, una coinvolgente e divertente presentazione di Armando Grassitelli, vincitore del Premio Troisi 2018, a cura dell’Associazione Culturale “Guapanapoli”. L’autore ha presentato il suo libro “Una FaMiglia con la EMME Maiuscola” (Diogene Edizioni), moderato da Michelangelo Iossa. Subito dopo, i due si sono ‘scambiati i ruoli’ per dar vita allo splendido momento di musica e parole di cui vi abbiamo già parlato. Domenica mattina, Luca Bianchini ha presentato il suo “So che un giorno tornerai” (Mondadori), tratto da una storia vera. Con una carica esplosiva di brio e simpatia, Bianchini, da vero protagonista della scena, ha saputo intrattenere e coinvolgere il pubblico a trecentosessanta gradi. Grande l’affluenza all’incontro con l’autore pugliese, col quale ha discusso un’altra penna del panorama letterario contemporaneo, Marco Marsullo.

Ultimo grande evento nella splendida Villa Fiorentino, l’incontro con Pino Imperatore, che ha presentato il suo romanzo “Con tanto affetto ti ammazzerò” (DeAgostini). Imperatore vive pienamente i luoghi di cui scrive: persone e tradizioni per l’autore sono cruciali, perché dagli spunti che forniscono dipende l’autenticità della scrittura. Napoli è, in sé, una fonte inesauribile di ispirazione per l’autore, che ne celebra la lingua, la cultura, ma anche le contraddizioni. Durante l’incontro sono interventi Miryam Gison e Roberto Malfatti, mentre le letture sono state affidate a Paquito Catanzaro.

All’Addolorata

Altri grandi autori sono stati ospiti, invece, della Chiesa dell’Addolorata, che ha aperto le porte, sabato pomeriggio, ad Antonio Manzini. L’autore ha presentato il suo libro “Ogni riferimento è puramente causale” (Sellerio), in una conversazione con Francesco Pinto. Il padre letterario di Rocco Schiavone (nella serie TV, Marco Giallini) ha intrattenuto il suo pubblico con aneddoti divertenti, ma anche con interessanti riflessioni. Tra le altre, la difficoltà e il bisogno di prendere le distanze dalle versioni ‘in carne ed ossa’ dei suoi personaggi. Questo anche perché televisione e letteratura adoperano due linguaggi di fatto diversi, per cui a fronte del potere dell’immagine, la televisione non sempre necessita di entrare nella mente del personaggio. Al contrario, nella scrittura, le parole si caricano di grande potenza comunicativa e si deve prestare attenzione ad ogni dettaglio per rendere vive le scene e i personaggi, creando così un rapporto a tu per tu con le persone.

La giornata di sabato si è, poi, conclusa con una conversazione di grande intensità tra Daria Bignardi e Valeria Parrella. In un’affollatissima Chiesa dell’Addolorata, la Bignardi ha raccontato alcuni momenti significativi della sua vita e della sua carriera. Riprendendo, in qualche modo, gli interrogativi già emersi con Manzini, la giornalista ha parlato di come, inizialmente, accostarsi alla scrittura narrativa dopo tanti anni di televisione le sembrasse quasi inappropriato. Poi, però, gli eventi della vita creano in lei il bisogno di raccontare. Alla domanda della Parrella sull’importanza del destino in alcuni passaggi del suo libro, la Bignardi ha ammesso che certe volte “scrivi senza sapere dove stai andando”, ma che, a un certo punto, tutto si incastra alla perfezione ed è come se la stessa scrittura del libro fosse guidata da una sorta di magia.

…e per i più piccoli?

RdL promuove da sempre la letteratura italiana e straniera anche attraverso laboratori e incontri a tema per bambini e ragazzi, che favoriscono la partecipazione attiva dei più piccoli, alimentando nelle nuove generazioni la passione per i libri. A.S.S.I. Gulliver, La Bottega delle Parole, Associazione Culturale Librincircolo, Nati per Leggere, Meti Academy: al Sorrento Festival di attività per bambini e ragazzi ce ne sono state davvero per tutti i gusti. Perché è fondamentale ricominciare dai giovani!

E poi tante attività letterarie, come lo spazio dedicato alla poesia e al reading di “Carnale. Gocce poetiche di eros” (Marotta&Cafiero), a cura dell’Associazione Culturale Poesie Metropolitane, e performance teatrali, come quella tratta dal romanzo “Sulla schiena del cielo” (Edizioni della Sera), con regia di Leda Conti. Poi, l’immancabile BookMob, organizzato dall’Associazione Culturale Librincircolo, che per l’occasione ha lasciato la maestosità di Piazza Dante e si è spostato al Duomo di Sorrento.

Prossimo appuntamento

Insomma, nonostante le difficoltà, questa prima edizione del Sorrento Festival è stata un grande successo, grazie alla passione, all’impegno e alla professionalità di tutti i coinvolti. Il prossimo appuntamento di Ricomincio dai Libri sarà la fiera di Napoli in autunno (trovate tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul sito ufficiale), un prezioso punto d’incontro e di scambio tra i protagonisti del panorama culturale e letterario italiano e gli amanti della cultura. L’obiettivo è sempre quello di contribuire al rilancio delle arti e della letteratura, perché, come saggiamente afferma la Modignani, “se tutti quanti leggessimo, vivremmo forse in un mondo migliore”.

Caserta: nasce l’Osservatorio Civico Ambientale litorale Domitio e Regi Lagni

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caserta

di Raffaele Accetta- Una nuova struttura, denominata “Osservatorio Civico Ambientale Litorale Domitio e Regi Lagni”, organismo di supporto tecnico scientifico e giuridico dell’Ente, in materia ambientale, con particolare riferimento al ciclo delle acque e dei rifiuti.

Sensibilizzare

“Oggi è una giornata storica – ha precisato il presidente della provincia di Caserta – perché abbiamo messo insieme le tante associazioni del territorio che si occupano dell’ambiente. Lo abbiamo fattoper dare voce e poter sensibilizzare più efficacemente i cittadini sulle problematiche ambientali”.

“Con l’Osservatorio Civico Ambientale Litorale Domizio e Regi Lagni – ha proseguito Magliocca – abbiamo creato una struttura stabile della Provincia di Caserta. Questa struttura raggiungerà, con una serie di azioni concrete, obiettivi di natura sociale a partire dalla conoscenza delle precise condizioni ambientali dei luoghi interessati”.

Una scossa per i cittadini

“Abbiamo ereditato dai nostri padri un territorio bellissimo – ha concluso – un vero e proprio spettacolo della natura, che tutti, in Italia e nel mondo, ci invidiano. Noi, purtroppo, continuiamo ancora ad offendere ed a deturpare questo patrimonio,  invece che proteggere e preservarne la bellezza. Ecco, è ora di provare a dare un forte scossone, un segnale chiaro per invertire la rotta”.

Scopo:

L’Osservatorio ha una serie di scopi. Vuole monitorale i territori di Carditello, dei Regi Lagni e della fascia costiera del Litorale Domizio. Allo stesso tempo, vuole incoraggiare  la partecipazione alle scelte di competenza dei livelli di governo locale, regionale e nazionale. Metterà in atto tutte le iniziative utili a tutelare la salute dei cittadini, la salubrità dei luoghi,  la promozione della difesa della legalità, il contrasto degli sprechi e della corruzione, la difesa degli utenti dei servizi e dei consumatori del territorio. L’obiettivo finale è quello di valorizzare l’ambiente e quindi il territorio.

Osservatorio Civico Ambientale: l’organigramma

Il presidente dell’Osservatorio è l’architetto Antonio Cecoro, presidente dell’Assobalneari Campania, componenti sono il prof. Stefano Tonziello dell’ACU, Associazione Consumatori Utenti, il dott. Raffaele Zito, in rappresentanza di Agenda 21 Carditello e Regi Lagni, il sig. Vincenzo Tosti di Rete Cittadinanza e Comunità, il prof. Raffaele Cacciapuoti, Associazione Anima e Core, il dott. Francesco Della Corte dell’Associazione Fare Ambiente Campania, il dott. Antonio Pascale dell’Associazione Legambiente Campania, il dott. Alessandro Gatto, Associazione WWF Campania. A questo primo gruppo si sono già aggiunti rappresentanti dell’Associazione Ambiente e Sicurezza, dott. Nicola Ferrara, l’Associazione Medici per l’Ambiente, Dott. Gaetano Rivezzi, la Confagricoltura Caserta, Dott. Tommaso Picone.

Obiettivi:

Da un punto di vista operativo, i partecipanti già si sono dati sostanzialmente tre obiettivi:
1. organizzazione di un convegno, in programma per Giovedì 16 Maggio, nel quale saranno presentate le prime idee delle prossime attività;
2. allargamento della base dell’Osservatorio ad altre Associazioni, Enti pubblici o privati che volessero dare il proprio contributo;
3. iniziare a dare una struttura  ai diversi ambiti delle problematiche ambientali del territorio.

 

Ospedale del Mare: 4 ore in barella con un infarto in corso, si salva grazie alla moglie infermiera

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Ospedale del mare infarto
Ospedale del mare infarto

Un uomo di sessantacinque anni residente ad Ischia in visita a Napoli è stato colto da un malore mentre passeggiava per le strade di San Gregorio Armeno. Soccorso da un’ambulanza viene condotto all’ospedale del Mare, nella zona est della città. Il triage del pronto soccorso ritiene che il malore sia da codice giallo, cioè non grave: i sanitari sospettano che si tratti di un’ischemia. Non trattandosi di un codice rosso, l’uomo viene lasciato ad attendere in barella per quattro ore, ma i fatti successivi mostreranno che l’uomo aveva un infarto in corso.

Un’attesa infinita

L’infartuato viene raggiunto dalla moglie, un’infermiera in servizio da trentotto anni, che assistendo il marito si rende conto che l’emergenza sia molto più grave di quello che era stato inizialmente prospettato. La donna racconta di aver chiesto aiuto ai colleghi dell’ospedale del Mare che però ritengono che quella in atto non sia un’emergenza da codice rosso Così, dopo quattro ore di attesa, richieste di aiuto e proteste, secondo quanto detto dall’infermiera questa ha deciso di portare autonomamente il marito ad un altro ospedale, quello di Pozzuoli dove, dopo alcuni accertamenti, è stato stabilito che l’uomo venisse trasferito all’ospedale di Caserta. Qui finalmente l’uomo ha subito un intervento chirurgico che ha portato all’impianto di ben tre stand cardiaci.

La protesta sui social network

La moglie del malcapitato paziente, Carmela Fattorusso, ha riportato la sua esperienza sui social network, fino ad arrivare al profilo facebook di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che riporta quanto raccontato dalla donna.

Nel post del consigliere leggiamo le parole di Carmela: “Mio marito è attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di #Aversa, dopo aver ricevuto tre stand #cardiaci. Le sue condizioni mi sono apparse da subito serie quando l’ho raggiunto all’ospedale del Mare dove il servizio del 118 lo aveva trasportato subito dopo il malore alle 18:45. Dopo ore di attesa sulla lettiga in codice giallo mi sono rivolta ai colleghi infermieri chiedendo che rivalutassero le condizioni di mio marito che intanto peggiorava sempre di più, mi sono sentita rispondere in malo modo, con arroganza e assoluta scostumatezza senza ottenere che qualcuno di essi si avvicinasse al paziente. A mezzanotte e mezza, senza ottenere alcun tipo di soccorso ho portato via in taxi mio marito all’ospedale di Pozzuoli dove in seguito a prelievo, ecocardiogramma e torace è stato riscontrato un infarto. Per mancanza di posti è stato trasferito ad Aversa dove il calvario ha avuto fine”.

Francesco Emilio Borrelli aggiunge che “Ho chiesto al Commissario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, di fare piena luce e accertare ogni responsabilità. Gli ospedali siano luoghi in cui ci senta al sicuro e in mani fidate. La denuncia di Carmela è gravissima, l’ospedale del Mare è un’eccellenza, è indispensabile l’impegno di persone dedite e professionali in tutti gli ambiti. Seguirò personalmente lo sviluppo della vicenda, è inquietante che un paziente colto da infarto si salvi solo grazie alla lungimiranza della moglie e non per il lavoro di gente pagata per svolgere il proprio lavoro”.

Attualmente il sessantacinquenne è ricoverato in terapia intensiva. Carmela Fattorusso sembra decisa a denunciare quanto accaduto e spera che venga avviata un’indagine interna sulla vicenda.

Agguato a Napoli: il movente potrebbe essere economico

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Agguato a Napoli: dietro la terribile vicenda potrebbe esserci un movente economico. La piccola Noemi, versa ancora in grave condizioni.

Agguato a Napoli: dietro la terribile vicenda potrebbe esserci un movente economico. Venerdì scorso a piazza Nazionale, una sparatoria ha gravemente ferito un 32enne pregiudicato, S. N., secondo le ipotesi obiettivo dei sicari, ma anche Noemi, una bambina di 4 anni che ancora lotta tra la vita e la morte e la nonna della bimba.

Il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, ha convocato oggi, lunedì 6 maggio, una riunione operativa per fare il punto sulla situazione. Si sono riuniti i procuratori aggiunti, il questore di Napoli, i comandanti provinciali di Carabinieri e Finanza e i responsabili dei Reparti investigativi sia della Polizia che dei Carabinieri.

Le immagini dei sistemi di videosorveglianza riprendono il killer in tre momenti particolari: mentre corre verso la vittima designata, mentre viene colpita la bambina di 4 anni e mentre scappa via. In tutte e tre le fasi, appare evidente la sua incertezza, sia quando impugna la pistola, sia quando fa fuoco e quando si dà alla fuga. Questo potrebbe far pensare che il sicario sia inesperto e che potrebbe essere stato anche un movente economico e personale a indurlo a sparare almeno 6 volte contro S. N., 32 anni, ritenuto vicino al clan Rinaldi.

La vittima potrebbe aver contratto debiti che superano il milione di euro, per diverse operazioni finanziarie illecite. Un debito che supera il milione di euro. La Squadra Mobile della questura di Napoli coordinata dalla Dda partenopea, non può comunque escludere alcuna pista investigativa e in queste ore è a lavoro.

I proiettili esplosi sono quelli da guerra del tipo “full metal jacket”. Gli esperti della balistica stanno studiando i singoli bossoli per risalire alla calibro 9 che ha fatto fuoco e che ha colpito Noemi, di soli 4 anni e le ha perforato i polmoni e le ha provocato ferite profonde perché si è anche frammentato.

Salone del Libro, ci sarà la casa editrice di CasaPound: scoppia la polemica e gli ospiti disertano

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Salone del Libro di Torino, sarà presente la casa editrice di CasaPound: scoppia la polemica e intanto, tantissimi ospiti e intellettuali disertano la kermesse.

Da alcuni giorni, il Salone del Libro, in programma al “Lingotto Fiere” di Torino, dal 9 al 13 maggio, è al centro di alcune polemiche. Il motivo è la presenza, tra gli stand, di “Altaforte”, casa editrice vicina a CasaPound, che probabilmente pubblicherà a breve un libro-intervista al ministro dell’interno Matteo Salvini, dal titolo “Io sono Matteo Salvini. Intervista allo specchio”. Un’intervista curata dalla giornalista Chiara Giannini, con la prefazione di Maurizio Belpietro.

Il 2 maggio, il direttore del Salone, Nicola Lagioia, è intervenuto sull’argomento con un lungo post su Facebook, in cui ha esposto alcune precisazioni, tra cui il fatto, per esempio, che gli uomini politici sono stati invitati a presenziare al Salone:

«solo in veste istituzionale, come semplici lettori».

Lagioia ha poi sottolineato che la scelta del programma è responsabilità sua e del Comitato editoriale ma non lo è quella degli stand.

Oggi, sabato 4 maggio, è intervenuto sul caso proprio il Comitato editoriale, che ha fatto riferimento all’articolo 21 della Costituzione che garantisce a tutti:

«la libertà di pensiero e di espressione».

E poi si è ribadito che la magistratura dovrà giudicare chi:

«persegua finalità antidemocratiche. È pertanto indiscutibile il diritto per chiunque non sia stato condannato per questi reati di acquistare uno spazio al Salone e di esporvi i propri libri».

Christian Raimo, assessore alla Cultura del III Municipio di Roma e consulente del Salone del Libro, ha dato le sue dimissione dopo che il suo lungo post sui social ha scaturito tante polemiche e afferma:

“Ho deciso di presentare la mie dimissioni dal gruppo dei consulenti per proteggere il Salone del Libro di Torino dalle polemiche che hanno fatto seguito a un mio post, pubblicato a titolo strettamente personale. Il Salone del Libro di Torino è uno spazio di libertà, di dibattito e confronto di idee, di cultura e di apertura, di molteplicità e democrazia. È il risultato del lavoro appassionato e della dedizione di centinaia e centinaia di persone. È importante per il paese e appartiene a tutti.”

Inoltre, Raimo ha destato l’attenzione del mondo della cultura perché ha fatto riferimento ad alcuni giornalisti e intellettuali che, secondo lui, con i loro libri porterebbero avanti un’idea di “razzismo esplicito” e ha aggiunto di aver redatto una sorta di lista di proscrizione con i loro nomi.

Il sottosegretario ai Beni Culturali, Lucia Borgonzoni ha affermato:

«Le accuse di fascismo e razzismo rivolte pubblicamente ad alcuni giornalisti italiani da parte del consulente del Salone del libro di Torino, Christian Raimo, sono di una gravità inaudita. Esprimo loro la più totale solidarietà e vicinanza».

Nicola Porro tramite il suo blog, così come Alessandro Gnocchi, firma de “Il Giornale”, hanno espresso solidarietà ai gironalisti e intellettuali chiamati in causa.

La solidarietà a Raimo è arrivata invece dal collettivo Wu Ming. Wu Ming 4, pseudonimo di Federico Guglielmi, scrittore e membro del gruppo, ha deciso di annullare la propria partecipazione alla kermesse letteraria:

«La settimana scorsa abbiamo annunciato la partecipazione di Wu Ming 4 al Salone per presentare l’antologia di suoi scritti su J.R.R. Tolkien, Il Fabbro di Oxford, in uscita per la casa editrice Eterea. Oggi annunciamo che la presentazione è annullata».

Il collettivo si scaglia contro gli organizzatori che secondo loro hanno compiuto un ulteriore passo verso:

«l’accettazione delle nuove camicie nere»

e ribadiscono:

«Noi non abbiamo intenzione di condividere alcuno spazio o cornice coi fascisti. Mai accanto ai fascisti. Per questo non andremo al Salone del Libro».

Anche Carlo Ginzburg, storico e saggista,figlio di Leone e Natalia Ginzburg ha detto:

«Annullo la mia partecipazione».

Si aggiunge al coro anche Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice, che ha deciso di annullare il proprio intervento al Salone e lo ha fatto sapere con un post sul suo profilo Facebook:

«Non sarò al Salone di Torino a parlare del mio libro e di migrazioni, dell’oblio dei morti nel Mediterraneo e delle politiche che l’hanno generata. Ho deciso di annullare la mia presenza. Sarebbe stato troppo il disagio, personale e politico».

La lista di chi non presenzierà all’evento si allunga sempre più con il comunicato dell’Anpi e anche la sua presidente, Carla Nespolo, ha annullato la partecipazione al Salone:

«Il motivo è legato all’intollerabile presenza al Salone della casa editrice Altaforte che pubblica volumi elogiativi del fascismo oltreché la rivista Primato nazionale, vicina a CasaPound e denigratrice della Resistenza e dell’Anpi stessa».

Altro assente sarà Michele Rech, ossia Zerocalcare, che in un post ha scritto:

«mi è davvero impossibile pensare di rimanere 3 giorni seduto a pochi metri dai sodali di chi ha accoltellato i miei fratelli, incrociarli ogni volta che vado a pisciare facendo finta che sia tutto normale».

Concludendo:

«non è che io so diventato più cacacazzi negli ultimi tempi, anzi so pure molto più rammollito, è che oggettivamente sta roba prima non sarebbe mai successa. Qua ogni settimana spostiamo un po’ l’asticella del baratro».

De Magistris: “Con Noemi in rianimazione Salvini faceva i Selfie”

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“Salvini ha reso il Paese più insicuro e più violento. Aumentano i reati a sfondo razziale; crescono le violenze su bambini e donne; si rafforza l’odio sociale e il sentimento del rancore”

Sono le parole pronunciate dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris  volte a denunciare una situazione che non è per nulla mutata sul piano della sicurezza sociale, a discapito delle promesse del vicepremier Matteo Salvini.

“Quando si spara davanti ad una scuola di periferia o dinanzi ad un bar in una piazza zeppa di gente in pieno giorno, la città e il sindaco hanno il diritto/dovere di interrogare lo Stato. La domanda ricorrente che mi rivolgono i cittadini da mesi e mesi è la sicurezza, funzione di competenza dello Stato”. 

Continua De Magistris, confessando di sentirsi distante dallo Stato anche dal punto di vista economico finanziario. “Un regime ostile” quello descritto dal Sindaco che non fornisce i mezzi adeguati per combattere il proliferare degli episodi legati alla criminalità organizzata.

Dalla parte del ministero dell’interno si vede solo “bullismo istituzionale plasticamente rappresentato dal ministro Salvini con il mitra in mano”, incalza De Magistris , “sempre impegnato in campagna elettorale, tra un comizio e l’altro, anche mentre si diffondeva la notizia della bimba napoletana in rianimazione, non esitava a farsi immortalare da un selfie con tanto di sua dichiarazione”.

E’ Nato il Royal Baby, primogenito del Principe Harry

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“Sono entusiasta di annunciare che è un bambino”.

Con queste parole il principe Harry ha reso noto la nascita del suo primogenito avuto insieme alla moglie Meghan Markle,

“E’ la più incredibile esperienza che potessi immaginare”,

ha proseguito Harry, palando ai giornalisti sorridente e con la voce rotta dall’emozione di fronte alla residenza dei duchi di Sussex di Frogmore Cottage, vicino al castello di Windsor.

“Sono al settimo cielo”.

“Come una donna possa fare ciò che fate va oltre la mia comprensione. Sono orgoglioso di mia moglie”.

Resta intanto il velo di mistero sul nome del bambino, mistero che avrà tempo per essere svelato fino al battesimo.

“Entrambi siamo assolutamente elettrizzati e grati per tutto l’amore e il sostegno ricevuto da ciascuno, è meraviglioso e vogliamo condividere (questo momento) con tutti”,

ha proseguito rivolgendosi sia al pubblico sia ai media.

Renzi vs Salvini:”Si preoccupi della camorra e non delle pagliacciate”

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Dopo i fatti avvenuti lo scorso venerdì in Piazza Nazionale a Napoli dove è rimasta gravemente ferita una bambina di 4 anni che lotta tra la vita e la morte, l’ex Rottamatore, Matteo Renzi, ha attaccato duramente il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Il “senatore semplice”, Matteo Renzi, ha tirato una stoccata al Vicepremier Salvini “reo” di non essersi recato a Napoli nelle ore immediatamente successive alla sparatoria avvenuta in Piazza Nazionale.

Matteo Renzi, attraverso le sue pagine social, ha fatto sapere:

“C’è una bambina che è stata colpita dalla camorra in piazza. I nostri pensieri, le nostre preghiere vanno innazitutto a lei, alla sua famiglia, ai medici ed agli infermieri che stanno facendo di tutto per salvarla. Ed i nostri pensieri vanno a tutte le persone che combattono la camorra quotidianamente: le forze dell’ordine, i magistrati, le istituzioni. Proprio per questo noi che facciamo politica dobbiamo dare il buon esempio”.

 

Successivamente, sul tema sicurezza, ha tirato una stoccata al Ministro Salvini:

“Dico con chiarezza al Ministro dell’Interno: caro ministro Salvini, di fronte a un fatto così grave, il ministro dell’Interno non sta nelle piazze di Scandicci o di Figline a contrastare l’opposizione ma va a Napoli a contrastare la camorra. Se Salvini vuole passare le sue giornate a farsi i selfie e a fare i comizi è un suo diritto, ma allora si dimetta dal Viminale e lasci che il governo nomini qualcuno che si preoccupa della sicurezza degli italiani e non delle pagliacciate in piazza”.

Dal canto suo, dopo essere stato bersagliato anche dal sindaco di Napoli – “attendiamo ancora le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che si era impegnato in autunno scorso a destinare alla città di Napoli“, queste le parole di Luigi De Magistris -, Salvini, da Pietrelcina, ha  dichiarato:

“Sono qui anche per pregare per la bimba rimasta gravemente ferita”. “Dobbiamo fare sempre di più e sempre meglio, ma agli insulti di De Magistris e Renzi rispondiamo con i fatti e con le statistiche”.

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