Dopo la morte di Stefano Alborino a Frattamaggiore, un’altra tragedia sul lavoro sconvolge l’agro aversano: il dramma si è consumato alle prime luci dell’alba di ieri a Brendola, in provincia di Vicenza (Veneto).
Un operaio 58enne ha perso la vita all’interno dello stabilimento della Aristoncavi, azienda specializzata nella produzione di cavi elettrici. La vittima si chiamava Raffaele Galano era nato ad Aversa.
Capoturno esperto, lavorava da ben 33 anni all’Aristoncavi, azienda specializzata nella produzione di cavi elettrici con sede a Brendola, in provincia di Vicenza. Si era trasferito a Vicenza, dove viveva con la moglie e i due figli.
Come raccontato da Prima Vicenza, l’operaio sarebbe caduto da una scala mentre stava operando su un’apparecchiatura dell’impianto. A seguito della caduta, la vittima sarebbe stata risucchiata da un macchinario: secondo una prima ricostruzione, un ingranaggio lo avrebbe agganciato per un braccio, trascinandolo con violenza e causando lesioni fatali.
All’arrivo della squadra dei vigili del fuoco di Arzignano, l’operaio era già stato estratto dai macchinari dai colleghi e stava ricevendo le prime manovre di soccorso, poi proseguite dal personale sanitario del Suem. Purtroppo, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal, incaricati di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.
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