Nel corso di un’attività di controllo condotta dal Gruppo NAS dei Carabinieri di Napoli, nel Sud Italia, è stato effettuato un significativo sequestro di materiale sanitario e cosmetico utilizzato in ambito medico-estetico. Tra i prodotti sequestrati figurano siringhe pre-riempite di acido ialuronico, aghi, flaconcini contenenti filler anti-età, nonché schede di valutazione medico-estetica riferite a diversi pazienti.
L’intervento ha evidenziato gravi irregolarità, tra cui l’impiego abusivo di dispositivi medici e cosmetici per trattamenti estetici, spesso effettuati al di fuori dei requisiti normativi previsti per garantire la sicurezza dei pazienti. In particolare, all’interno di una farmacia è stato scoperto un vero e proprio centro estetico, non autorizzato, che operava in violazione delle normative vigenti. L’area adibita a “estetica avanzata” e le relative apparecchiature sono state sottoposte a sequestro amministrativo. Gli operatori della struttura esercitavano infatti l’attività di estetista senza le dovute abilitazioni professionali, sfruttando la copertura dell’esercizio farmaceutico.
L’azione dei NAS non si è fermata alle ispezioni fisiche. Le verifiche si sono estese anche al mondo digitale, con un monitoraggio mirato dei siti web che pubblicizzavano e/o vendevano illegalmente medicinali e dispositivi medici utilizzati nella medicina estetica. In alcuni casi, si è giunti persino all’oscuramento di portali online, spesso ospitati su server esteri e gestiti da soggetti anonimi. Questi siti promuovevano la vendita illecita di farmaci soggetti a prescrizione medica obbligatoria — acquistabili solo in farmacia e da utilizzare esclusivamente sotto la supervisione di personale sanitario qualificato — oltre a dispositivi medici iniettabili (i cosiddetti filler) e cosmetici con etichettature non conformi alla normativa europea.
L’operazione testimonia l’impegno costante delle autorità nel contrasto all’abusivismo nel settore della medicina estetica, un ambito sempre più esposto a pratiche scorrette e potenzialmente pericolose per la salute pubblica. Le indagini proseguono per individuare ulteriori responsabili e garantire il rispetto della legge, tutelando i cittadini da interventi effettuati senza garanzie di sicurezza e professionalità.
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