martedì, Dicembre 30, 2025
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La Ministra Azzolina: “Ragazzi felici a scuola, ci devono rimanere. I contagi non avvengono lì”

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“I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. – Dichiara la ministra Azzolina – E ci devono rimanere. Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove”.

Lo dice all’ANSA la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

“I numeri e le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L’attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extrascolastiche, come ribadiamo da tempo”, dice all’ANSA la ministra.

Ischia, trovato senza vita il professore di matematica scomparso

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Corpo del professore scomparso a Ischia ritrovato in un’area isolata privo di vita.

Il corpo senza vita di un professore di 40 anni è stato individuato in un’area impervia a Ischia. Aveva lasciato il suo scooter all’inizio del percorso che conduce alla zona montuosa dei Frassitelli. Vi si era diretto alle 8 di ieri mattina, dopo aver salutato moglie e figli per recarsi a lavoro all’istituto alberghiero dove insegnava matematica.

Le ricerche erano partite nella serata di ieri. Stamattina il ritrovamento dello scooter, con il giubbotto blu del professore adagiato sulla sella, avevano fatto scattare i controlli a tappeto nell’area collinare che abbraccia uno dei versanti del monte Epomeo. L’ipotesi dell’incidente resta la più accreditata.

Le ricerche sono state coordinate dal vice questore Maria Rosaria Ferrara, in collaborazione con Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, e con l’ausilio di un elicottero e di alcuni droni. Si attende l’esito di un primo esame del medico legale. Profondo sgomento nella comunità isolana, dove l’uomo viene raccontato come un professore entusiasta e piena di vita.

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Conte firma il nuovo DPCM: Le principali novità in 7 punti

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di Maria D’Angelo – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmano il Dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid.

Le misure anti contagio del nuovo Dpcm firmato saranno valide per i prossimi trenta giorni. Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm:

1) Divieto di feste private con “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva.

2) Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

3) Divieto di gite scolastiche e stop al calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale.

4) Obbligo di mascherine in luoghi chiusi e all’aperto. Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

5) Per Cinema e concerti limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere.

6) Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso.

7) Sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti, si legge nella bozza del Dpcm, “da parte delle società professionistiche e – a livello sia agonistico che di base – dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.

Preziosi (IV), mobilità disastrosa di Napoli mette ko salute

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“É indecente che Napoli continui ad essere
paralizzata dal traffico e con un servizio di trasporto pubblico cittadino che può
essere considerato al massimo una speranza. Invece di lavorare in sinergia con
la Regione, da palazzo San Giacomo arriva solo retorica inutile”.

Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Italia Viva, commenta così, sottolinea una
nota,

“il caos che ormai da giorni regna a Napoli e che rischia di aggravare
l’andamento della pandemia in città”.

“Lo stop alle funicolari e la mancanza
assoluta di regole e orari per i pullman cittadini porta la gente ad assieparsi alle
pensiline e a stiparsi in mezzi che, quando arrivano, sono pieni all’inverosimile.
C’è un limite a tutto, e direi che qui il segno è stato passato da un pezzo. Invece
di continuare a fare chiacchiere e trincerarsi dietro una retorica sterile De
Magistris farebbe bene ad occuparsi dei cittadini, almeno in questi pochi mesi
che che ancora resterà attaccato alla poltrona”.

Luigi de Magistris lancia Alessandra Clemente candidata a Sindaco di Napoli

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Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha annunciato che Alessandra Clemente, assessora ai Giovani del Comune, sarà candidata alla carica di sindaco alle elezioni amministrative del 2021.

“Ho ritenuto che Alessandra Clemente potesse essere la persona in questo momento più utile per aprire un ragionamento con la città, con la nostra maggioranza, con coloro che hanno fatto il viaggio insieme a noi, con i partiti, insomma con tutti. Credo che questo sia il metodo giusto”.

Ha detto de Magistris parlando con i giornalisti a margine di una riunione del Consiglio metropolitano.

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Napoli, accoltellato nella notte ragazzo di 20 anni

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Bagnoli (NA), intervento dei carabinieri in via Empedocle, nel quartiere Pianura della città, dopo la segnalazione di una rissa.

Paura a Pianura, dove si è consumata una rissa che è culminata con l’accoltellamento di un giovane 20enne. Giunti sul posto i carabinieri hanno riscontrato macchie di sangue sul selciato. Durante i controlli del caso è emerso che il giovane, residente in zona, era giunto all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il ragazzo presentava diverse ferite da taglio sul corpo e una più preoccupante al torace.

Il ragazzo è  stato trasferito al Monaldi, dove è tuttora sotto osservazione con prognosi riservata. Gli uomini dell’arma hanno quindi acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona dove è avvenuta la rissa.

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BussoLaLingua // Ma che cos’è “l’arteteca”?

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Arteteca: questa parola suonerà bizzarra e misteriosa a coloro che non hanno mai messo piede nella città partenopea, mentre risulterà certamente familiare a coloro che hanno vissuto o almeno passeggiato tra le strade di Napoli.

“Chillo” si sente dire spesso da qualche adulto spazientito o da un insegnante esasperato “tene l’arteteca!

Questa parola così particolare viene utilizzata per indicare qualcuno – molto spesso un bambino – che non riesce mai a star fermo. Un ragazzino eccessivamente vivace, uno di quelli che ama correre e saltare dietro a cui genitori sfiniti si trascinano, sperando che non si faccia male, a Napoli ha “l’arteteca”.

Ma perché si dice così? E che cos’è, alla fin fine, quest’arteteca che pare quasi una malattia? #BussoLaLingua questa settimana ve lo racconta.

Tra latino e medicina

In effetti, all’origine di questa parola c’era per davvero un termine medico: arteteca deriverebbe infatti dal latino arthritis. Con questo vocabolo, traducibile come artritide o artrite, si indicava una patologia che aveva come conseguenza un movimento continuo e forsennato delle membra.

I latini chiamavano questa malattia Gutta, ovvero goccia, in quanto erano convinti che fosse causata da un umore che “gocciolava” tra gli spazi delle articolazioni. Probabilmente ci si riferiva a quella oggi conosciuta come Corea di Sydenham, un’encefalite popolarmente nota anche come ballo di San Vito che si manifestava in individui affetti da malattie reumatiche.

Questa infezione batterica era prima molto più diffusa, ma adesso si è molto ridotta per via dell’uso degli antibiotici. Uno dei sintomi principali erano appunto dei movimenti rapidi e a scatto che si manifestavano soprattutto nel viso e negli arti, nelle mani e nei piedi.

In seguito la parola arteteca tuttavia si è discostata dalla sua accezione originaria ed ha finito per indicare, in  modo un po’ canzonatorio, quei bambini vivaci e che non riescono proprio a star fermi.

Chillo tene l’arteteca!

Conoscere l’origine di questo simpatico modo di dire lascia in effetti un po’ l’amaro in bocca e rende macabra l’esclamazione “Chillo tene l’arteteca!”, soprattutto se riferito a ragazzini. Essere vivaci, tutto sommato, non è una malattia e fa parte del mestiere d’essere bambini.

Voi avevate mai usato questo modo di dire? Conoscevate la sua origine? 

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Scopri i segreti di altre parole e modi di dire:

Se vuoi approfondire la tua conoscenza sulla nostra cultura regionale o leggere altre storie della Campania, non perderti le nostre rubriche sulle Leggende e sui Sapori della nostra regione : #BussoLaLeggenda e #BussoLaTavola

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Napoli, Movida e locali irresponsabili: Decine di segnalazioni

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“E’assurdo che con 700 contagi al giorno il sabato sera si esca per strada in mezzo a migliaia di persone senza la mascherina. Se non è irresponsabilità come altro vogliamo chiamarla? Il Lungomare di Napoli questo fine settimana è stato strapopolato da ragazzi senza mascherina che passeggiavano tranquilli, e sulla stessa strada i ristoranti si preparavano alla chiusura.”

Lo hanno detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e Gianni Caselli, consigliere della I Municipalità per Il Sole che ride.

“Cosa spinge tanti cittadini a non rispettare le regole? Ci arrivano segnalazioni di affollamenti senza le opportune precauzioni anche dalla provincia, come pure indicazioni di locali che non rispettano le ordinanze e, anzi, permettono assembramenti e chiudono in piena notte vendendo alcolici e super alcolici senza alcun freno. Siamo allibiti, come può esserci tanta strafottenza rispetto a un problema così grande che rischia davvero di cambiare per sempre le nostre vite?”

“A Posillipo abbiamo dovuto segnalare alla polizia assembramenti di minorenni in piazza Salvatore di Giacomo, diventata un luogo di ritrovo di ragazzini senza mascherina e che non rispettano minimamente il distanziamento sociale. Gli agenti, prontamente intervenuti, li hanno identificati. Ma l’incoscienza non ci porterà lontano se non verso un nuovo stop di cui la città e il Paese intero non ne saprebbero uscire facilmente. Rischiamo un nuovo lockdown a causa di cialtroni e incoscienti, le disposizioni vanno rispettate e servono più controlli, perché solo una presenza massiccia delle forze dell’ordine può garantire il rispetto delle ordinanze”.

“Gli irresponsabili, che a giudicare dalle segnalazioni che ci arrivano sono numerosi, ha aggiunto Borrelli, vanno fermati. Non possono, con la loro scelleratezza, decidere anche per la salute altrui. Se la situazione contagi dovesse sfuggire di mano pagheremmo tutti. Le disposizioni vanno rispettate e chi non lo fa non ha alcuna giustificazione se non commiserazione per l’infinita ignoranza di cui è affetto. Abbiamo inviato tutto il materiale in nostro possesso sia all’Unità di crisi della Regione che alle forze dell’ordine, i trasgressori devono essere punti assolutamente”.

Focolaio Covid nell’RSA di Colli Aminei: 48 positivi

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All’interno della residenza ci sono attualmente 48 positivi al Covid , sui 225 tamponi effettuati ieri.

I positivi sono quasi tutti asintomatici a parte qualcuno che ha dei sintomi non gravi, come un po’ di febbre. L’Asl sta monitorando la residenza ed e’ intervenuta per isolare i positivi, creare percorsi che li separino dai negativi e assicurare la sicurezza dei residenti.

Dopo aver appurato il focolaio, le autorita’ sanitarie hanno trasferito 3 ospiti positivi della Casa Albergo al primo piano, dove ci sono tutti gli altri positivi, per poter confinare tutti coloro che hanno il virus allo stesso piano ed limitare al massimo i contatti con gli altri piani.

I contatti diretti potenzialmente infetti, sono stati lasciati allo stesso piano in camere separate dai covid positivi. Sono stati differenziati ulteriormente i percorsi tra i vari piani e definito il personale addetto esclusivamente al primo piano a cui sono stati forniti i dispositivi di protezione, mentre e’ stata effettuata la sanificazione di tutti gli ambienti e chiuso l’accesso a parenti e visitatori. Anche le funzioni religiose sono state sospese.

Covid-19: quarantena ridotta a 10 giorni e nuovo iter per i tamponi, ecco le direttive del Cts

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Sempre più contagi, sempre più tamponi. Il sistema sanitario sta affrontando un nuovo grande periodo di crisi, a causa della nuova ondata di contagi che ha investito il paese. Il Comitato Tecnico Scientifico, nel tentativo di alleggerire il peso che sta schiacciando il settore della salute, ha rilasciato nuove direttive sul trattamento dei malati. Cosa cambia quindi per chi è risultato positivo?

Per iniziare, la quarantena viene ridotta da 14 giorni a 10, e alla fine di questi 10 giorni basterà un solo tampone negativo per poter essere considerati guariti. Tuttavia, la procedura cambia nel caso in cui si accusino i sintomi della malattia, in quanto per tali soggetti gli ultimi 3 giorni di quarantena dovranno essere obbligatoriamente senza sintomi. Un altro caso particolare riguarda i soggetti che non risultano negativi dopo 21 giorni: per loro ci saranno 2 tamponi, uno il decimo e uno il diciassettesimo giorno, e per i casi asintomatici l’isolamento terminerà in ogni caso il ventunesimo giorno, risultando il virus non abbastanza carico per la replicazione.

Infine, nel caso in cui si abbiano avuti contatti stretti con una persona risultata positiva, è previsto comunque un isolamento fiduciario di 10 giorni, con tampone alla fine dell’isolamento.

L’obiettivo di tali misure è ridurre il numero di tamponi, considerando le difficoltà che sta attraversando l’intero sistema sanitario, mantenendo tuttavia misure rigorose atte ad arginare il contagio.

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