lunedì, Agosto 4, 2025
Home Blog Pagina 2145

Leggende della Campania: la seducente fantasma dell’ex-monastero di Sant’Arcangelo

0

C’è un fantasma, tra i tanti, che si aggira tra le strade di Napoli. E’ una giovane donna, bella ed attraente, che appare soprattutto nei pressi e tra le mura dell’ormai ex-monastero di Sant’Arcangelo, edificio ormai in decadenza che fu noto alla cronaca Napoletana del ‘500 per gli scandali, le tresche amorose e gli assassinii che si sono verificati al suo interno.

Questa settimana ve ne parliamo.

Un edificio di Forcella

Le vicende che andiamo a raccontare raggiungono il loro culmine nel 1577.

In quest’anno, l’edificio che ospitava quelle che erano state nominate come “le ricche novizie” viene soppresso; la chiesa accanto a cui sorgeva il monastero venne interdetta ed abbandonata allo stato laico.

L’-ex monastero è oggi un edificio diroccato, che si trova in una delle storiche vie di Forcella.

Si dice che quanto accadde al suo interno – atti peccaminosi e rituali orgiastici, assassinii ed avvelenamenti – si verificò per via della posizione in cui il luogo sacro sorgeva: pare infatti che le sue fondamenta fossero state poste su un antico sacello pagano dove avevano luogo specifici rituali propiziatori. Anche il corso d’acqua che vi scorreva accanto aveva fama di essere magico e, coi suoi influssi, pareva favorire le condotte più peccaminose.

Il monastero delle ricche novizie

L’edificio religioso, sorto in quel punto proprio per contrastare il perseverare dei culti pagani che i monarchi cercavano di eliminare, ospitava fanciulle della nobiltà napoletana. Diventato poi infatti noto come “il monastero delle ricche novizie” ospitò anche Maria d’Acquino – che altri non era che la Fiammetta di Boccaccio.

Tra le altre, nelle sue stanze vissero Livia Pignatelli, Giulia Caracciolo, Chiara Frezza, Luisa San Felice, Eufrasia d’Alessandro e Agnese Arcamone.

La vita monacale annoiava purtroppo le aristocratiche novizie, abituate a ben altro stile di vita. Le loro azioni, volte a placare il tedio che le affliggeva, avrebbero ben presto reso la vita delle suore ben più che entusiasmante.

Un luogo di perdizione

Le monache iniziarono ad intrecciare delle relazioni con dei nobili del luogo. I protagonisti di queste vicende amorose non si sforzarono troppo di mantenere il segreto di ciò che accadeva tra le mura del convento, e così ben presto tutta la città iniziò a parlarne.

Le cose parvero degenerare, e tra la popolazione si iniziò a sussurrare di rituali pagani ed orgiastici, perversioni e malefici. Tutto scoppiò tra le mani delle novizie quando all’interno del monastero vennero consumati alcuni assassinii.

Accusate di blasfemia, sodomia ed eresia, le suore sopravvissute furono trasferite nel convento San Gregorio Armeno. 

Sull’edificio, ritenuto causa della condotta blasfema delle suore per via dei suoi influssi pagani, vennero eseguiti numerosi esorcismi, ma pare che niente riuscisse ad impedire a chi lo frequentava di sprofondare nel peccato. Venne dunque abbandonato allo stato laico. 

Delle vicende riguardanti le giovani novizie scrisse un anonimo francese, nei primi anni dell’800. Quando il libriccino giunse a Napoli dopo qualche anno, tradotto, sconvolse tutti coloro che lo lessero.

Gelosie e Vendette

Pare che tutto sia degenerato per via di alcune rivalità e dicerie nate all’interno del monastero.

Due delle novizie, la bella Giulia Caracciolo e la dolce Agnese Arcamone, avevano una profonda amicizia e trascorrevano molto tempo insieme: erano a dire il vero inseparabili. Gelosa di quel legame, Eufrasia d’Alessandro, con l’aiuto della sua confidente Chiara Frezzi, diffuse la voce secondo cui tra Giulia ed Agnese ci fosse un sentimento amoroso che andava ben oltre la semplice amicizia.

Presto tutto il monastero ed anche il vicinato cominciò a mormorare riguardo la relazione che sarebbe esistita tra le due suore. Adesso, ogni volta che venivano viste insieme adesso ricevevano sguardi di sospetto e la loro amicizia venne malvista.

Sentendosi offesa e tradita, sicuramente ribollente di rabbia, Giulia decise di vendicarsi, e lo fece commissionando l’assassinio degli amanti di Chiara ed Eufrasia, che vennero uccisi davanti alla badessa ed a due delle novizie.

Sebbene le autorità non abbiano voluto investigare su quell’accadimento, la Chiesa decise di punire le suore.

Alcune delle monache, per non incorrere nelle punizioni, si suicidarono; tra queste c’era Chiara, che si uccise con un pugnale. Eufrasia morì avvelenata, scontando così la sua colpa, mentre Giulia venne condannata all’ergastolo. 

Agnese, invece, fuggì. Di lei non si hanno da allora più notizie.

Il fantasma del monastero

Durante le notti di luna piena c’è un fantasma che si aggira nei dintorni dell’ex-monastero diroccato. Piange e si lamenta, dando l’impressione di non darsi pace. 

In molti l’hanno vista: dicono che sia una giovane molto bella, il cui singhiozzare fa male al cuore. Alcuni pensano che si tratti della dolce Agnese, tornata, dopo la morte, tra le mura del convento; altri dicono che si tratti invece di Chiara, che non  riesce a darsi pace per aver cominciato la serie di terribili aventi che avrebbero sconvolto per sempre l’armonia del monastero.

Di chiunque sia l’identità del fantasma, una cosa è certa: nessuno, neanche dopo la morte, potrà trovare pace tra le mura del monastero maledetto. 

Non perderti gli altri articoli sulle leggende della Campania:

BussoLaLeggenda I : Da dove nascono le Janare? 

BussoLaLeggenda II : Il fantasma del Caffè Gambrinus

BussoLaLeggenda III: La maledizione della Gaiola

BussoLaLeggenda IV: La Strega del Vesuvio

BussoLaLeggenda V: La Tomba di Dracula

BussoLaLeggenda VI: L’amore tra Posillipo e Nisida

BussoLaLeggenda VII: Giovanna la pazza e i suoi amanti senza riposo

BussoLaLeggenda VIII: La Bella ‘Mbriana e l’ospitalità

BussoLaLeggenda IX: I segreti della Grotta Azzurra 

BussoLaLeggenda X: la storia di Castel dell’Ovo

BussoLaLeggenda XI: La strega di Port’Alba

BussoLaLeggenda XII: Tra diavoli e fate, le leggende del lago d’Averno

BussoLaLeggenda XIII: La storia d’amore dei colli di Napoli 

BussoLaLeggenda XIV: Storia della regina verde di Agropoli

BussoLaLeggenda XV: il fantasma di Tiberio e la bella Carmelina

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

 

Scoperto un complesso vulcanico nel Mar Tirreno a soli 15km dalla costa

0

Il Mar Tirreno meridionale è sempre di più la “catena di fuoco” italiana. Una linea nella crosta terrestre quasi retta che collega Etna, Stromboli, Vesuvio fino ai colli romani. 

Oltre questi vulcani visibili, sono numerosi quelli che si nascondono sul fondo del mare. Quelli censiti sono tredici, quelli più conosciuti sono il Marsili, il Vavilov e il Palinuro. Oggi però questa “famiglia” conta dei nuovi componenti.

I ricercatori dell’INGV hanno scoperto un complesso vulcanico a soli 15 km dalla costa tirrenica calabrese. Si tratta di uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani, sviluppatosi dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre. Tale complesso vulcanico, costituito dai vulcani Diamante, Enotrio e Ovidio, si sarebbe formato nell’arco degli ultimi 780.000 anni.

Questi vulcani sono il prodotto della subduzione della placca africana con quella euroasiatica. Nello specifico la formazione di catene di vulcaniche situate vicino al bordo della placca adriatico-ionica (una parte di quella africana) sembra essere associata alla risalita di magma causata dal flusso di materiale incandescente proveniente dal mantello.

Questo “nuovo” complesso vulcanico può essere suddiviso in una parte occidentale più lontana dalla costa e una orientale ad appena 15km dalle spiagge di Diamante e Scalea. La parte occidentale presenta una morfologia accidentata e deformata da strutture tettoniche. La parte orientale presenta invece edifici vulcanici arrotondati dalla sommità pianeggiante, causata dall’interazione tra vulcanismo e variazioni del livello del mare che ha generato nel tempo cicli di erosione e sedimentazione.

 

Articolo di Mattia D’Amico

_

 

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Avellino: È stato di emergenza per lo spaventoso incendio di una fabbrica

0

Maria Tirone, prefetto di Avellino, ha dichiarato lo stato di emergenza in città: ogni abitazione nelle immediate vicinanze della ICS, azienda di Pianodardine dove intorno alle 13:30 è divampato uno spaventoso incendio, deve essere evacuata.

Una colonna alta e densa di fumo nero sta infatti piombando su tutta Avellino e anche i comuni di Monfredane e Atripalda, i cui territori insistono sul Nucleo industriale andato a fuoco, stanno predisponendo a titolo precauzionale una ordinanza a tutela della salute dei cittadini.

Non solo c’è il rischio di ulteriori esplosioni, ma non si esclude che i fumi siano di natura altamente tossica. Nonostante al momento non si riesca a comprendere cosa stia bruciando, perché non ci sono comunicazioni ufficiali, c’è la possibilità che ad andare in fiamme siano sostanze chimiche.

Le fiamme sono, infatti,  localizzate tra lo stabilimento della Irpinia Calcestruzzi di Silvio Sarno e la fabbrica attigua,  la Ics, che si occupa della produzione di contenitori in plastica per batterie automobilistiche.

Sul posto, vista l’entità dell’incendio, continuano ad arrivare Vigili del Fuoco dei vari distaccamenti provinciali, mentre i tecnici dell’Arpac stanno monitorando la situazione.

https://www.facebook.com/labussolanews.it/videos/2385525938331285/

 

 

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Benevento: immigrati costretti a scendere dagli autobus

0
Immigrati costretti a scendere dall’autobus o ai quali è stato negato l’accesso ad essi seppur muniti di regolare biglietto o abbonamento.

È il comportamento di alcuni dipendenti dell’azienda di trasporti Trotta Bus di Benevento, smascherati da cittadini passeggeri o vittime stesse dell’accaduto.

A denunciare il tutto ci ha pensato la consigliera comunale di Benevento Delia Delli Carri.

Nonostante non si tratti ancora di una denuncia ufficiale, Delli Carri ha spronato l’assessore affinché si accertino i fatti contestati e che si prendano degli adeguati provvedimenti.

L’atteggiamento della consigliera ha subito trovato appoggio nella comunità del web: numerosi sono gli attestati di solidarietà arrivati sulla sua pagina Facebook.

“La mia iniziativa serve ad evitare che si consolidi un clima di caccia alle streghe che non qualifica la nostra comunità e che nuoce profondamente le relazioni sociali” afferma la consigliera.

Poi conclude “Attendo fiduciosa una risposta che sgomberi il campo da ogni incertezza sulla corretta e indiscriminata gestione del servizio pubblico”.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Fb de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Napoli, intimidazione alla fondazione Famiglia di Maria

0

Esplosi colpi d’arma da fuoco contro la sede della fondazione Famiglia di Maria a San Giovanni a Teduccio, che da anni sottrae i minori alla strada.

Ignoti hanno esploso colpi d’arma da fuoco contro il portone della fondazione Famiglia di Maria a San Giovanni a Teduccio. Una gravissima intimidazione contro un presidio di legalità sul territorio della periferia est napoletana. Da anni la fondazione Famiglia di Maria, presieduta da Anna Riccardi, coltiva la speranza sottraendo giovani alla desolazione della strada e a volte alle catene della camorra.

Anche Sandro Ruotolo, giornalista antimafia, denuncia l’accaduto. “Ricevere a prima mattina una telefonata, sentire nella voce di chi ti chiama la paura, la rabbia e poi ‘hanno sparato contro il portone’ della fondazione Famiglia di Maria, periferia est di Napoli, dove si combatte con la cultura per la legalità. Anna, non ti lasciamo sola. La camorra è una montagna di merda”. Questo il duro post di Sandro Ruotolo sulla sua pagina Facebook.

Il territorio di San Giovanni a Teduccio vive ancora troppo spesso un clima da coprifuoco tra stese e agguati. Come quello dello scorso 9 aprile all’esterno della Vittorino da Feltre dove due killer uccisero Luigi Mignano davanti agli occhi del nipote, miracolosamente rimasto illeso. Lo scorso giugno proprio a San Giovanni a Teduccio ci fu un incontro presieduto da Ruotolo con il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Emerse il dramma della camorra, della disoccupazione, dei minori a rischio, del biocidio. Il premier promise la nascita di un tavolo per costruire un’agenda speciale sulla periferia est di Napoli. Intanto si continua a sparare, a vivere di stenti, a non andare oltre la terza media, a morire di tumori.

Al via le selezioni per la Scuola Superiore Meridionale

0

L’”alter ego” della Scuola Normale Superiore di Pisa si prepara finalmente ad inaugurare il suo primo anno accademico a Napoli.

La Scuola Superiore Meridionale avrà sede nel centro storico di Napoli. Le eccellenze accademiche che saranno selezionate potranno quindi avere il privilegio di usufruire anche degli spazi dell’università statale più antica dell’Europa.

Quest’anno la Scuola Superiore Meridionale ha emanato due bandi: uno per diplomati e uno per laureati. Già la settimana scorsa, la Scuola ha accolto e ha tentato di orientare 84 eccellenze di neodiplomati italiani, tra i quali ne verranno selezionati solo 30 (per saperne di più clicca qui).

Eppure il vero e proprio boom di domande è stato riscontrato per gli ambitissimi 18 posti di dottorato, 6 per ogni indirizzo. Sono state infatti più di 200 le richieste per potervi partecipare.

I 3 corsi di dottorato della SSM sono:

  • Archeologia e culture del Mediterraneo antico
  • Global History&Governance
  • Testi, tradizioni e culture del libro

Le caratteristiche per ogni indirizzo saranno le stesse: durata quadriennale, di cui un anno all’estero; una borsa di studio di 19.000€, maggiorata del 50% durante il soggiorno all’estero; una dotazione annuale in denaro per l’attività di ricerca. È inoltre garantita forte interdisciplinarietà e un’ampia rete di rapporti nazionali e internazionali. Insomma un importante trampolino di lancio!

Gli studenti che hanno fatto domanda dovranno pazientare solo un altro weekend per scoprire le loro sorti. L’esito della valutazione dei loro titoli sarà noto lunedì 16 settembre insieme al calendario dei colloqui per la definitiva ammissione.

Non resta quindi che fare un grande in bocca al lupo a tutti!

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

 

Battipaglia, allarme nube tossica. Brucia deposito di gomme

0

Secondo rogo in due mesi a Battipaglia

Battipaglia (Salerno): Chiudono scuole e negozi, dopo l’incendio divampato la scorsa notte in un’azienda di rifiuti speciali nella zona industriale, la MGM in via Bosco I, che si occupa di smaltimento di gomme. Sulla città si erge una colonna di fumo nera. “La nostra città, è stata svegliata da una nube tossica di pneumatici che bruciano“, spiega il sindaco Cecilia Francese. Dopo circa un mese dal rogo della Rigeneral Plast, la prima cittadina ha firmato un’ordinanza che obbliga i cittadini residenti nel raggio di 1,5 km a serrare le finestre e dispone la chiusura e la sospensione delle attività scolastiche per tutta la giornata all’istituto onnicomprensivo ‘Sandro Penna‘ e all’istituto superiore ‘Enzo Ferrari‘. Saranno sospese anche le attività produttive e commerciali nel raggio di un chilometro dal rogo.

Secondo le prime indagini sul luogo, l’incendio avrebbe origini dolose. Si trovano sul posto, al momento, i vigili del  fuoco per domare le fiamme e le forze dell’ordine per stabilire le cause esatte del rogo. È stata allertata anche la protezione civile, che consiglia di “lavare accuratamente ortaggi e panni esposti all’esterno“. Il primo cittadino di Battipaglia Francese ha chiesto a tutti i suoi concittadini di andare dinanzi all‘impianto Stir, che riceve i rifiuti di tutta la provincia di Salerno: “Non me ne andrò fino a quando non verrà qualcuno a darci delle risposte e a rassicurarci“, ha detto parlando al telefono con il presidente della Provincia, Michele Strianese.  “Bloccare lo Stir è l’unico modo per farvi alzare dalla sedia e venire qui“. La gente le fa eco, applaudendo: “Non ci muoveremo da qui“.

L’Intervento di Costa

Il ministro dell’Ambiente vuole vederci chiaro e proclama il proprio sostegno ai cittadini tramite Facebook. “Quello che sta accadendo a Battipaglia è qualcosa di losco e se le amministrazioni non sono unite a pagarne le conseguenze sono i cittadini. E’ una guerra, una guerra che i cittadini combattono da troppo tempo. – Aggiunge Sergio Costa – Pochi giorni fa (il 24 agosto) sono stato a Battipaglia e ho promesso che in caso di riconferma avrei avviato un tavolo tecnico. Bene, proprio ieri con il direttore generale abbiamo avviato la procedura e già da oggi partiranno le convocazioni con le amministrazioni locali interessate, i tecnici di regione e provincia, e chiaramente il Ministero.

Ognuno deve fare la sua parte, io e tutti i tecnici del ministero siamo a disposizione per affrontare, intervenire e risolvere il dramma di Battipaglia e di tutti i roghi dei rifiuti d’Italia. Solo insieme si possono risolvere i problemi. Chiedo quindi a tutti di venire con proposte concrete da condividere. Se gli amministratori pubblici si separano e cercano le differenze questa guerra la perderemo tutti e chi pagherà il prezzo più salato saranno i cittadini inermi. Se lavoreremo insieme, la vinceremo”, con questo proposito il post si chiude.

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Napoli, ancora un’aggressione al pronto soccorso

0

Schiaffi, pugni, insulti e minacce al pronto soccorso del Loreto Mare. Ancora un’aggressione a un medico per un’attesa considerata troppo lunga.

Nel cuore della notte, intorno alle 2, un uomo con una colica renale, accompagnato dal padre, è giunto in pronto soccorso al Loreto. Codificato con il codice verde ha atteso alcuni minuti. Vi erano una decina di persone in attesa di visita tra cui anche codici a maggiore gravità. Dopo pochi minuti, il padre del paziente ha iniziato a malmenare il medico di turno. Il medico non ha reagito all’aggressione. Si è fatto refertare e ha continuato il turno fino a stamattina per tornare a casa distrutto.

Gli operatori sanitari si sentono sotto assedio. L’utenza sempre più selvaggia è pronta a scagliarsi con violenza sugli operatori di turno. L’organizzazione sanitaria sembra non sostenere al meglio i propri operatori. I sindacati della dirigenza medica esprimono la loro preoccupazione e chiedono qualcosa in più degli attestati di solidarietà. «Chiediamo alle istituzioni preposte – dice Lino Pietropaolo, responsabile aziendale della Cisl medici – di garantire la sicurezza nei pronto soccorso. Al collega offriamo il patrocinio legale gratuito e ogni tipo di assistenza. Abbiamo ormai superato ogni argine. Questi episodi si susseguono a ritmo impressionante. Sono anni che chiediamo un tavolo in cui studiare i fatti e mettere a punto soluzioni. Mai siamo stati convocati per esprimere le nostre  proposte. Ogni decisione passa sulla nostra testa».

Uomo tenta di uccidere un 30enne per alcuni sfottò sulla squadra del cuore

0

È stato arrestato per tentato omicidio il 48enne Nello Petito che ieri ha ferito all’addome il 40enne Pietro Della Corte, sparandolo.

I fatti

In un campo di calcetto arriva Petito armato di pistola calibro 7.65 con matricola abrasa. Il suo vero obbiettivo è Pasquale Da Martino, 30 anni, che su un gruppo Whatsapp avrebbe scritto frasi discriminatorie a tema calcistico rivolte al 48enne. Nella lite che scoppierà tra i due interviene però Della Corte, il quale resterà gravemente ferito all’addome dai colpi di pistola sparati da Petito.

I Carabinieri di Casal di Principe sono intervenuti e hanno arrestato Petito, il quale si trova tutt’ora in stato di fermo.

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Fb de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Belvedere di San Martino: l’inciviltà regna sovrana

0

Al mattino, sempre più spesso, il suggestivo belvedere di San Martino è ridotto ad un porcile per i residui di festeggiamenti dei ragazzi.

Stasera festeggio il compleanno con una torta e uno spumante a San Martino”: quante volte abbiamo sentito o detto questa frase? Per passare la mezzanotte del proprio compleanno in compagnia è sicuramente una bella idea, ma poi il belvedere di San Martino resta pulito dopo i festeggiamenti? Sempre di più infatti, di prima mattina, capita di trovare residui di torte, bicchieri sporchi o altri “avanzi da festa” sulla superficie del suggestivo piazzale.

Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli hanno dichiarato:

«Continuano ad arrivarci segnalazioni circa le condizioni in cui appare il belvedere di San Martino di primo mattino. Una distesa di resti di torte e piatti sporchi, bottiglie rotte e fazzolettini di carta. Come noto il belvedere è uno dei punti preferiti per festeggiare compleanni e altri eventi, peccato che spesso e volentieri i festeggiati lascino tutta la spazzatura che hanno prodotto sul posto, riducendo uno degli spazi più suggestivi della città ad un porcile. Denunciamo da tempo questo malcostume e invochiamo un cambiamento di rotta. Spesso e volentieri si tratta di giovani e ci fa male prendere atto che il futuro della nostra società è addirittura più incivile degli adulti».

E inoltre aggiungono:

«Invocare che la polizia municipale vada a tampinare chi non ha neanche la decenza di portare via i resti della propria torta è assurdo. Ci chiediamo dunque quando cambierà questo modo di fare? Quando le persone capiranno che gli spazi urbani sono da preservare e non da sporcare?».

Dunque festeggiare va bene, ma rimanere dopo a pulire è un dovere!

_

Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Sostienici disabilitando il blocco degli annunci.

Powered By
Best Wordpress Adblock Detecting Plugin | CHP Adblock
error: IL CONTENUTO È PROTETTO