lunedì, Dicembre 15, 2025
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Droga nelle scuole di Avellino: scattano gli arresti

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Il gip ha emanato la misura cautelare per alcuni spacciatori nel territorio irpino.

Si tratta di un duro colpo per la vendita di droga nelle scuole e nei loro dintorni ad Avellino.

Quattro persone sono finite in carcere dopo la disposizione del tribunale del capoluogo. I carabinieri del comando provinciale stanno provvedendo proprio in queste ore all’arresto degli spacciatori, mentre sono in corso anche perquisizioni nelle loro abitazioni.

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Niente più animali nei circhi entro il 2021

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“Oggi è una grande giornata per chi ama gli animali: presto potremo andare al circo senza assistere agli spettacoli con protagonisti gli animali“. Così esulta Francesco Emilio Borrelli, il consigliere regionale dei Verdi dopo che la Regione Campania ha approvato la sua mozione contro la presenza, nei circhi, di spettacoli con protagonisti gli animali.

Il consigliere dei Verdi continua poi così: “La Giunta regionale infatti è stata impegnata ad attivarsi presso il governo nazionale per arrivare a una rapida approvazione dei decreti attuativi previsti dall’articolo 2 della Legge 175/2018. La normativa punta alla revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti finalizzata al superamento dell’utilizzo degli animali nel loro svolgimento. Dunque l’obiettivo è niente animali negli spettacoli entro due anni. La vita degli animali nel circo è incompatibile con le loro caratteristiche etologiche. La detenzione, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli circensi comporta il più delle volte sofferenze e maltrattamenti degli animali. Con la mozione approvata la Giunta Regionale della Campana spingerà il governo a prevedere una ricollocazione, entro due anni, degli animali detenuti nei circhi presso strutture idonee di cui si farà carico per il mantenimento”.

E così, dopo le mozioni contro la messinscena di animali selvatici nei circhi di New York del giugno 2017 e del Regno Unito del maggio di quest’anno, anche in Italia, in Campania, sembra iniziare a muoversi qualcosa. Potrebbero aver luogo, dunque, entro il 2021, spettacoli circensi col solo utilizzo di artisti, ovvero clown, acrobati e giocolieri.

Leggende della Campania: Mergellina, la ninfa ed il pescatore

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Il lungomare di Mergellina è indubbiamente uno dei luoghi più belli e suggestivi di Napoli, e forse quello che evoca più di tutti, nella fantasia popolare, la nostra città. Ma, come abbiamo già avuto modo di scoprire, spesso è stata teatro di fatti misteriosi o sanguinosi; le acque del mare di Mergellina nascondono incantesimi, morti e segreti.

Sul fondo del mare di Napoli c’è anche ciò che ha dato a Mergellina il suo nome. Questa settimana vi raccontiamo la storia di un pescatore, di una ninfa e di questo nome sommerso.

Un pescatore fortunato

Il protagonista di questa storia è un pescatore che era baciato dalla buona sorte. La sua pesca era sempre abbondante, in qualsiasi condizione fosse il mare: era un pescatore fortunato.

Il pescatore passava il giorno tra ami e remi, rallegrandosi della sua pesca abbondante e ringraziando il cielo per la sua fortuna. Viveva felice e spensierato una vita semplice che tuttavia lo soddisfaceva.

Un giorno, tuttavia, parve che la fortuna che l’aveva sempre accompagnato l’abbandonasse: vide infatti qualcosa, tra i flutti del mare, che l’avrebbe condotto alla rovina.

Una ninfa con la cetra

Tra le onde si ergeva la figura di una ninfa bellissima. La pelle della creatura era candida come la neve e boccoli biondi le incorniciavano il viso; la bella bocca si schiudeva mentre cantava accompagnata da una cetra suonata dalle mani affusolate e delicate.

Il pescatore fortunato ne fu incantato non appena posò lo sguardo su di lei. Abbandonò lenza ed esche e si avvicinò alla sua figura per sentire meglio la sua voce ed il suo canto.

La ninfa concluse la sua canzone e rise; dopodiché si immerse nel mare, sparendo alla vista del pescatore.

Il nome di Mergellina

Il pescatore seguì la ninfa, chiamandola, fino ad arrivare molto lontano dalla riva.

Ma il mare era agitato e l’uomo dopo qualche tempo divenne stanco; tre volte venne sommerso dall’acqua e tre volte riemerse, ma, la quarta volta, sparì nel fondo del mare e non tornò più a galla.

I suoi concittadini lo cercarono per giorni, per mesi, ma il suo corpo non venne mai trovato. Diedero allora, in sua memoria, il nome del pescatore (s)fortunato al luogo dov’era annegato: Mergellina.

Notti di mezza estate

La ninfa, invece, si fece ancora viva: diverse volte venne avvistata, poco lontano dalla riva, a suonare di notte la propria cetra.

Ancora oggi, si dice che la si possa udire cantare e a volte addirittura vedere durante le notti d’estate, quando le stelle brillano e sono più luminose. Alcuni sperano che il pescatore fortunato non sia annegato ma che l’abbia raggiunta e che, in realtà, siano ancora insieme grazie a qualche incanto o stregoneria.

E voi, la ninfa, l’avete vista? Avete udito il suo canto? Fate attenzione, la prossima volta che vi capita di passeggiare la sera nei pressi del lungomare: potreste scorgerla mentre s’affaccia appena oltre il filo dell’acqua, guardando le stelle con aria trasognata.

Non perderti gli altri articoli sulle leggende della Campania:

BussoLaLeggenda I : Da dove nascono le Janare? 
BussoLaLeggenda II : Il fantasma del Caffè Gambrinus
BussoLaLeggenda III: La maledizione della Gaiola
BussoLaLeggenda IV: La Strega del Vesuvio
BussoLaLeggenda V: La Tomba di Dracula
BussoLaLeggenda VI: L’amore tra Posillipo e Nisida
BussoLaLeggenda VII: Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo
BussoLaLeggenda VIII: La Bella ‘Mbriana e l’ospitalità
BussoLaLeggenda IX: I segreti della Grotta Azzurra 
BussoLaLeggenda X: la storia di Castel dell’Ovo
BussoLaLeggenda XI: La strega di Port’Alba
BussoLaLeggenda XII: Tra diavoli e fate, le leggende del lago d’Averno
BussoLaLeggenda XIII: La storia d’amore dei colli di Napoli 
BussoLaLeggenda XIV: Storia della regina verde di Agropoli
BussoLaLeggenda XV: il fantasma di Tiberio e la bella Carmelina
BussoLaLeggenda XVI: la seducente fantasma dell’ex-monastero di Sant’Arcangelo
BussoLaLeggenda XVII: il fantasma di Bianca a via dei Tribunali
BussoLaLeggenda XVIII: la nave di Castellammare di Stabia
BussoLaLeggenda XIX: il Drago di Napoli

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Napoli, ordinanza antirumori da parte del Comune

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Il sindaco di Napoli De Magistris ha firmato e pubblicato oggi una nuova ordinanza sull’albo pretorio per contrastare l’inquinamento acustico notturno. Le imposizioni sono: divieto alla vendita di bevande in vetro o lattine dopo al mezzanotte, locali in chiusura alle 2:30 dalla domenica al mercoledì e alle 3:30 dal giovedì al sabato, obbligo del mantenimento della pulizia e dell’ordine dell’area antistante per le attività alimentari “takeaway” e l’obbligo, per tutti gli esercizi commerciali, di evitare che suoni e rumori siano percepibili all’esterno dopo le ore 24, pena una multa di 500 euro che in alcuni casi può comportare la chiusura dell’attività commerciale per diversi giorni o addirittura mesi.

L’ordinanza individua sei aree cittadine “dove sono state riscontrate peculiari criticità legate a fenomeni di assembramento e aggregazione, incidenti sulla vivibilità dell’area e sulla quiete pubblica“, ovvero: Chiaia e lungomare, Vomero con via Aniello Falcone, Centro storico, l’area tra piazza Garibaldi e piazza Nazionale che comprende anche il quartiere Vasto, la zona di piazza Carlo III e largo Sant’Antonio Abate, Bagnoli-Coroglio.

Il decreto vieta inoltre ai servizi commerciali nelle aree menzionate “di vendere per asporto, anche attraverso apparecchi automatici, qualsiasi bevanda in contenitori di vetro e/o lattine, tutti i giorni dalle ore 24 fino alla chiusura dell’esercizio”. Stabilisce, infine, l’orario di chiusura degli esercizi dalla domenica al mercoledì alle ore 2:30 del giorno successivo, mentre dal giovedì al sabato alle ore 3:30 del giorno successivo.

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Emergenza rifiuti a Scampia: Coinvolta una scuola materna

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L’emergenza rifiuti questa volta coinvolge una scuola materna di Scampia: una situazione di degrado che deve essere fermata.

Emergenza rifiuti e quattro aule di una scuola materna chiuse a Scampia: è successo poco distante dal centro, nei pressi del campo rom in cui recentemente sono state date alle fiamme montagne di rifiuti e tre baracche. Un degrado che questa volta ha coinvolto anche i piccoli alunni del complesso scolastico “Alpi-Levi”, costretti poi a fare lezione all’interno degli spazi del refettorio.

Solo le denunce e le continue proteste della preside Rosalba Rotondo hanno fatto scattare questa mattina la massiccia operazione dell’Asia, volta a bonificare quel tratto di Viale della Resistenza. Il vice presidente dell’VIII Municipalità Salvatore Passaro, ha commentato così i fatti:

“E’ una condizione insostenibile per noi e per i nostri bambini. Questo tratto di strada vede anche la presenza dell’esercito che purtroppo non riesce a contrastare il fenomeno degli sversamenti abusivi. C’è bisogno di un piano condiviso da tutti e che venga attuato con rigore e costanza. Non è giusto mettere così in pericolo la salute degli abitanti del territorio”.

Un’emergenza che deve essere fermata al più presto e il degrado che coinvolge più zone del napoletano, non possono più colpire anche i bambini.

Italia Viva: La comunità Casertana si incontra in Biblioteca

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E’ in programma per domani l’incontro dei militanti e simpatizzanti casertani del nuovo partito comparso sullo scenario politico dopo la scissione di Matteo Renzi dal Partito Democratico.

Tra gli organizzatori spuntano i nomi di Carmine De Lucia, consigliere a Santa Maria a Vico, renziano della prima ora, nonchè fondatore del comitato azione civile “Italia Viva Caserta”; e Mauro Desiderio, ex segretario PD della città di Caserta, anche lui emigrato nel nuovo movimento.

Tra gli ospiti, saranno presenti anche Gennaro Falco, dirigente Medico, l’ex Sindaco di Marcianise Filippo Fecondo e il consigliere di Castelvolturno Nicola Oliva, i quali faranno da cornice istituzionale alla kermesse.

L’incontro, che si terrà domani dalle 18 alle 20 nella sala Biblioteca Comunale di Caserta in via Liviano, potrebbe gettare le basi per una formazione politica con forza e peso al pari delle altre già in campo sul territorio Campano.

Il nuovo partito infatti, dopo gli incontri di Napoli con gli esponenti nazionali di Italia Viva, dimostra di essere ben strutturato in Campania, di godere di un’ampia partecipazione e di avere le carte in regola per emergere e mettere i bastoni tra le ruote agli storici gruppi di potere.

I parlamentari grillini che disertano Italia 5 Stelle

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“Cosa vado a dire a Napoli? che sono contrario su tutto? Abbiamo fatto un governo col Pd, cosa posso raccontare io a Italia 5 stelle? E’ ovvio che me ne starò a casa mia” 

Sono le parole sconfortate di Paragone, ex conduttore La 7 e militante in prima linea contro il PD, ma dopo la svolta dei 5 stelle e il nuovo governo giallorosso, lui, come tanti parlamentari d’altronde, si trova in una situazione di imbarazzo nel presentarsi ad Italia 5 stelle.

“A Napoli? Non ne ho proprio voglia. Non è dissenso il mio ma assenza di entusiasmo.”

Commenta così Barbara Lezzi, ex ministro pentastellato, ormai demotivata e passata “dietro le quinte” nella nuova formazione di governo.

Inoltre, mancherà ad Italia 5 Stelle anche il frontman storico,  Di Battista, lontano per motivi personali, mentre fonti certe affermano che siano stati ufficialmente Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris, interlocutori potenziali per una maxi-coalizione da anteporre alla destra di Salvini.

Insomma ci saranno tante sorprese in questa edizione, e il capo politico, seppur tramontante, Luigi Di Maio ci  tiene ad annunciare:

Lancerò ufficialmente la nuova riorganizzazione del Movimento 5 Stelle e le nuove candidature per chi vuole ricoprire i ruoli regionali e nazionali. Si passerà da un movimento con un solo leader politico fino a 100 persone che gestiranno il movimento su tutto il territorio nazionale. Questo – aggiunge a proposito dei “facilitatori” – sarà un  grande aiuto anche per i cittadini”. 

L’auspicio è che basti a sedare le rivolte interne e i malcontenti che gonfiano sempre più una botte che ci accinge, ogni giorno di più, vicino all’esplosione.

Napoli, il sindaco De Magistris accoglie i migranti: “Qui a Napoli potranno sentirsi come a casa”

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Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, da sempre molto attivo nelle iniziative riguardanti i migranti, ha invitato le componenti della rete Palermo Charter Platform Process a indire al più presto una conferenza stampa internazionale sul tema e ha candidato Napoli come possibile sede per lo svolgimento della stessa.

Così si è espresso nell’ultimo comunicato congiunto: “Vogliamo agire in maniera responsabile, accogliere i rifugiati e trattarli con dignità e rispetto. Se sono in cerca di una nuova casa, siamo pronti a offrirgliene una nella nostre comunità. Se lo desiderano, possono essere napoletani, palermitani, berlinesi, barcellonesi”.

E poi conclude: “Dopo il fallimento del pre-accordo di Malta sull’immigrazione, in seno all’ultima riunione del consiglio europeo dei ministri degli Interni, svoltosi in Lussemburgo, la rete ha duramente criticato la mancanza di un provvedimento europeo che possa contenere la crisi nel Mediterraneo. Le terribili tragedie nel Mediterraneo e nel campo profughi di Moria possono essere evitate in modo semplice: chiedendo agli stati europei di rimuovere ogni tipo di restrizione alle iniziative civili e delle singole città sulle politiche relative ai migranti”.

Ergastolo “duro”: la corte dei diritti umani si schiera contro l’Italia

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La Corte dei diritti umani di Strasburgo dà torto all’Italia in merito all’articolo 4 bis del codice penale. La legge prevede l’ergastolo ostativo per detenuti, accusati di reati connessi alla criminalità organizzata.

Uno dei maggiori problemi che affligge l’Italia da anni e che riguarda molto da vicino anche la regione Campania è quello della lotta alle mafie. Tale difficoltà ha spinto la nostra Repubblica ad emanare l’articolo 4 bis della legge 26 luglio 1975, n. 354. Esso prevede la pena all’ergastolo ostativo nei confronti di “particolari” detenuti, macchiatisi di reati connessi alla mafia.

L’ergastolo ostativo prevede un “fine pena mai”, senza poter usufruire di eventuali benefici in seguito a buona condotta. È una pena che appunto “osta” a qualsiasi modifica. L’ergastolo ostativo quindi non può essere abbreviato o convertito in pene alternative (come i domiciliari), a meno che il detenuto decida di collaborare con la giustizia.

Gli ergastolani ostativi in Italia sono circa un migliaio. Il parere della Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo (CEDU) contro tale pena italiana potrebbe cambiare le cose.

Le dichiarazioni del ministro della Giustizia

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha espresso la sua contrarietà alla decisione della Cedu:

«Non condividiamo e faremo valere in tutte le sedi le ragioni del governo italiano e le ragioni di una scelta che lo Stato ha fatto, tanti anni fa, stabilendo che una persona può accedere anche ai benefici, a condizione però che collabori con la giustizia».

Lasciando marcire numerosi mafiosi in carcere certo non si collabora alla loro riabilitazione sociale. Si ha anche il rischio che le famiglie dei detenuti prendano il loro posto all’interno della criminalità organizzata.

Eppure il nostro Paese si fregia di avere una della Costituzioni più democratiche al mondo. Il ministro Bonafede aggiunge infatti:

«noi abbiamo un ordinamento che rispetta i diritti di tutti le persone ma che di fronte alla criminalità organizzata reagisce con determinazione».

In effetti solo coloro che vivono in territori che soffrono profondamente il problema della criminalità organizzata, possono capire quanto sia necessaria in certi casi la durezza della pena.

Un detenuto condannato all’ergastolo ostativo, accusato di numerosi omicidi, può davvero redimersi in qualche decennio di carcere? Non ha avuto abbastanza opportunità di “redenzione” quando era in libertà?

Forse quindi non bisognerebbe discutere della durata della pena dei carnefici. Bisognerebbe avere un occhio di riguardo per le famiglie dei detenuti, affinchè non cadano di nuovo nel mondo della criminalità organizzata. Senza mai perdere di vista il dolore delle famiglie delle vittime.

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Svolta per il fisco: arriva la “lotteria degli scontrini”

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Dopo svariati rinvii arriva la lotteria degli scontrini. I commercianti dovranno inserire il codice fiscale dei propri clienti per permettergli di partecipare all’estrazione. Saranno punite le negligenze, con ingenti multe.

Per far quadrare i conti della prossima manovra di bilancio, occorre recuperare 7,2 miliardi e parte del piano anti evasione sta per essere attuato tramite quest’iniziativa. Alla base del concetto del provvedimento, queste misure dovrebbero, nell’ipotesi migliore, restituire un recupero per lo Stato di 3,47 miliardi di euro. In quella peggiore, invece, non si prevede di andare oltre i 2,64 miliardi. La misura che nelle intenzioni del governo dovrebbe dare i maggiori ritorni (1,08 miliardi) è la stretta sulle compensazioni Irpef e Ires. Verrà, in pratica, introdotta una regola “gemella” a quella già in vigore sull’Iva. Se il credito vantato dal contribuente nei confronti dell’Erario è superiore a 5 mila euro, per poterlo compensare con un debito fiscale sarà necessario farselo certificare da un commercialista.

Misure antifrode per prodotti petroliferi

Saranno applicate, facendo non solo pressione sugli evasori, ma tutti i contribuenti. L’introduzione del Das, il documento di trasporto del carburante, in forma elettronica permetterebbe di recuperare, secondo il governo, tra i 400 milioni e un miliardo di euro. Inoltre  verranno introdotti dei sistemi di misurazione automatica del livello di carburante presente nei depositi in modo da permettere un migliore controllo delle risorse. Il che permetterebbe di compensare con  200 milioni di euro solo nel settore petrolifero.

 

Il ritorno della lotteria

Per partecipare non basterà la ricevuta, ma sarà necessario inserire il codice fiscale. I commercianti che si rifiutano di immettere nel sistema i dati del contribuente, saranno sanzionati con multe tra i 500 e i 2.000 euro. Chi pagherà con carta di credito o bancomat avrà possibilità doppia di vincere uno dei premi.

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