“I vostri nomi sono sulle pallottole della mia pistola“: minacce di morte sono giunte, via social, alla famiglia di Santo Romano, il giovane ucciso nel Vesuviano da un minore armato di pistola che sparò durante una lite scoppiata per i cosiddetti futili motivi, un paio di scarpe sporcate.
Il grave episodio ha spinto la famiglia di Santo a presentare una denuncia all’ autorità giudiziaria. “Su nostra denuncia il minorenne condannato per l’assassino di Santo Romano – dice l’avvocato Marco De Scisciolo, spiegando l’antefatto – è stato trovato in possesso di due cellulari mentre era detenuto in due carceri minorili diversi e, in un’ occasione, finanche di un coltello rudimentale“.
“Qualche giorno dopo, sempre sui profili Tik Tok con le sue iniziali o riferibili a suoi sostenitori, – fa sapere ancora il professionista – sono apparsi dei post palesemente indirizzati alla famiglia di Santo Romano, verosimilmente riconducibili alle denunce che avevamo presentato per i cellulari, in cui si palesano gravissime minacce di morte“.
“In un post, addirittura, – sottolinea il professionista – è stato scritto ‘i vostri nomi sono sulle pallottole della mia pistola’“.
L’avvocato De Scisciolo tiene a precisare che la famiglia di Santo Romano, a questo punto, “è stata costretta a sporgere una nuova denuncia per questi fatti che riteniamo gravissimi“.
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