martedì, Agosto 5, 2025
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Tragedia all’alba: incidente stradale provoca un morto e quattro feriti

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All’alba di stamattina, un auto fuoristrada provoca un grave incidente, avvenuto in via Ligea a Salerno. Un morto e quattro feriti.

A causa del grave incidente stradale è morto un ragazzo di 28 anni. Quattro sono i feriti in gravi condizioni, ricoverati presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ma sembrano non essere in pericolo di vita.

I cinque giovani coinvolti sono però originari di Montefredane, in provincia di Avellino. La loro Fiat Panda è finita improvvisamente fuori strada, rovesciandosi. Le dinamiche dell’incidente sono ancora poco chiare, ma le forze di polizia sono a lavoro già da ore.

Oltre alla polizia sul posto dell’incidente stradale sono accorsi anche i Vigili del Fuoco e le ambulanze dell’Humanitas.

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Al via il concorso per il comune di Castellammare di Stabia

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Il Comune di Castellammare di Stabia ha bandito un concorso per 21 assunzioni. I candidati sono già più di 6000.

Le prove preselettive del concorso per il Comune di Castellammare partiranno l’11 ottobre. Prove necessarie per poter fare una prima scrematura dei 6515 candidati. Le preselettive si terranno nei locali del ristorante “L’Università della Pizza” a Vico Equense.

I candidati che dovranno sostenere le preselettive non sono però tutti. Coloro che concorrono per i due posti da istruttore informatico e per l’unico posto da istruttore direttivo contabile sono ammessi di diritto alla prima prova. Il bando del concorso per il Comune di Castellammare prevede infatti che per i posti che hanno meno di 300 candidature non si svolgano le preselettive.

Tutti gli altri aspiranti candidati per i posti al Comune saranno divisi per ordine alfabetico, con due turni di prove al giorno, fino al 18 ottobre. Solo 21 di loro però saranno assunti, probabilmente già entro la fine del 2020, come promette il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino.

Il concorso al Comune di Castellammare rappresenta infatti un’importante occasione non solo per i numerosissimi partecipanti, ma anche per il Comune stesso che ad oggi lavora con circa 300 unità in meno.

Il tasso di domande di partecipazione è comunque molto alto, così come quello del concorso alla Regione Campania. Numerose sono anche le domande di giovani che provengono da diverse parti della nostra regione. È ancora una volta il segno della “fame di lavoro” che c’è in Campania.

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Rifiuti tossici trovati in 53 siti di stoccaggio della camorra sotto la Tav di Afragola

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Rifiuti tossici e pericolosi ritrovati sotto la stazione Tav di Afragola in 53 siti di stoccaggio della camorra.

La stazione dell’Alta Velocità di Afragola è stata realizzata su ben 53 siti di rifiuti tossici e pericolosi, intombati dalla camorra nel corso degli ultimi 20 anni. Ad accertare la presenza di veleni underground in un’ampia fetta di territorio afragolese, al centro del quale è stato realizzato quel gioiello architettonico di Zaha Hadid che è la stazione Tav, è Vito Felice Uricchio, direttore dell’istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA), a cui, nei mesi scorsi, la Procura di Napoli Nord, aveva commissionato una ricerca da effettuare con la tecnica “Change Detection”, per accertare la presenza dei rifiuti sotto la stazione, già al centro di una delicata inchiesta della stessa procura. Un’indagine che è alle battute finali e che potrebbe avere dei risvolti ancora più clamorosi del sequestro di un’area di parcheggio e del bar, scattato pochi mesi dopo l’inaugurazione della struttura.

A riportare la notizia, Il Mattino, che spiega che senza scendere nei dettagli, questa indagine scientifica consente di identificare le modifiche naturali e quelle operate dall’uomo che intervengono sul territorio preso in esame e di determinare anche in quale intervallo temporale sono avvenute. La Procura non ha ancora commentato.

La notizia dei 53 “siti di stoccaggio” della camorra, interrati a macchia di leopardo sotto la stazione (e sotto decine di ettari di campi vicini) verrà ufficializzata e illustrata nei dettagli dallo stesso professor Uricchio, questa mattina, nel corso della seconda giornata dei lavori del Forum “Economia dai Rifiuti” in corso a Lacco Ameno, a Ischia, organizzato dal Polleco (Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene), con la partecipazione di esperti e industriali del settore.

I lavori sono stati aperti dal senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia che ha parlato di:

“regia criminale dietro i roghi negli impianti del Nord”

accusando le Procure di essere “distratte”, perché:

“nessuno può credere all’autocombustione continua”

quale origine dei roghi negli impianti di trattamento dei rifiuti.

“Invece è evidente e assolutamente plausibile che la regia sia della criminalità organizzata, specie di ’ndrangheta e camorra e questo accade sia in Veneto che in Lombardia. Mentre in Campani molti territori sono diventati negli anni pattumiera di traffici illeciti, attraverso il clan di Bidognetti e company, trafficando in rifiuti dalla Toscana, evidente che anche che chi doveva controllare non ha controllato”.

Terra dei fuochi o Campania Felix? Valori nella norma per acqua e alimenti

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La Campania resta Campania Felix nonostante la Terra dei Fuochi. Le analisi di Altroconsumo rivelano valori entro i limiti di legge per acqua e alimenti.

Incendi, roghi e abusivismo legato ai rifiuti continuano ad alzare un vero e proprio polverone tossico sulla Terra dei Fuochi. Quali sono le condizioni di salute dell’acqua che beviamo e dei prodotti che mangiamo?

Secondo i dati di Altroconsumo, importante associazione italiana di consumatori, le analisi di laboratorio condotte su acqua e alimenti hanno rivelato valori non preoccupanti; anzi, piuttosto rassicuranti.

I campioni sono stati raccolti in dieci comuni delle province di Napoli e Caserta (Giugliano, Saviano, Melito, Pomigliano d’Arco, Casalnuovo, Casoria, Marano, Aversa, Trentola Ducenta, San Nicola La Strada). Mentre l’acqua è stata prelevata da acquedotti pubblici, i prodotti animali e vegetali oggetto della ricerca provengono da negozi specializzati, mercati, ambulanti e produttori agricoli.

Il team di esperti ha riscontrato l’assenza di veleni sui campioni di ricerca, dando il via libera ai prodotti presi in esame. Inesistenti o non significative le quantità di sostante pericolose.

OK per l’acqua

Esame superato per l’acqua prelevata dagli acquedotti pubblici, poiché non sono emerse tracce delle sostanze inquinanti più temute. Grande attenzione a metalli pesanti – in particolare arsenico, piombo, cadmio, nichel e cromo – trialometani (cloroformio, bromoformio e i sottoprodotti della disinfezione delle acque attraverso il cloro), diossine, furani e policlorobifenili (PCB), questi ultimi tossici e potenzialmente cancerogeni, utilizzati come fluidi dielettrici e come additivi, rilasciati nell’ambiente a causa dei processi industriali e dello smaltimento irregolare. I risultati possono dirsi molto positivi ed incoraggianti.

In generale, i valori riscontrati per i metalli pesanti sono ben lontani dai limiti di legge e anche dai valori soglia, mentre i trialometani sono presenti al massimo con 8 microgrammi/litro (il limite per le acque potabili è di 30). Nessuna traccia, infine, di PCB, diossine e furani.

Tuttavia, non bisogna fermare le ricerche; al contrario, “solo indagini più estese e mirate ai dintorni dei siti effettivamente inquinati” – spiega Altroconsumo – “potranno mettere in luce eventuali accumuli dei temuti inquinanti nelle acque di falda.”

Verdure Verdi

Semaforo verde anche per le analisi effettuate sui 48 campioni di verdure (friarielli, scarola e cavoli). Lo scopo principale dei ricercatori era quello di rilevare, nei prodotti analizzati, la presenza di metalli pesanti – arsenico, piombo, cadmio, mercurio e cromo.

Quasi del tutto assenti le tracce di metalli pesanti. “Alcuni dei campioni di scarola” – afferma Altroconsumo – “hanno fatto registrare la presenza di cadmio, in quantità però 10 volte inferiore rispetto al limite massimo ammesso dalla legge nel caso degli ortaggi a foglia.” Riscontrato anche nella totalità dei friarielli, il cadmio, in due casi, era associato al piombo. Tuttavia, Altroconsumo rassicura che persino nel campione con la più alta presenza del binomio cadmio-piombo, questi metalli erano presenti con valori rispettivamente cinque e tre volte inferiori ai limiti di legge.

Prodotti di origine animale

Sotto la lente di ingrandimento anche mozzarelle e uova, nelle quali le analisi hanno verificato la presenza di diossine e PCB. Lievi le tracce di diossine e furani nei campioni analizzati, circa 10 volte inferiori ai limiti previsti per questi alimenti. Nel peggiore dei casi, l’insieme di diossine e PCB era comunque di cinque volte inferiore alla soglia legale di accettabilità.

La Terra dei Fuochi

La Terra dei Fuochi è quella parte della Campania alla quale si associano immediatamente pile di rifiuti abbandonati, roghi ed incendi tossici, discariche abusive, sversamenti illeciti di materiali inquinanti, che contaminano le falde acquifere e, di conseguenza, entrano nella catena alimentare. Tutto questo spesso con il coinvolgimento della criminalità organizzata e il disinteresse dei più.

Un potenziale disastro per la salute dell’ambiente, e per la nostra. Sempre più frequenti sono, infatti, le manifestazioni degli abitanti delle aree interessate, esasperati e preoccupati, che protestano per le condizioni della loro terra. Ad agosto, numerosi roghi tossici sono stati registrati a Melito, mentre Aversa, Parete e Giugliano sono stati al centro di una singolare protesta messa in atto dai cittadini.

Le analisi bastano?

L’inquinamento della Terra dei Fuochi è un conto aperto, una questione sempre in sospeso. Le analisi condotte sugli alimenti e sulle acque rappresentano un importante punto di partenza. Tuttavia, per avere un quadro completo della situazione, occorrere estendere il raggio d’azione, attraverso ricerche puntuali.

Incrociare dati provenienti da diverse fonti inerenti alla salute pubblica potrebbe essere, in questo senso, un primo passo. Per esempio, i casi di cancro caratterizzano la cronaca dei paesi della Terra dei Fuochi. Dunque, volendo verificare e appurare la presenza di correlazioni specifiche tra cause e conseguenze, i dati sulla distribuzione e sulla frequenza dei tumori, forniti dal registro tumori delle Asl campane, potrebbero essere integrati non solo con i dati inerenti all’alimentazione, ma anche con la mappatura dei luoghi dove, negli ultimi anni, si sono maggiormente concentrati gli incendi dolosi, e dove sono collocate le principali discariche abusive.

Per il momento, lo scorso aprile è stato approvato il documento programmatico 2019/2021 “Programma di attività di implementazione del Piano di Azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti – Monitoraggio ambientale, studio ed approfondimento della salute della popolazione residente in aree a rischio”, con una delibera della Giunta Regionale.

Con questo provvedimento più di 23 milioni di euro sono stati destinati ad un importante piano di ricerche sull’inquinamento e sulla prevenzione in queste aree, del quale saranno responsabili il Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Napoli Federico II, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, l’ARPAC, il Coordinamento Registro Tumori, le AA.SS.LL., i Medici di Medicina Generale, nonché altri soggetti.

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Yoga a Napoli: torna il festival a San Domenico Maggiore

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di Raffaele Accetta- Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna il Festival yoga Napoli.

La più grande manifestazione di yoga della città si terrà questo weekend, 21 e 22 settembre, nelle sale del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.

Per la sua terza edizione,  il Festival ospiterà a Napoli i più famosi maestri di yoga del nostro paese. L’obiettivo del Festival è di riunire a Napoli di anno in anno gli insegnanti, le scuole di formazione, le organizzazioni spirituali non presenti sul territorio campano. Con questa grande manifestazione la città diventa per due giorni la capitale dello yoga nazionale.

Le discipline presenti:

Ashtanga, Vinyasa, Anusara, Anukalana, Hatha, Yin Yoga, Iyengar, Yoga Ormonale, Yoga Sonoro con campane tibetane, Meditazione, Thai Massage e Acroyoga sono solo alcune tra le discipline presenti. Ci saranno poi conferenze sulla permacultura, la dentosofia, presentazione di libri e incontri con monaci della tradizione yoga.

Due giorni all’insegna dell’amore per lo yoga, la condivisione del sapere, ed il benessere di corpo, mente e spirito. Un evento da non perdere per gli amanti dello Yoga e per chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questa meravigliosa e millenaria disciplina. La mission della manifestazione è: “Condividere”.

La manifestazione non ha scopo di lucro, i partecipanti per accedere a tutte le sale dedicate alla pratica per tutto il fine settimana devono versare la quota d’iscrizione all’associazione di 20 euro. (Info Giulia Gaorii Sodo al +39 328 7660099).

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Incendio clamoroso a Sarno, decine di case evacuate

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Di Martina Orecchio- Grande paura e stato d’emergenza a Sarno dove nelle ultime ore un enorme incendio è divampato a ridosso del comune. Le proporzioni sono elevate al punto che le fiamme ed il fumo sono perfettamente visibili anche nell’area vesuviana.

Molte abitazioni sono state evacuate, ma moltissime persone avevano già lasciato le proprie abitazioni per paura delle fiamme che si avvicinavano sempre di più alle proprie case, con i vigili del fuoco in seria difficoltà nel contenerle.

Il forte vento non aiuta le operazioni di soccorso ed “aiuta” le fiamme ad espandersi colpendo tutti i terreni circostanti.

L’invito del primo cittadino di Sarno e delle forze dell’ordine è di tenere porte e finestre chiuse e di uscire di casa solo se strettamente necessario. Domani le scuole della zona resteranno chiuse.

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Due omicidi in 24 ore nella zona nord di Napoli

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Ricominciano le faide per la gestione delle piazze di spaccio nella periferia nord di Napoli.

Dopo gli ultimi due omicidi avvenuti nell’arco di 24 ore, gli investigatori hanno dato il via a controlli preventivi nei rioni di edilizia popolare.

Ciò avviene per evitare che si riapra il vecchio capitolo delle faide di Scampia, dato che due uccisioni così ravvicinate non si verificavano da tempo.

Una delle due vittime è il ventottenne Domenico Gargiulo, ritrovato senza vita nel cofano di una Ford CMax. Dopo un obbligo di dimora scaduto a marzo, Gargiulo – soprannominato Sic Penniell – era considerato una figura vicina ai Marino. Gargiulo aveva già scampato un agguato ordinato dagli Abbinante-Abete, nel quale rimase vittima l’innocente Lino Romano il 15 ottobre del 2012.

L’altra vittima è Gennaro Sorrentino, assassinato da killer professionisti con quattro colpi di pistola sull’asse mediano, dove era solo in macchina. Il cinquantenne era considerato uno dei gestori della “Casa dei Puffi”, una delle più redditizie piazze di spaccio.

Gli agenti sanno che l’inasprimento degli scontri è una conseguenza del loro operato.

Negli ultimi tempi, infatti, molte delle piazze di spaccio sono hanno chiuso i battenti grazie alle Forze dell’Ordine e quelle poche rimaste sono al centro della contesa tra clan. La posta in gioco è così alta che a scendere in campo sono i figli e i nipoti dei vecchi boss al momento detenuti.

Decine di pattuglie adesso tengono sotto controllo i territori.

Scampia, Piscinola e Miano sono state letteralmente militarizzate dai Carabinieri della compagnia Vomero, ma adesso il pericolo si sposta verso l’area nord della città.

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Whirlpool Napoli: “chiediamo l’intervento del Papa”

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Whirlpool Napoli non molla: i lavoratori consegnano al cardinale Sepe una lettera indirizzata a Papa Francesco per chiedergli un’udienza. Anche il presidente De Luca si esprime a favore dei lavoratori.

Ieri, fuori il Duomo di Napoli, i lavoratori della Whirlpool hanno avuto occasione di incontrare il cardinale Crescenzio Sepe, affinché potesse intercedere per loro presso il Papa (per avere maggiori informazioni sul sit-in di ieri, clicca qui!).

Ecco le parole dei lavoratori Whirlpool:

«Chiediamo l’intervento di Papa Francesco. Lui da sempre si batte per i diritti. E noi chiediamo il diritto al lavoro e di essere ricevuti. Il Papa ripete: non dimenticatemi nelle vostre preghiere. Oggi lo chiediamo noi. Perchè possa illuminare la mente di queste persone che per soldi hanno perso di vista ogni valore umano».

Per il momento il cardinale Sepe ha mostrato sensibilità nei confronti dei protestanti, che hanno apprezzato molto la sua benedizione di ieri sul sagrato del Duomo. In particolare il segretario della Cgil di Napoli ha dichiarato:

«L’intervento di sua eminenza ha rafforzato il senso di una comunità che si stringe attorno ai lavoratori della Whirlpool, di cui oggi vi è assoluto bisogno. Per risolvere i problemi però occorrono impegni seri e risposte ancor più concrete dalle istituzioni».

Anche il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca è dalla parte dei lavoratori:

«Bisogna esercitare la ragione. Non è facile affrontare una vertenza di lavoro, avendo come controparte una multinazionale. Bisogna sedersi e capire bene se ci sono possibilità di mercato per Whirlpool. Bisogna fare di tutto per tutelare questa fabbrica, ma ragionando insieme. (…) Se questa prospettiva non dovesse essere tale da reggere sul mercato, dobbiamo preparare alternative».

Il caso Whirlpool è di risonanza nazionale

Per gli operai dell’azienda, ciò che è successo è inaccettabile. Bisognava venire al tavolo delle trattative, ma la decisione dell’azienda è stata unilaterale: lasciare Napoli.

Il coordinamento nazionale della Whirlpool dei sindacati Fim, Fiolm e Uilm ha indetto due settimane di agitazione in tutto il gruppo di lavoratori. Si prevede uno “stop” agli straordinari e della flessibilità degli orari, con uno sciopero di 8 ore il 25 settembre. Un altro sciopero ci sarà il 4 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale a Roma.

La Whirlpool comunque ha già avviato la procedura di vendita del ramo napoletano dell’azienda alla Passive refrigeration solutions di Lugano, in Svizzera. Eppure oggi, il neoministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli incontrerà i vertici dell’azienda per provare a far ripartire le trattative.  Per conoscere l’esito dell’incontro, non resta che aspettare.

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Comunità di Musulmani manifestano a Napoli: “Non siamo terroristi”

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I musulmani della comunità islamica di Palma Campania proprio in questo momento sta manifestando a Napoli, all’esterno di Palazzo San Giacomo per difendere i propri diritti religiosi. L’intento della protesta è quello di dissociarsi apertamente dal terrorismo e dimostrare che la religione islamica ha il proposito di vivere in pace e in fratellanza con tutti e che il terrorismo è lontano dalla loro religione proprio perché religione non è.

Numerosi sono i musulmani che vivono in Italia, spesso sono accusati di terrorismo e atrocità, a volte ingiustamente ed è per questo che la comunità di Palma Campania protesta: vogliono inserirsi in questo contesto sociale senza discriminazioni e chiedono di non essere più affrancati come terroristi e violenti.

Leggende della Campania: il fantasma di Bianca a via dei Tribunali

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C’è un palazzo, a Napoli, dalla forma insolita: si tratta di Palazzo Spinelli di Laurino a via dei Tribunali. La pianta dell’edificio è ellittica, le pareti adornate di statue e stucchi belli da mozzare il fiato: ma, se lo visiterete, non sarà la sua particolare bellezza a svuotarvi i polmoni.

Palazzo Spinelli è infatti uno dei teatri su cui i fantasmi di Napoli hanno deciso d’esibirsi. Dalle sue balaustre si sporge la figura d’una fanciulla dai lunghi capelli e lo sguardo penetrante, della cui morte terribile ed insensata ci apprestiamo a raccontarvi. Questa è la storia di Bianca, del suo corpo e del suo fantasma: una storia di gelosia, addii e promesse mantenute.

Una storia nobile

I protagonisti di questa triste storia avevano tutti nobili natali.  La prima è Bianca, un’orfana di prestigiose origini accolta presso la casa della famiglia Spinelli. Qui divenne la damigella della padrona di casa, Lorenza Spinelli: una donna scostante e crudele, che trattava il marito con sufficienza, arroganza e disprezzo.

La vita di Bianca scorreva tutto sommato serenamente: le ire di Lorenza Spinelli non erano mai rivolte a lei e gli altri membri della famiglia la trattavano con gentilezza e affetto. Bianca credeva d’essere al sicuro, tra le mura del palazzo, ma la storia dimostra quanto la percezione della fanciulla fosse sbagliata.

Un sorriso fatale

Il carattere di Lorenza, come abbiamo accennato, non era per niente garbato o gentile, e non di rado sconfinava nella crudeltà e nella cattiveria. Non era esente da questo atteggiamento suo marito, al quale venivano riservate sempre risposte scostanti e piene d’astio. Accadde così che, quando l’uomo stava per partire per la guerra ed osò entrare nelle stanze di Lorenza per ricevere il suo saluto, la donna lo respingesse malamente, negandogli anche questa gentilezza.

Nella sala con la nobildonna c’era anche la giovane Bianca, che sorrise al malcapitato marito con comprensione: sapeva bene, lei forse più di tutti, quanto potesse essere difficile avere a che fare con Lorenza.

Il sorriso, ricambiato dal marito, non sfuggì purtroppo alla Signora di casa Spinelli.

Promesse indissolubili

Lorenza Spinelli si convinse che Bianca avesse una relazione con il marito.

Le accuse erano false, ma alla fanciulla non venne data occasione di difendersi o discolparsi: Lorenza era spietata ed aveva già emesso una condanna di colpevolezza. Decise così di punire la ragazza in maniera esemplare, per far sì che ad altre damigelle o servette non venissero in mente strane idee: decise che Bianca sarebbe stata murata viva.

Bianca pianse e si disperò, provando a parlare con Lorenza Spinelli, dicendo di poter provare la sua innocenza, ma a nulla valsero le sue parole disperate.

Prima che venisse definitivamente murata viva, rassegnata ormai al suo triste destino di morte, Bianca pronunciò le seguenti parole, la sua ultima promessa alla famiglia Spinelli: “Famme pure mura’ viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje“.

Per sempre nel palazzo

Bianca morì così, murata viva tra le pareti di Palazzo Spinelli.

La sua promessa però venne mantenuta: da allora, infatti, in procinto di ogni lieto evento e di ogni disgrazia, il fantasma della ragazza è apparso ai membri della famiglia Spinelli.

Ancora oggi c’è chi dice che la vede sporgersi dalla balaustra del palazzo; altri, a volte gli avventori delle pizzerie storiche che sono proprio di fronte al palazzo, dicono che vedano una figura eterea, una fanciulla che cammina sul cornicione. Conoscendo la leggenda di Bianca, molti operai si sono rifiutati per anni di lavorare sul piano dove la ragazza appare: e voi, l’avete mai vista?

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BussoLaLeggenda I : Da dove nascono le Janare? 

BussoLaLeggenda II : Il fantasma del Caffè Gambrinus

BussoLaLeggenda III: La maledizione della Gaiola

BussoLaLeggenda IV: La Strega del Vesuvio

BussoLaLeggenda V: La Tomba di Dracula

BussoLaLeggenda VI: L’amore tra Posillipo e Nisida

BussoLaLeggenda VII: Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo

BussoLaLeggenda VIII: La Bella ‘Mbriana e l’ospitalità

BussoLaLeggenda IX: I segreti della Grotta Azzurra 

BussoLaLeggenda X: la storia di Castel dell’Ovo

BussoLaLeggenda XI: La strega di Port’Alba

BussoLaLeggenda XII: Tra diavoli e fate, le leggende del lago d’Averno

BussoLaLeggenda XIII: La storia d’amore dei colli di Napoli 

BussoLaLeggenda XIV: Storia della regina verde di Agropoli

BussoLaLeggenda XV: il fantasma di Tiberio e la bella Carmelina

BussoLaLeggenda XVI: la seducente fantasma dell’ex-monastero di Sant’Arcangelo

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