sabato, Dicembre 27, 2025
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Campania, Carta d’identità all’ingresso: Alcuni ristoratori si ribellano

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In Campania, diventa necessario esibire la carta d’identità nei locali. I ristoratori hanno opinioni contrastanti. Alcuni parlano di “accanimento”, altri di “collaborazione”.

La nuova ordinanza del presidente della Regione Vincenzo De Luca, obbliga i ristoratori a chiedere il documento d’identità ad almeno un soggetto per tavolo o per gruppo in modo da poter rintracciare tutti i presenti in caso di allarme Covid. Multa di mille euro per chi non rispetta l’ordinanza, più una pena accessoria che prevede la chiusura del locale da cinque a trenta giorni.

Massimo Di Porzio, titolare dello storico ristorante “Umberto” e presidente Regionale Fipe, sbotta:

“Siamo stufi, c’è un accanimento contro i pubblici esercizi. Perché lo stesso non vale per mezzi pubblici, supermercati e manifestazioni politiche? Lì il virus non circola?”.

E aggiunge:

“Se il cliente si rifiuta che facciamo? Chiamiamo la polizia o lo dobbiamo allontanare di peso? Noi siamo pubblici esercizi non possiamo rifiutare la gente. E poi con i turisti che non girano con il passaporto come facciamo? Per principio posso essere anche d’accordo a misure sulla sicurezza, ma devono valere per tutti e non vanno scaricate solo su noi e sulle discoteche altrimenti non serve a nulla. La verità è che non si ha il coraggio di rendere obbligatoria l’app “Immuni” che sarebbe una soluzione reale. Invece, si prevede di chiudere un locale da 5 a 30 giorni: una assurdità” .

Di diversa opinione è Antonino Della Notte, titolare di “Antonio Antonio” e presidente di Aicast-imprese per l’Italia che afferma:

“Noi oltre a prendere la carta di identità di un avventore per tavolo, abbiamo prestampato dei moduli per segnare anche i nomi degli altri commensali, proprio per risalire a tutti quanti. Capisco il problema della privacy, ma siamo in un momento dove la parola d’ordine deve essere collaborazione “.

Sul lungomare i clienti si mettono ordinatamente in fila, consegnano il documento all’addetto, si fanno misurare la febbre e poi si siedono al tavolo.

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Villa Floridiana: Il custode chiude prima, cittadini bloccati

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Villa Floridiana – Il custode chiude prima e molte persone restano un’ora sotto al sole. Arriva la polizia municipale, l’addetto si giustifica: “Manca il personale”.

Disavventura per un gruppo di cittadini, tra cui anziani e mamme con il passeggino: bloccati in Villa Floridiana per quasi un’ora, sotto al sole, senza poter uscire dal cancello di via Cimarosa, da dove erano entrati poco prima perché lo hanno trovato serrato, nonostante l’orario di chiusura fosse ancora lontano.

Intervenuta una pattuglia della polizia municipale che è andata a prendere dall’altra entrata della Villa, in via Aniello Falcone, un custode che ha provveduto ad aprire il cancello che si è giustificato dicendo:

“Siamo pochi, manca il personale”.

I cittadini malcapitati hanno detto che si rivolgeranno al Mibact, per segnalare l’accaduto.

A documentare la disavventura anche video e foto pubblicate su Facebook con scritto:

“Ore 16, vorremmo uscire, ma ci hanno chiusi dentro non c’è nessun avviso che indica una deroga agli orari di apertura e chiusura regolarmente comunicati, ma un cartello (quando siamo entrati non c’era!) che comunica che l’unico ingresso aperto è in via Aniello Falcone. Ci sono 40 gradi, bambini e anziani che hanno sete. E sono già 20 minuti che aspettiamo”.

Un ingresso molto distante da quello di via Cimarosa e difficile da raggiungere perché in salita, soprattutto sotto al sole.

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Uomo tenta furto in un negozio all’Auchan di Giugliano, bloccato dalla gpg

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Ancora tentativo di furto sventato dalla vigilanza in servizio al centro commerciale Auchan di Giugliano. Un giovane aveva compiuto un furto al negozio “Scarpe e Scarpe”, quando la gpg del centro, allertata dalla sala di controllo, si lancia all’inseguimento del ladro che, nel frattempo, si era dato alla fuga scavalcando la recinzione e tentato di dileguarsi nelle campagne circostanze. La gpg si è lanciata all’inseguimento dell’uomo e, dopo averlo raggiunto a piedi, l’ha trasportato agli uffici del centro, in attesa delle forze dell’ordine, riportando infine la refurtiva al legittimo proprietario.

 

Napoli, Ancora violenza sulle donne: Aggredisce la ex e minaccia di dar fuoco alla casa

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Ieri sera gli agenti dei Commissariati Arenella e Vomero, durante il servizio di controllo del territorio, su segnalazione della Sala Operativa sono intervenuti in via San Giacomo dei Capri per una lite familiare.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato un uomo con in mano una tanica di benzina che minacciava di dar fuoco all’abitazione della ex compagna.

Gli agenti, non senza difficoltà , lo hanno bloccato e chiamato il 118 per soccorrere la donna impaurita la quale ha raccontato che, poco prima, il suo ex compagno l’aveva aggredita in presenza dei figli minori.
L’uomo è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato Arenella dove ha dato in escandescenze aggredendo prima verbalmente gli agenti e poi scagliandosi contro di loro, fino a quando è stato bloccato.
G.G., 36enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, nonché denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale.

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Indagato e perquisito il direttore dell’Asl Na1 Ciro Verdoliva

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Prosegue l’inchiesta sulla realizzazione dei Covid Center presso l’Ospedale del Mare a Ponticelli, Caserta e Salerno, con i carabinieri che – su delega della Procura – hanno perquisito casa e ufficio di Ciro Verdoliva, manager dell’Asl Napoli 1. Questi non era a Napoli ma è tornato e si è messo a disposizione degli inquirenti. Gli è stato posto sotto sequestro anche lo smartphone.

L’ipotesi di reato formulata dai magistrati a proposito dell’inchiesta è concorso in turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture: al centro degli accertamenti la gara regionale, da 15,5 milioni di euro, che si è aggiudicata a metà marzo un’azienda di Padova per costruire un campo di moduli prefabbricati con all’interno 72 nuovi posti letto di terapia intensiva nel parcheggio del nosocomio napoletano, a Caserta e a Salerno. La procedura fu conclusa – si era in pienissima emergenza Coronavirus – in meno di un giorno.

Nella fase iniziale delle indagini erano stati acquisiti atti, poi sono stati ascoltati testimoni e adesso sono state configurate le prime ipotesi di reato e portate a termine le prime perquisizioni.

Intanto ieri l’ex assessore regionale Marcello Taglialatela (presidente di “Campo Sud”) ha presentato un altro esposto in Procura, il quinto sulla vicenda emergenza Covid. Chiede di chiarire il ruolo ricoperto durante la crisi da Luca Cascone, consigliere regionale fedelissimo di Vincenzo De Luca. Cascone dal suo canto non risulta indagato, e ha sempre spiegato di aver dato una mano nell’Unità di crisi pur non essendone un componente. Per Taglialatela “risulta essere il riferimento principale delle ditte interessate agli appalti legati alla emergenza sanitaria“.

La candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino ha commentato: “Ci sono gravi ombre sulla gestione degli appalti“. Molte le cose da approfondire per l’esponente pentastellata: “Il consigliere regionale Cascone che, fedelissimo del governatore, in barba a ogni norma di trasparenza, si autonomina volontario in appalti pubblici e fiduciario di Soresa, la ditta aggiudicataria dell’appalto per i tre ospedali prefabbricati che comincia a lavorare 5 giorni prima dell’uscita del bando” e ancora “opere in ritardo di tre mesi rispetto ai 18 giorni previsti e lo strano caso dei collaudi mai eseguiti che impediscono l’apertura di due delle tre strutture modulari“. La richiesta è al ministro Lamorgese: “Cosa aspetta a commissariare Asl Napoli 1?“.

Regionali: Caldoro, ecco il mio tavolo di programma

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di Maria D’Angelo – Si è insediato il tavolo di coordinamento per la finalizzazione del “Programma per la Campania” del candidato del centro destra alla Regione, Stefano Caldoro.
“Il documento – si legge in una nota – recepisce tutte le istanze territoriali raccolte dai partiti di centrodestra e le proposte immediatamente realizzabili per una Campania che ha il diritto di rinascere. Tra i temi principali al centro delle proposte la fiscalità e le tasse, ma anche la scuola, la sanità, i servizi e gli investimenti per l’economia e per il lavoro.
Progetti e infrastrutture realizzabili e recupero di aree completamente abbandonate da destinare alla creazione di nuove attività economiche e di sviluppo”.
Per Stefano Caldoro “Il programma per la Campania prevede di innestare la marcia dell’efficienza nella Pubblica Amministrazione. Prevede di fare, di andare oltre gli annunci ai quali abbiamo assistito negli ultimi 5 anni. Saranno centrali i temi del lavoro e della salute e presenteremo idee concrete, progetti che realizzeremo.
È il tempo della serietà e delle competenze. Dobbiamo giocare e vincere la sfida della innovazione, impegnare le risorse europee sui grandi asset dello sviluppo. Passare dalle clientele alle opportunità”.
“Il programma al quale stiamo già lavorando da tempo – sottolinea- ci consentirà di dare un nuovo volto alla nostra Regione, di essere orgogliosi e felici di vivere in uno dei luoghi più belli in assoluto ma nel quale vengono negati i servizi essenziali”.

 

BussoLaTavola // Il fantasma del marinaio e le patatine fritte

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La letteratura dell’orrore e ci ha insegnato che evocare gli spiriti è sempre molto pericoloso. Le sedute spiritiche vengono rappresentate sempre allo stesso modo: tavoli rotondi, sgabelli a tre gambe, candele, una medium capace di dialogare con l’altro mondo e un cerchio di persone che si tiene per mano.

Ebbene, a Napoli le cose non funzionano affatto così: per evocare un fantasma basta, infatti, friggere delle patatine fritte. Persino i fantasmi, in questa città, sono golosi e apprezzano il buon cibo – e, soprattutto, non sembrano particolarmente pericolosi.

Quest’oggi #BussoLaTavola intinge le dita nel mistero – e nel ketchup – e vi racconta la storia di un fantasma ghiotto di patatine fritte.

Il fantasma americano di via Marina

Se passeggerete a via Marina di notte vi potrà capitare d’incontrare un giovane alto e biondo dagli occhi azzurri. Lo vedrete sempre con indosso una divisa da marinaio americano e lo sguardo, malinconico, rivolto verso il mare.

Se proverete a rivolgergli la parola vi parlerà in inglese e all’alba sparirà in una nuvola di fumo: è lui il fantasma protagonista di questa leggenda.  Si tratta dell’anima di un giovane marinaio americano morto durante la seconda guerra mondiale che, non riuscendo a rassegnarsi alla sua morte prematura, continua a vagare a via Marina.

Il fantasma si mostra sempre come profondamente infelice ed esprime spesso il desiderio di fare ritorno in patria – desiderio che, purtroppo, non potrà mai esaudire. Sebbene non lo si possa accontentare, c’è però un altro modo per veder sorridere il viso di questo sfortunato ragazzo: friggere delle patatine fritte.

Il Marinaio goloso

Chiunque abiti a via Marina può evocare questo fantasma sconfortato, a patto che abiti a un piano alto e che decida di friggere delle patatine dopo il tramonto.

Ogni volta che qualcuno prepara questo piatto, infatti, il fantasma sparisce dalla strada di Via Marina e compare alla finestra della casa dove le patatine stanno friggendo. Il viso sorridente di questo ragazzo biondo è stato visto alle finestre di via Marina ogni volta che l’odore delle patatine fritte riempiva un appartamento.

Il fantasma non entra mai in casa e sembra che si limiti a osservare gli abitanti della casa che gustano quello che era, stando a ciò che riferiscono i testimoni che hanno chiacchierato con lui, il suo piatto preferito quand’era ancora in vita. Una volta che gli altri hanno concluso il pasto il fantasma svanisce e torna  a vagare, di nuovo triste, lungo via Marina, lo sguardo rivolto verso il mare e una lacrima che gli solca il viso.

La variante di Battipaglia

Sembra che il fantasma del marinaio goloso non sia stato avvistato soltanto a Napoli ma anche nella provincia di Salerno e, nello specifico, a Battipaglia.

Anni fa si diceva che un ragazzo alto, biondo e dagli occhi azzurri – identico a quello dei racconti napoletani – apparisse alle finestre di tutti coloro che friggevano patatine nel cuore della notte. Il fantasma si limitava a sorridere a schiacciare il naso contro le finestre, al massimo salutando i proprietari dell’appartamento in inglese, ma non entrava mai in casa.

Sembra che questo fantasma goloso non visiti più Battipaglia dagli anni ’60 e che da allora infesti soltanto via Marina.

Il fantasma del Marinaio e le patatine fritte

La prossima volta che avvertirete un languore nel cuore della notte e deciderete di fare uno spuntino, state bene attenti, perché potreste inavvertitamente evocare questo fantasma. Se invece desiderate iniziare una carriera da spiritisti, forse dovreste procurarvi anche una friggitrice: un fantasma tenero e innocuo come questo sembra un ottimo modo per fare esperienza nell’evocazione degli spiriti…

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Tentativo di furto nel parcheggio dell’Auchan di Giugliano sventato dalla vigilanza

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Ennesimo tentativo di furto all’Auchan di Giugliano sventato dagli uomini dell’Istituto di Vigilanza Prestige.

La pattuglia della vigilanza nei giorni scorsi aveva notato una Ford Mondeo con a bordo alcuni uomini di etnia Rom che si aggirava per il parcheggio con fare sospetto.

Gli stessi due giorni fa sono stati sorpresi dalla vigilanza mentre tentavano di forzare la portiera di una Fiat 500 parcheggiata. Le gpg entrano immediatamente in azione con la conseguente fuga dei malviventi, successivamente inseguiti dalle gpg.

Scout 17enne muore in escursione, colto da un malore sul Sentiero degli Dei

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È deceduto durante una gita  Giovanni Articolo, scout 17enne di Torre del Greco. Il giovane scout era con degli amici sui Monti Lattari, quando è stato colto da un malore probabilmente dovuto al caldo torrenziale di questi giorni.

Il gruppo scout del ragazzo era nella zona dei Monti Lattari, tra Vico Equense e Positano. Dopo aver raggiunto il monte Faito, la comitiva ha scelto di dirigersi in direzione di Conocchia. Lungo il Sentiero degli Dei, dunque circa a metà strada, Giovanni ha accusato un malore e ha perso i sensi. Al che i capi scout (unici maggiorenni presenti) hanno chiamato immediatamente il 118. È intervenuto l’elisoccorso di Salerno.

I soccorsi sono stati inutili per il giovane scout

L’equipaggio di elisoccorso, costituito da medico, infermiere e tecnico di elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è stato sbarcato sul posto. Ha dunque provveduto a stabilizzare e recuperare il ragazzo, che è morto in ospedale. In supporto alle operazioni è stato mandato anche un elicottero della Polizia di Stato, per portare operatori CNSAS e viveri agli altri ragazzi. Questi ultimi erano chiaramente turbati dall’ accaduto: sono stati accompagnati a valle per terra. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.

Il gruppo di scout “Torre del Greco 4” era alla prima uscita post Covid. Aveva postato una foto oltre il Vesuvio in mattinata. I ragazzi erano carichi di entusiasmo per riprendere le loro attività sebbene, a causa dei nuovi protocolli, l’escursione dovesse durare due giorni anziché una settimana. Giovanni purtroppo ha accusato alcuni problemi respiratori e si è accasciato a terra: ci sono voluti pochi minuti da parte dell’eliambulanza per rintracciare e recuperare il ragazzo, Il suo cuore, però, si è fermato durante il volo, e all’atterraggio a Salerno non c’era più nulla da fare.

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Nuova Ordinanza di De Luca: Più controlli per ristorazione, discoteche e arrivi dall’estero

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Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza n.64 che conferma, fino al 9 agosto 2020, salvo ulteriore proroga o modifica in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica, le disposizioni dell’Ordinanza precedente anche in materia di uso delle mascherine di protezione e per quanto riguarda le sanzioni previste in caso di inosservanza (pena pecuniaria di euro 1.000).

L’ordinanza conferma, altresì, fino alla stessa data, tutte le misure dei Protocolli di sicurezza approvati con precedenti ordinanze per le singole attività economiche e sociali, peraltro specificando l’obbligo, per i ristoratori e i gestori di discoteche e locali consimili, di individuare almeno un soggetto per tavolo o per gruppo attraverso idoneo documento di identità, al fine della maggiore tempestività della ricostruzione di eventuali “contatti stretti” di eventuali nuovi soggetti positivi. Con i protocolli già in atto, restano aperte le discoteche sia pure con norme di sicurezza e penalità rafforzate.

L’ordinanza dispone anche che le Asl competenti dovranno effettuare i controlli sanitari (rilevazione della temperatura, tamponi e/o test sierologici) dei soggetti provenienti da Paesi esteri a maggior rischio, direttamente nei principali luoghi di arrivo (aeroporto, stazione centrale, terminal dei vettori del trasporto su gomma, anche privati), al fine di impedire il transito incontrollato di eventuali soggetti positivi sul territorio.

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