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Miss Trans 2019: l’evento alla Mostra d’Oltremare

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Al via a Miss Trans 2019 che si terrà il 13 e il 14 luglio a Napoli, alla Mostra d’Oltremare. L’evento è organizzato da Stefania Zambrano, da anni sostenitrice dei diritti di gay, lesbiche, trans, queer e gender non conforming, in collaborazione con Luigi Papacciuoli.

Miss Trans 2019

A ridosso del mese più colorato dell’anno, il giugno pride, al via Miss Trans 2019. Il concorso vedrà venti partecipanti italiane ed europee gareggiare  per bellezza, portamento, ma anche carattere e personalità. L’evento sarà presentato da Sofia La Papessa, affiancata da Tilde Mendes. Numerosi gli ospiti attesi: saranno infatti presenti il cantante Ciro Muoio e la cantante neomelodica Stefania Lay, Arianna Maravolo, Miss Campania 2018, l’opinionista Carmine Ruggiero, Sara Finizio, Miss Trans 2018, Anna Brancati, attrice di Gomorra e opinionista, il giornalista Antonio D’Addio, l’avvocato Ileana Capurro, presidente di Atn (Associazione Transessuale di Napoli), e Marzia Mauriello, docente di Antropologia Medica. Madrina dell’intera kermesse sarà la mitica Tarantina, figura “totemica” dei Quartieri Spagnoli e che si definisce “l’ultimo dei femminielli” di Napoli. Ospite d’onore Angelo Sanzio, il Ken italiano. 

Un momento di riflessione sui diritti LGBT

Non mancheranno momenti di riflessione sui diritti LGBT, questioni purtroppo ancora oggi spinose.

Questa la dichiarazione di Stefania Zambrano:

Sono contenta e soddisfatta di questa mia creatura, che è anche un’occasione per parlare dei nostri diritti, dell’omofobia e trans fobia, del bullismo e delle cattiverie che sono ritornati nei nostri confronti. Quest’anno parleremo anche della Chiesa, dei sacerdoti e delle loro ipocrisie. Auguro una vita serena per noi che abbiamo già tanto sofferto!

Insomma, se è vero che, come scriveva Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo”, ancor più importante oggi è che il mondo salvi la bellezza, che è prima di tutto libertà di esprimersi, e che le dia spazio e respiro.

 

Esame per avvocato: a Napoli passa a stento il 40%

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Esame per avvocato: a Napoli passa solo il 39,70% degli aspiranti avvocati

Coloro che avevano presentato domanda per l’esame per avvocato a Napoli sono stati 4041 e hanno svolto le prove scritte dall’11 al 13 dicembre 2018, presso le sedi della Corte di Appello a Napoli. Una commissione di Roma ha valutato tutte le prove scritte.

A Napoli il 60,30%, quindi più della metà degli aspiranti avvocati, non ha superato lo scoglio della prova scritta. In questi giorni infatti la Corte di Appello sta procedendo a pubblicare gli elenchi degli ammessi e dei non ammessi.

I numeri potrebbero far pensare ad una vera e propria “carneficina” per l’altissima percentuale di bocciati, ma paradossalmente le statistiche sembrano migliorare a favore degli aspiranti avvocati.

Il vero e proprio record di non ammessi all’esame per avvocato a Napoli c’è stato infatti l’anno scorso, quando addirittura la percentuale di bocciati è arrivata al 66%.

In ogni caso superare lo scoglio dello scritto per accedere all’orale sembra sia stato difficile ancora una volta.

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De Luca sfotte Toninelli: “Un ministro con la Permanente, trovi un barbiere”

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Ancora scintille tra il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il Ministro dei Trasporti Toninelli, i quali si contendono i riflettori per il nuovo piano industriale dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, i quali bandi per i lavori di adeguamento saranno emanati entro il 31 dicembre di quest’anno.

“Prima di essere il Presidente della Regione Campania, De Luca è stato sindaco di Salerno e ha ricoperto incarichi di governo. Noi invece abbiamo rapidamente raggiunto l’obiettivo”. 

E’ l’ammonizione di Toninelli a De Luca, volta a sottolineare i numerosi incarichi di vertice ricoperti da De Luca negli anni senza mai, a detta del Ministro, riuscire a raggiungere l’obiettivo.

Non si da attendere la risposta di De Luca: 

“Toninelli trovi la strada di un barbiere. Non ho mai visto un ministro che va in giro con la permanente.”

Dopo lo sberleffo, De Luca commenta:

“La Regione ha fatto un altro miracolo creando il sistema aeroportuale regionale, unificando Salerno e Capodichino, altrimenti il nostro aeroporto non avrebbe mai avuto una concessione. La Regione investe 250 milioni di euro, non so quanto vuole investire Toninelli”. 

 

 

Censis: UniSa migliore in Campania, Federico II peggiore d’Italia

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Il Censis ha pubblicato la classifica dei migliori atenei italiani: in Campania va ad UniSa il miglior risultato, alla Federico II e a L’Orientale i peggiori.

Di diversa natura rispetto alla classifica elaborata da Almalaurea poco tempo fa, la quale premiava, da un certo punto di vista, gli atenei campani, la classifica dei migliori atenei italiani (ed. 2019/2020), elaborata dal Censis, arriva come una doccia fredda. Chissà che non ci porti anche a svegliarci e a darci una mossa.

Basate sull’anno accademico 2017-2018, le classifiche del Censis sono stilate seguendo un rigoroso metodo.

I criteri utilizzati sono molteplici e includono la disponibilità di strutture e delle borse di studio, il livello di occupabilità, la comunicazione e i servizi digitali, i servizi erogati e l’internazionalizzazione degli atenei. Tra i nuovi criteri introdotti, troviamo anche la soddisfazione dei laureati verso i servizi dell’ateneo, e la “carriera alias”, ovvero uno strumento, definito “lgbt-friendly” dal Censis, fondamentale per agevolare gli studenti in transizione di genere.

Tuttavia, il criterio primario di cui si tiene conto nella classificazione degli atenei è la dimensione delle università che, quindi, vengono suddivise in base al numero del bacino di utenza. Considerando gli atenei statali, si passa dai mega atenei (con oltre 40.000 iscritti) ai grandi atenei (da 20.000 a 40.000 iscritti), per poi arrivare ai medi (da 10.000 a 20.000 iscritti) e ai piccoli (fino a 10.000 iscritti).

Le classifiche pubblicate dal Censis sono in tutto 63 e quest’anno includono anche quelle relative alla didattica nei cicli triennali e magistrali, che possono essere interrogate in dettaglio. In altre parole, il lavoro del Censis è un ulteriore strumento utile per accrescere la consapevolezza dei più giovani rispetto alla scelta del proprio percorso di formazione.

In Italia

Come suggeriscono i dati, la chiave di volta del miglioramento sta nell’ottimizzazione delle strutture, dei sistemi di digitalizzazione e comunicazione e nell’internazionalizzazione degli atenei. In testa alla classifica dei migliori mega atenei troviamo Bologna (90,8), Padova (88,7) e Firenze (86,3). Tra i grandi, invece, dominano Perugia (91,2), con un miglioramento evidente relativo proprio ai servizi, alle strutture e all’internazionalizzazione. A seguire, Università della Calabria (90,2) e Parma (89,7) e Pavia (88,0).

Trento, invece, troneggia sugli altri atenei medi (97,0), seguita da Siena (95,3) che perde il suo primato. Camerino si conferma prima fra gli atenei di piccole dimensioni (93,0), mentre tra i Politecnici è Milano ad occupare il primo posto (95,8). Con un punteggio di 96,8, la Bocconi distanzia tutti, anche La Cattolica, tra le università non-statali di grandi dimensioni, mentre Lumsa e Università Libera di Bolzano conquistano il primato tra i medi e piccoli atenei, rispettivamente con un punteggio di 90,0 e l’eccellente 102,4.

Immatricolazioni

L’elevata mobilità extra-regionale segnalata dalle classifiche Almalaurea è confermata anche dal Censis: all’aumento degli immatricolati negli atenei del Nord, soprattutto nel Nord-Est con un significativo +4,1%, corrisponde la diminuzione di iscrizioni al Sud (-0,1%) che, tuttavia, diventa più significativa per gli atenei del Centro, che registrano un -1,2% rispetto all’anno precedente.

La Campania tra eccellenze e fanalini di coda*

Eccellente la crescita dell’UniSa, Università di Salerno, che, con i suoi 85,2 punti sui 120 disponibili, si configura come il miglior ateneo della Campania, attestandosi al sesto posto fra gli atenei italiani di grandi dimensioni. Il suo salto di ben otto posizioni in un anno è stato anche frutto di una serie di investimenti ben ponderati che si iscrivono in un progetto ambizioso di crescita. Il Censis attribuisce, infatti, questo miglioramento agli “apprezzabili incrementi dei punteggi per borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, strutture, comunicazione e servizi digitali.”

Chiude la classifica al 15esimo posto l’Università della Campania Luigi Vanvitelli (75,5). La Vanvitelli resta in sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno, tranne per la digitalizzazione che, in verità, segna un punteggio piuttosto alto (92,0). Le vere pecche della Vanvitelli restano i servizi e la disponibilità di borse di studio per gli studenti, con un punteggio di 66 e di 69 rispettivamente.

Proprio male va all’Università di Napoli Federico II che, tra i mega atenei statali si classifica ultima in Italia, con un punteggio di 69,7. Meglio non va per le altre università della Campania, che si piazzano tutte in coda nelle rispettive categorie. Tra gli atenei di medie dimensioni, L’Orientale chiude la classifica all’ultimo posto, il 18esimo (73,7), con la Parthenope che lo precede solo di due posizioni, piazzandosi al 16esimo e terzultimo posto (74,7). Passando, invece, ai piccoli atenei, l’Università del Sannio si trova in penultima posizione, con un punteggio di 76,2. Infine, anche il Suor Orsola tra gli atenei non statali di medie dimensioni si classifica comunque ultimo (71,2).

Università di Salerno

Il campus universitario campano viene premiato con un elevato punteggio per le strutture disponibili (90,0): mensa, biblioteche, teatro, grandi aule studio, sono tutti ambienti disponibili e facilmente accessibili per gli studenti. Ottimo anche il piazzamento per servizi digitali e comunicazione (99,0), mentre l’unico valore discretamente basso (73,0) è relativo all’internazionalizzazione. Per l’insegnamento, l’ateneo di Salerno si posiziona a metà classifica in diverse aree: 17esimo posto per le discipline umanistiche (84,5), per ingegneria (81,5), 16esimo per l’insegnamento (74,0), mentre è al 15esimo posto per architettura e ingegneria edile (78,0). Chiude quasi all’ultimo posto (68,0), invece, la classifica per le discipline economiche.

Università Federico II

In progressivo declino negli ultimi anni, l’Università Federico II pecca soprattutto in digitalizzazione e comunicazione (66,0), ma è anche la disponibilità di strutture adeguate (65,0) a penalizzarla fortemente. Gli altri fattori di valutazione non vanno meglio, ad eccezione dell’occupabilità che rappresenta un valore più alto, in accordo anche con le precedenti indagini AlmaLaurea.

Se parliamo di qualità della didattica, piuttosto bassa in classifica per il ramo scientifico (77,0) medico-sanitario (78,5), e dell’ingegneria industriale e dell’informazione, dove chiude in ultima posizione con 70,5. Invece, discreto il piazzamento per l’area letterario-umanistica, per la quale occupa il 15esimo posto, con un punteggio di 87,5, anche più altro di Salerno (84,5) e della Vanvitelli (73,5). Buono il risultato anche per arte e design (81,0), per cui ottiene solo -0,5  rispetto al Politecnico di Torino.

L’Orientale

In 18esima ed ultima posizione nonostante il miglioramento generale rispetto all’anno precedente, a L’Orientale il problema più significativo resta quello delle borse di studio (66,0). Punti a favore, invece, occupabilità (89,0) dei laureati e internazionalizzazione (82,0). Anche qui, tuttavia, carenti strutture e comunicazione digitale (68,0). Molto bene per la didattica, invece, che permette all’Istituto di piazzarsi in settima posizione per l’ambito linguistico, con un punteggio di 85,0, e in quinta posizione per l’ambito letterario-umanistico, con un altissimo 99,0.

La Parthenope

Condividendo la parte bassa della classifica de L’Orientale, la Parthenope segna un miglioramento soprattutto per quanto riguarda le strutture (77,0) e la comunicazione e servizi digitali (76,0), mentre significativo è il calo nella disponibilità delle borse (66,0). Non benissimo in ambito economico (76,0), si piazza però al terzo posto tra gli atenei della stessa dimensione per le scienze motorie (88,0).

Università Luigi Vanvitelli

Sebbene in coda alla classifica degli atenei di grandi dimensioni, la Vanvitelli ha un grande punto di forza nella comunicazione digitale (92,0) e non va male neanche per la disponibilità di strutture (83,0). Il picco più basso, invece, lo raggiungono i servizi (66,0). Quanto alla didattica, bassa la valutazione nell’ambito umanistico (74,0). In ambito psicologico si piazza addirittura in penultima posizione (72,5), mentre va molto meglio per gli studi di comunicazione e di ambito politico-sociale, per cui occupa la 13esima posizione con punteggio 85,5.

Università del Sannio

Sostanzialmente stabile in tutti i criteri valutativi rispetto all’anno precedente, il trend dell’Università del Sannio è piuttosto omogeneo. Tuttavia, il principale problema dell’ateneo beneventano restano i servizi (67,0), mente i punteggi più alti sono ottenuti in strutture (88,0), comunicazione e internazionalizzazione (80,0).

Il Suor Orsola Benincasa

Neanche l’Istituto privato Suor Orsola Benincasa riesce ad ottenere un buon piazzamento nella classifica generale. Infatti, occupa l’ultima posizione fra gli atenei non-statali di medie dimensioni (da 5.000 a 10.000 iscritti). Molti sono i risultati sotto i settanta punti, principalmente per la scarsa disponibilità di borse (66,0), l’internazionalizzazione (67,0) e le strutture (66,0). Unico punto di forza, la comunicazione e i servizi digitali (86,0). Ultimo in classifica per le discipline psicologiche (77,0), medico-sanitarie (73,5) e umanistiche (73,0), il Suor Orsola riesce a conquistare un buon punteggio (84,0) nell’insegnamento, anche se segue gli atenei LUMSA e Cattolica.

Cosa ci suggeriscono i dati

I criteri utilizzati nelle indagini Censis fanno riflettere perché, al di là della didattica, l’esperienza universitaria consta di una serie di altri fattori dei quali, a volte, viene sottovaluta l’importanza. La comunicazione, la disponibilità di borse di studio, di adeguate strutture, la possibilità di scambi internazionali, e tutti gli altri fattori che vengono presi in considerazione dal Censis contribuiscono di fatti a delineare l’immagine dell’ateneo e, soprattutto, possono significativamente accrescere la soddisfazione degli studenti. L’insegnamento è cruciale, ma si affianca ai tanti altri elementi che, insieme, contribuiscono al miglioramento della vivibilità dell’università e alla soddisfazione dei propri iscritti. Sarebbe bene ricordare che uno studente soddisfatto è uno studente motivato.

Questi risultati, sicuramente scoraggianti da un lato, dovrebbero farci riflettere sull’importanza dei sovvenzionamenti all’istruzione, da mettere in atto anche attraverso investimenti e finanziamenti alle università, per migliorare tutti quei settori chiave, come internazionalizzazione, digitalizzazione, comunicazione e disponibilità di strutture, centrali nella valutazione del Censis.

 

*I dati discussi sono stati elaborati e presentati nelle indagini 2019/2020 del Censis. Sono consultabili, in modo più dettagliato e inclusivo, sul sito. In riferimento alla didattica, si sono tenute in considerazione esclusivamente le lauree biennali, mentre tutti i restanti dati sono resi qui disponibili dal Censis.

14 itinerari alla scoperta delle dimore storiche campane

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La Società Campana Beni Culturali (SCABEC) ha organizzato 14 itinerari, che permetteranno di visitare ben 32 siti culturali suddivisi nelle cinque province campane, dal 4 al 22 luglio.

L’iniziativa dei 14 itinerari è nata per ampliare il programma culturale stilato in occasione delle Universiadi 2019 ed è realizzata in collaborazione con l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI).

Tra i siti culturali da visitare, oltre splendidi borghi campani e percorsi naturali e enogastronomici, sono infatti presenti anche numerose dimore storiche.

I 14 itinerari

I 14 itinerari organizzati da SCABEC e ADSI sono i seguenti:

  • Orto Botanico e Villa di Donato (NA). L’itinerario prevede un’immersione nella natura del Real Orto Botanico di Napoli e la visita ad un’affascinante villa napoletana del ‘700. Il percorso ha inaugurato il ciclo di visite il 4 luglio, ma nel programma sono presenti altre date per lo stesso.
  • Sant’Agata dei Goti (BN). L’itinerario prevede la visita guidata nel centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia, dichiarato anche patrimonio dell’Unesco. Le visite a Palazzo Rainone e Mustilli e Palazzo Rainone Mustilli saranno parte del programma della giornata
  • Acquedotto Carolino di Maddaloni (CE) e di Villa dei Duchi Guevara di Bovino di Recale (CE). L’itinerario prevede una sosta all’Acquedotto Carolino (detto anche “di Vanvitelli”, poiché da lui costruito nel XVII secolo per alimentare l’acqua alla reggia di Caserta). Seguirà inoltre la visita alla Villa dei Duchi, famosa soprattutto per il meraviglioso giardino.
  • Palazzo Donn’Anna e Palazzo Caracciolo di San Teodoro (NA). La visita è un’imperdibile occasione per poter visitare due dei più belli ed importanti palazzi di Napoli. Il primo sorge su un suggestivo scoglio tufaceo in via Posillipo, il secondo, in stile neoclassico, è situato nel quartiere di Chiaia.
  • Palazzo del Marchese di Positano e Palazzo Albertini (NA). L’itinerario prevede la partenza da Salerno per poi recarsi in visita nelle due dimore storiche.
  • Castello Lancellotti e Villa Pandola (AV). L’itinerario prevede un’interessante visita al castello, risalente al 976. Proseguirà poi a Villa Pandola Sanfelice di Lauro, che sorge sui bastioni delle antiche mura a ridosso del Castello Lancellotti.
  • Villa Campolieto e Villa Tufarelli (NA). Le due ville, situate una ad Ercolano e l’altra a San Giorgio a Cremano, sono piccoli gioiellini campani.
  • Palazzo Grauso e Villa de Clario Filangieri (CE). La visita prevede come prima tappa Palazzo Grauso, che nella sua attuale sistemazione evidenzia un certo gusto eclettico ottocentesco. L’itinerario prosegue poi in Villa de Clario Filangieri, raro esempio di Villa fattoria in Campania.
  • Villa Lucia e Casa Museo Sergio Ragni (NA). La visita inizierà nella splendida Villa Lucia, villa neoclassica che si erge nei pressi della Floridiana a Napoli. Proseguirà poi nella Casa Museo Sergio Ragni, all’interno della seicentesca Villa Belvedere, per ammirare una delle più ricche collezioni su Gioacchino Rossini.
  • Castello e Palazzo Pignatelli della Leonessa (AV). L’itinerario prevede la visita al castello di epoca longobarda e si sposta poi a Montesarchio (BN) per la visita al Museo Archeologico.
  • Tenuta Vannulo, Domus Laeta e Borgo Riccio (SA). Questo particolarissimo itinerario inizia con un percorso gastronomico presso la Tenuta Vannulo. I proprietari sono noti per i loro allevamenti di bufale, nei pressi dell’area archeologica di Paestum.
  • Domus Laeta,Borgo Riccio,Torre Volpe e Ditta Santomiele (SA). Tale itinerario è simile al precedente, ma il taglio enogastronomico è sostituito da uno più spiccatamente culturale, per la visita alle varie dimore storiche.
  • Castello Invitti e borgo medievale di Prata Sannita (CE). Oltre le visite guidate, tale itinerario prevede anche una pausa pranzo nelle sale del castello con i prodotti tipici del luogo.
  • Casa Mondo (CE), Villa Filangieri (NA) e Palazzo Nucci (NA). Con un itinerario così vario alla scoperte di ben tre dimore storiche campane, si chiude il ciclo di visite guidate.

 

Informazioni utili sui “14 itinerari”

Le visite sono iniziate già iniziate dal 4 luglio, ma proseguiranno fino al 22 luglio e sono corredate da trasporti che partiranno di volta in volta da una diversa provincia campana. Ogni tour è in inglese e in italiano ed è gratuito!

Per avere informazioni più dettagliate sul programma clicca qui!

E ora non resta che indossare scarpe comode e lasciarsi trasportare alla scoperta della Campania!

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Concorso Regione Campania: Pubblicato il primo bando per i 10.000 posti promessi

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Concorso Regione Campania, stasera c’è stata finalmente la pubblicazione del primo bando. Ecco tutte le info.

Concorso Regione Campania: finalmente ci sono novità. Come anticipato da Palazzo Santa Lucia, è stato pubblicato stasera sulla Gazzetta ufficiale il primo bando del Piano Lavoro della Regione Campania. In una nota si legge che il corpus regionale:

“Ha premuto perché fosse pubblicato da subito tale bando per poter avviare al lavoro il primo blocco di giovani, in attesa del completamento del bando”.

Oltre che sulla Gazzetta Ufficiale, il bando sarà pubblicato anche sul sito della Regione e su quello del Formez.

Un ulteriore appuntamento è stato fissato per domani alle 10 nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, occasione in cui il presidente Vincenzo De Luca incontrerà sindaci e sindacati per illustrare il bando e le tappe previste. Da quanto si apprende, non c’è una banca dati da studiare e memorizzare per rispondere alle domande.

Ecco il link dove poter avere ulteriori informazioni:

http://regione.campania.it/regione/it/la-tua-campania/piano-lavoro-zwn4/piano-per-il-lavoro-nelle-pubbliche-amministrazioni-della-campania-k9xu

Live da Dimaro: questa sera Ancelotti incontrerà i tifosi

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Stasera l’incontro a Folgarida con Ancelotti, Ghoulam e Di Lorenzo che risponderanno alle domande dei tifosi. Poi l’avvicinamento alla partita di sabato pomeriggio con il Benevento. È possibile acquistare i biglietti per la partita sia nell’ufficio Apt di Dimaro che on-line.

Oggi mezza giornata di lavoro e poi nel pomeriggio il rompete le righe con giocatori, tecnici e anche tifosi a zonzo per la Valle di Sole: dalle malghe ai ristoranti in quota o alla scoperta, come è avvenuto in questi anni, del fantastico ambiente montano che spazia dall’Ortles al Cevedale, dal Presena alle Dolomiti di Brenta patrimonio Unesco. Ma di certo anche Mtb e pesca l’hanno fatta da padrone come qualche piacevole escursione in quota.

Offerta che riguarda ovviamente anche i tifosi – che hanno la possibilità di salire in quota con i modernissimi impianti di risalita usando la Val di Sole Opportunity-Trentino Guest Card – info: www.valdisole.net) che sono sempre più numerosi e al centro di ordinarie storie di vita. Il campo di Carciato durante il ritiro del Napoli è infatti un mix d’avventure di campo e manifestazioni della passione popolare dei tifosi che da nove anni riempiono gli spalti per gli allenamenti. Una delle storie più belle riguarda un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno scelto Dimaro-Folgarida rispettivamente per gli addii al celibato e al nubilato. I due gruppi si sono anche casualmente incrociati e condiviso quest’avventura. Stanislao Palladino, che si sposerà il prossimo 13 dicembre a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, ha anche vissuto grazie ai suoi amici il sogno di ottenere un autografo da un calciatore azzurro. È stato Marko Rog a realizzare il forte desiderio di questo tifoso che è riuscito ad incontrare un suo beniamino durante la sessione d’autografi che l’ha visto protagonista, dopo ogni allenamento il Napoli concede due calciatori ai tifosi anche per degli scatti-ricordo.

Ieri sera Amin Younes, attaccante tedesco del Napoli di origini libanesi, ha visitato il mercato contadino tuffandosi nelle risorse gastronomiche del territorio con grande curiosità. Si è molto informato sulla produzione rurale locale: dai piccoli frutti, alle marmellate e compotte, alle luganeghe e formaggi (dal classico Casolet a quelli di malga più stagionati che ogni anno a settembre sono al centro della singolare asta che si tiene a Castel Caldes), al pane ai succhi. Tutta produzione a Kmzero e in gran parte biologica che verrà riproposta anche nei due prossimi lunedì pomeriggio. E si attende la visita di qualche personaggio.

Sul piano agonistico il Napoli è al quarto giorno di lavoro in Val di Sole. Lo spogliatoio gestito da Ancelotti è un incrocio di culture, mix di nazionalità differenti. Il più giovane della spedizione azzurra è il polacco Hubert Idasiak, portiere classe ‘2002 che il Napoli ha prelevato dal Pogon e aggregato alla Primavera guidata da Roberto Baronio.

Idasiak ha avuto a Carciato in questi giorni il suo gruppo di fans ovvero alcuni connazionali che sventolando la barriera della Polonia hanno voluto fargli sentire il loro affetto. Peraltro i turisti polacchi in Val di Sole sono di casa, soprattutto in versione invernale grazie alle offerte sciistiche dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta.

Al campo di Carciato si è recato anche Giampiero Erbetta, vecchio amico di Carlo Ancelotti e soprattutto allenatore di Davide ai tempi in cui giocava nel Borgomanero, prima d’iniziare l’avventura al fianco del papà. Erbetta ha osservato la seduta mattutina al fianco di Carlo Ancelotti dialogando sul lavoro svolto in campo, sui vari esercizi tecnici svolti dagli azzurri. Il Napoli ha svolto un focus sulle palle inattive e soprattutto una parte molto interessante sulla costruzione dell’azione dal basso in virtù delle nuove regole, con il portiere che potrà servire anche il compagno in area di rigore in cui sarà consentito anche il pressing degli avversari. Lo staff di Ancelotti utilizza molto anche la vasca di sabbia, l’innovazione adottata quest’anno al terreno di gioco di Carciato, Davide ne ha parlato a Sky Sport: “Abbiamo voluto la vasca con la sabbia per svolgere lo stesso lavoro che facciamo a Castel Volturno. Si lavora di forza ma si fanno anche lavori aerobici, ci torna sempre molto utile“.

The Waiting Room: quattro temi d’attualità a teatro

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La società dell’informazione,  l’uomo migrante, la morte e il futuro questi i quattro grandi temi portati a teatro grazie a “Sala d’attesa – The Waiting Room”. 

Il nuovo format del Napoli Teatro Festival Italia comincia questa sera, martedì 9 luglio.

“The waiting room” andrà in scena per quattro sere in ognuna delle quali, l’attesa stimolerà i protagonisti sul palco ma anche il pubblico su quattro temi diversi nella splendida cornice del Cortile delle carrozze di palazzo reale, a Napoli.

Quattro appuntamenti, quattro argomenti di discussione e ospiti sempre diversi pronti a interagire col pubblico in sala. Musica, immagini e parole faranno il resto. Un’esperienza collettiva, prima ancora che uno spettacolo, inserita come evento speciale all’interno del Napoli Teatro Festival Italia 2019.

La società dell’informazione

Si parte con la serata dal titolo “La società dell’informazione“. Nella Sala d’attesa si discuterà di internet, le chat, i social network, gli smartphone. I grandi progressi della tecnologia negli ultimi decenni hanno modificato il nostro modo di informarci? E quello di informare? The Waiting Room inizia con un viaggio nella società dell’informazione per cercare di scoprire insieme se l’oggettività è ancora possibile. Un viaggio che sarà fatto da Lamberto Maffei, Professore emerito di Neurobiologia della Scuola Normale Superiore di Pisa; Derrick De Kerckhove, sociologo e giornalista; Marco Delmastro , Direttore del Servizio Economico Agcom; Pino Imperatore, Narratore e giornalista; Antonio Scala, Fisico ed esperto di propagazione fake news e social media; Enrica Perucchietti, Giornalista e scrittrice.

L’Uomo Migrante

Il giorno dopo, mercoledì10 luglio sempre alle 21, il tema che sarà affrontato a teatro sarà “L’Uomo Migrante”, partendo da una domanda: è davvero possibile immaginare un mondo senza immigrazione? Mentre l’Italia si chiede se e come chiudere le frontiere, sul palco di The Waiting Room vogliamo spostare l’attenzione su un’altra questione: se gli uomini non si fossero mai mossi, l’umanità sarebbe salva? A discuterne saranno Giobbe Covatta, artista, testimonial di Amref e Save the Children, Pietro Bartolo, medico di Lampedusa; Mirkoeilcane, Cantante; Massimo Antonelli, sportivo e fondatore Tam Tam Basket; Antonio Noto, sondaggista; Cristina Donadio, attrice; Antonello Cossia, attore; Roberto Salomone e Alessio Paduano, fotografi.

La morte

Giovedì 12 luglio il tema della serata sarà “La morte”, perché in una società sempre più abituata a negarla, The Waiting Room sfidagli spettatori e ne parla. Gli ospiti e il pubblico si confronteranno su quello che oggi rappresenta il tabù per eccellenza, provando a scardinarlo insieme a Franco Arminio, poeta e scrittore; Michele Rossena, psicologo; Mauro Maldonato, psichiatra; Rosaria De Cicco, attrice; Pollio, cantante; Gino Sansone, fondatore della scuola di Yoga Integrale; Roberto Germano, fisico; Francesca Castaldo, fisica; Mariano Paternoster , medico legale; Teresa De Pascale, ostetrica.

Il Futuro

L’ultimo appuntamento è invece per venerdì 13 luglio sul tema “Il Futuro”. A cosa porterà, in futuro, la convivenza tra umanità e intelligenza artificiale? La società e il mondo si stanno trasformando grazie alle nuove tecnologie, ma siamo sicuri che l’uomo sia in grado di sopravvivere a questa rivoluzione? Ne discuteranno Carlo Bordoni, sociologo; Nuccio Ordine, letterato e accademico; Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli; Alessandro Iannace, professore di geologia stratigrafica e sedimentologica; Isabella Pagano, astrofisica e direttrice Osservatorio Astrofisico di Catania dell’INAF; Pollio, cantante; Guglielmo Tamburrini, professore di filosofia della scienza e della tecnologia; Marco Merola, divulgatore scientifico.

Regia: Ettore De Lorenzo
Scritto da Ettore De Lorenzo e Flavio Baldes
con Ettore De Lorenzo, Flavio Baldes, Andrea Baldes,  Ugo Gangheri, Ernesto Nobili, Giosi Cincotti, Machi Di Pace
Installazioni di scena a cura degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con il coordinamento del professor  Rino squillante
con la collaborazione di Associazione Coffee Brecht
direttore di produzione Francesca Ravel
produzione esecutiva Axoloti

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Tragedia all’Ospedale del Mare: paziente si lancia dalla finestra

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Poco dopo le 7 di questa mattina, un paziente dell’Ospedale del Mare ha deciso di farla finita gettandosi dalla finestra della sua stanza al settimo piano.

L’uomo, di anni 53, era da tempo ricoverato presso il reparto di Neurochirurgia e soffriva di una grave malattia.

La tragedia è avvenuta mentre i suoi cari erano e gli altri degenti ancora dormivano. A darne notizia Giuseppe Alviti, leader diritti dell’ammalato per la Federazione Italiana Lavoratori, che ha espresso la massima solidarietà alla famiglia dell’uomo.

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Jorit arriva a Giugliano: la nuova opera all’ex Resit

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di Filomena Cristiano – Con un post apparso suoi suoi canali social, Jorit  – celebre artista napoletano – ha reso noto il soggetto del suo nuovo murales.

Si tratta di Giancarlo Siani, giovane giornalista ucciso dalla Camorra nel 1985.

Jorit sta sta realizzando il suo ritratto a Giugliano, nella zona della Resit, oggetto di un grave inquinamento ambientale. A richiedere l’opera è stato, infatti, proprio per provare a rivalutare l’area,  il commissario per la bonifica della Resit, Mario Di Biase.

L’artista ha spiegato che il ritratto dovrebbe essere pronto nelle prossime settimane. Quanto alle motivazioni della scelta di rappresentare proprio Giancarlo Siani, Jorit affida le parole alla giornalista – nonché sua compagna di vita – Anna Trieste:

“Siani era, è, molto più di un simbolo della lotta per la legalità. Per me, e per molti altri che continuano a fare con coscienza e con passione il loro mestiere, quello di giornalista, è soprattutto un giovane uomo ucciso perché faceva il suo lavoro di cronista. Da “abusivo”, da precario. Senza privilegi, tutele e protezioni. Costretto, come molti suoi colleghi di ieri e di oggi, a rinunciare spesso ai propri diritti pur di inseguire il proprio sogno. Io non vedo molta differenza tra un operaio che muore a nero su un cantiere e un giornalista precario che muore per un’inchiesta. In entrambi i casi la loro morte non sarà responsabilità di nessuno. Perciò il lavoro e la lotta per il lavoro devono essere alla base di tutto, Sempre.”

Il writer ha inoltre fatto sapere che potrebbe realizzare anche altri lavori a Giugliano e – come suo solito – soprattutto nelle aree periferiche e popolari.

 

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