venerdì, Agosto 1, 2025
Home Blog Pagina 2162

Artify, l’app tutta napoletana che trasforma le foto in arte

0

Artify, la nuova applicazione che può trasformare in quadri d’autore ogni nostra foto è di uno studente di Napoli.

Lo sviluppatore di Artify è Pierpaolo Sepe, un’eccellenza napoletana nel campo dell’intelligenza artificiale. Attualmente infatti studia Intelligenza Artificiale all’Università di Pisa, ma si è laureato in informatica con record di lodi all’Università degli studi di Napoli Parthenope, con il professor Alfredo Petrosino, venuto a mancare prematuramente proprio un paio di mesi fa.

Pierpaolo ha 25 anni, ma ha già un curriculum invidiabile. Nel 2016 è infatti arrivato secondo in tutta Italia ai difficili test per entrare nella allora neonata Developer Academy Apple di San Giovanni a Teduccio.

Appassionato di ciò che fa e affascinato da ciò che può creare con lo sviluppo di applicazioni, la determinazione di Pierpaolo lo ha anche portato negli Stati Uniti per ben due volte. La prima nel 2017, come vincitore della Scholarship per la RWDevCon; la seconda a giugno di quest’anno come vincitore della esclusiva WWDC19 (Apple World Wide Developers Conference). Proprio dallo “scheletro” del progetto presentato per vincere la WWDC nasce Artify.

Pierpaolo Sepe, sviluppatore di Artify, alla WWDC19

Artify: la nuova applicazione per iOS

Artify utilizza le più avanzate reti neurali per trasformare ogni selfie, ogni paesaggio, ogni momento immortalato da una foto in un’opera d’arte. Le foto assumeranno lo stile di famosi artisti come Van Gogh, Leonardo da Vinci, Edvard Munch, Frida Kahlo e tanti altri.

Sembra quasi scontato spiegare come nasce il nome di questa applicazione, che ricorda vagamente la famosa applicazione di musica, eppure le prime due lettere nascondono una chicca! Con ARtify infatti (nello specifico con la versione PRO acquistabile a soli 0,99 euro) sarà possibile divertirsi anche con la realtà aumentata (Augmented Reality). Le nostre foto, modificate con gli stili di opere famose, potranno quindi essere protagoniste di una nostra personale galleria d’arte.

Ecco uno dei commenti di un utente su App store:

«Conosco quest’app dai primi stadi del suo sviluppo e continuo a vedere miglioramenti costanti. In questa prima versione sullo store lo sviluppatore offre una grande varietà di stili e modalità di applicazione, si possono realizzare delle immagini davvero belle e particolari. Inoltre l’utilizzo della realtà aumentata nella versione pro (davvero economica per quel che offre) permette di immaginare l’immagine su una parete come se fosse un quadro, il che può essere molto utile per decidere come arredare interni in maniera fantasiosa e divertente».

Altre caratteristiche di Artify

Inoltre Artify, oltre ad avere anche un’interfaccia molto inuitiva, ha un fondamentale punto di forza, a differenza di altre applicazioni. Il trasferimento di stile avviene direttamente sul proprio dispositivo senza bisogno di connessione ad internet. Le foto quindi non verranno inviate a nessun server così da tenere la privacy al sicuro.

Insomma il tutto è offline ed è solo l’utente a scegliere con chi condividere le foto. Ciò permette ad Artify di essere un passo più avanti rispetto ad altre applicazioni, negli anni in cui scoppiano scandali (come il caso Cambridge Analytica) che ci fanno dubitare della sicurezza della nostra privacy, semplicemente se usiamo i nostri dispositivi elettronici.

Lo stile da applicare alle foto è regolabile (strong e soft). Nella versione gratuita sono disponibili più di 15 stili, ma ne verranno aggiunti di nuovi costantemente, come lo stesso Pierpaolo promette, con uno sguardo pieno di entusiasmo pensando alla sua “nuova creatura”.

Castel dell’ovo con lo stile della Gioconda di Leonardo, modificato con Artify

Insomma con Artify, il napoletano Pierpaolo permette anche a noi di diventare artisti, anche se il primo ad aver creato una piccola opera d’arte nell’innovativo mondo dell’Intelligenza Artificiale è proprio lui.

Per scaricare gratuitamente Artify o acquistare la versione PRO clicca qui; per seguire tutte le novità sulla sua pagina facebook clicca qui!

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Picchiato in carcere L’appello della compagna: ‘Aiutatelo’

0

Il trentenne originario di Eboli Mauro C. era detenuto fino a due giorni fa nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ma è stato trasferito ieri sera nel carcere di Secondigliano. Il debito di Mauro con la giustizia è consistente e, esclusi eventuali sconti di pena, ritornerebbe in libertà nel 2024. Secondo la compagna, Roberta Somma, che ha sporto denuncia ai Carabinieri di Eboli, Mauro si trova attualmente in pericolo di vita. Dopo essere stato tratto in arresto e portato nel carcere di Fuorni nell’agosto del 2018, Mauro è stato trasferito in diversi istituti circondariali della Campania fino a Santa Maria Capua Vetere. In quel periodo sono iniziate le forti preoccupazioni della famiglia. “Vi prego, aiutate il mio compagno massacrato di botte, in carcere». È l’appello di una donna, preoccupata per le condizioni del padre di suo figlio.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

Auguri Roger, colui che sfidò il Tempo

0

di Raffaele Accetta- Sono 38 candeline per Federer, pronto ad altre battaglie e dimostrarci che no, non è ancora finita.

Hai 30 anni, hai vinto tutto, stai pensando di ritirarti? Hai 31 anni, hai vinto tutto pensi di ritirarti? Un infortunio così serio, è il momento di dire addio? Sei tornato ma ora ne hai 34, pensi di ritirarti? Un’altro infortunio duro, adesso non ti sembra proprio il caso di ritirarti? Ok sei tornato e hai vinto ancora, ma ora dopo una tale chance sprecata non è il momento giusto di dire basta?

La risposta a tutte queste domande è sempre stata la stessa, un sorriso, sguardo sereno e un perentorio: “mi diverto ancora, vediamo”.

Perché è proprio tutta li la verità, tutta li la differenza fra lui e tutti gli altri, essere mosso sicuramente da un ego non da poco e un talento smisurato ma soprattutto da tanto amore, da quella passione che rende sopportabili viaggi, allenamenti, conferenze stampe e tutto ciò che un professionista ancora numero 3 del mondo deve fare per restar ai massimi livelli.

Lottare, sacrificarsi, sudare, stringere i denti, sono i mantra dei suoi avversari e si sentono in quasi tutti gli sport, ma lui no, vede ciò come conseguenza di un unica cosa “l’amore per questo splendido sport”, ciò che più di ogni cosa può spingerti avanti anche dopo batoste tremende come quella di Wimbledon 2019 o le tante cocenti sconfitte patite in carriera.

Tutti possono vedere il suo palmares e dire che sia il migliore, pochi però si soffermano sulle battute d’arresto, sui fallimenti, sui momenti in cui tutto sembrava finito, tutto ciò che lo ha portato ad essere il giocatore che ha vinto più slam di sempre ma anche quello ad aver perso più finali di tutti, un paradosso che ben descrive lo svizzero.

Roger Federer, baciato dagli dei del tennis con il più sfolgorante talento si sia mai visto, eppure come il Pelide Achille, dotato di un punto debole, il suo essere un uomo sensibile.

Il talento è si fuori dal mondo ma il cuore è quello di un ragazzo semplice, che ha dovuto lottare con i demoni infuocati dell’adolescenza, passando per la morte del suo adorato coach prima di sbocciare, prima di divenire quasi freddo per tenere a bada quel fuoco che aveva dentro affinché divenisse energia e non lo riducesse in cenere.

Il ragazzino con i capelli tinti di giallo ed i brufoli che vinceva il primo titolo a Milano, diveniva poi il perfetto Gentleman, dentro e fuori dal campo, dalla classe dei gesti tennistici alla classe nei gesti di beneficenza, a quella nel vestirsi fino a quella di porsi con giornalisti e semplici fan.

Il suo cuore, accusato spesso di averlo tenuto lontano da record ancora più sfolgoranti, che nell’ultima finale l’ha fatto tremare nei momenti chiave e che tante volte prima di questa aveva fatto lo stesso, è invece ciò che rende questo ragazzo svizzero, semplicemente Roger Federer, il Re!

Quel cuore che gli ha fatto prodigare tutto se stesso per questo sport, quel cuore che ha costruito intorno a lui la famiglia e il team che lo hanno sostenuto e supportato sempre, quel cuore che gli ha fatto superare i momenti più duri e le sconfitte più cocenti, quel cuore che a 38 anni lo fa ancora lottare come e più di un ragazzino, semplicemente perché “ama giocare” e tanto gli basta per essere felice e rendere noi felici.

Un giocatore fuori dal tempo, senza bandiera, amato in ogni luogo con trasporto ed energia, una persona capace di mostrare a tutti che i limiti sono un qualcosa di aleatorio, che essere se stessi val bene delle grandi delusioni, che essere umani tra i robot va bene, che l’importante è lottare e sognare per ciò che ci emoziona.

Non c’è età per questo, non c’ è vincolo che tenga, finché cuore e mente sono li, focalizzati sulla passione per ciò che si fa tutto sembrerà accettabile, tutto sembrerà sostenibile, tutto sembrerà realizzabile.

A te che ci regali la gioia e la magia del tennis,
A te che bruci di passione infiammando i nostri cuori,
A te che lotti come un leone ma con il cuore di un bambino,
A te che invecchi ma non ti curi di ciò e vai avanti senza voltarti indietro,
A te che non ti arrendi mai, che quando tutto sembra finito stringi forte il tuo cuore e continui
A te che non ti poni limiti, che ti lanci sempre un pò più avanti, perché si, la storia per te ancora non è finita,

Auguri di buon compleanno e di una ancora lunga e prospera carriera.

Per sempre tuo, il Tennis.

Seggiolini del San Paolo allo Stadio Landieri di Scampia

0

Stamattina è iniziato il montaggio di circa 1500 seggiolini dello stadio San Paolo al Landieri, che lo scorso maggio sono stati smontati dall’impianto di Fuorigrotta per far spazio ai nuovi, in vista della cerimonia di apertura dell’Universiade Napoli 2019.

L’Agenzia Regionale per l’Universiade, in accordo con la società Tipiesse – Graded, che si è occupata anche di montare i nuovi seggiolini dello stadio di Fuorigrotta, si è impegnata celermente a far rinascere lo stadio Landieri, l’impianto di Via Hugo Pratt intitolato ad Antonio, vittima innocente di camorra a 24 anni durante la prima faida di Scampia del 2004.

Abbiamo accolto con piacere la richiesta di un intero quartiere e abbiamo mantenuto la promessa. Grazie anche all’impegno della ditta Tipiesse – Graded, da domani inizierà il restyling, con il montaggio dei seggiolini del San Paolo, di un campo sportivo che è il fiore all’occhiello del quartiere e punto di ritrovo per i ragazzi di Scampia”, dichiara il Commissario straordinario Gianluca Basile.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Tragedia al Mare: Ex assessore alla provincia di Napoli Muore davanti a moglie e figli

0

Aveva 72 anni ed era in vacanza nel mare di Sicilia, precisamente a Cefalù. E’ qui che si è consumata la tragedia che ha colpito Pasquale Nappi, ex Assessore alla Provincia di Napoli originario di Liveri.

Stando a quanto ricostruito da inquirenti e testimoni, Nappi stava facendo il bagno quando la moglie e la figlia si sono accorte che qualcosa non andava: Chiamato il 118 ormai non c’era più niente da fare.

Quella di Nappi è solo una delle ultime vittime di questa anomala stagione estiva, che si sta rivelando particolarmente piena di eventi tragici che si verificano quasi ogni giorno sulle spiagge della nostra penisola: Solo martedì altri 2 decessi nel cilento, malori in parte dovuti all’estate particolarmente rovente che imperversa sulle nostre spiagge.

Il Ministro Costa attacca: “chi accende i roghi deve andare in galera”

0

Io ho fatto tutto quello che dovevo fare. E non solamente io. Nel novembre 2018 è stata istituita una cabina di regia per prevenire questo odioso fenomeno dei rifiuti tossici, e ad oggi ognuno ha fatto il suo, tranne il ministro dell’Interno“. Lo dice, in un’ intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’ambiente Sergio Costa, a proposito di quanto sta avvenendo nella Terra dei fuochi di recente. Secondo Costa, Salvini si dovrebbe occupare del “presidio del territorio, il ministro dell’Ambiente non ha il potere sulle forze di polizia“. “Statisticamente i roghi avvengono sempre alla stessa maniera. Si sa dove accendono i fuochi, a che ora, con quale modalità. Per prevenirli bisogna fare quindi degli appostamenti, e poi arrestarli e portarli in galera. Ma quelli non li posso certo fare io. È andata così a Battipaglia, a Giugliano, a Caivano. E mentre c’erano questi roghi il ministro dell’Interno non se ne occupava“. Era a Milano Marittima, soggiorno di cui si è già discusso diffusamente, «già, al mare, o comunque non era dove serviva». Chiarisce però che non è un attacco al collega: «Per carità, è un appello. Chiedo al ministro dell’Interno Matteo Salvini di occuparsi della Terra dei fuochi. Una settimana fa ho scritto anche al premier Giuseppe Conte per questo». Fra i due ministri ci sono già state frizioni negli scorsi giorni per i commenti di Costa sulla vicenda del figlio di Salvini sull’ Acquascooter della Finanza.

La Terra dei Fuochi deve essere al centro dell’agenda di tutte le istituzioni. Ho letto le parole dei ministro dell’Ambiente che lancia un allarme. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche: ognuno – a partire da chi ha la responsabilità politica di garantire l’ordine pubblico – faccia la sua parte perché la priorità è la salute dei cittadini. Esiste già una cabina di regia: è importante che continui a lavorare”, così commenta anche il Presidente della Camera Roberto Fico, che su Facebook ha condiviso la notizia del Corriere.

Come il Ministro ha riferito negli scorsi giorni ci sono stati numerosi episodi di incendi dolosi e vandalismi nell’area della Campania. Due giorni fa, a Battipaglia, l’incendio di rifiuti si è sviluppato all’interno di un’azienda che stocca rifiuti speciali non pericolosi nella zona industriale (Ne abbiamo discusso ampiamente in questo articolo). Nei giorni scorsi, a Giugliano, grazie all’utilizzo di droni dell’Aeronautica è stato sventato un rogo. E sempre a Giugliano alcuni mezzi adibiti alla raccolta differenziata dei rifiuti sono stati danneggiati all’interno del piazzale di un’impresa: pare siano state sottratte le batterie ed il gasolio a 14 camion, mentre ad altri mezzi sono stati rotti i vetri. A Caivano, invece, un mezzo di una ditta che si occupa di rifiuti è stato sottratto all’autista e poi trovato incendiato.

 

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Ministro Lezzi rilancia Scampia: 50 milioni per riqualificazione

0

Ieri a Roma ho incontrato il sindaco Luigi De Magistris per approfondire alcuni dossier su Napoli e, in particolare, quello relativo a Scampia: un progetto di riqualificazione al quale entrambi teniamo molto. In particolare, ho confermato al sindaco la piena disponibilità a finanziare, dopo l’abbattimento delle vele, la rigenerazione di quell’area prevedendo lo stanziamento a settembre di 50 milioni di euro attraverso il Fondo sviluppo e coesione, di cui presiedo la cabina di regia. Il passaggio successivo prevederà il via libera da parte del Cipe, dopo di che tale finanziamento diventerà effettivo. Anche in occasione dell’incontro di ieri ho registrato la piena disponibilità alla collaborazione da parte del sindaco De Magistris e la volontà di lavorare in sinergia per il bene della città“, sono parole del ministro per il Sud Barbara Lezzi all’ indomani del “costruttivo e positivo confronto, nel solco della consueta collaborazione istituzionale”. Molti i temi di cui hanno trattato (fra i quali Bagnoli), che saranno al centro di ulteriori incontri ed approfondimenti. Su un tema in particolare la responsabile del ministero e il primo cittadino di Napoli sono entrati già in un’importante e strategica fase operativa, quella riguardante la riqualificazione urbana del quartiere di Scampia.

Si tratta della seconda fase del progetto Restart Scampia, fino ad oggi non ancora coperta da finanziamento. Su questa fase, successiva quindi all’ abbattimento delle vele di Scampia, fin da settembre sono attesi importanti sviluppi con la cabina di regia del Fondo di coesione e sviluppo, presieduta dal Ministro Lezzi, che proporrà al Cipe l’importante finanziamento per la riqualificazione della area in seguito all’abbattimento delle vele.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Dramma nel Cilento, due turisti morti in poche ore

0

Altri due morti nel Cilento nella stagione estiva. Due persone sono decedute ieri mattina mentre trascorrevano le loro vacanze tranquillamente.

A Casalvelino è avvenuto il primo dramma. Il corpo di un anziano turista è stato rinvenuto in mare, nei pressi della spiaggia del Villaggio Copacabana. Vincenzo Sorrentino, cittadino di San’Antonio Abate, stava nuotando prima di avvertire, probabilmente, un malore al quale non ha potuto reagire. Il 71enne era in vacanza nel paese Cilentano e ha perso la vita in pochi istanti, forse senza neanche potersene rendere conto. La tragedia è stata segnalata da alcuni bagnanti che hanno notato il corpo in acqua. giacché l’anziano galleggiava vicino alla riva. L’allarme è stato immediato: l’uomo è stato riportato sulla spiaggia dove gli sono state praticate le prime manovre salvavita mentre arrivavano i sanitari del 118. Sono arrivati poi gli agenti della polizia locale, i carabinieri della stazione di Acquavella e un’ambulanza inviata dalla centrale operativa dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Per il turista c’è stato poco da fare. Probabilmente l’ha colto un infarto. Era presente anche il medico legale Adamo Maiese che ha eseguito l’esame esterno. La salma, dopo gli accertamenti di rito, è stata consegnata alla famiglia per il rientro a Sant’Antonio Abate e permettere il regolare svolgimento dei funerali.

A distanza di pochi minuti un altro dramma si è consumato a Palinuro. Erano circa le 11.30, un anziano turista residente a Nocera Inferiore consumava un drink insieme alla moglie in un noto bar nel centro del paese, quando si è accasciato al suolo. È caduto a pochi passi dal bancone del bar ed è morto a causa di un malore che non gli ha lasciato scampo. L’uomo, 83 anni, in vacanza nella cittadina cilentana, si era recato al bar al ritorno dalla spiaggia per consumare una bibita fresca quando, all’improvviso, ha perso i sensi. I dipendenti del bar hanno allertato immediatamente i soccorsi che, giunti sul posto in tempi brevi, non hanno potuto che constatare il decesso di Domenico Alfieri.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Fb de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Pompei, Leonardo Di Caprio fa una visita in segreto

0

Leonardo Di Caprio, celebre attore statunitense che ha recitato da protagonista in Titanic e ha vinto il Premio Oscar nel 2016 per la sua interpretazione in Revenant, si è recato nel tardo pomeriggio di ieri nel sito archeologico di Pompei, in incognito, a osservare i resti dell’antica città romana. Di Caprio era stato poco prima agli scavi di Ercolano ed è successivamente tornato a Pompei, dove già nel 2010 aveva fatto tappa, restando senza fiato dinanzi alla magnificenza del secondo sito archeologico per numero di visitatori in Italia. È stata una visita in segreto poco prima della chiusura del sito, lontano dall’occhio vigile dei media, con un cappuccio in testa e le guardie del corpo pronte ad allontanare quei pochi curiosi che lo hanno riconosciuto per le strade pietrose. Una meta sicuramente gradita all’attore americano, che si è concesso una giornata di relax nella città dove nei giorni scorsi era approdata anche Sophie Turner, giovane attrice nota per aver interpretato il ruolo di Sansa ne “Il Trono di Spade”.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Fb de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Sapori leggendari: La mozzarella divina e la ninfa Baptì-Palìa

0

La mozzarella di bufala campana è tanto buona da essere definita divina e, secondo una leggenda che la riguarda, lo è davvero: era infatti considerata cibo per gli dei. Noi mortali non avremmo mai dovuto mangiarla, ma, per nostra fortuna, le cose sono andate diversamente…

La ninfa Baptì-Palìa

Nelle paludi di Battipaglia viveva, al tempi delle leggende e dei miti, una ninfa etrusca. Il suo nome era Baptì Palìa.

La ninfa era la custode d’un segreto: era l’unica sulla Terra a sapere come si facesse la filatura della cagliata del latte di bufala.

Baptì-Palìa ogni mattina mungeva le bufale che s’aggiravano nelle paludi di Battipaglia ed iniziava a lavorarne il latte per produrre la mozzarella, cibo destinato esclusivamente agli dei. Quando aveva finito di filare la mozzarella l’adornava di ramoscelli di spezie, di mirto e di erbe e si recava alla dimora degli dei per offrir loro quel divino pasto.

Il pastore Tusciano

Un giorno, tuttavia, la routine della ninfa venne stravolta da un incontro fatale. Baptì-Palìa vide un uomo bellissimo dormire sulla riva d’un fiume. Il suo nome era Tusciano, ed era un pastore.

Non appena i suoi occhi si posarono su di lui, la ninfa s’innamorò perdutamente di Tusciano. Gli sedette accanto e lo risvegliò accarezzandolo e ricoprendolo di baci. Anche Tusciano s’innamorò di Baptì-Palia al primo sguardo.

Il costo di un amore

La ninfa volle offrire all’innamorato un pegno del proprio amore, e così gli rivelò il modo in cui produrre la mozzarella, violando la promessa di riservare quel cibo divino solo alle bocche degli dei.

Tusciano non tenne per sé il segreto e rivelò la ricetta a tutti gli abitanti del suo villaggio, che iniziarono a produrre e mangiare la mozzarella.

Gli dei si resero presto conto che gli umani si stavano nutrendo d’un cibo che sarebbe dovuto essere solo loro e capirono che la ninfa aveva tradito il segreto. Decisero dunque di punire i due amanti: sarebbero stati destinati a vagare nelle paludi, chiamandosi disperatamente l’un l’altro, senza riuscire però a trovarsi mai.

Passarono giorni, settimane, anni, e gli anni si trasformarono in secoli; alla fine, i due amanti per incontrarsi di nuovo rinunciarono alle proprie nature. Baptì-Palìa divenne una città, l’attuale Battipaglia, mentre Tusciano divenne il fiume che tutt’oggi l’attraversa e che porta il suo nome.

La vera storia della mozzarella

La vera storia della mozzarella è assai meno romantica e suggestiva.

Le fonti ci dicono che della mozzarella si ha già traccia nel dodicesimo secolo. Si parla infatti d’un formaggio di bufala detto “mozza” offerto ai pellegrini che si recavano ogni anno al convento del Monastero di San Lorenzo in Capua.  La scelta non era dettata dalla ricerca d’un gusto particolare o di una ricetta gustosa: conservare il latte era all’epoca assai difficile, e trasformarlo in formaggio aumentava il tempo in cui sarebbe stato possibile consumare l’alimento.

Il termine “mozzarella” compare invece nel 1570, in un libro del cuoco papale Bartolomeo Scappi. La popolarità di questo formaggio crebbe in maniera esponenziale fino al 1700, quando venne istituito un “registro bufalino”. In epoca borbonica la costruzione delle ferrovie permise di esportare il formaggio in tutta Italia. La denominazione “mozzarella di bufala” comparve, infine, solo 1942: precedentemente, infatti, la mozzarella vaccina non esisteva, e veniva chiamata fior di latte.

Ad oggi la mozzarella di bufala campana è un prodotto D.O.P., fatta eccezione per la “zizzona” di battipaglia, gargantuesca forma di mozzarella di bufala che pesa almeno 800 grammi e che ricorda la forma d’un seno femminile – da cui presumibilmente deriva il suo nome ed anche la leggenda che vi abbiamo raccontato poc’anzi. Il motivo della sua esclusione? Presto detto: è troppo grande e letteralmente pesante per rientrare nei canoni dei prodotti di origine protetta.

Si tratta d’una bontà fuori misura, un gusto divino apprezzato da tutti: mortali imprudenti, ninfe innamorate e persino dei vendicativi.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO
error: IL CONTENUTO È PROTETTO