martedì, Dicembre 16, 2025
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4 locali con giochi da tavolo a Napoli

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Ormai c’è ben poco da fare, i giochi sono fatti: in pieno autunno e con l’inverno che bussa insistentemente alle porte sono ben lontane le mattinate in spiaggia e le nottate passate con il naso all’insù a cercare qualche stella cadente. Come tristemente ci conferma il termometro che segna temperature sempre più basse e la pioggia che proprio non vuole smettere di piovere, ormai è arrivato il freddo.

Dopo esserci infilati un caldo maglione ed aver visto l’ennesimo film sulle tv streaming mangiando sushi consegnato a domicilio, all’inizio di ogni weekend i nostri amici ci pongono l’annosa domanda: Cosa facciamo? Hai qualche idea?

Con questo tempaccio emerge l’occasione per svolgere attività divertenti che d’estate avevamo messo da parte: i giochi da tavolo!

Cluedo, Risiko, Carcassone, Monopoly: i nostri eroi autunnali armati di plancia e di dadi sono qui per salvarci. E, per fortuna, sono molti i locali con giochi da tavolo a Napoli.

Qui vi proponiamo la top 3 (+1) dei locali  dove sarà possibile trovare giochi da tavolo a Napoli

Giochi e balli al Volver Cafè

Al centro storico, accanto alla celebre Piazza Bellini, sorge il Volver Cafè. Il Volver offre una vastissima gamma di giochi da tavolo, circa quaranta, di tutti i generi ed adatti ad ogni tipo di clientela: passando per classici come Carcassone e Fantascatti, si arriva a giocare anche a giochi a quiz riguardanti gli argomenti più disparati – ce n’è persino uno incentrato completamente sulla Bibbia, l’insolitamente celebre “Vita di Gesù“.

Al Volver è possibile non solo ordinare un cocktail e qualcosa da mangiare, ma anche acquistare giochi da tavolo: se deciderete di metter mano al portafoglio, il catalogo dei giochi disponibili per voi sarà ben superiore alle quaranta unità. Ai giochi con cui è possibile intrattenersi al tavolo se ne aggiungono infatti molti altri, tra cui i manuali di giochi di ruolo come il celebre Pathfinder, che nella loro esposizione occupano un’intera vetrina. 

Se poi decideste di vivere una serata particolarmente varia ed impegnativa, sappiate che il Volver organizza, in determinati giorni della settimana, serate di ballo: dal tavolo da gioco alla pista da ballo è un attimo.

Birre e Lepricauni al Flannery Pub

Sebbene del Flannery avessimo già parlato in precedenza, non è possibile esimersi dal citarlo anche in questa occasione. In questo Irish Pub nel cuore di Fuorigrotta sono servite ottime birre è quasi inevitabile passare una piacevole serata.

Il locale mette a disposizione della clientela, in special modo durante i giorni infrasettimanali, una vasta gamma di giochi da tavolo – da classici come Taboo e Uno a giochi più moderni come Cards Against Humanity. Qui l’atmosfera è goliardica e accogliente e, se proprio dovreste essere sfortunati al gioco, potrete consolarvi bevendo una pinta di birra osservando gli strani, deliziosi ed ipnotici lepricauni dipinti su tutte le pareti del locale.

I giochi notturni del Biergarten

Dopo aver visitato il Centro Storico e Fuorigrotta, approdiamo al Vomero, e precisamente al Biergarten. Se amate lo stile bavarese e le birre tedesche, questo è il locale che fa per voi; se poi amate i giochi da tavolo, lo adorerete.

L’atmosfera del Biergarten è spensierata e divertente, rallegrata spesso da serate a tema che entusiasmano i clienti. Oltre alle deliziose bevande, il locale offre una vasta gamma di panini, carni e stuzzichini – oltre ad una buona selezione di pietanze adatte ai clienti celiaci.

Se il sabato sera vi piace far tardi questo pub vi renderà molto felici – il divertimento infatti inizia dopo mezzanotte: è da quest’orario che potrete usufruire dei tanti giochi da tavolo che il locale mette a disposizione. D’altro canto a quell’ora tra una patatina, un sorso di birra e un dado fortunato la notte è ancora giovane, non trovate?

Ore di giochi al Ruin

Rimaniamo ancora al Vomero, in un pub la cui ispirazione però arriva da Budapest. Il Ruin imita infatti lo stile dei “pub in rovina” che affollano le strade della città ungherese, la cui caratteristica è quella di avere angoli tematici dedicati ai più disparati argomenti. In questo locale possiamo godere della stessa atmosfera, ed infatti troviamo dei tavoli dedicati alla città di Napoli, altri ai fumetti ed un altro ancora ai film.

Il locale offre la possibilità di bere una birra, mangiare un panino e qualche stuzzichino, ma anche di partecipare a forum di discussione, di vedere film, ascoltare musica e soprattutto di giocare per ore ai tanti giochi da tavolo messi a disposizione della clientela.

Questo pub può vantare un’ambientazione variegata ed unica nel suo genere, divertimento assicurato e non un solo attimo di noia: cos’altro aspettate per visitarlo?

Nessuna scusa

Vi era stato preannunciato: non avete più scuse per questo weekend. Toglietevi dunque di dosso il plaid in cui vi siete imbozzolati durante queste prime giornate di freddo e mettetevi qualcosa di comodo: che abbiate solo fame o che desideriate stracciare i vostri amici a Taboo, con la guida de La Bussola ai locali di Napoli dov’è possibile si trovano giochi da tavolo non avete che l’imbarazzo della scelta

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Auchan di Giugliano, furto d’auto sventato dalla vigilanza

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Auchan di Giugliano, ieri, alle 17:25 circa, la vigilanza ha tempestivamente sventato un tentato furto di auto nel parcheggio del supermercato.

La vigilanza ha notato una Fiat Punto di colore grigio, in cui erano presenti 3 individui. Questa girava per il parcheggio antistante l’ingresso numero 4. Una volta resisi conto che i malintenzionati sembravano avere un particolare interesse alle autovetture che parcheggiavano nelle vicinanze, hanno allertato le pattuglie.

I malviventi, una volta individuata un’auto (una Clio di colore nero) intenta a parcheggiare, si sono avvicinati ed hanno inibito la chiusura centralizzata dell’ auto. Hanno fatto uso di un piccolo apparato radio simile ad un MP3 per farlo, attendendo poi che il conduttore si allontanasse nell’Auchan per attuare il furto.

In quel frangente sono intervenuti tempestivamente gli uomini della vigilanza, che in pochi istanti hanno impedito la fuga ai ladri. Sono infine sopraggiunti i carabinieri, precedentemente allertati, che hanno portato i ladri in caserma.

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Natale in Campania: la leggenda della Pigna e del Lupino

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Tra le tante usanze legate al Natale che sono presenti a Napoli ed in Campania, una si muove tra leggenda e superstizione: stiamo parlando della Pigna bruciata.

Nella città partenopea è di buon augurio nella notte di Natale – secondo alcuni anche in quella di Capodannobruciare una Pigna tra le mura di casa e lasciare che il suo profumo si diffonda in tutta l’abitazione.

Le ragioni alla base di questo gesto sono spiegate da un racconto tramandato dalla tradizione orale che ha come protagonisti Gesù e due alberi, il Pino ed il Lupino.

Questa settimana ve lo raccontiamo.

L’amarezza del Lupino

Com’è noto, per sfuggire alle persecuzioni di Re Erode, Gesù, Giuseppe e la Maria furono costretti a fuggire dalla città di Nazareth.

Durante la loro fuga, inseguiti dai soldati che s’avvicinavano sempre di più e con la stanchezza che li costringeva a rallentare, Maria tenendo stretto Gesù tra le braccia chiese aiuto alle piante che aveva intorno. Il primo a cui si rivolse fu il Lupino; i suoi alti fusti avrebbero potuto nascondere per un po’ lei ed il suo bambino. Ma con spietata asprezza il Lupino rifiutò di prestare alla Sacra Famiglia il suo aiuto.

Per questo fu maledetto: i frutti che avrebbe fatto nascere avrebbero rispecchiato l’amarezza del suo cuore, ed è per questo che ancora oggi i frutti del Lupino sono tanto amari.

La benedizione dell’Incenso

Sempre più disperata, Maria allora chiese pietà al compassionevole Pino, che invece subito li aiutò. Spalancò i folti rami per accoglierli e lasciò che madre e bambino trovassero riparo sotto le sue fronde.

I due si nascosero lì per tutta la notte. I soldati passarono loro accanto senza vederli e li superarono; scampato il pericolo, madre e figlio riuscirono ad addormentarsi trovando, per la prima volta da giorni, un po’ di riposo. Il mattino seguente il bambino Gesù, risvegliatosi, sorrise sfiorando il Pino e così lo benedisse. Alla pianta donò il profumo dell’incenso, che avrebbe ricordato a tutti della sua generosità; mentre il suo frutto fu benedetto dalla mano del Signore.

I frutti del pino portano al loro centro una fioritura che ha la forma simile a quella di una piccola mano: è il tocco di Cristo, segno della sua benedizione.

La Pigna Bruciata

E’ dunque di buon augurio bruciare una Pigna in casa affinché il profumo della benedizione di Gesù ricordi a tutti della generosità del Pino. Chiunque esegua questo rituale che oscilla tra il sacro ed il profano si assicurerà abbondanza e generosità dal Natale e dal nuovo anno.

E voi conoscevate l’usanza della Pigna Bruciata? Avete mai eseguito questo rituale tutto napoletano? Una cosa è certa: reale o fantasiosa che sia, a Natale non esiste altra usanza tanto profumata. 

Non perderti gli altri articoli sulle leggende della Campania:

  1. Da dove nascono le Janare? 
  2. Il fantasma del Caffè Gambrinus
  3.  La maledizione della Gaiola
  4. La Strega del Vesuvio
  5. La Tomba di Dracula
  6. L’amore tra Posillipo e Nisida
  7. Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo
  8. La Bella ‘Mbriana e l’ospitalità
  9.  I segreti della Grotta Azzurra 
  10. la storia di Castel dell’Ovo
  11. La strega di Port’Alba
  12. Tra diavoli e fate, le leggende del lago d’Averno
  13. La storia d’amore dei colli di Napoli 
  14. Storia della regina verde di Agropoli
  15. il fantasma di Tiberio e la bella Carmelina
  16. la seducente fantasma dell’ex-monastero di Sant’Arcangelo
  17.  il fantasma di Bianca a via dei Tribunali
  18.  la nave di Castellammare di Stabia
  19.  il Drago di Napoli
  20.  Mergellina, la ninfa ed il pescatore
  21. Gesio e la bocca del dragone
  22. Il fantasma di San Lorenzo
  23. Ciccio e la notte delle Streghe
  24. I Lupi Mannari dell’Irpinia

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Maltempo: situazione critica nella penisola Sorrentino e sulle isole

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Il maltempo non fa sconti: dalla Penisola Sorrentina alle isole, le conseguenze del ciclone mediterraneo sono significative. Ingenti i danni per Capri.

In questa settimana il maltempo ha infuriato su tutta l’Italia, con tempeste che hanno messo in seria difficoltà diverse città. Nella valutazione dei danni, quando gli occhi di tutti sono puntati sulla tragedia di Venezia, bisogna contare anche tanti – troppi! – comuni della Campania. Vi avevamo già parlato del traumatico risveglio di Amalfi dopo la tremenda mareggiata di martedì scorso. Il maltempo, però, non ha risparmiato proprio nessuno e pagarla cara sono state anche le coste della Penisola Sorrentina e le isole dell’arcipelago partenopeo.

La Penisola Sorrentina

Alberi sradicati da venti che soffiavano a sessanta-settanta chilometri orari, detriti e allagamenti: questa la situazione di emergenza vissuta da diverse cittadine della penisola sorrentina. Dopo la doverosa chiusura degli istituti scolastici per rimediare agli effetti del forte maltempo, si spera di riprendere la vita di tutti i giorni al più presto.

Apocalittica, invece, la situazione a Massa Lubrense, sulla spiaggia di Marina del Cantone, famosissima meta di vacanze per numerosi artisti del panorama nazionale e del jet-set internazionale. Sul litorale non restano che cumuli di detriti e le lamentele degli operatori turistici che denunciano danni per decine di migliaia di euro. Infatti, la furia dei venti e del mare ha devastato bar, ristoranti e negozi. Vittima del maltempo anche una residenza estiva privata, ‘divorata’ dal mare, che ne ha portato via un parapetto.

Tra le spiagge, ‘sopravvissute’ quelle del Vernione e dei Tedeschi che, però, non sono rimaste illese. A poco è servito il muro di contenimento posto al centro proprio di quest’ultima, distrutto completamente dalla violenza delle onde. Inutili e vanificati anche i recenti interventi di ripascimento artificiale effettuati lungo il litorale della città, le cui coste sono soggette al fenomeno della corrosione.

Le isole dell’arcipelago

Con la ripresa dei collegamenti marittimi, si fa la conta dei danni anche nei tre paradisi isolani dell’arcipelago partenopeo. Se Procida non sembra aver riportato effetti particolarmente significativi, a Ischia le conseguenze del ‘ciclone mediterraneo’ sono state rilevanti. A seguito dell’allagamento del piazzale aragonese, le barche sono giunte fino in piazza e sono state trasportate dalle onde per alcune strade dell’isola. Fortunatamente, l’allarme è rientrato, e la situazione sembra essere in via di miglioramento. Tuttavia, ciò che è successo ha evidenziato e riacceso la polemica sull’assenza di scogliere e sul livello di protezione delle coste dell’isola.

A subire i danni più ingenti, è stata evidentemente l’isola di Capri, flagellata dal vento, che ha raggiunto i quaranta nodi, e dal mare forza sei. Conosciuta per la sua affascinante vista sui Faraglioni, la parte meridionale dell’isola è ora irriconoscibile. Ciò che resta è uno scenario apocalittico, con la spiaggia di Marina Piccola completamente scomparsa, risucchiata letteralmente dal mare in tempesta. La furia del mare ha distrutto intere zone di litorale, al punto che, infatti, la spiaggia pubblica della baia non esiste più.

Tra i Faraglioni e la Punta Mulo, pezzi di roccia, di scogli e massi sono stati divelti e trasportati dal vento da un punto all’altro del litorale, ora drammaticamente sfigurato. Bar, ristoranti e locali sono stati fortemente danneggiati, mentre lungo la costa gli stabilimenti balneari, anche in cemento, sono stati distrutti. Non sono state risparmiate le altre zone dell’isola. Tra le zone Tiberio e Matermania grossi alberi sono stati sradicati e poi sono caduti in strada. A Castiglione, invece, un palo della luce si è abbattuto su una vicina abitazione. Problemi elettrici sull’isola hanno determinato anche situazioni di blackout durante la tempesta di martedì.

Futuro prossimo

Ci vorranno molti mesi, probabilmente, per ritornare alla bellezza “da cartolina” che ha reso famosi in tutto il mondo molti luoghi colpiti dal ciclone mediterraneo. Per il momento, vista l’ingente quantità di danni subiti in tutta la Campania, Vincenzo De Luca, governatore della Regione, ha richiesto lo stato di emergenza a causa dei fenomeni connessi al maltempo.

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Avellino, giovane medico morto dopo il turno di notte

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In provincia di Avellino un medico di 28 anni è stato trovato morto la mattina dopo aver prestato servizio in guardia medica. Il corpo del giovane medico di Taurasi, provincia di Avellino, è stato rinvenuto in tarda mattinata e non presenterebbe segni di violenza. Ha prestato servizio nella notte presso la guardia medica di Villanova del Battista. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ariano Irpino. Sono in corso indagini per capire la dinamica dei fatti.

Maltempo, in Campania torna l’allerta meteo

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La protezione civile ha emanato un avviso di allerta meteo valido dalle ore 20 di stasera fino alle ore 20 di sabato 16 novembre. Sono previste piogge e temporali sulle zone 1 ( Napoli, Piana Campana, Isole, Area Vesuviana), 2 (Alto Volturno e Matese), 3 (Costiera Sorrentino-Amalfitana, Monti di sarno e Monti Picentini).

La protezione civile ricorda alle autorità competenti: “di prestare attenzione alle zone interessate dalle precipitazioni degli ultimi giorni, anche in assenza di ulteriori piogge. Si raccomanda altresì di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni segnalati e di attivare il monitoraggio costante delle strutture esposte alle sollecitazioni dei venti e del moto ondoso“.

Agguato al giornalista Mario De Michele: Raffica di colpi contro l’auto

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Agguato al giornalista Mario De Michele, direttore di Campanianotizie.com.  Gli hanno sparato mentre era in macchina a Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta, dove è attivo il clan dei dei casalesi. È accaduto ieri, nei pressi di un’area oggetto di speculazione edilizia, nella zona della Nato. De Michele ha subito un agguato da parte di due uomini a bordo di un’auto. Sono stati dieci i proiettili esplosi ad altezza d’uomo, quindi per uccidere, sei dei quali hanno centrato la macchina del giornalista. Per fortuna è vivo e illeso.

Si tratta solo dell’ultima e più grave aggressione subita dal direttore di Campanianotizie.com; infatti lunedì scorso il cronista è stato fermato a Sant’Arpino da due persone che lo hanno minacciato e schiaffeggiato per quello che aveva scritto sulla città di Orta di Atella. La sua auto è stata colpita ripetutamente con una mazza ferrata.

L’agguato di ieri è un episodio di gravità inaudita che dimostra come il casertano sia una zona ad altissima densità criminale; non a caso solo in quel territorio sono ben 4 i giornalisti sotto scorta. Necessarie le indagini della magistratura per chiarire l’accaduto e per garantire a De Michele la massima tutela e l’incolumità sua e di chi gli è accanto.

La redazione de La Bussola esprime totale vicinanza per questo atto vile e criminale, al direttore Mario De Michele.

Tragedia sull’A30: muoiono madre e figlia, gravissimo il padre

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di Raffaele Accetta- Un terribile incidente è avvenuto sull’autostrada A30 Caserta-Salerno in cui sono state coinvolte diverse auto. Nello scontro sono morte una donna di 50 anni e la figlia Caterina Costa, ferito gravemente Antonio Costa, marito e padre delle vittime. La famiglia Costa era di ritorno da Roma, dove si erano diretti per delle visite mediche.

I dettagli arrivano da una comunicazione della società autostrade per l’Italia: “Sulla A30 Caserta-Salerno tra il bivio con la A1 Milano-Napoli e Nola verso Salerno, e’ stata disposta la chiusura del tratto a seguito di due distinti incidenti avvenuti rispettivamente al km 9 e 10 con piu’ veicoli coinvolti. All’interno del tratto chiuso il traffico e’ bloccato con 2 km di coda in aumento. In alternativa si consiglia di proseguire sulla A1 Milano-Napoli in direzione di Napoli, immettersi sulla A16 Napoli-Canosa fino a Napoli est. e riprendere la A30 verso Salerno, oppure proseguire sulla A3 Napoli-Salerno”. 

Volante della Polizia si schianta a Piazza Garibaldi

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Finisce male l’inseguimento per una volante della Polizia: ieri sera intorno alle 22:00 due agenti si sono scontrati contro un guard rail a Piazza Garibaldi.

La causa dell’incidente è ancora da chiarire.

Si tratterebbe, comunque, di un tentativo di scansare un pedone o un ciclomotore. Uno dei due agenti, dopo l’incidente, è stato trasportato in codice verse all’Ospedale del Mare, mentre l’agente 42enne al volante è stato assistito al Cardarelli. Sulla volante erano presenti anche altri colleghi che non hanno subito conseguenze.

L’auto è rimasta danneggiata e bloccata dallo schianto ed è stato necessario l’arrivo dei soccorsi per rimuoverla.

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Scoppia il caso Segre e minacciano di morte la De Majo: Tutta la vicenda

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Il neo assessore De Majo travolta dalla polemica con annesse minacce e insulti dai social, per la sua posizione contro la politica attuata da Israele nei confronti dei palestinesi. Chiede la cittadinanza onoraria per Liliana Segre e la senatrice risponde: “No a strumentalizzazioni”.

Napoli – La vicenda della nomina ad assessore alla cultura di Eleonora De Majo è avvolta già dalle polemiche. Se qualche giorno fa il dissenso ha riguardato l’allontanamento di Nino Daniele, oggi invece, al centro della questione c’è Liliana Segre, senatrice a vita, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz e testimone dell’Olocausto. La De Majo ha chiesto a De Magistris di concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice che è sotto scorta per le pesanti minacce di odio razziale ricevute. Liliana Segre però, venuta a conoscenza dell’iniziativa risponde che l’onore di ricevere una cittadinanza non si può prestare a strumentalizzazioni.

La polemica che ha travolto la De Majo, proveniente da Insurgencia e aggregata a DeMa nelle ultime elezioni amministrative, in un violento assalto social, con commenti di sdegno e inammissibili messaggi con insulti e minacce, anche di morte, dipenderebbe dal fatto che il neo assessore abbia posizioni anti-Israele:

«…Essere radicalmente critici verso l’apartheid che lo Stato di Israele pratica nei confronti del popolo palestinese non ha nulla a che fare con l’antisemitismo. L’ho scritto ieri e lo rivendico»

E per chiarire definitivamente la sua posizione, ha presentato la sua proposta al sindaco De Magistris, unendosi alla richiesta già fatta anche dalla città di Salerno:

«… per la concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, vittima di un’intollerabile ondata di insulti antisemiti e minacce di morte provenienti dall’estrema destra, che hanno costretto le autorità a assegnarle una scorta. Mi sembra il modo migliore per rispondere concretamente alle surreali accuse di antisemitismo che mi sono rivolte in queste ore, accogliendo una sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, dove era stata deportata poco più che tredicenne, come membro della nostra comunità cittadina».

Venuta poi, a conoscenza della risposta della senatrice, ha scritto un messaggio di poche righe ma colmo di contenuti e chiarisce fin da subito:

“Niente strumentalizzazioni”.

E aggiunge:

«È un riconoscimento profondo, un abbraccio ideale tra la città stessa (in questo caso pluridecorata) e chi la riceve. Mi verrebbe da mutuare una vecchia battuta, ci sono cittadinanze che si contano e cittadinanze che si pesano».

Infine da parte di chi ha vissuto sulla propria pelle l’orrore del nazismo, un messaggio forte alla città:

«Napoli è la prima tra le grandi città che ha dato il via all’insurrezione. La storia prima di tutto, una storia di resistenza».

Sulla vicenda è intervenuta anche la Comunità Ebraica di Napoli:

«Evidenziamo che tra gli esempi di manifestazioni antisemite secondo l’International Holocaust Remembrance Alliance c’è anche il paragonare la politica odierna di Israele a quella dei nazisti. L’accusare Israele di praticare l’apartheid nei confronti della popolazione araba, come persiste a fare l’assessore de Majo, è smentito dalla realtà della società israeliana dove esponenti della minoranza araba siedono alla Corte Suprema, servono nelle forze armate, sono rappresentati diplomatici, ricoprono ruoli di prestigio nelle università e nella sanità. Il miglior antidoto al pregiudizio è la conoscenza ed è per questo che invitiamo l’assessore de Majo ad approfondire la conoscenza del popolo ebraico, dell’Ebraismo e di Israele».

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