domenica, Agosto 3, 2025
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Choc a Melito: uomo scomparso da giorni ritrovato morto in casa

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Un uomo di 65 anni di Melito è stato ritrovato morto all’interno della sua abitazione. Viveva da solo in un appartamento di via Lavinaio, in pieno centro storico di Melito.

Non si avevano sue notizie da diversi giorni e, di conseguenza, alcuni amici avevano allertato i familiari. Inutile il tentativo di rianimazione da parte dei sanitari del 118 che hanno solo potuto constatare il decesso dell’uomo, ritrovato a terra nella sua camera da letto.

Sono in corso le indagini per accertare le cause della morte.

La Cgil bacchetta Di Maio: “Squallido prendersela con i dipendenti”

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“Le affermazioni del Ministro Di Maio a proposito di Navigator e centri per l’impiego sono di una gravità inaudita e vanno stigmatizzate e condannate con fermezza”.

E’ la denuncia di Salvatore Tinto, segretario regionale FP Cgil Campania, che alla affermazioni del ministro, replica:

“Se ci sono umiliati e mortificati presso i centri per l’impiego della Campania e dell’intera nazione, quelli sono i dipendenti abbandonanti al loro destino e perseguitati da leggi confuse, fatte senza alcun piano strategico che dia una vera risposta al grave problema della disoccupazione. Personale risotto all’osso, locali fatiscenti, risorse strumentali obsolete e inadeguate, nessuna sicurezza”. 

“Eppure – continua Tinto – in queste condizioni, con grande senso del dovere e abnegazione al lavoro, è stato ed è il personale a portare avanti i centri per l’impiego dando risposte a tanti, giovani e meno giovani, ridotti alla disperazione e umiliati, questo è vero, da politiche del lavoro inadeguate, raffazzonate e palesemente inconsistenti, perpetrate vergognosamente e irresponsabilmente dai governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni compreso quello attuale, portando la disoccupazione giovanile nel meridione dal 60 per cento. Questo si, caro ministro, è umiliante e mortificante” 

“Sparare sui dipendenti – Conclude il sindacalista – storici e creare contrapposizioni tra navigator assunti con contratto a tempo indeterminato e il personale stabile dei centri per l’impiego è una operazione squallida e deplorevole, ma soprattutto non serve a creare occupazione e a dare risposte concrete.”

Napoli: labrador chiuso in auto al caldo viene salvato dalla polizia

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di Luigi Carrara – Dopo alcune segnalazione di passanti, la Polizia di Stato ha portato in salvo un cane che era stato abbandonato in auto, sotto il sole cocente.

Gli agenti, constatando lo stato di sofferenza in cui riversava il cane, sono intervenuti spaccando il vetro dell’autovettura, dove la temperatura percepita era di circa 40°.

Il cane si è dissetato subito dopo uscito dall’auto ed è stato affidato al presidio ospedaliero veterinario dell’ASL Napoli 1 centro. I proprietari del labrador, due turisti, sono stati denunciati per maltrattamenti di animali subito dopo l’identificazione.

Il Commissario Straordinario Iervolino: “Serve sangue al Cardarelli”

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Arriva l’appello del Commissario Straordinario Anna Iervolino sull’emergenza riscontrata e denunciata dal direttore del Cardarelli, per quanto riguarda le attività trasfusionali della regione Campania.

Ancora una volta la generosità dei cittadini campani può fare la differenza. Di qui la scelta di questo appello, per chiedere a chi si trova in città e ne ha la possibilità di venire al nostro centro trasfusionale e donare“, queste le parole di Anna Iervolino. Le carenze riguardano soprattutto il gruppo 0 positivo e 0 negativo.

Il centro trasfusionale dell’ospedale Cardarelli è aperto dalle 8 alle 12 tutti i giorni, festivi esclusi.

Imu, Tari e Irpef: aumentano le tasse locali

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Uno studio della Uil fotografa i movimenti del carico fiscale sulle tasse locali Imu/Tasi, Tari e Irpef.

A seguito della rimozione del blocco delle aliquote, gli enti locali possono da quest’anno manovrare di nuovo la leva fiscale. Non sono pochi i contribuenti che dovranno pagare più tasse per effetto dei ritocchi a Imu/Tasi, Tari e addizionali comunali Irpef decisi da molte amministrazioni locali. A fotografare l’andamento delle imposte locali, è uno studio della Uil sulle tre maggiori imposte dei comuni, Imu/Tasi, Tari e Irpef. Mentre le Regioni finora non hanno apportato aumenti di aliquote, la situazione sul fronte tasse comunali è diversa. Non sono molti i comuni che stanno rivedendo le aliquote e le tariffe, ma si tratta comunque di ritocchi di peso: contenuti gli aumenti Imu/Tasi; più pesanti i ritocchi Irpef; il quadro Tari risulta più variegato. Oltre ai rincari si registrano inoltre alcune riduzioni.

Irpef

Su 4.078 Comuni che hanno comunicato le loro scelte al Ministero dell’Economia, 566 (il 14% del totale) hanno scelto di aumentare le aliquote o di rimodulare le esenzioni abbassandone la soglia.

A Barletta, che suddivide l’aliquota in base al reddito, l’aliquota sul primo scaglione di reddito (15 mila euro) passa dallo 0,2% allo 0,5%; quella sul secondo scaglione di reddito (fino a 28 mila euro) passa dallo 0,4% allo 0,6%; quella fino a 55 mila euro di reddito passa dallo 0,6% allo 0,7%. Ad Avellino l’aliquota passa dallo 0,7% allo 0,8%, confermando la soglia di esenzione a 15 mila euro. Anche a Lecce passa dallo 0,7% allo 0,8% confermando la soglia di esenzione a 12.500 euro. Mentre a Carrara da un sistema di aliquote progressive che andavano dallo 0,44% allo 0,8% quest’anno viene applicata l’aliquota unica dello 0,8%. A Trapani la soglia di esenzione viene ridotta da 13 mila euro a 10 mila euro. A Mantova fino allo scorso anno c’era l’aliquota unica dello 0,4% e da quest’anno si applicheranno aliquote comprese tra lo 0,38% e lo 0,8%. Mentre a Rimini dallo 0,3% dello scorso anno si passa ad aliquote comprese tra lo 0,55% e lo 0,8%.

Oltre ai rincari ci sono 122 comuni che hanno scelto di diminuire il carico fiscale tra cui Bologna e Forlì. A Bologna la soglia di esenzione passa dai 14 mila euro dello scorso anno ai 15 mila euro di quest’anno. A Forlì la soglia è stata portata a 15 mila euro a fronte degli 8 mila dello scorso anno. Lucca ha diminuito la prima aliquota (dallo 0,59% allo 0,58%). Mentre Pisa aumenta la soglia di esenzione da 12 mila a 15 mila euro.

Imu

Per quanto riguarda l’Imu le aliquote sono state riviste al rialzo in oltre 215 Comuni, tra cui 4 Città capoluogo: Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino. Di segno opposto le scelte fatte a Firenze, Grosseto, Pavia, Lucca, Taranto, Vercelli dove le aliquote scendono. Poi ci sono moltissimi Comuni, compresi alcuni capoluoghi, che senza abbassare le aliquote hanno però semplificato il sistema con l’accorpamento della Tasi all’Imu.

Tari

Per una famiglia con abitazione di 80 mq e quattro componenti la Tari è aumentata in 44 Città capoluogo di Provincia, tra cui Catania, Torino, Genova, Trieste e Napoli. Rimane stabile in 26 città, tra cui Milano, Roma, Bologna. Diminuisce in 35 città, tra cui Cagliari, Firenze, Trapani e Venezia.

Pronto Soccorso, nuovi codici d’emergenza: numeri e colori

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Il Provvedimento

Cambiano le regole del Pronto Soccorso, con l’introduzione di nuovi codici numerici che vanno da 1 a 5. Le Regioni potranno abbinare a questi codici dei colori e tempi “certi”, con un’attesa massima prevista di 8 ore. L’obiettivo di questo provvedimento è triplice: evitare i ricoveri inappropriati, accorciare i tempi di attesa e aumentare la sicurezza delle dimissioni.

Sono le novità portate nelle “Linee di indirizzo nazionale sul Triage Intraospedaliero, e sull’Osservazione Breve Intensiva e lo sviluppo del Piano di gestione del sovraffollamento”, messe a punto al ministero della Salute e deliberate in seguito alla Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo sistema entrerà in vigore entro 18 mesi. La selezione per gravità dei casi, quindi, si suddividerà in 5 numeri e colori:

  1. Rosso: Emergenza, intervento immediato;
  2. Arancione: Urgenza, intervento entro 15 minuti;
  3. Azzurro: Urgenza, intervento entro 60 minuti;
  4. Verde: Urgenza minore, intervento entro 120 minuti;
  5. Bianco: Non urgenza, intervento entro 240 minuti;

Nascerà inoltre un’area chiamata “See and treat”, nella quale infermieri in possesso di una “formazione specifica” applicheranno controlli per trattare le urgenze minori, sempre con l’obiettivo di diminuire il sovraffollamento. È prevista anche un’Area di Osservazione breve ed intensiva (Obi), per terapie a breve termine e approfondimenti diagnostici. In quest’altro caso, invece, si intende ridurre i ricoveri inappropriati e accertare le dimissioni.

Le Posizioni sulla “Rivoluzione”

Sono molto contenta perché abbiamo portato a casa una serie di provvedimenti importantissimi. Dalle classificazioni d’urgenza nel Pronto Soccorso a tutta una serie di provvedimenti per ridurre il sovraffollamento, come tempi certi di visita. Abbiamo portato a casa anche la ripartizione del fondo di 400 milioni di euro per la riduzione dei tempi della lista d’attesa e la digitalizzazione delle prenotazioni“. Sono queste le parole di Claudia Grillo, il Ministro della Salute, al termine della Conferenza Stato-Regioni. Stefano Boccaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, aggiunge: “Con l’accordo si realizza un cambiamento importante. Qualcuno ha parlato di rivoluzione, ma credo si tratti semplicemente di un’evoluzione basata su positive esperienze che si sono concretizzate in alcune Regioni“. Sergio Venturi, coordinatore vicario della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ritiene che il nuovo sistema “allinea l’Italia agli standard della maggior parte degli altri paesi“.

Francesco Rocco Pugliesi, presidente del Simeu (Società Italiana di medicina di emergenza urgenza), si trova in disaccordo: “Non credo ci sarà una riduzione dei tempi d’attesa, perché il vero problema è che nei Pronto Soccorso italiano mancano all’appello 2.000 medici ed è il medico che deve visitare i pazienti. Con un numero così esiguo di medici è impossibile rispettare i tempi massimi di attesa previsti per l’accesso al Pronto Soccorso“, e continua: “Tecnicamente, il codice colore non penso possa essere comunque abbandonato, perché è più immediato sia per il cittadino sia per il medico. Un altro problema centrale è che nei reparti ospedalieri mancano i posti letto, a causa dei tagli degli ultimi anni: è quindi impossibile che i pazienti, come prevedono le nuove regole, vengano smistati ai reparti per il ricovero, quando questo è necessario, entro un tempo massimo di 6-8 ore“.

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Crisi Whirlpool Napoli: unica soluzione la riconversione

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Napoli, caso Whirlpool: pare sia attuabile un progetto di riconversione per evitare la chiusura della sede di via Argine.

Ancora niente di stabilito, ma sembra che l’unica soluzione sostenibile per la fabbrica Whirlpool a via Argine sia un progetto di riconversione. Bisogna dunque dire addio alla produzione di lavatrici.

Quale progetto non è ancora stato identificato, ma voci non ufficiali parlano di produzione di frigoriferi o container.

L’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia, Luigi La Morgia, ha rilasciato ieri tale dichiarazione:

«Siamo certi che la nuova missione rappresenti un’importante opportunità di crescita per il sito di Napoli. Il prodotto è altamente innovativo, strategico per il futuro dello stabilimento e ha già ricevuto diversi riconoscimenti da autorità nazionali e internazionali e dalle Nazioni Unite».

La Morgia ha inoltre sottolineato l’attenzione per i lavoratori, aggiungendo:

«Whirlpool ha confermato oggi il suo impegno a supportare i lavoratori in questa transizione, in virtù della solidità del progetto industriale. […] Siamo pronti a illustrarne tutti i dettagli già nel prossimo incontro, che auspichiamo sia convocato a inizio del mese di settembre».

Non resta dunque che aspettare la fine dell’estate, sperando che la Whirlpool di Napoli, nonostante l’addio alla produzione di lavatrici, possa ugualmente essere uno stabilimento competitivo sul mercato.

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Leggende della Campania: la storia di Castel dell’Ovo

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Il segreto di Castel dell’Ovo

Castel dell’Ovo è il castello più antico di Napoli e le sue mura fanno da teatro ad una delle più antiche leggende della città partenopea.

Si dice, infatti, che nelle sue stanza sia custodito un tesoro segreto, conservato dal Mago Virgilio; si dice anche che, se a questo tesoro mai scovato accadesse qualcosa, Napoli ed i suoi abitanti incorrerebbero in terribili sventure…

Breve storia sulle sponde di Megaride

Castel dell’Ovo sorge su un isolotto, oggi collegato alla terraferma da un istmo di terra, il cui nome è Megaride. I greci, che già nel nono secolo a.C. avevano colonizzato Ischia e Cuma, su questo isolotto di tufo fondarono nell’ottavo secolo a.C. il primo insediamento che sarebbe poi cresciuto fino a toccare la terraferma e diventare una grande, nuova città – Neapolis.

Licinio Lucullo, che vi allevava murene, nel primo secolo a.C. vi costruì una splendida villa. Oltre ad un allevamento di murene, la villa possedeva una vastissima biblioteca ed un giardino con alberi all’epoca esotici come il pesco (importato dalla Persia) ed il ciliegio (importato invece dalla Turchia). La villa, prima nota come Castrum Lucullianum e poi come Castello Marino,  venne successivamente fortificata. Qui morì l’ultimo imperatore romano, Romolo Augustolo, nel 476.

Un Castello Indistruttibile

Il Castello dell’isolotto di Megaride attraversò poi una storia abbastanza travagliata: trasformato in monastero venne quasi raso al suolo dai duchi di Napoli per evitare che diventasse una base per i Saraceni. 

Ricostruito dai re Normanni, cambiò forma per mano di tutti coloro che nei secoli conquistarono Napoli – Svevi, Angioini, Aragonesi, Borbone – diventando infine il castello che noi tutti oggi conosciamo. Ma tutto questo ci importa poco, perché la più famosa leggenda riguardante questo luogo antico e mutevole inizia a circolare già dal 300 d.C.

Forse la fortuna di questo castello praticamente indistruttibile deriva proprio dagli eventi leggendari che ci appropinquiamo a raccontare: sembra, infatti, che vi sia un oggetto magico nascosto nelle sue segrete che impedisce al castello di cadere.

La Sirena Parthenope, l’Uovo e Virgilio

Si racconta che la Sirena Parthenope, disperata per non essere riuscita a sedurre Ulisse, si sia lasciata morire. Trascinata dalle correnti fino all’isolotto di Megaride, prima di spirare avrebbe deposto un uovo.

Quest’uovo venne trovato dal poeta e Mago Virgilio (che abbiamo già incontrato quando abbiamo parlato, sempre in questa rubrica, della maledizione della Gaiola). Virgilio, riconosciuto il valore magico dell’uovo, decise di conservarlo in un luogo sicuro, e la sua attenzione ricadde sul Castello Marino.

Il Mago pose dunque l’uovo all’interno di una caraffa d’acqua circondata da una pesante gabbia di ferro, attaccata a sua volta ad una trave di quercia in una stanza segreta nei sotterranei. Virgilio disse che, fintanto che l’uovo fosse rimasto integro il castello e Napoli non sarebbero perite; ma, in caso contrario la città ed il castello sarebbero stati colti da sventura e sarebbero crollati. 

Da uell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna del Castel Marino

La popolazione credeva fermamente alla veridicità della leggenda. Erano davvero convinti che “da uell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna del Castel Marino”, al punto che la regina Giovanna I, a seguito di un terremoto, dovette giurare di aver sostituito l’uovo e di aver preservato l’originale.

Nel corso dei secoli in molti hanno cercato l’uovo, ma senza alcun successo: se davvero è esistito, Virgilio deve averlo nascosto davvero bene. E forse la leggenda ha un fondo di verità: ben protetto, l’uovo ha fatto in modo che il castello e Napoli non crollassero mai.

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Non perderti gli altri articoli sulle leggende della Campania:

BussoLaLeggenda I : Da dove nascono le Janare? 

BussoLaLeggenda II : Il fantasma del Caffè Gambrinus

BussoLaLeggenda III: La maledizione della Gaiola

BussoLaLeggenda IV: La Strega del Vesuvio

BussoLaLeggenda V: La Tomba di Dracula

BussoLaLeggenda VI: L’amore tra Posillipo e Nisida

BussoLaLeggenda VII: Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo

BussoLaLeggenda VIII: La Bella ‘Mbriana e l’ospitalità

BussoLaLeggenda IX: I segreti della Grotta Azzurra

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Alla Caritas sono “Aperti per ferie”: l’iniziativa solidale per i più bisognosi

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Estate solidale per la Caritas diocesana di Napoli, che ad agosto mette a disposizione 14 mense estive per i poveri e i senza fissa dimora.

La Caritas questa estate non va in vacanza e, come da diversi anni, resta aperta per ferie durante tutto il mese di agosto. Con il benestare del cardinale Sepe, infatti, saranno disponibili mense estive, che rappresenteranno punti di accoglienza, ascolto e condivisione per i poveri e per coloro i quali sono senza fissa dimora. In totale, a restare aperti durante l’“Estate solidale”, nell’ambito del programma “Aperti per ferie”, saranno 14 centri, distribuiti sul territorio di Napoli e in alcuni comuni della provincia. I centri, veri avamposti di solidarietà, sono coordinati dalla Caritas diocesana di Napoli, diretta da don Enzo Cozzolino, e osserveranno orari di apertura e distribuzione dei pasti differenti. Al fine di garantire massimo sostegno a chi versa in condizioni di necessità, la diocesi ha anche promosso quella che definiremmo una call to action, per reclutare volontari con esperienza nel settore.

Sul sito della Caritas diocesana è possibile consultare e scaricare il piano completo del programma “Aperti per ferie”, ovvero l’elenco di tutte le mense che resteranno aperte durante l’estate solidale.

A Napoli

Saranno 8 le mense aperte durante il periodo estivo nella città di Napoli. Con una capienza di 50 posti, Il binario della solidarietà, in via Taddeo da Sessa, resterà aperto tutti i giorni, mettendo a disposizione diversi pasti: si potrà fare colazione alle 10, pranzo alle 13, merenda alle 16 e cena alle 18. Orari di apertura e distribuzione molto diversi, invece, per il centro Santa Brigida che distribuirà 80 cestini a partire dalle 17, il martedì e il venerdì.

Sarà possibile ricevere accoglienza e pranzo al centro Santa Lucia, mentre il centro La Tenda, in via Sanità, offrirà accoglienza e cena. Il primo, con i suoi 70 posti a sedere, resterà aperto il lunedì e il mercoledì, con la possibilità per i non abbienti di essere accolti alle 10:30 e di pranzare alle 11:45. Invece, il secondo resterà aperto tutti i giorni, accogliendo i bisognosi dalle 19 e fornendo la cena alle 20:30, distribuita su due turni, per un totale di 140 posti a sedere.

Presso il centro San Vincenzo de’ Paoli, in piazza Porta Capuana, 35 persone avranno la possibilità di pranzare alle 12, dal lunedì al venerdì. Nella Basilica del Carmine Maggiore, invece, sarà possibile pranzare tutti i giorni, in 3 turni di mezz’ora ciascuno, con inizio alle 11, per una capienza massima di 170 persone.

Dal lunedì al sabato saranno distribuiti 60 cestini e 30 pasti presso i Padri Trinitari, in corso Malta, a partire dalle 12. Invece, dal lunedì al venerdì, presso il centro Padre Arturo dei Missionari della Divina Redenzione, in via Gianturco, potranno essere accolte per pranzo (ore 12) fino a 60 persone.

In provincia

Le mense estive aperte ad agosto in provincia di Napoli sono 6 e si trovano nei comuni di Arzano, Afragola, Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata. Ad Arzano, il centro La Casa della Carità, in via Vittorio Emanuele III, metterà a disposizione tutti i giorni per pranzo (ore 12) fino a 35 posti a sedere. Lo stesso vale per il centro Spirito Santo in Torre Annunziata, la cui mensa aprirà tutti i giorni per pranzo alle 12 e accoglierà 50 persone. A Torre del Greco saranno ben due le mense aperte per il periodo estivo: Sant’Antonio di Padova ospiterà tutti i giorni 24 persone per il pranzo (ore 12), mentre a Santa Maria del Buon Consiglio saranno disponibili 45 posti a sedere per la cena, a partire dalle 18, tutti i giorni tranne il giovedì.

Al centro Sant’Antonio nel comune di Afragola saranno disponibili fino a 40 posti a sedere e 40 cestini per la cena alle ore 17. Infine, per i bisognosi di Portici, il pranzo sarà disponibile lunedì, sabato e domenica, alle ore 12. I posti a sedere saranno 24, a cui si aggiungono 36 cestini.

Al via Segreti d’Autore: festival culturale nel cuore del Cilento

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Di Anna Menale – Parte oggi Segreti d’Autore: festival ideato da Ruggero Cappuccio che porterà dal 1 al 14 agosto scrittori e studiosi, attori e registi, artisti e musicisti nei magici luoghi del Cilento.

Il festival, che quest’anno vede la direzione artistica di Nadia Baldi, si propone come osservatorio civile dei rapporti tra il patrimonio culturale e paesaggistico. Una manifestazione aperta gratuitamente al pubblico che coinvolge le bellezze dei comuni: Sessa Cilento, Serramezzana, Stella Cilento, Laureana Cilento, San Mauro Cilento e Montecorice.

Tra gli appuntamenti di apertura a Serramezzana, magico luogo sospeso nel tempo, l’ 1 agosto: Terrore e terrorismoFederico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia e Franco Roberti, Parlamentare Europeo, dialogano con lo scrittore e regista Ruggero Cappuccio.

Il 2, Una vita tra le stelle, la regista Nadia Baldi dialoga con l’astronauta Paolo Nespoli sui suoi viaggi nel cosmo; il 7, a Stella Cilento, Una vita d’attoreGiovanni Esposito racconta la sua carriera d’attore cinematografico, televisivo e teatrale.

A Valle/Sessa Cilento , il settecentesco Palazzo Coppola ospita, l’11La scena della libertà, un appuntamento d’eccezione con Maurizio De Giovanni Vinicio Marchioni, lo scrittore e l’attore raccontano le loro esperienze tra il palcoscenico e la settima arte. Ai due ospiti è conferito il Premio Segreti d’Autore 2019, scultura realizzata da Mimmo Paladino.

Il 12A memoria, Daniele Ciprì narra il suo percorso artistico dalla regia, alla sceneggiatura e la direzione della fotografia.

Sezione musica

Il 7 agosto, a Stella Cilento, La sindrome di Wanderlust, ultimo album dei Gatos Do Mar, arpa celtica, voce femminile e percussioni. A Ortodonico/Montecorice il 10, Musica Nuda, il duo Petra Magoni, voce, e Ferruccio Spinetti, contrabbasso. Il 13Incontri con il jazzista Ivo Parlati.

La sezione degli spettacoli teatrali 

Il 2 agosto, a Serramezzana, Rusina, di e con Rossella Pugliese. Il 3, a Valle/Sessa Cilento, A testa sutta, diretto e interpretato da Giovanni Carta. A San Mauro Cilento, il 4Gea Martire con Il motore di Roselena regia di Nadia Baldi. I5Ellis Island, ideato, scritto, diretto e interpretato da Maurizio Igor Meta. A Valle/Sessa Cilento, il 6“Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori e…25 59 e 70…” di e con Ciro Pellegrino. L’8EXIT (Grazie dei fiori) con Giovanni Esposito e Susy Del Giudice. Il 9, a Laureana Cilento, Ulisse Mentitore: gli apologhi di Alcinoo, di e con Enzo Marangelo, e la partecipazione dell’astrofisica Claudia Mignone e del filologo classico Angelo Meriani. A Valle/Sessa Cilento, il 12Aspettando Medea, regia Nadia Baldi, con Franca Abategiovanni e Antonella Ippolito e il 14 Io ho paura, con Andrea Renzi che conclude la sezione e il Festival.

Gli incontri culturali

Segreti d’Autore, nel suggestivo Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, si arricchisce degli incontri culturali con Patrizia Del Puente, Callista Fragetti, Frate Modesto Fragetti, Francesco Forte, Carmen Lucia, Sandra Pagliuca, Massimo Perrino, Maria Pagano e Silvio Perrella. Associazioni di studiosi ed esperti di natura, difesa del territorio, legalità e geologia, Edoardo LeggieriMichele Buonomo, Amilcare Troiano, Roberta Beolchi, Dionisia De Santis, completano il quadro del Festival che si articola nei comuni del Cilento storico

Passeggiate nella natura

Durante l’intero arco della manifestazione sono proposti percorsi naturalistici, passeggiate guidate nella natura: Le piante Spontanee nell’arte erboristica Mediterranea, a cura della professoressa Dionisia De Santis. Tra le iniziative collaterali: PATER la residenza teatrale integrata con attori e attrici dall’Africa e dall’Italia a cura di Manovalanza, regia di Adriana Follieri; il laboratorio musicale a cura di Ivo Parlati; il cortometraggio Un giorno di Legalità a cura di Renato Salvetti; la mostra Salernitani con la valigia a cura di Antonio Corbisiero.

Degustazioni cilentane al Dopofestival, è la sezione che accompagna ogni evento con la degustazione di prodotti locali provenienti da aziende a chilometro zero.

Intervento co-finanziato dal POC CAMPANIA 2014 – 2020, Segreti d’Autore si avvale della partecipazione di Radio Siani ed è in collaborazione con il Montecorice diWine Jazz Festival – Sinestesia sensoriale di jazz e vino d’autore.  L’ingresso agli spettacoli e ai percorsi naturalistici è gratuito.

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