Come Pio Maimone e Santo Romano: aggredito per una scarpa sporcata. Nuova violenza a Napoli, stavolta la vittima, “se la cava” con 4 punti di sutura sotto l’occhio. Pestato anche l’amico, con problemi di deambulazione, accorso in aiuto. L’appello dei familiari: ”Chi ha visto , parli”. Borrelli: “Ancora un’aggressione, una tragedia sfiorata per futili motivi. Basta silenzi, basta omertà, basta con la cultura della violenza”.
Una nuova, brutale aggressione nella notte tra sabato e domenica. A Napoli, un giovane è stato pestato con ferocia, davanti a numerosi testimoni durante la movida notturna di Piazzetta Orientale, per una birra caduta a terra che avrebbe “sporcato una scarpa”.
Ad aggredirlo — secondo quanto riportato dalle sorelle della vittima — un ragazzo-il cui nome di battesimo corrisponderebbe a quello di Salvatore- accompagnato dalla sua fidanzata, che ha prima provocato, poi colpito il ragazzo con calci e pugni provocandogli ferite alla zona perioculare che hanno richiesto quattro punti di sutura. Il suo amico, che ha problemi di deambulazione, una distrofia dei cingoli, intervenuto per difenderlo, è stato colpito con tale violenza da riportare la frattura della mandibola e la caduta di diversi denti.
La famiglia dopo aver sporto denuncia, ha pubblicato foto, dettagli, e un appello accorato:
“Chiediamo giustizia. Vogliamo che le forze dell’ordine facciano luce su quanto accaduto e che i responsabili paghino per le loro azioni. Vogliamo che i nostri figli, fratelli, amici, parenti vivano senza paura, paura di riuscire a tornare a casa vivi. Ma soprattutto vogliamo che episodi del genere non accadano più. Per nessuno. A chi ha visto e taciuto, chiedo di riflettere. Il silenzio protegge i colpevoli. Ma parlare, denunciare, significa proteggere tutti: le vostre famiglie, i vostri figli, il futuro della nostra città. Non permetteremo che la violenza diventi la norma. Chiediamo giustizia. Chiediamo che chi ha aggredito mio fratello venga individuato e punito. Ma soprattutto, chiediamo un cambiamento: culturale, sociale e umano. Perché nessuno debba più subire ciò che ha subito lui”.
“Un episodio agghiacciante, che ci riporta ancora una volta a una realtà inaccettabile: quella di ragazzi che si sentono padroni della notte, della strada, della vita degli altri — dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi–Sinistra Francesco Emilio Borrelli, contattato dai familiari della vittima — Come già accaduto a Francesco Pio Maimone e Santo Romano, la scintilla è una futilità, ma la violenza è cieca, spropositata, devastante. Si rischia la morte per un graffio a una scarpa. È inaccettabile. È ora di dire basta al culto della violenza come linguaggio dominante tra le nuove generazioni. E basta anche all’omertà: chi ha visto parli. Non si può più tacere. Il silenzio è complice della violenza”.
Borrelli ha già segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e chiede massima attenzione da parte della Questura e della Procura per individuare i responsabili: “La sicurezza non può essere un privilegio. È un diritto. E deve valere per tutti, ovunque e a qualunque ora. A chi ha picchiato quei ragazzi dico: vi troveremo. E a chi ha assistito e tace: denunciate. Proteggere chi è stato colpito significa proteggere anche voi stessi”.
Il deputato lancia un appello anche alle istituzioni scolastiche e sociali: “Serve un investimento urgente in educazione civica, affettiva e culturale. Perché chi considera una scarpa sporcata un’offesa da punire con la violenza, ha bisogno di essere rieducato prima che sia troppo tardi”.
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