lunedì, Agosto 4, 2025
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Prendi3Libri: apre a Napoli il primo sharing bookstore, ecologico e all’aperto

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Oggi, sabato 7 settembre, alle 11:30, verrà inaugurata a Napoli Prendi3Libri la prima libreria ecologica che regalerà libri e che offrirà uno spazio di lettura gratuito all’aperto nel cuore del Vomero. 

Realizzata interamente con materiali riciclati, La libreria Prendi3libri aprirà precisamente presso lo storico Chioschetto dei fiori di piazza Vanvitelli e sarà basata sulla sharing economy.

Cos’è la sharing economy alla base di Prendi3libri?

Il servizio è gratuito e tutti i cittadini potranno avere a loro disposizione non più di 3 libri, che si potranno poi restituire o scambiare con altre persone. I libri potranno essere tranquillamente letti sostando sulla panchina della piazza ritinteggiata lo scorso anno grazie all’impegno di tutti i volontari, godendosi così, oltre il piacere della lettura, anche il fresco della piazza.

L’iniziativa è nata grazie alla sinergia di Giovanni Estate, Davide Estate, Giancarlo Minniti, Dario Catania e la libreria IoCiSto. L’idea è quella di donare una piccola libreria ai frequentatori della piazza: Giovanni Estate ha messo a disposizione una delle facciate del Chioschetto, Giancarlo Minniti (Ribiciclo), grazie alla sua abilità artigianale, ha donato nuova vita a materiali che sarebbero stati considerati rifiuti; la libreria IoCiSto ha messo a disposizione i libri .

Il messaggio ecologista #Prendi3

La campagna promossa con questa iniziativa avrà l’hashtag #Prendi3Libri ed è legata al messaggio ecologista #Prendi3 che ha promosso la buona pratica di raccogliere almeno tre pezzi di plastica quando si va in spiaggia (al parco o in qualsiasi altro luogo pubblico), postando la foto sui propri social con l’hashtag #Prendi3. Lo scopo è quello di cominciare a usare i social media in maniera utile all’ambiente. 

Riprendendo quest’idea con questa innovativa libreria, il gruppo di ideatori vuole invitare tutti a leggere all’aria aperta, vivere la piazza e stare in compagnia di chi ama sia i fiori del Chioschetto che la lettura di un libro. Il Chioschetto stesso si arricchirà di uno spazio culturale che incentiverà le relazioni, nel rispetto della sostenibilità ambientale e il riutilizzo dei materiali, facendo sì che l’idea di una comunità che crei occasioni di felicità sia resa più concreta.

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Articolo di Nicola Avolio

Nino D’Angelo lascia la direzione del Trianon-Viviani

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Nino D’Angelo dice addio al Trianon in un lungo post su Facebook: “Fate in modo che resti una luce accesa per Forcella; una luce che illumina l’oscurità.”

Nino D’Angelo lascia la direzione artistica del teatro Trianon-Viviani. Ad annunciare la notizia lo stesso cantante con un lungo post pubblicato su Facebook, nel quale traccia un bilancio della sua esperienza, ringrazia la squadra di lavoro e la gente di Forcella, e auspica un luminoso futuro per il Trianon.

“Ciao Forcella, Cuore di Napoli. Questo non è un addio, non è una fine, piuttosto è una partenza verso nuove tappe della mia vita e della mia carriera artistica, con obbiettivi che per me ora sono possibili anche grazie al Teatro Trianon. Un ciclo si è compiuto: è giusto così.” È con queste parole che Nino D’Angelo saluta il ‘suo’ Trianon dopo tre anni di direzione artistica.

L’artista prosegue sottolineando il grande lavoro di cui il teatro è stato protagonista. Me ne vado lasciando un teatro che funziona, ristrutturato in gran parte, risanato nei conti” – scrive l’artista – “Un teatro che ha cercato di dialogare con le anime più diverse della scena culturale non solo napoletana, con quella popolare ma anche con quella d’autore. Un teatro di produzione e di accoglienza per i generi più diversi, che ha raggiunto l’obbiettivo di un’offerta ampia e varia, a portata di tutti. Un teatro che si è sforzato di ascoltare anche la grande richiesta di formazione e di visibilità che i tanti talenti della città esprimono e meritano.”

Non sono mancati i ringraziamenti, poiché – continua l’artista – “tutto questo è stato possibile grazie al contributo di una squadra, dai lavoratori fino a tutto il CDA, che ha saputo superare anche i momenti più difficili. A loro e a tutti gli artisti che hanno dato il loro fondamentale apporto, va il mio ringraziamento sincero.”

L’appello di Nino D’Angelo per il futuro, indirizzato a chi lo sostituirà, è quello di continuare a fare del proprio meglio, puntando sempre più in alto. “Sono sicuro che da qui in avanti per il nuovo direttore, chiunque sarà, sarà tutto più semplice, grazie al lavoro fatto fin qui. Si può e si deve fare di più e meglio, con l’impegno e la collaborazione di tutte le parti, e così, sono sicuro il teatro Trianon potrà raggiungere nuovi e importanti traguardi.”

Immancabile il profondo ringraziamento finale al “popolo di Forcella” per aver sostenuto quello che viene definito “il teatro del Popolo”. Parole che emozionano, quelle di Nino D’Angelo, che continua scrivendo: “Grazie per averlo riempito e soprattutto per aver riempito a volte il vuoto delle istituzioni che pure hanno voluto salvarlo e restituirlo alla città, ma altre volte sono state forse troppo affannate a rincorrere le emergenze e le priorità. Non sempre un teatro è emergenza e priorità: ma una comunità sì, lo è sempre. Voi siete stati e sarete sempre la mia comunità.”

Il cantante incoraggia proprio la sua comunità a “voler bene al Teatro del popolo, a fare scudo con la vostra vicinanza all’arroganza, al malaffare, alla criminalità, alla distrazione dei potenti, al razzismo e alle discriminazioni di ogni tipo.” Conclude, infine, con l’augurio di un luminoso futuro per il teatro. “Continuate a fare in modo che il teatro Trianon sia sempre il teatro del popolo, non permettete che diventi un garage come ha rischiato di diventare, o un supermercato, o un’altra pizzeria, non ce n’è bisogno. Fate in modo che resti una luce accesa per Forcella; una luce che illumina l’oscurità.

Leggende della Campania: il fantasma di Tiberio e la bella Carmelina

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La leggenda di questa settimana è una storia che affonda le radici nel passato più recente dell’isola di Capri: la bella Carmelina, ballerina di tarantella che nasce a fine ottocento da una famiglia di umili origini. La ragazza, danzando, parlava con un fantasma assai celebre sull’isola…

La ballerina di tarantella

Carmelina nacque nel 1880. Non era una ragazza ricca, ma si racconta che fosse davvero bellissima e che, soprattutto, fosse una bravissima ballerina di tarantella. 

Mentre danzava venne vista da un uomo che se ne innamorò non appena la vide: anche se molto giovani, i due convolarono subito a nozze. Carmelina ed il suo sposo decisero di aprire un’osteria, e lo fecero sul Monte Tiberio. 

Anche se così non pareva, all’inizio, la scelta della ragazza non fu casuale. Infatti, la sera, quando gli avventori dell’osteria consumavano cibo e bevande, accanto ai loro tavolini la bella Carmelina danzava la tarantella; quando si dedicava alla danza, le pareva d’udire delle voci che le sussurravano nell’orecchio e le raccontavano di un mondo antico ed in parte misterioso.

L’ancella di Tiberio

Pare che il fantasma che raccontava della propria epoca a Carmelina fosse uno spirito illustre, addirittura Tiberio, che compare in decine di leggende che hanno a che fare con Napoli, Capri e le altre isole.

Tiberio parlava a Carmelina, che poi raccontava quanto appreso dal fantasma agli avventori della sua osteria. I visitatori tornavano spesso per lei: era un piacere per gli occhi riempirsi della sua danza, ed ascoltare le sue storie misteriose era forse ancora più formidabile.

La gente di Capri e coloro che passavano per l’osteria iniziarono a chiamarla l’ancella di Tiberio. Carmelina raccontava loro storie incredibili: pareva infatti che Tiberio, dal monte dove si trovavano, facesse precipitare tutti i suoi nemici o anche solo chi non scatenava le sue simpatie. L’ultima ancella di Tiberio raccontava delle sue gesta più o meno nobili, a volte divertenti, e così l’osteria, arricchita dalla sua narrazione, era un’attività fiorente.

L’archeologo

Un giorno però giunse un visitatore, all’osteria, che avrebbe inaspettatamente portato Carmelina e la sua osteria alla rovina: si trattava di Amedeo Maiuri.

L’uomo, che come tutti rimase incantato dal furore che prendeva Carmelina quando danzava come fosse invasata, e che apprezzò ancor di più i suoi racconti, era un archeologo.

Amedeo iniziò gli scavi sul monte di Tiberio e riportò col tempo alla luce un reperto archeologico incredibilmente prezioso: la struttura d’una villa che si rivelò essere proprio del celeberrimo Tiberio.

La scoperta, che fu per tutti sensazionale, fu devastante per Carmelina, e non meno per la sua osteria. Infatti, durante gli scavi la clientela dell’osteria cambiò e si popolò di operai stanchi che non traevano alcun piacere dai racconti della donna; e, dopo la scoperta della villa, parve che a nessuno importassero più i racconti di Carmelina. D’altro canto, a cosa serve la fantasia quando c’è a disposizione una realtà di mura, pietra e terra?

Carmelina

Disperata, non rassegnandosi alla fine del suo successo, Carmelina diede fuoco alle sue vesti da ballerina e si uccise. 

Tutti coloro che l’avevano conosciuta rimasero sconvolti ed increduli alla notizia di quel suicidio: per nessuno era possibile che la bella Carmelina si fosse uccisa! Ed è forse per questo che intorno alla sua morte è stata cucita l’ultima leggenda: si dice infatti che sia stato lo spirito crudele di Tiberio ad ispirarla nel compiere l’estremo gesto.

Moriva così l’ultima ancella di Tiberio, una donna bellissima e talentuosa ma incapace di rassegnarsi al cambiamento. E chissà che, se ci si mettesse a danzare sul monte dove la poveretta spirò, il suo fantasma non inizi a sussurrarci nell’orecchio delle nuove storie, delle nuove leggende da raccontare.

Non perderti gli altri articoli sulle leggende della Campania:

BussoLaLeggenda I : Da dove nascono le Janare? 

BussoLaLeggenda II : Il fantasma del Caffè Gambrinus

BussoLaLeggenda III: La maledizione della Gaiola

BussoLaLeggenda IV: La Strega del Vesuvio

BussoLaLeggenda V: La Tomba di Dracula

BussoLaLeggenda VI: L’amore tra Posillipo e Nisida

BussoLaLeggenda VII: Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo

BussoLaLeggenda VIII: La Bella ‘Mbriana e l’ospitalità

BussoLaLeggenda IX: I segreti della Grotta Azzurra 

BussoLaLeggenda X: la storia di Castel dell’Ovo

BussoLaLeggenda XI: La strega di Port’Alba

BussoLaLeggenda XII: Tra diavoli e fate, le leggende del lago d’Averno

BussoLaLeggenda XIII: La storia d’amore dei colli di Napoli 

BussoLaLeggenda XIV: Storia della regina verde di Agropoli

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Regionali, De Magistris ammette: “Ho avuto contatti con Fico e Spadafora”

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Nonostante le smentite di alcuni esponenti, soprattutto dei 5 stelle, l’instaurazione di rapporti stabili tra De Magistris e i grillini è ormai sdoganata.

“In Campania si può creare un laboratorio significativo con una bella candidatura forte e una coalizione ampia che tenga ai margini gli estremisti che hanno danneggiato la nostra Regione. Quelli di destra e De Luca.”

Sono le parole del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ammette :

“Già prima del suicidio politico di Salvini avevo avuto interlocuzioni importanti con esponenti significativi soprattutto del M5s come Roberto Fico e Vincenzo Spadafora, ma anche del Pd, e si ragionava di Regionali e Comunali. Ora il quadro è cambiato e bisogna comprendere se questo rafforza l’idea di eventuali convergenze sulle elezioni locali. A mio avviso questo quadro politico può agevolare quel discorso perchè noi avremmo provato imbarazzo a sostenere una candidatura del Movimento 5 Stelle alla Regione con un sostegno nazionale dei 5 Stelle a Salvini.”

Una regia ben studiata che punta a spodestare il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, infatti, a tal proposito, De Magistris precisa:

“Siamo al lavoro per costruire un campo largo, senza pregiudiziali, purchè ci sia una discontinuità, una alternativa al calvinismo imperante nel centrodestra e all’esperienza di De Luca nel Pd. Se invece ognuno si chiude nel proprio recinto oppure se M5S e Pd si mettono d’accordo per sostenere De Luca, noi siamo pronti per fare una campagna elettorale da soli”.

https://www.facebook.com/labussolanews.it/videos/2467913776779281/

Al via la IV edizione del “Mediterraneo Reading Festival”

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di Luigi Carrara – Parte questa sera la quarta edizione del “Mediterraneo Reading Festival”, che si terrà anche quest’anno Frattamaggiore, in provincia di Napoli. Quest’anno la direzione artistica è stata affidata Jennà Romano e prevede tre serate di eventi al Chiostro del Centro Sociale in via Lupoli n.16 a Frattamaggiore, tutte ad ingresso gratuito, a partire dalle ore 21.00.

Il Mediterraneo Reading Festival è un appuntamento incentrato su musica, letteratura e recitazione in tutte le loro forme e con ospiti d’eccezione. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo Reading Festival di Frattamaggiore, è un appuntamento annuale che si prefissa di individuare e, soprattutto, valorizzare, tutte le forme d’arte che popolano il territorio. La rassegna ha visto nelle edizioni precedenti la partecipazione di artisti di risonanza nazionale come Francesco Tricarico, Fausto Mesolella (Avion Travel), Mariella Nava, Peppe Lanzetta, Letti Sfatti e tantissimi tanti artisti. 

Il Programma

Questa sera  si parte con “Fuorimano” un reading-concerto carico di passione scritto da Peppe Lanzetta assieme a Jennà Romano dei Letti Sfatti e a Daniele Sanzone degli ‘A67 e che vede la partecipazione del giornalista Sandro Ruotolo. Un “contenitore” artistico che vede il teatro incontrarsi con il rap e la canzone d’autore, arricchendosi con monologhi e letture.

Sabato 7 settembre ci saranno Fausta Vetere & Corrado Sfogli (Nuova Compagnia di Canto Popolare) con ospite Patrizio Trampetti, che ci porteranno con loro in un vero e proprio viaggio musicale, alla scoperta dei suoni e dei canti insieme agli artisti che per primi hanno portato alla ribalda la musica folk, partendo dagli anni ’70. Si parte dalla musica di tradizione come le tammurriate, fino ad arrivare alle ballate contemporenee.

Durante l’ultima serata della manifestazione ci sarà “Woodstock 1969-2019 Generazioni a confronto”, un evento-omaggio a distanza di cinquant’anni da quello che è stato senza ombra di dubbio l’evento live musicale più caratterizzante della musica moderna. Il concerto, che vedrà vari artisti riproporre brani della scaletta del famoso concerto del 1969,  sarà anticipato da un confronto sulle differenze generazionali, culturali, musicali e politiche viste oggi a distanza di mezzo secolo da quello che fu un vera propria rivoluzione di idee. Il tutto accompagnato da ospiti d’eccezione.

Suoneranno e canteranno: Germana Grano, Silvana Silvestri e Filippo Piccirillo, Pasquale Di Resta, Nicola Girardi, Nicola Copertino, Chiara Pezzella, Emanuele Picozzi e tante altre sorprese.

Ordigno esplode a Pollena Trocchia

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Intorno all’una di questa notte a Pollena Trocchia un ordigno è esploso sotto la serranda del negozio Obsession, al civico 76 di via Giuseppe Mazzini.

Lo scoppio ha devastato non solo la serranda e l’insegna del negozio, ma ha anche frantumato i vetri dell’abitazione che lo sovrasta.

Autore del gesto è un 36enne del Rione di San Giovanni a Teduccio, , che è rimasto gravemente ferito dallo scoppio dell’ordigno da lui stesso piazzata. La causa sarebbe dovuta alla miccia troppo corta della bomba che non avrebbe permesso ad Aprea di allontanarsi in tempo.

Oltre ad Aprea, sono rimasti feriti anche due 26enni che sostavano in un’auto nei pressi del negozio.

I primi ad intervenire sono stati tre agenti fuori servizio appartenenti a diverse forze dell’ordine che si trovavano in zona al momento dello scoppio: un finanziere, un poliziotto ed un carabiniere.

Le condizioni di Aprea sono gravi e già durante la notte il 36enne è stato sottoposto ad un’operazione, per cui non sarebbe in pericolo di vita.

Al momento Aprea è piantonato nella clinica Villa Betania, mentre i due 26enni, sempre di San Giovanni, hanno ottenuto il rilascio dopo accertamenti.

Non si tratterebbe, secondo le prime indagini, di un attentato di camorra questa volta, bensì di una ritorsione per un debito non pagato. La procura di Nola ha aperto un’indagine e si cercano i mandanti.

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Caserta: professore sospeso per maltrattamenti ad un alunno

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Caserta: il professor V. S. di  53 anni, accusato di maltrattamento nei confronti di un alunno.

Il professore sospeso insegnava all’istituto comprensivo “Luigi Vanvitelli” in piazza Ungaretti, nel quartiere di parco degli Aranci.

Il docente torna libero, dopo essere stato ai domiciliari, ma viene sospeso per 8 mesi con il divieto di insegnare in tutte le scuole.

Il tribunale del riesame di Napoli ha accolto la richiesta del legale Ferdinando Letizia. Il giudice ha revocato la misura cautelare dei domiciliari, ma ha attuato tale disposizione: “sospensione dell’esercizio dall’attività di insegnante presso qualsiasi istituto scolastico, sia pubblico che privato, per 8 mesi”.

La vittima del maltrattamento del professore sospeso è un ragazzo autistico di 14 anni, della scuola media dell’istituto comprensivo Vanvitelli. Il ragazzo avrebbe subito schiaffi, spinte, strette al collo e lancio di oggetti durante le lezioni. Nonostante il ragazzo in primis fosse aggressivo e riluttante al mondo della scuola, contro il docente ci sono comunque svariate testimonianze degli altri alunni.

In un caso specifico, addirittura davanti ai genitori della presunta vittima, il professore avrebbe stretto le mani intorno al collo del ragazzo, per poi fingere di abbracciarlo.

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Torre del Greco: 37enne si lancia dal balcone

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Donna di 37 anni si lancia dal balcone a Torre del Greco. Era stata in cura per la depressione.

Una 37enne di Torre del Greco è morta precipitando dal balcone. La donna era in casa con i due figli piccoli di 5 e 9 anni e il marito era al lavoro. Il quartiere ha avvertito un tonfo e le urla di chi ha assistito alla scena. Proprio in quel momento si trovava a passare di lì una volante della polizia del commissariato di Torre del Greco, che prontamente è intervenuta per soccorrere la donna gravemente ferita. La vittima è stata portata d’urgenza al Cardarelli. Rimasta in prognosi riservata, purtroppo è deceduta poco fa a causa di danni irreversibili. La polizia indaga sull’incidente e non è escluso che possa trattarsi di un suicidio. La donna era stata in cura per disagi legati alla depressione.

La Normale di Pisa a caccia di eccellenze campane

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La giornata di ieri ha dato il via alle giornate di orientamento organizzate dalla Scuola Normale Superiore di Pisa in collaborazione con la Federico II di Napoli, che termineranno lunedì prossimo.

Le eccellenze italiane verso l’orientamento

Gli 84 studenti attesi tra Napoli, Puglia e Toscana, sono stati accolti per la loro prima lezione in una delle sale dell’autorevole Università Federiciana e per una settimana assisteranno alle lezioni universitarie tenute da illustri docenti di tutte le discipline. Durante questa settimana potranno sfruttare al meglio la straordinaria possibilità concessagli per sviluppare un’idea più limpida rigurdo il percorso di studi da intraprendere all’Università.

“Un percorso che la Normale di Pisa persegue da 30 anni circa” spiega Luigi Ambrosio, direttore del prestigioso ateneo toscano, con origini campane.

“Facciamo ai migliori studenti della quinta superiore delle lezioni approfondite che possono guidarli al meglio nel loro percorso formativo e far emergere un potenziale che spesso è sopito e va solo stimolato”.

La grande occasione offerta alle 84 giovanissime eccellenze è però senz’altro un’ottima opportunità per accrescere la fama dell’ateneo toscano, come conferma il rettore Gaetano Manfredi: “Un’occasione per far conoscere a questi studenti eccellenti che provengono da tutta Italia la nostra proposta didattica, cultura, qualità formativa, e il valore della nostra università che sempre di più rappresenta un grade riferimento”.

L’istituzione in via sperimentale della Scuola Superiore Meridionale

Il mancato insediamento della Normale di Pisa a Napoli, bloccato da un intervento della Lega, ha aperto la strada all’istituzione della Scuola Superiore Meridionale. Ottanta milioni di euro in cinque anni stanziati dal Miur alla Federico II grazie ai successi ottenuti dall’ateneo napoletano in questi ultimi anni.

Ai posti per diplomati, che avranno vitto e alloggio gratis oltre ad una borsa di studio di 12oo euro annui, si aggiungeranno i dottorati di ricerche che partiranno a breve.

 

 

Conte bis, il neoministro Amendola omaggia Angelo Vassallo

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In occasione del giuramento del governo Conte bis, il neoministro Amendola ricorda Angelo Vassallo, sindaco di Pollica vittima della criminalità.

Vincenzo Amendola è stato nominato Ministro per gli Affari europei del governo Conte bis. Già responsabile esteri PD e coordinatore dei segretari regionali del partito, è stato capogruppo PD nella commissione esteri della Camera e membro della delegazione parlamentare all’OSCE. Poi è stato sottosegretario agli Esteri del governo Gentiloni.

In occasione del giuramento del governo Conte bis, sui suoi profili social, Vincenzo Amendola dedica l’inizio della sua carica ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica vittima di un agguato di matrice mafiosa.

Sono 9 anni da quando Angelo Vassallo è stato ucciso. Al tempo ero segretario del Pd Campania, fu uno dei momenti più dolorosi della mia vita. Oggi per me è un giorno speciale, giurando sulla costituzione penso anche a lui. Con disciplina e onore.

Lo ha scritto su Twitter Vincenzo Amendola, neoministro degli Affari europei.

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