domenica, Dicembre 21, 2025
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Coronavirus, nuovo decreto governativo: chiusa la Lombardia e altre 11 province

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Dopo l’aggravarsi della situazione Coronavirus, il governo ha emanato un nuovo decreto ed estende la zona rossa. Divieto assoluto di ingresso e uscita dalla Lombardia e da altre 11 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Trevisto, Asti e Alessandria.

Gli spostamenti saranno concessi solo in caso di emergenza. Chiuse palestre, piscine, musei, centri culturali e stazioni sciistiche. Centri commerciali aperti dal lunedì al venerdì.

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Festa delle donne: locali già sold-out nonostante l’emergenza coronavirus

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Ieri tra Napoli e Aversa decine di locali non hanno rispettato le indicazioni del governo sull’emergenza Coronavirus, riempiendo i loro locali senza mantenere la distanza di sicurezza, domani – in occasione della festa delle donne – le cose potrebbero non andare diversamente.

Come da “tradizione” per la Festa della Donna, infatti, decine di locali campani (e non solo) organizzano cene spettacolo con neomelodici come attrazione e i biglietti stanno andando a ruba nonostante l’emergenza coronavirus. 

“In questo momento di emergenza sanitaria, con disposizioni ministeriali ben precise, pensare di poter svolgere in sicurezza eventi del genere è da verificare” denuncia il consigliere regionale Borrelli.

“Con centinaia di persone in un locale è difficile poter garantire la distanza di un metro fra i soggetti. E addirittura i cittadini ci hanno segnalato che alcuni ristoranti avrebbero attivato il servizio navetta. Questa situazione può generare un veicolo per il contagio del Coronavirus e quindi abbiamo chiesto alle autorità competenti di verificare l’eventuale annullamento degli eventi. In questo momento – ha aggiunto Borrelli – ci vuole coscienza e senso di responsabilità. Non c’è in ballo solo la salute di chi decide di partecipare a questi eventi, ma di tutta la regione. Invieremo nota alle autorità competenti per segnalare la questione: con la salute non si scherza. Stesso discorso vale per i locali che ci hanno segnalato e che non rispetterebbero le disposizioni per evitare e ridurre il contagio”.

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Sospesi colloqui per Coronavirus: scatta la rivolta nel carcere di Salerno

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Momenti di tensione nel carcere di Salerno – Fuorni.  Una rivolta inscenata da un centinaio di detenuti è scoppiata all’interno del penitenziario dopo l’annunciata sospensione dei colloqui per l’allerta Coronavirus.

Dalle prime informazioni pare che un consistente numero di detenuti  siano saliti sui tetti dell’edificio e che ci siano danni in un piano della struttura.

Gli agenti della polizia penitenziaria, guidati dal comandante Gianluigi Lancellotta, stanno tentando di domare la rivolta. Sul posto anche il questore di Salerno e il comandante provinciale dei carabinieri. Un elicottero intanto sta sorvolando il Carcere di Salerno dall’alto.

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#BussoLaLeggenda // Il tenero fantasma del Cardarelli

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Chiunque viva a Napoli conoscerà sicuramente, almeno di nome, l’Ospedale Cardarelli.

Questo nosocomio è noto ai più in quanto uno dei maggiori ospedali del Sud Italia, ma forse non tutti sanno che in questo luogo capita che si aggiri un fantasma.

E’ così: qui persino gli ospedali esigono le proprie leggende e i propri spettri. Ecco dunque che questa settimana #BussoLaLeggenda vi racconta la storia di questo fantasma gentile che potreste incontrare se vi capitasse di trovarvi nei dintorni del Cardarelli.

Sogno o realtà?

Il fantasma si manifesterebbe alle porte dell’Ospedale, proprio prima dell’ingresso.

Apparirebbe con le fattezze di un anziano signore, con cappello e bastone, e si dice che sia davvero difficile capire che non si tratta di una persona vera. Sembrerebbe infatti così solido e reale da non poter minimamente immaginare o dedurre la sua natura ectoplasmatica.

Per questo, fioccano testimonianze e racconti di persone che si sarebbero intrattenute con il vecchietto, che si mostra invero sempre affabile e gentile, per poi scoprire solo al suo svanire in una nuvola di fumo che si trattava proprio del celebre fantasma.

L’automobilista e il vecchio

Una delle storie più celebri che riguardano questo fantasma è quella che ha per protagonista un uomo la cui macchina sarebbe finita in panne proprio davanti all’Ospedale. Erano circa le undici e mezza di sera.

Seccato, l’uomo sarebbe uscito dalla macchina cercando di capire cosa non andava e perché gli stesse dando tutti questi problemi – era infatti da un po’ di tempo che il motore faceva delle bizze; mentre era impegnato ad indagare sullo stato della sua automobile, gli si sarebbe avvicinato un signore anziato, ben vestito, chiedendogli cosa stesse succedendo.

L’automobilista avrebbe spiegato al vecchietto la situazione e poi, sempre cercando invano di far ripartire l’automobile, si sarebbe fermato a chiacchierare con lui del più e del meno.

Di parola in parola, alla fine l’automobilista chiese al signore cosa ci facesse lì, fuori dall’ospedale a quell’ora tarda; il vecchio avrebbe sorriso ed avrebbe così risposto:

Io sono morto da tempo. Ma mia moglie è nell’ospedale, ricoverata per un’operazione – e sta per morire. Sono venuto a prenderla.

Sentendo quelle incredibili parole, l’automobilista si sarebbe voltato di scatto verso l’anziano, per scoprire che non c’era nessuno accanto a lui. Del signore con cui aveva conversato fino a qualche istante prima non rimaneva che un’ombra di fumo.

L’uomo, turbato, sarebbe salito in macchina, cercando di farla partire per l’ennesima volta: questa, volta, il motore si accese e l’automobilista riuscì a tornare a casa.

Il tenero fantasma del Cardarelli

Sono in molti ad aver visto il fantasma di quest’uomo, e, quando si chiacchiera per un po’ con lui, il vecchietto dice sempre la stessa cosa: è venuto a prendere lo spirito della moglie, morta per un’operazione.

Tuttavia pare che l’anima della moglie abbia abbandonato questa terra – e così il povero signore continua a vagare in pena, cercandola inutilmente, senza riuscire a rassegnarsi a lasciarsi alle spalle questa vita terrena.

Se vi capitaste di trovarvi, la sera o meglio ancora la notte, nei pressi dell’ospedale fate bene attenzione: se vedrete un anziano signore sulla soglia del Cardarelli potrebbe trattarsi proprio di questo fantasma tenero e gentile che sembra non aspettare altro che qualcuno con cui scambiare qualche parola.

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De Magistris risponde alle polemiche sul concorso e sui locali

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De Magistris ha risposto alle polemiche sul concorso tenutosi alla Mostra d’Oltremare e sull’apertura di bar e locali, chiarendo il grado di responsabilità del Comune. 

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris,ha cercato di sciogliere alcuni dubbi dei cittadini in merito alle polemiche su due questioni importanti: il concorso che si è tenuto in questi giorni alla Mostra d’Oltremare e l’apertura di bar e locali della città.

In un post su Facebook, fa sapere di non avere potere decisionale perché per i locali, bisogna seguire direttive ministeriali, mentre la decisione di fare comunque il concorso, è stata presa dalla Regione a cui di certo, l’amministrazione comunale non può opporsi.

Ecco ciò che ha scritto:

Nelle ultime ore sto ricevendo molte domande relative a due temi che suscitano una certa preoccupazione nei napoletani: uno legato al concorso che si sta tenendo alla Mostra d’Oltremare e un altro relativo all’apertura dei bar e dei locali in città.
Ebbene, nel primo caso, volevo ricordare a tutti che abbiamo sempre espresso contrarietà, proponendo con le assessore Monica Buonanno e Francesca Menna, una sospensione con il rinvio delle prove.
Nel secondo, ci dobbiamo attenere scrupolosamente alle disposizioni nazionali del Governo. I Comuni non possono decidere più autonomamente.
Trattandosi di un’emergenza nazionale, dunque, in entrambi i casi non possiamo fare altro che seguire le disposizioni prese a livello centrale.
Il concorso poteva, ed a nostro avviso doveva, essere sospeso dalla Regione Campania che lo ha indetto.

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Concerti in live streaming, la risposta di Napulitanata al coronavirus

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La sala stabile della canzone napoletana, Napulitanata, non si arrende al virus e programma i suoi concerti in streaming su Facebook. Mercoledi 11 Marzo alle 21:00 previsto il primo live streaming.

E’ totalmente innovativa e digitale la soluzione adottata da Napulitanata per non privare gli spettatori dei concerti anche al tempo del coronavirus. La sala stabile della canzone napoletana ha infatti deciso di avvalersi del web offrendo i propri concerti in dirette streaming su Facebook. E cosi, malgrado le “porte chiuse”, Napulitanata proseguirà il suo lavoro, in accordo con  le direttive del D.P.C.M. del 4 marzo. Il primo live streaming è previsto l’11 Marzo alle ore 21.

Rispetteremo le direttive del D.P.C.M. del 4 marzo proponendo online quella proposta artistica che finora è stata premiata dalla presenza di oltre 15 mila spettatori, in larga parte turisti.

Sono queste le parole dei fondatori, Mimmo Matania e Pasquale Cirillo.

L’erogazione dei servizi web non si limiterà unicamente ai live streaming: sarà infatti anche possibile fruire dei contenuti dei concerti anche nei giorni successivi, sotto forma di podcast che saranno pubblicati sul sito dell’associazione.

Napulitanata

Napulitanata, sita in Piazza Museo Nazionale 10/11, è nata 3 anni fa per sopperire alla mancanza di spazi dedicati alla canzone napoletana.

L’associazione si pone lo scopo di ripercorre e rivive la storia della canzone napoletana dall’ottocento agli anni ’60.

Il programma

Come già accennato, la prima live streaming è fissata il giorno mercoledi 11 marzo alle 21:00; il giorno successivo lo stesso spettacolo sarà disponibile per la visione on demand sul sito dell’associazione.

Insieme ai fondatori del progetto Pasquale Cirillo (pianista) e Mimmo Matania (fisarmonicista), si esibiranno i cantanti Manuela Renno e Alessandro Colmaier.

Gli spettacoli in live streaming saranno invece fruibili sulla omonima pagina Facebook.

Dopo l’appuntamento dell’11 marzo la modalità di fruizione in live streaming e on demand saranno replicate ogni settimana, con le live previste ogni mercoledi.

Per gli interessati riportiamo qui il link al sito di Napulitanata.

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Arbitro napoletano muore suicida gettandosi sotto un treno

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Antonio Martiniello, arbitro 31enne che lo scorso 1 febbraio colpì con una testata il portiere negli spogliatoi e sottoposto, per questa ragione, al Daspo, è morto ieri investito nella stazione del suo paese in provincia di Macerata nella Marche.

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari a causa di un’accusa per stalking sporta dalla ex fidanzata e i Carabinieri si sarebbero recati a casa sua per trasferirlo in carcere, non trovandolo: l’arbitro inizialmente si è barricato in casa poi è fuggito verso i binari, dove è stato travolto dal treno.

Sull’incidente indagano le Forze dell’Ordine.

 

 

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Emergenza criminalità, i parlamentari Valente, Siani e Ruotolo al Prefetto di Napoli: “Deriva da terrorismo camorrista”

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I parlamentari Valeria Valente, Paolo Siani e Sandro Ruotolo accompagnati dai vertici del PD di Napoli Marco Sarracino e Paolo Mancuso hanno incontrato il Prefetto di Napoli, Marco Valentini.

Una riunione dettata dai gravissimi fatti accaduti sabato notte in via Generale Orsini, da cui sono scaturiti l’assalto e la devastazione del Pronto Soccorso del Vecchio Pellegrini e la stesa con l’esplosione di colpi di pistola ad altezza uomo contro la sede del Comando provinciale di Napoli dei Carabinieri.

Azioni di terrorismo camorrista che hanno creato un grande allarme nell’opinione pubblica e un forte disorientamento. Non era mai accaduta la chiusura temporanea di un Pronto Soccorso di un nosocomio cittadino e neppure un attacco armato ai carabinieri della Caserma Pastrengo.

La delegazione, ringraziando il Prefetto per la disponibilità immediata, ha proposto tre temi di approfondimento: l’impiego delle risorse di polizia economizzate per la chiusura degli stadi, in ulteriori presidi territoriali nelle aree a maggior rischio; la verifica dell’impiego effettivo delle molte risorse stanziate sino ad ora per gli impianti di videosorveglianza oltre che per il completamento della rete; il rafforzamento della tutela dei nostri operatori sanitari rispetto alle quotidiane aggressioni, specie in un periodo complesso con quello che stiamo vivendo in queste settimane a causa del coronavirus – spiegano in una nota congiunta -.Tutto ciò nel contesto di un forte potenziamento delle politiche sociali e di lotta all’evasione scolastica ed al lavoro nero, per una offerta di migliore qualità e quantità delle nostre agenzie di formazione e di uno sviluppo che sappia offrire lavoro vero”

 

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Coronavirus, De Luca: “I locali che non rispettano le norme di sicurezza vanno chiusi”

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto sulla situazione “movida” che sta destando preoccupazione tra i cittadini.

Abbiamo comunicato ai Prefetti della Campania che in molte realtà, nelle ore serali e notturne, vi sono esercizi pubblici, bar e pub, nei quali non si rispettano le misure di prevenzione e di sicurezza previste come la distanza tra le persone con pericolo di contagio.
Abbiamo sollecitato le forze di polizia ad attivarsi per procedere alla chiusura di questi esercizi in caso di assembramento di persone.

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Napoli, Rione Vasto: alimenti venduti per strada in pessime condizioni igieniche

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Non solo coronavirus: Al Rione Vasto preoccupano anche prodotti dall’origine e dagli ingredienti sconosciuti smerciati all’interno di passeggini. Alimenti trattati in pessime condizioni igieniche.

C’è un ossimoro particolare in atto negli ultimi giorni a Napoli: da una parte i negozi e le attività commerciali sono impegnati a sanificare ed igienizzare i locali, dall’altra, a pochi passi dai suddetti negozi, venditori abusivi di alimentari che smerciano prodotti per strada in barba ad ogni norma sanitaria.

E’ questo quello che sta infatti avvenendo nelle ultime ore nel Rione Vasto; qui infatti un gruppo di extracomunitari ha avviato una attività abusiva di vendita di alimenti di origine sconosciuta. Il gruppo di persone,  priva di autorizzazione, ha violato numerose norme igieniche. Non servono bancarelle o simili: tutto quello che serve sono dei passeggini per poter cosi vendere in mezzo alla strada i prodotti dalla dubbia provenienza.

A preoccupare sono soprattutto le condizioni igieniche degli alimenti stessi: carni, pesci, riso e altri prodotti privi di tracciatura o dagli ingredienti sconosciuti, vengono venduti a mani nude, senza guanti. I prodotti, di cui non si conosce nemmeno la cottura o lo stato di conservazione, vengono addirittura appoggiati a terra. Tutto questo mentre pile di pesci vengono conservate in cartoni adagiati a terra sui marciapiedi.

Le lamentele dei cittadini

I residenti in zona hanno già richiesto una immediata bonifica per scongiurare gravi problemi sanitari, in una Napoli già spaventata da altri problemi di questa natura quali il coronavius.

Adelaide Dario del comitato Vasto-Nolana Progetto Napoli ha dicharato:

In un momento di tale criticità sanitaria credo che il comune di Napoli, Municipalità e assessori debbano adoperarsi per mantenere la città pulita il più  possibile, innaffiando e disinfettando le strade. Devono essere inflessibili nel vietare la vendita e l’esposizione di generi alimentari sui marciapiedi per poi iniziare una vera e propria profilassi sanitaria.

Nel Rione è inoltre possibile imbattersi in sacchi di carne o pesce lasciati marcire al sole; alcuni di questi, purtroppo, sono destinati ad alcuni ristoranti etnici presenti in zona.

Negli scorsi giorni lo stesso comitato Vasto-Nolana ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo controlli più serrati da parte dell’Asl proprio sui tantissimi ristoranti gestiti da stranieri.

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