sabato, Agosto 16, 2025
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“Lavoro! Lavoro!”: i lavoratori Moby si incatenano ad una chiesa e minacciano il suicidio

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La situazione è decisamente tesa alla Chiesa del Carmine di Torre del Greco: alcuni lavoratori marittimi del gruppo Moby-Tirrenia hanno occupato la chiesa, incantenandovisi, per protestare. Il motivo sono le polemiche intercorse tra la banca Unicredit e l’armatore Vincenzo Onorato. Alcuni lavoratori, saliti sul campanile, minacciano il suicidio.

La protesta

I lavoratori protestano per via delle difficoltà avute per imbarcarsi. Affidano ad un post su Facebook la spiegazione delle ragioni della loro protesta: esasperati, delusi da notizie che ogni giorno diventano sempre più preoccupanti, con il rischio concreto di trovarsi l’indomani senza occupazione: sono i marittimi, quelli i più deboli, quelli che hanno sempre vissuto nel precariato ma solo grazie al gruppo Onorato avevano trovato una tranquillità di lavoro, che permetteva loro di fare una vita dignitosa.

Un piano industriale che prevedeva la vendita di due navi, con l’arrivo da parte della società acquirente di altre due navi, ma con un saldo in liquidità di oltre settanta milioni di euro, avrebbe permesso alla società di portare avanti uno sviluppo che si sarebbe concluso nel 2022 e 2023 con l’arrivo di due nuovi traghetti più grandi del mondo e che avrebbe assicurato una certa stabilità lavorativa ai tantissimi marittimi.

All’inizio del mese di Ottobre il tribunale di Milano ha sentenziato che Moby fosse insolvente con riserva. Per rientrare nei debiti era prevista la vendita di alcune navi, ma l’accordo sarebbe fallito: di qui le proteste dei Marittimi.

Le minacce di suicidio

Quando la polizia giunge sul posto, il presidente di Marittimi per il futuro Vincenzo Accardo dichiara:

“Oggi la UniCredit dichiara fallimento della società: 5800 famiglie a casa. Non ci muoviamo da qui”.

Due dei lavoratori marittimi salgono sul campanile, minacciando il suicidio. I Vigili del Fuoco hanno provato ad instaurare con questi un dialogo, ma ogni trattativa fallisce.

Il Cardinale Sepe

E’ intervenuto anche il Cardinale Sepe. Il suo staff ha contattato i manifestanti, invitandoli il giorno seguente a presentarsi alla Curia alle ore 13; ma i manifestanti sono ben decisi a non abbandonare il luogo della loro protesta.

Sul luogo sono presenti polizia, carabinieri, vigili e vigili del fuoco.

M5s-PD sempre più vicini: Nugnes strizza l’occhio a Zingaretti

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“Ora la sinistra deve decidere se esistere o scoparire”

Una frase, quella pronunciata da Paola Nugnes, Senatrice del M5s, che apre uno scenario interessante: La grillina era infatti già nota alla cronaca per le distanze prese dal capo politico del M5s, Luigi di Maio, specie dopo i voto in Umbria, in cui la rottura è stata dichiarata pubblicamente

Da sempre vicina all’area “democratica” del Movimento, quella riconducibile al presidente della Camera Roberto Fico, la Nugnes lascia trapelare il desiderio di allontanarsi dal sistema del MoVimento, spesso al centro delle sue critiche, per avvicinarsi al Partito Democratico, specie dopo l’allontanamento da esso dell’acerrimo nemico Renzi.

E la conferma implicita arriva proprio dalle parole della Nugnes, che non meno di un’intellettuale di sinistra, fa una riflessione della storia politica degli ultimi 30anni, dalla “Terza via”, passando per il berlusconismo:

“La sinistra ha creduto che per sconfiggere il liberismo si dovesse fare essa stessa liberista e qui fu sconfitta definitivamente. Ecco perchè oggi lancio questo appello indirizzato a tutte le forze di sinistra a cui si ripropone lo stesso dilemma, con più urgenza e maggiore pericolo sociale, può scomparire nella mimesi dell’altro, o può decidere di darsi una identità e un motivo per cui esistere, per davvero.”

Parole che strizzano l’occhio a Zingaretti, col quale la senatrice parteciperà ad un’iniziativa a Ponticelli a fine mese. Ma la Nugnes non è la sola a manifestare il malcontento: un folto gruppo di meet-up, scontenti della gestione Di Maio, si muove silenziosamente, e chissà non si uniscano al PD per condurre le battagli storiche campane che il M5s ha ormai abbandonato.

 

Allerta meteo, ULTIM’ORA: L’annuncio del Comune di Napoli

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Il Comune di Napoli ha emanato un avviso di allerta meteo arancione per la giornata di domani per fenomeni meteorologici avversi dalle ore 12:00 di martedì 5 novembre e fino alle ore 12:00 di mercoledì 6 novembre.

Dal sito del Comune arrivano le disposizioni per la giornata di domani “Evitare di frequentare locali interrati o posti a pian terreno, principalmente se lungo assi stradali notoriamente interessati da grossi deflussi idrici e comunque tenere costantemente monitorato il livello delle acque di deflusso. In caso di allagamento staccare subito l’energia elettrica.In caso di necessità di attraversare in auto un sottopasso stradale, sito critico in occasione di allerta meteo, procedete con molta cautela, verificandone la praticabilità e, in caso contrario, datene immediata comunicazione ai numeri di emergenza 112, 113, 115″.Zona

Zone d’interesse

Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana;
Zona 2: Alto Volturno e Matese;
Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini;
Zona 4: Alta Irpinia e Sannio;
Zona 5: Tusciano e Alto Sele;
Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento;
Zona 7: Tanagro;
Zona 8: Basso Cilento.

La Consulta attesta la mancanza dell’omogenitorialità nell’ordinamento: “Le coppie gay non sono famiglie”

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di Raffaele Accetta- Due uomini  possono diventare genitori solo ricorrendo alla pratica dell’utero in affitto privando un bambino del diritto di crescere con la mamma.
E da due donne possono nascere i bambini? Solo ricorrendo alla fecondazione eterologa che però è illegale per le coppie lesbiche.

Partendo quindi da queste osservazioni, la Corte Costituzionale con la sentenza 221 di qualche giorno fa, ha messo una pietra tombale sul concetto di omogenitorialità e affossato per sempre, per le coppie composte da gay e lesbiche, di appropriarsi del termine “famiglia”, perché essa è solo quella definita dall’articolo 29 della Costituzione Italiana ovvero una “Società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna”.

La Corte Costituzionale ha detto no ad una richiesta del tribunale di Pisa che pretendeva di comporre un certificato anagrafico che attestasse un bambino “figlio di due donne”. Con questa sentenza, quindi, si chiarisce definitivamente che l’omogenitorialità nell’ordinamento giuridico italiano non esiste perché i bambini sono soggetti di diritto e non un diritto di adulti.

Regionali, Liste “blindate” nel PD. Poco spazio per volti nuovi

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Non sono poche le difficoltà che sta incontrando il Partito Democratico in Campania a formulare le liste in vista delle Regionali 2020 ed il motivo è semplice: Troppi candidati per meno posti della tornata precedente.

Sono troppi i “big” uscenti del PD che hanno intenzione di ricandidarsi, mentre i posti il consiglio regionale relegati al gruppo parlamentare del Partito Democratico, sondaggi alla mano, sono sensibilmente ristretti.

Mario Casillo, Antonio Marciano, Antonio Marrazzo, Loredana Raia, Bruna Fiola, Enza Amato, Antonella Ciaramella, Gennaro Oliviero e Stefano Graziano. Tutti pronti a rimettersi in corsa, una corsa che sarà ancor più difficile, considerato che le civiche in coalizione saranno in numero maggiore rispetto alle scorse regionali.

Non manca infatti chi corre ai ripari: Stando alle indiscrezioni, il capogruppo Casillo avrebbe già stretto un accordo di ferro con Lello Topo, mentre, nel caso dell’accoppiata uomo-donna, il “partner” sarebbe Bruna Fiola. Inoltre, ci sarebbe anche in porto un accordo tra Marrazzo e Raia, accordo che blinderebbe le prime due posizioni in lista ancor prima che si parta.

Un guaio per De Luca, il quale avrebbe bisogno di aprire le liste a volti nuovi, provenienti dalla società civile, sotto indirizzo anche del segretario Zingaretti, ma con queste condizioni, lo spazio a disposizione è risicato, se non nullo.

 

 

“Voglio tornare a ballare”. Le prime parole di Carmela, operata al femore a 105 anni

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di Luigi Manzo – Carmela Manna, donna di 105 anni Ariano Irpino, è stata operata dopo una frattura al femore, rimediata dopo una caduta in casa. L’operazione è avvenuta presso l’ospedale “Frangipane” ed è perfettamente riuscita.

L’anziana ha una grande passione per il ballo ed era scesa in pista l’ultima volta alla festa dei nonni. “I dottori sono stati bravissimi. Ora siamo nella grazia di Dio. Spero di poter tornare presto a ballare“, queste le parole della donna subito dopo l’operazione.

Da Gomorra e Il sindaco del Rione Sanità al teatro Tram: Daniela Ioia in scena con “Mamma, mà”

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Dall’8 al 10 novembre al Teatro TRAM di Napoli Daniela Ioia – che tra i suoi ultimi successi annovera la partecipazione a Gomorra La Serie e Il Sindaco del Rione Sanità – sarà protagonista di Mamma, mà!, un esilarante monologo scritto da Massimo Andrei, per la regia di Gennaro Silvestro e prodotto da Teatro Insania.

L’attrice partenopea, dopo la felice esperienza nella quarta stagione di Gomorra ed aver interpretato Donna Armida nella versione cinematografica de Il sindaco del Rione Sanità diretta da Mario Martone, torna a teatro con un ruolo comico e tutto al femminile.

Nella pièce, che la vede impegnata con varie repliche in Campania, interpreta una donna alle prese con un test di gravidanza. Mentre attende il risultato, ha gli incubi e sogna delle possibili tipologie di mamme.

Come dichiara Daniela Ioia: «Mamma, ma’ quest’anno ha un valore maggiore, ritorno in scena con questo spettacolo pazzesco, dopo quasi un anno, e da madre. Infatti, proprio l’anno scorso, durante la preparazione ho scoperto di essere incinta di mio figlio. Mi diverto tremendamente, e grazie al testo comico, ma mai banale di Massimo Andrei, e la regia ad hoc di Gennaro Silvestro, riesco ad esprimere me stessa. Mi piace vedere il pubblico divertito e, spaziare tra ruoli drammatici e comici mi stimola sempre. Vi aspetto tutti, per ridere, ma anche riflettere, sulla cosa più bella del mondo, essere madre!».

Note di regia MAMMA, MA’!

Aspetto un bambino? Sì? Quanto saranno determinanti le mie scelte sull’educazione dei miei figli? Che tipo di madre sarò?

Mamma, mà!

Queste sono le domande che affollano la testa della giovane donna, alle prese con un test di gravidanza. Proietterà l’immagine di sé in tre possibili versione di madri, fragile, determinata, insicura. “Mamma, mà” è uno sguardo sul mondo femminile e sul desiderio di maternità che alle volte diventa ossessione, alle volte consapevolezza che il tempo passa e si invecchia.

Un racconto divertente, dinamico ma soprattutto vero di una donna contemporanea e del suo futuro da madre…  Mamma, mà!

Tutte e tre le proiezioni di mamme o aspiranti tali, si ritroveranno a fronteggiare una serie di difficoltà e piccoli drammi, come i vari esami e visite mediche da fare per una inseminazione, o il carattere ribelle di una figlia che si innamora di un uomo di colore, oppure il desiderio di beffare il tempo che passa con la cura del corpo e l’estetica sentendosi al pari dei propri figli e dei loro amici.

Quale mamma sarà la nostra protagonista? Cosa le riserva il futuro? Mamma, mà!

 Mamma,mà

di Massimo Andrei

regia Gennaro Silvestro

con Daniela Ioia

costumi Antonietta Rendina

musiche originali Massimo d’Ambra

assistente alla regia Lella Lepre

produzione Teatro Insania

Promo https://youtu.be/_a_Pl83lszs

Teatro Tram

Date e orari

da venerdì 8 a domenica 10 novembre 2019

venerdì: ore 21.00 – sabato: ore 19.00 – domenica: ore 18.00

Prezzi

intero: € 12,00 | under 26 e Web: € 10,00

Arrestato l’assistente parlamentare Antonello Nicosia, era il “Messaggero dei boss”

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La doppia vita di Antonello Nicosia: da assistente parlamentare a messaggero dei boss.

Stamattina sono scattate le manette per l’assistente parlamentare Antonello Nicosia (48 anni) con l’accusa di aver veicolato messaggi al di fuori delle carceri. L’uomo, eletto nel Comitato Nazionale dal XVII Congresso di Radicali Italiani, ha condotto una doppia vita sfruttando il suo incarico istituzionale; in pubblico l’uomo difendeva la legalità e i diritti dei detenuti (si era anche impegnato per alleggerire il 41 bis, il regime di carcere duro); mentre in segreto strumentalizzava e abusava del suo incarico scambiando messaggi per conto dei boss.

Nicosia ha infatti accompagnato la deputata Giuseppina Occhionero (ex LeU passata a Italia Viva, totalmente estranea alla vicenda) durante l’ispezione di alcune carceri siciliane; qui i boss consegnavano all’uomo messaggi da spedire all’estero.

L’uomo, dunque, avvalendosi della facoltà di entrare nelle carceri ha favorito la comunicazione tra boss e clan, presentandosi nelle strutture detentive con intenti diversi da quelli dichiarati ufficialmente.

Sia gli incarichi assunti a diverso titolo in più associazioni volontaristiche, sia l’elezione nel movimento dei Radicali italiani sia ancora i rapporti stretti con l’Onorevole Giuseppina Occhionero sono stati tutti da lui strumentalizzati per accreditarsi presso diverse strutture penitenziarie e per fare visita a mafiosi detenuti, a scopi estranei a quelli, proclamati, della tutela dei loro diritti.

Le intercettazioni

Dalle intercettazioni i pm hanno inoltre dedotto che Nicosia si sarebbe adoperato per la realizzazione di un  progetto che interessava direttamente il latitante Messina Denaro (che Nicosia stesso definiva “il nostro Primo ministro”) da cui l’indagato si aspettava di ricevere un ingente finanziamento.

Senza sapere di essere sotto intercettazione l’uomo ha anche espresso parole agghiaccianti definendo la strage di Capaci un “incidente di lavoro”.

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Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate a Napoli

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Grandi festeggiamenti a Napoli per la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate con eventi in tutta la città. Il Ministero degli Interni ha scelto la città partenopea come palcoscenico per le celebrazioni di lunedì 4 novembre.

Numerosi sono gli eventi che coinvolgono varie zone della città.

Alle 9.45 in Piazza Plebiscito si è potuti assistere alla solenne alzabandiera, ma non c’è da disperarsi se avete mancato questo appuntamento.

Le celebrazioni continuano per tutta la giornata: alle 11.45 sul Lungomare Caracciolo ci sarà una grande sfilata del reparto interforze. Uomini e donne dell’Esercito italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza sfileranno lungo tutta la famosa via.

A seguire, inoltre, ci saranno ben due voli straordinari della Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Militare.

Le Frecce Tricolori eseguiranno le tipiche acrobazie alla fine delle quali un team di paracadutisti si lancerà con bandiere delle Forze Armate e con un tricolore di 400 metri quadrati. Contemporaneamente saranno sparate 21 salve di artiglieria navale dalle navi in rada nel tratto di mare antistante il lungomare Caracciolo.

Dalle 13.30 lo Stato Maggiore della Difesa presenterà il calendario dedicato ai 20 anni con le donne nelle Forze Armate nel Circolo Ufficiali della Marina Militare, in Via Cesario Console a Napoli.

Dalle 15.00 alle 18.00 sarà invece possibile visitare la Nave Militare San Giusto o salire su un velivolo delle Frecce Tricolore in Piazza Plebiscito. Sempre in Piazza, si potrà anche usare un simulatore di volo, pilotare virtualmente un elicottero o scalare una parete rocciosa.

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Maltempo a Napoli: auto non frena in tempo e investe anziana, è grave

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Ieri sera al Vomero un’anziana di 72 anni è stata investita mentre attraversava la strada. Il conducente di una Fiat Punto non è riuscito a frenare in tempo, anche a causa dell’asfalto bagnato.

Alla guida dell’auto c’era una 27enne residente al Vomero. L’anziana è stata trasportata di urgenza al Cardarelli e la sua situazione è ancora incerta. Alla ragazza, invece, è stata sequestrata l’auto e sono stati effettuati i test di rito.

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