venerdì, Dicembre 19, 2025
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Circumvesuviana, passeggeri costretti a camminare sui binari dopo guasto

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Sembrano non finire più i guai e i disagi per la Circumvesuviana e per i suoi viaggiatori. Già qualche giorno fa vi avevamo segnalato come la linea, secondo Legambiente, fosse la peggiore in assoluto per i pendolari.Eppure nemmeno questo poco onorevole primato sembra aver invertito la tendenza della Circumvesuviana a causare noie e disagi ai suoi utilizzatori, anzi; oggi infatti, l’ennesimo guasto occorso ad un treno sembrerebbe confermare il primo posto nella classifica.

Stamattina, 30 Dicembre, il treno delle ore 6:10 diretto alla penisola sorrentina si è fermato tra le stazioni di Pioppaino e Via Nocera per un guasto che non consentiva la ripresa della corsa. E cosi nelle prime ore di una fredda mattinata di dicembre i poveri pendolari sono stati costretti a lasciare le carrozze e proseguire a piedi sui binari alle prime luci dell’alba.

La situazione appare ancora più paradossale se si pensa che a settembre la Regione Campania ha stanziato 314 milioni di euro da investire sulla manutenzione e sul potenziamento della linea.

La Circumvesuviana

Quella della Circumvesuviana è una delle linee più importanti presenti in Campania. La linea, gestita dall’Ente Autonomo Volturno (EAV), è attiva dalla fine dell’800 e collega numerosi paesi dell’area vesuviana. Per comprendere la sua importanza basti pensare che la linea si estende per circa 142 km distribuiti su 6 linee e 97 stazioni. Eppure i disagi continuano ad essere all’ordine del giorno.

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Sblocco delle risorse finanziare per il Sud: Un tesoro da non sprecare

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Importanti risorse finanziarie in arrivo per il Sud: lo annunciano i ministri De Micheli e Provenzano.

In arrivo per il Sud importanti risorse, annunciate al quotidiano “Il Mattino” dai due ministri Paola De Micheli, titolare dei Trasporti e delle Infrastrutture e Giuseppe Provenzano, responsabile del Sud e della Politica di Coesione. Complessivamente saranno investiti 33 miliardi in due anni tra ferrovie, strade, porti, aeroporti e dighe e almeno 4,5 miliardi di spesa del Fondo sviluppo coesione, costituito solo da soldi italiani, per il solo 2020. Cifre sicuramente superiori a quelle messe a disposizione dall’ultima legge di Bilancio.

Adriano Giannola, l’economista presidente della Svimez alla vigilia della presentazione dell’ultimo Rapporto dell’Associazione sull’economia e la società del Mezzogiorno, si chiedeva:

«Perché i soldi annunciati per il Mezzogiorno alla fine non si spendono?»

Infatti, è importante chiarire che solo una parte di questi soldi però sono nuovi, nel senso che l’attuale governo ha messo le mani su risorse già programmate e non ancora spese, spesso non per volontà politica ma semplicemente per questioni burocratiche. È il caso ad esempio dei circa 8 miliardi che le Ferrovie dello Stato hanno previsto di investire attraverso il loro Piano industriale al Sud (e non solo nella Napoli-Bari) e degli oltre 2 miliardi destinati dall’Anas alla statale Jonica e alle strade provinciali.

Lo stesso vale per il Fondo sviluppo coesione che dovrebbe destinare l’80% delle somme al Sud ma il cui parco utilizzo è venuto alla ribalta solo da poco, grazie al documentato allarme lanciato dalla Svimez e in particolare dal direttore Luca Bianchi. I 4,5 miliardi che il ministro Provenzano spera di spendere nel solo 2020 in investimenti pubblici su ambiente, edilizia e scuola soprattutto appartengono infatti alla dotazione multimiliardaria del Fondo, regolarmente appostato anno per anno tra il 2014 e il 2020 nel Bilancio dello Stato ma quasi mai utilizzato.

Il ministro De Micheli ha dichiarato:

«Naturalmente i conti vanno sempre fatti con ricorsi e lungaggini nell’assegnazione dei lavori per ogni cantiere, come purtroppo accade in Italia, ma le opere del prossimo biennio sono di fatto già pronte a partire».

Il ministro Provenzano invece fa sapere di voler rilanciare l’occupazione femminile attraverso una serie di incentivi. Sarebbe fondamentale anche aiutare i giovani con agevolazioni sull’assunzione a tempo indeterminato, uno dei grandi mali del Mezzogiorno.

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Scuole per lo sport: finalmente c’è anche la Campania

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Nella rete nazionale di scuole medie ad indirizzo sportivo ne entra finalmente anche una campana: l’istituto comprensivo Nicolini Di Giacomo di Napoli.

Si sa, lo sport in generale è un importante strumento di aggregazione, che spesso riesce ad appassionare ogni ragazzo. È importante infatti valorizzare lo sport nelle scuole, anche con attività extracurriculari, così da stimolare anche chi non è particolarmente portato allo studio. Esiste infatti “Scuole per lo sport”, una rete nazionale di scuole ad indirizzo sportivo, la cui scuola capofila è in Sardegna. La prima scuola campana ad aver aderito a tale rete è l’istituto comprensivo Nicolini Di Giacomo di Napoli, la ventesima in tutta Italia.

L’indirizzo sportivo alle scuole medie non è istituzionalizzato, pertanto non è finanziato da ulteriori fondi. L’adesione della scuola napoletana a tale rete è stata possibile solo grazie al già esistente potenziamento di scienze motorie.

Come afferma la preside della Nicolini Di Giacomo, Iolanda Manco, si tratta di una sperimentazione ad indirizzo sportivo suddivisa in vari moduli. I ragazzi si trattengono a scuola il lunedì e il mercoledì dalle 14 alle 16 per poter prendere parte ai vari moduli sportivi.

La rete “Scuole per lo sport” prevede infatti che i ragazzi che ne fanno parte frequentino diversi moduli, imparando a praticare diversi sport. Ad esempio, alla Nicolini Di Giacomo si è appena concluso il modulo del tennis e si proseguirà a gennaio con lezioni di scherma, rugby, atletica e taekwondo.

Le scuole che aderiscono a “Scuole per lo sport” hanno anche la possibilità di partecipare ad ulteriori progetti interregionali, confermando dunque la necessità di promuovere lo sport tra i giovani d’oggi, rendendoli meno social e più socievoli.

L’anno scolastico 2019\2020 è il primo in cui in Campania una scuola ha aderito a tale rete, pertanto nel progetto per ora è impegnata solo una classe. La speranza però è senza dubbio quella di far conoscere sempre più tale iniziativa e raggiungere sempre più adesioni tra le scuole.

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Capodanno in Campania: i concerti gratis per il nuovo anno

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Indecisi su cosa fare a Capodanno? Niente paura! Ecco un elenco dei concerti gratuiti che si terranno per il nuovo anno nelle piazze della Campania.

Il 2020 è ormai alle porte. Perché non accoglierlo in una delle meravigliose piazze della Campania? Magari con un brindisi in compagnia e tanta buona musica? Da Irene Grandi a Rocco Hunt: ecco un elenco dei concerti gratuiti in programma per Capodanno.

Napoli in Piazza del Plebiscito

Nella fantastica cornice di Piazza del Plebiscito, su un palco di 40 metri, il Capodanno partenopeo arriverà sulle note della musica di due grandi artisti: Stefano Bollani e Daniele Silvestri (vi abbiamo parlato del concertone anche qui). Lo spettacolo avrà inizio alle 21:30 e, tra musica e divertimento, accompagnerà il pubblico durante il transito nel nuovo anno. Dopo la mezzanotte e il tradizionale brindisi collettivo, sarà la volta di Livio Cori. Infine, si esibirà anche il jazzista Walter Ricci. Radio ufficiale dell’evento è Radio KissKiss, che trasmetterà il concerto anche in diretta.*

Salerno Rock

Capodanno a tutto rock per Salerno, che saluterà il nuovo decennio con un concerto gratuito che promette scintille – non solo grazie ai fuochi pirotecnici! Nel suggestivo scenario delle Luci d’Artista, infatti, per il concerto dell’ultimo dell’anno si esibiranno Irene Grandi e i Negrita. Pronti a ripercorrere i loro più grandi successi? L’appuntamento è per le 21:30 in Piazza Amendola.

Pozzuoli

A Pozzuoli il 2020 parte col botto. Infatti, sul palco di Piazza della Repubblica i protagonisti del concerto di San Silvestro saranno Edoardo Bennato e Rocco Hunt. Cantautore uno, rapper l’altro: ce ne sarà per tutti i gusti! Ad intrattenere il pubblico, anche la cabarettista Rosalia Porcaro. Prima delle esibizioni degli artisti, la musica selezionata da un dj dalle 23 accompagnerà il pubblico fino al brindisi di mezzanotte, per poi lasciare spazio alla musica di Bennato e Hunt, e alle battute della Porcaro.

Castellammare di Stabia

A Castellammare si festeggia il Capodanno in Villa Comunale, con la rassegna musicale “Natale a Stabia”. Lo spettacolo in programma il 31 dicembre inizierà alle 23, con il concerto degli Arozarena Soul Series. A seguire, “I Colori del Soul” con Irene Fornaciari & Megahertz. A concludere i festeggiamenti ‘notturni’ per il nuovo anno, i fuochi d’artificio e il dj set di Radio Marte, con Rino De Niro e Giovanni Piscopo, e con i vocalist Gigi Soriani e Gigio De Rosa. Qui è disponibile il programma dell’intera rassegna.

Bacoli

Nella bella cornice della Villa Comunale di Bacoli, sul lago Miseno, lo spettacolo di Capodanno comincerà alle 22:30 del 31 dicembre e proseguirà fino a notte fonda, con tanti artisti che si alterneranno sul palco. Atteso il concerto del giovane napoletano Andrea Sannino. A colorare la notte di San Silvestro e le prime ore del nuovo anno, ci saranno anche i Blues Gospel Singer Astronauti. Ma a Bacoli, oltre alla musica, non mancheranno le risate. Infatti, ospite dell’evento sarà la famosa coppia di cominci formata da Luigi Esposito e Rosario Morra, in arte Gigi&Ross. Ad accompagnarli, Pasquale Palma e Alessandro Bolide, comici di Made in Sud.

Avellino…in ritardo

Incerto fino alla fine il concertone di fine anno ad Avellino. Nonostante il suo ‘passato glorioso’, quest’anno niente big del panorama italiano nel capoluogo irpino. Tuttavia, dalle 23:30 sarà la musica degli Spaghetti Style a far ballare Piazza Amendola.

Capodanno in Costiera

E se si vuole salutare il nuovo decennio in costiera amalfitana? Ad Amalfi, dopo il countdown in Piazza Gioia e i fuochi pirotecnici sul mare, alle 00:30 in Piazza Duomo andrà in scena il Capodanno #NYEAMALFI, presentato da Mary Boccia e Maurizio Dipino. Il palco sarà di Frankie e Canthina Band, insieme a musica disco e allo special guest dj Osso, di M2O e Rai Radio 2. Altri dj saranno Nello Fiorentino, Pio Mansi, Filippo Di Costanzo, Alex B2B Fabio.

…e il 1 gennaio?

Ad Agropoli è grande l’attesa per Anna Tatangelo, che si esibirà per il concerto di Capodanno in programma il 1 gennaio 2020 alle 21 in piazza Vittorio Veneto.

* Clicca qui per saperne di più sugli orari dei trasporti pubblici a Napoli durante le festività.

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Acerra, concerto dell’Epifania con la Nuove Consonanze Orchestra

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Il prossimo 6 Gennaio, il Teatro Italia di Acerra ospiterà come da tradizione il concerto dell’Epifania, organizzato dall’associazione Nuove Consonanze Onlus e dal comune di Acerra. Sarà un’occasione speciale per ascoltare i brani del repertorio classico napoletano e salutare la Befana. L’evento è aperto a tutti ed è gratuito, grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale presieduta da Raffaele Lettieri. La direzione artistica è affidata a Salvatore Elia, la presentazione della serata a Raffaella Migliaccio e ospite speciale sarà l’attore Sasà Trapanese.

Ecco la formazione della Nuove Consonanze Orchestra che animerà il concerto dell’Epifania: ai clarinetti Salvatore Elia e Espedito Stompanato; al flauto Vincenzo Laudiero; al pianoforte Annamaria Montano; alla chitarra Giorgio Sanchella; al basso Biagio Orfitelli; alla batteria Raffaele Norma; al sassofono Giuseppe Giroffi; al mandolino Gianluigi Sperindeo; alla fisarmonica Sabrina De Martino; al trombone Francesco Fierro; arrangiamenti e direzione Marcello Massa; tenore Nazareno Darzillo; soprano Annamaria Sanges. Le pubbliche relazioni affidate a Carmine Altobelli.

L’associazione Nuove Consonanze Onlus nasce nel 2009 con l’intento di promuovere l’interesse artistico nel panorama napoletano e limitrofo. La principale attività è legata alla musica, attraverso l’organizzazione di concerti. Tra le date da menzionare, si ricorda la partecipazione a Telethon nel 2010 e la realizzazione de La bohème di Puccini, grande evento dell’anno scorso al Teatro Italia.

L’appuntamento per il concerto dell’Epifania è al Teatro Italia, sito in via Francesco Castaldi 13, Acerra (NA), alle ore 19.00. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Via i tetti di spesa e addio trimestralitá. Ciaramella: “Combattere per una buona causa non è mai fatica sprecata”

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“Era la finanziaria 2016 quando ho cominciato la battaglia accanto ai territori e ai cosiddetti piccoli, che piccoli non sono, per garantire servizio territoriale di prossimità e livelli occupazionali. Da quel primo giorno dove chi credeva che De Luca non avrebbe mai potuto scalfire lo stato disperato della sanità campana abbiamo fatto una vera rivoluzione. Prima salvare le aggregazioni, ma anche la dignità delle imprese che ne fanno parte”.

Dichiara la consigliera Regionale Maria Antonietta Ciaramella, che aggiunge:

“E oggi, grazie all’uscita dal commissariamento finalmente ci buttiamo alle spalle anche la trimestralitá e i tetti di spesa e i cittadini non dovranno subire gli ignobili stop, come se le malattie aspettassero la burocrazia! Ora separazione dei budget di lettera R e rafforzamento del servizio pubblico con un privato che sia supporto e non competitor. Solo tutti insieme si vince e si fa giustizia verso chi soffre e per troppo tempo si è sentito abbandonato o di serie B. La strada é lunga per questo dobbiamo continuare senza interruzioni a combattere per la nostra dignità e senza salute di che dignità potremmo parlare?”

Chi era Marta Naddei, la giovane giornalista morta a Salerno

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Oggi, 29 dicembre, i funerali di Marta Naddei, la giornalista di 33 anni morta in un grave incidente in scooter ieri a Salerno. La giovane era addetta stampa dell’Alma Salerno Calcio, collaborava con i giornali Le Cronache e L’Ora di Cronache, di cui era anche tra i fodatori. Con il collega Andrea Pellegrino aveva scritto il libro Il sistema Salerno. La cupola del potere tra politica e imprenditoria. C’è ancora sconcerto tra parenti e amici per la sua morte. L’incidente che l’ha uccisa è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino, il 28 dicembre. La dinamica non è ancora del tutto chiarita, ma Marta Naddei avrebbe perso il controllo del suo scooter finendo rovinosamente sull’asfalto. Nonostante gli immediati soccorsi da parte di alcuni automobilisti la 33enne è deceduta dopo qualche ora nel reparto di rianimazione del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Ora la famiglia ha deciso di donare le cornee della giovane.

“Marta Naddei – dice Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania – sapeva trasmettere solo gioia ed entusiasmo. Quando veniva all’Ordine, quando la incontravi a Salerno, quando scriveva i suoi articoli di cronaca scrupolosi e documentati. Il cordoglio che esprimiamo ai familiari e ai colleghi è quello di tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di conoscere Marta, di ridere e scherzare con lei. Troveremo i modi giusti per ricordarla”. Proprio l’amico e collega Andrea Pellegrino la ricorda oggi sulla prima pagina de Le Cronache, in cui spicca la foto di Marta. “Sono qui, seduto alla mia scrivania, come avresti voluto tu, a scrivere. Stavolta per te, onorando questo mestiere che per te era una ragione di vita. Del tuo impegno e della tua passione civile è piena questa città, questa provincia e questa regione”.

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Portici, ucciso da treno mentre scavalcava passaggio a livello

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Un treno regionale Fs (numero 21273 partito da Napoli in direzione sud con 60 passeggeri a bordo) ha travolto un uomo di 44 anni nei pressi della stazione di Portici. Questi attraversava a piedi un passaggio a livello, chiuso e con le sbarre abbassate. L’incidente è accaduto alle 14:45 e la vittima è deceduta sul posto. La vittima è di nazionalità italiana ma le generalità sono tuttora sconosciute. La circolazione è stata sospesa in attesa dei rilievi dell’autorità giudiziaria: i treni diretti a Salerno, già limitati alla stazione di Santa Maria la Bruna per la frana in corrispondenza di Torre Annunziata, terminano fino a nuovo ordine la corsa a San Giovanni. Il viaggio prosegue con bus sostitutivi o a bordo della Circum.  La Polizia ferroviaria di Portici al momento sta indagando sulla tragica vicenda.

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Leggende della Campania: tra superstizioni ed antichi rituali, ecco Capodanno!

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Sta arrivando Capodanno e il 2019, nel bene e nel male, sta per concludersi. Che sia stato un anno bello o brutto, siamo tutti pronti a salutare l’anno appena trascorso compiendo, per abitudine o forse senza nemmeno accorgercene, una serie rituali dal sapore scaramantico.

Per unirci ai festeggiamenti e per dare insieme a voi cari lettori il benvenuto a questo nuovo anno, #BussoLaLeggenda ve li racconta tutti.

A Capodanno, tutto fuori dalla finestra!

In realtà, non sarebbe necessario, per il buon augurio, lanciare oggetti dalla finestra – ed anzi vi raccomandiamo di non farlo – ma leggenda vuole che gettare via, allo scoccare della mezzanotte, oggetti vecchi porti fortuna. 

Gli oggetti possono essere rotti tuttavia anche in casa, se proprio si vuol seguire questo rituale scaramantico; l’unica cosa importante affinché venga portato a compimento il rito è che le cose gettate siano di ceramica o di vetro, in modo che possano frantumarsi in mille pezzettini. 

Non sono tuttavia solo gli oggetti a dover essere lanciati da finestre o balconi: affinché il nuovo anno sia felice e senza pianti, si dovrebbe lanciar via anche dell’acqua: questa simboleggerebbe le lacrime versate durante l’anno appena trascorso, che, gettate fuori dalla nostra casa, non ritorneranno per almeno dodici mesi.

Il botto che scaccia il malocchio

Il motivo per cui si sparano i fuochi allo scoccare della mezzanotte è lo stesso per cui nello stesso istante si stappa lo spumante per brindare: il rumore forte dei fuochi pirotecnici e del tappo dello spumante, comunemente detto “botto”, scaccerebbe il malocchio.

Inoltre si dice che, dopo averlo versato lo spumante nel proprio bicchiere, infilarvi un dito prima di berlo per poi passarlo dietro il nostro orecchio o quello di un’altra persona porti fortuna (anche se in verità è probabilmente solo fortemente antigienico).

Tre doni per Capodanno

Se volete condividere la buona sorte con i vostri ospiti del cenone, non dovrete far altro che condividere con loro un sacchetto con tre doni: del sale grosso, una monetina e del carbone. Il sale grosso porterebbe abbondanza di cibo, la monetina favorirebbe l’arrivo di ricchezze ed il carbone garantirà calore anche nel pieno dell’inverno. 

Donando questi tre oggettini propiziatori, allontanerete la fame la povertà e la ricchezza.

Buon Capodanno e felice anno nuovo!

Che crediate o meno a questi rituali e che li applichiate o meno, non possiamo a questo punto fare altro che augurarvi un felice anno nuovo, magari in nostra compagnia: che sia pieno di curiosità e voglia di sapere e conoscere cose nuove, che sia colmo di meraviglia, di favole e leggende – ma, soprattutto, che ci sia per voi almeno un po’ di felicità e serenità.

Auguri!

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Gaetano Manfredi, rettore della Federico II, è il nuovo Ministro dell’Università e della Ricerca

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di Luigi Manzo – Dopo l’addio tra le polemiche del Ministro Lorenzo Fioramoni al MIUR, il Ministero dell’Istruzione si sdoppia: Lucia Azzolina nuovo ministro della scuola, Gaetano Manfredi all’Università e ricerca.

Ad annunciarlo ai giornalisti durante la conferenza stampa di fine anno, pochi minuti fa, il presidente del consiglio Giuseppe Conte.

Lucia Azzolina, 37 anni, siracusana, è deputata del M5S ed è stata sottosegretaria all’Istruzione fino ad oggi.  Gaetano Manfredi, 51 anni,  di Ottaviano, è invece il presidente della conferenza dei Rettori (Crui) nonché il rettore dell’Università di Napoli Federico II.

Ringrazio il ministro Fioramonti per l’attività fin qui prestata. Abbiamo la necessità di rilanciare il comparto della ricerca e dell’università. Non è vero che non abbiamo compito passi avanti, introdurremo nel 2020 l’Agenzia nazionale della ricerca che possa fungere da coordinamento ai vari livelli. Dobbiamo fare qualche sforzo in più, dobbiamo rilanciare un piano straordinario per i ricercatori, incrementare i fondi per il diritto agli studi. Mi sono convinto che la cosa migliore sia separare il comparto scuola dal comparto ricerca a università. Mi farò latore della creazione di un nuovo ministero dell’Università e della Ricerca: ho pensato di nominare la sottosegretaria Azzolina ministra della Scuola e Gaetano Manfredi, presidente Crui, ministro della università e della ricerca. Affiancherò il neo ministro per una ricognizione di un mese in cui sentiremo tutti gli stakholders” ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha scelto Azzolina e Manfredi.

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