venerdì, Aprile 19, 2024
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“Capri-Revolution” in corsa per il David di Donatello

In corsa per l’edizione 2019 dei David di Donatello (che, però, prende in considerazione i film italiani usciti nelle sale nel 2018) per la categoria di miglior regia spicca la presenza di Mario Martone e della sua ultima fatica: “Capri-Revolution”.

Il film, già presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, vede l’opportunità di portare a casa un riconoscimento importante come il David che, dopo anni di trascuratezza, nelle ultime edizioni ha ricominciato a ricevere l’importanza che merita – sia dal pubblico, sia dalle emittenti televisive che lo offrono.

La categoria scelta per “Capri-Revolution” – la miglior regia – non è casuale. Il film non è stato, probabilmente, ritenuto abbastanza d’impatto per rientrare nella categoria più prestigiosa: i migliori film di quest’anno sono, infatti, ben più imponenti: “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino; “Dogman” di Matteo Garrone; “Euforia” di Valeria Golino; “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher e “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. Sarebbe stato impossibile, però, non tenere in considerazione il lavoro di Martone che, con “Capri-Revolution”, chiude il cerchio della sua personalissima trilogia sulla libertà che comprende i precedenti “Noi credevamo” e “Il giovane favoloso”.

Trama di Capri-Revolution

Nel 1914 l’isola di Capri è ben lontana dall’essere quel luogo mondano che oggi conosciamo: si tratta, piuttosto, di un’isola rurale dove è ancora la natura ad essere padrona dell’uomo e non viceversa. Per questo motivo, l’artista nord-europeo Seybu (Reinout Scholten van Aschat) sceglie proprio Capri per fondare la sua comunità utopistica basata sulla libertà d’espressione, sulla vita semplice che non ha bisogno della tecnologia del mondo esterno, la quale ha condotto quello stesso mondo alla prima delle guerre mondiali.
Ad essere affascinata da questa comune – esplicitamente ispirata a quella che l’artista tedesco Karl Diefenbach instaurò proprio a Capri nei primi anni del 900 – è Lucia (Marianna Fontana), un’umile pastorella che dapprima osserva da lontano quei corpi che danzano, nudi e statuari, in mezzo alla natura incontaminata, ma ai quali, a mano a mano, si avvicina sempre di più, disobbedendo agli ordini che i suoi fratelli le danno e rompendo, per la prima volta nella storia della sua famiglia, il suo ordine estremamente patriarcale.
L’altro protagonista del film è un medico (Antonio Folletto) che crede fermamente nel valore della scienza e nel progresso, che rappresenta il portavoce dell’ideale opposto di quello dei membri della comune.

I tre protagonisti rappresentano i tre livelli del film che, pur incontrandosi e contaminandosi, non riescono mai a mescolarsi del tutto: ognuno resta fedele alle proprie idee, per cui alla fine non si assiste all’arrivo di un punto d’incontro tra i tre mondi (arte, ribellione e scienza) che avrebbe potuto rappresentare l’equilibrio perfetto. Lucia, protagonista indiscussa, è allo stesso tempo forza creatrice di se stessa e tabula rasa che Seybu ed il giovane medico possono e vogliono plasmare come se fosse un vaso di creta, ma che alla fine continuerà il suo percorso in maniera totalmente indipendente.

Martone riesce a separare questi tre livelli con le immagini: contrappone sentimenti e razionalità, arte e scienza, spirito e materia grazie a scene girate in esterni o interni, grazie alla luce naturale e a quella artificiale che adopera per contrapporre i due mondi. In mezzo c’è Lucia che, in una delle scene più rappresentative del film, indossa un vestito rosso che spicca in mezzo al verde dell’isola, sottolineandone la volontà di rompere con la sua tradizione, sottolineando la rivoluzione che porta avanti.

La miglior regia è sicuramente la categoria più importante per il film, ma “Capri-Revolution” è in corsa anche per il David alla migliore attrice protagonista (Marianna Fontana), al miglior montaggio, migliore fotografia, migliori costumi, miglior trucco, migliore acconciatura. Migliore scenografia, miglior suono, miglior musicista e migliori effetti VFX.

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