lunedì, Agosto 4, 2025
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Incubo racket: ancora una bomba nel napoletano

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L’ennesimo boato per l’esplosione di una bomba carta rompe il sonno di tanti nel napoletano. Questa volta l’esplosione è a Torre Annunziata, precisamente avanti all’ingresso della pizzeria Plinio, a due passi dalla stazione ferroviaria. Letteralmente distrutta per la deflagrazione la serranda, tantissima la paura. Sembra infatti evidente che il movente sia uno: il racket.

Solo pochi giorni fa, un’altra bomba era stata fatta esplodere nei pressi di un’altro esercizio commerciale, la pizzeria Fratelli Caponi.  Numerosi i casi di esplosione di quest’estate.

Sulla vicenda indagano i carabinieri della locale stazione e, al momento,  la pista del racket messo in atto dalla criminalità organizzata di Torre Annunziata sembra sia l’unica pista da battere.

Ne sono consapevoli i cittadini che anche sui social commentano: “È la camorra, che con i suoi metodi brutali, vuole sempre far vedere che è la più forte. Il tessuto vitale di questa città è talmente marcio che è irrecuperabile”.

 

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Pascale ai primi posti nel mondo per la cura dei tumori

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Il Pascale di Napoli si piazza ai primi posti per la cura dei tumori in una ricerca internazionale che valuta ospedali e medici.

Secondo l’agenzia Expertscape, che valuta ospedali e medici in base a ricerche internazionali, l’Istituto Nazionale Tumori – Pascale di Napoli si piazza al primo posto in Italia per la cura del melanoma. In Europa conquista il nono posto e nel mondo il trentesimo. Tra gli specialisti, Paolo Ascierto, oncologo del Pascale, conquista il primo posto in Italia, il secondo in Europa e il quarto nel mondo.

Il Pascale si piazza ai primi posti anche per i vaccini terapeutici antitumori. Luigi Buonaguro è al primo posto in Italia e Franco Buonaguro si piazza al terzo. Ottavo posto per la ricercatrice Maria Tornesello. Al quinto posto per le patologie molecolari con Nicola Normanno. Al quinto posto per le neoplasie del polmone con Alessandro Morabito. Al quarto per il carcinoma dell’ovaio con Sandro Pignata. Undicesimo Antonio Avallone per le neoplasie al retto. Tredicesimo Gaetano Facchini per i tumori urologici.

“Questi dati – dice Attilio Bianchi, direttore del Pascale – mostrano il ruolo preminente del nostro Istituto non solo in oncologia in generale, ma soprattutto nelle strategie più innovative dell’oncologia medica”.

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San Gennaro: i lavoratori Whirlpool chiedono un miracolo

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Alle 10:04 di questa mattina si è rinnovato il miracolo di San Gennaro.

Il sangue si è sciolto, ma fuori al Duomo di Napoli i lavoratori Whirlpool e American Laundry sono in protesta.

Uno speciale sit-in dei lavoratori ha, infatti, occupato lo spiazzale davanti la cattedrale dalle 9:00 di questa mattina.

I lavoratori – che indossano una t-shirt con la scritta “Whirlpool Napoli non molla” – chiedono a gran voce di mantenere i livelli occupazionali della sede campana.

Nonostante le promesse del Governo, i dipendenti chiedono adesso garanzie e certezze su quanto concordato.

Franco Morlando, uno dei lavoratori, spiega: “Il Governo ci ha un po’ traditi. Deve scendere in campo Conte che ha dichiarato che avevano salvato il sito di Napoli. Ora deve dimostrarlo”.

Per quanto riguarda il sindaco di Napoli Luigi de Magistris aggiunge: “Ha detto che avrebbe indossato la fascia tricolore e sarebbe venuto in piazza, vorremmo che lo facesse”.

Anche i lavoratori di American Laundry si uniscono alle proteste.

La ditta che si occupa della fornitura di biancheria agli ospedali di Napoli teme, infatti, che dopo aver perso la gara d’appalto, solo 60 dei 232 lavoratori verranno assorbiti dalla nuova azienda.

In questo caso, i dipendenti chiedono che si metta in moto il sistema di ammortizzatori sociali e un incontro con l’assessore al Lavoro della Regione Sonia Palmeri per il quale aspettano una risposta da ben due mesi.

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Scatta l’allerta meteo in Campania

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Di Martina Orecchio- La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo “gialla” per la giornata di oggi.

La pioggia torrenziale ed i fulmini potrebbero arrecare non pochi danni alle coperture delle strutture all’aperto. Inoltre c’è il rischio di caduta di rami o alberi.

Le zone interessate: zona 2 (Alto Volturno e Matese) e e le zone 4 (Alta Irpinia e Sannio). L’allerta durerà fino alle 22 a Napoli, Salerno ed Avellino.

San Gennaro l’ha fatto di nuovo!

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San Gennaro non delude i suoi napoletani e il miracolo c’è! Il sangue presente nella preziosa ampolla si è sciolto alle 10.04 in punto, alla presenza del cardinale e arcivescovo Crescenzio Sepe e di tutta la popolazione che ogni anno si reca dal santo patrono al Duomo.

Tantissimi i festeggiamenti dedicati a San Gennaro che coinvolgeranno tutta Napoli e non solo. Il santo è identità partenopea e il sangue che si scioglie è simbolo di anno propizio per la nostra città. Ricordiamo che i fedeli attendono il miracolo tre volte l’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre e per tutta l’ottava delle celebrazioni in onore del patrono, ed il 16 dicembre. Tutto avviene durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall’arcivescovo metropolita della città di Napoli.

Omicidio Ciro Colonna, ergastolo per il boss e 7 affiliati: Tutti i nomi

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Arriva la condanna definitiva per la morte di Ciro Colonna, vittima innocente di camorra di soli 19 anni.

Emessa la sentenza sull’omicidio di Ciro Colonna, 19 anni, vittima innocente di camorra e di Raffaele Cepparulo, considerato esponente di spicco del clan dei cosiddetti Barbudos del Rione Sanità e affiliato al sodalizio degli Esposito-Genidoni, uccisi in un agguato in un circolo ricreativo di Ponticelli, periferia ad est di Napoli, il 7 giugno del 2016. Il gup del Tribunale di Napoli Laura Romano, come richiesto dal pm Antonella Fratello, ha condannato all’ergastolo Ciro Rinaldi, considerato il mandante del duplice omicidio e gli altri sette imputati: Michele Minichini e Antonio Rivieccio, considerati gli esecutori materiali, Giulio De Ceglie, Anna De Luca Bossa, Vincenza Maione, Cira Cepollaro e Luisa De Stefano. Gli otto imputati erano stati arrestati nel marzo del 2018 attraverso un’importantissima operazione dei carabinieri, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Ciro Colonna si trovava in un circolo ricreativo del cosiddetto Lotto o di Ponticelli, in compagnia di alcuni amici. Giocavano a biliardino quando nel locale fanno improvvisamente irruzione degli uomini armati che sparano all’impazzata. L’obiettivo dei killer pare fosse Raffaele Cepparuolo che non sopravvive agli spari. I proiettili colpiscono anche Ciro che si era chinato verso il pavimento per cercare gli occhiali da vista, caduti durante la confusione. Una vittima, un giovane senza colpe che di lì a pochi giorni avrebbe dovuto sostenere l’esame di stato per diplomarsi e purtroppo, non ha potuto farlo.

Whirlpool: a Napoli gli operai bloccano l’autostrada

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A Napoli esplode la questione Whirlpool. Dopo la notizia della cessione della struttura alla Prs, gli operai protestano, bloccando l’autostrada.

Questa mattina a Napoli è esplosa la protesta degli operai della Whirlpool che, con un lungo corteo, hanno invaso l’autostrada Napoli-Salerno e una carreggiata della tangenziale. Presenti alla manifestazione anche i leader delle principali sigle sindacali, come Fiom e Uilm.

La protesta si è formata spontaneamente alla fine di un’assemblea che si è svolta proprio stamattina davanti ai cancelli della fabbrica della Whirlpool. Centinaia di operai, infuriati ed esasperati, hanno manifestato il proprio disaccordo verso la scelta, annunciata ieri, della Whirpool di riconvertire lo stabilimento partenopeo. Al termine dell’assemblea, gli operai, sfilando su via Argine, si sono diretti verso l’autostrada, bloccandola all’altezza del casello dell’A3, dove hanno organizzato un sit-in.

Forti e chiari i cori dei partecipanti, che hanno chiesto garanzie sulla piena occupazione, contestando la recente decisione della multinazionale americana di cedere la struttura napoletana alla società svizzera Passive Refrigeration Solutions (Prs), specializzata in refrigerazione passiva.

La circolazione sull’A3, rimasta bloccata per due ore, è ritornata regolare alla fine della protesta, quando gli operari hanno lasciato il presidio e si sono riuniti in un’altra assemblea.

«È chiaro che la Whirlpool prova a esasperare i sindacati e i lavoratori napoletani e a minarne la resistenza, ma abbiamo coesione e volontà per non perdere questo importante insediamento produttivo»  – queste le parole del segretario generale di Uil Campania, Giovanni Sgambati, presente durante la protesta.

Sarà deciso e annunciato domani, dopo la riunione dei delegati di tutti gli stabilimenti italiani Whirlpool, lo sciopero generale dei lavoratori del gruppo.

Il motivo

Il motivo della protesta di questa mattina è la decisione della Whirlpool di cedere il sito napoletano alla società di refrigerazione passiva PRS. Proprio oggi, infatti, è iniziata la procedura per la cessione dell’azienda, come ha dichiarato Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia.

Accordo «inaccettabile» e «offensivo» per i sindacati e per il governo, che, infatti, hanno dimostrato la propria ostilità nei confronti di questa mossa. Dall’ANSA, le parole della sottosegretaria al Ministero dell’Economia e dello Sviluppo (Mise), Alessandra Todde (M5S), secondo la quale la decisione di Whirlpool «è una grave scorrettezza da parte della multinazionale nei confronti sia del Governo che dei lavoratori».

Solo pochi mesi fa, La Morgia, dopo l’incontro con l’allora vice-premier Di Maio, aveva assicurato che la sede di Napoli non avrebbe chiuso e che sarebbe stata garantita l’occupazione.

Sta di fatto che la Whirlpool cederà lo stabilimento di via Argine alla start-up svizzera. La notizia della riconversione industriale è stata formalizzata durante l’incontro di ieri al Mise, primo dopo l’insediamento del nuovo governo. Come annunciato nella nota diffusa dalla multinazionale proprio al termine dell’incontro, «l’atto di cessione del ramo d’azienda sarà perfezionato entro il 31 ottobre 2019 e avrà efficacia a decorrere dal 1 novembre 2019».

Le posizioni di Whirlpool

Il motivo principale della decisione della multinazionale americana risiederebbe nell’insostenibilità del sito napoletano. La società di elettrodomestici, in una nota, motiva così la decisione della riconversione: «Il trasferimento del ramo d’azienda rappresenta l’unico modo per tutelare la massima occupazione a Napoli e offrire un futuro sostenibile di lungo termine allo stabilimento che, in alternativa, avrebbe cessato ogni attività produttiva». In particolare, poiché la fabbrica di via Argine è reputata una struttura idonea per la produzione di sistemi di refrigerazione passiva, «la nuova missione sarà in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali».

Condanna di primo grado per i presunti estorsori della Pizzeria di Matteo

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Nello scorso Febbraio colpi d’arma da fuoco furono esplosi contro lo storico locale  dei decumani, la pizzeria “Di Matteo”. In quattro vennero arrestati il 9 Marzo 2019: oggi c’è stata la condanna di primo grado.

Estorsioni di pizze e denaro

Le indagini hanno rivelato che le estorsioni sarebbero andate avanti per almeno due anni, subendo un picco in prossimità delle principali festività.

I presunti estorsori, che avrebbero chiesto non solo pagamenti di denaro ma anche pizze “omaggio”, in primo grado sono stati condannati a reclusioni che vanno dai sette ai dieci anni. Il Comune di Napoli si è costituito in questo processo come parte civile.

La città che fa sistema

L’assessore all’avvocatura del Comune di Napoli Monica Buonanno commenta con grande soddisfazione la condanna di primo grado, che porta la firma del giudice Parrella per le udienze preliminari

“L’Amministrazione, costituitasi parte civile in sede dibattimentale insieme ad alcune associazioni di categoria, sottolinea come sia necessario denunciare ogni fenomeno estorsivo e di prevaricazione”.

“Nel fare sistema la città dimostra come la camorra debba  e possa non essere culturalmente egemone, nel centro storico come nelle periferie”.

“Il centro antico che in questi anni ha visto una fase espansiva per il commercio e il turismo non è terreno di conquista per fenomeni criminali, il nostro plauso va ai commercianti capaci di denunciare come alle autorità investigative altrettanto capaci a loro volta di verificare in tempi rapidi episodi criminosi e di monitorare costantemente le velleità delinquenziali che si verificano sui nostri territori”.

 

Tornano le luminarie in via Duomo per San Gennaro

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Napoli si prepara a festeggiare il suo patrono San Gennaro e quest’anno lo fa con una novità.

Da sabato 14 fino a domenica 22 settembre, infatti, via Duomo sarà illuminata dalle tante luminarie installate in occasione della festa di San Gennaro, patrono non solo della città ma dell’intera regione Campania.

Non si tratta, in realtà, di una vera e propria novità.

È infatti solo – si fa per dire – dal secondo dopoguerra che le luminarie festive sono assenti da via Duomo in occasione della festa. Dopo settant’anni, dunque, le luci fanno finalmente ritorno sulla via della cattedrale della città.

L’iniziativa, realizzata dalla Camera di Commercio di Napoli, ha l’obiettivo di offrire un segnale di vicinanza alle imprese della zona e alle loro problematiche.

Presenti all’inaugurazione di sabato scorso, oltre al cardinale Crescenzio Sepe, il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola. Hanno preso parte alla cerimonia anche il Presidente di SI Impresa Fabrizio Luongo, rappresentanti del consiglio dell’ente camerale, dei commercianti e numerosi cittadini.

“È una iniziativa coraggiosa e importante per la ricorrenza di San Gennaro e per tutta la città” ha affermato il cardinale Sepe.

“Per i commercianti di via Duomo e delle strade vicine è una boccata d’ossigeno” ha spiegato, invece, Fiola, il quale intende rinnovare l’evento anche nei prossimi anni. “L’intento è far rivivere commercialmente quest’area. Rinnovo l’invito a tutti i fedeli, ai cittadini, ai visitatori che giungeranno qui per i festeggiamenti di San Gennaro, a scoprire o riscoprire questo pezzo di Napoli”.

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Napoli: lutto nella medicina, è morto Paolo Mercogliano

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Si è spento poche ore fa Paolo Mercogliano, medico specializzato in ortopedia e traumatologia. Stroncato da un infarto a 68 anni, il dottor Mercogliano ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Si è sempre distinto per educazione, rispetto e umanità, al punto da essere soprannominato “l’ortopedico gentiluomo“. Dopo la laurea si è dedicato alla chirurgia protesica presso il CTO di Napoli e successivamente in molte case di cura del territorio.

I funerali si sono tenuti quest’oggi alle 13:30 presso la chiesa di Sant’Antonio a Posillipo.

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