Dopo una settimana dall’omicidio di Antonio Vitale, 56 anni, in via Tiziano a Cardito, le indagini proseguono nel massimo riserbo da parte degli investigatori.
Ma il quotidiano “Cronache di Napoli” lancia un’indiscrezione che collocherebbe l’omicidio di Vitale nei contrasti tra gruppi criminali per il controllo del malaffare tra i comuni di Frattamaggiore, Cardito e Crispano.
Sul quotidiano si legge che “l’agguato che ha portato alla morte di Vitale rappresenta un chiaro segnale di escalation nella faida tra i Pezzella-Orefice e i Mormile-Cristiano” e che “la vittima sarebbe stata inquadrata nel gruppo degli Orefice“.
“Le autorità, impegnate a ricostruire la dinamica dell’omicidio e a individuare i responsabili, si trovano a dover affrontare una rete complessa di alleanze e rivalità che rende difficile qualsiasi intervento efficace”.
“La morte di Vitale segna una nuova fase di scontro, con gli Orefice in una posizione sempre più critica e le famiglie Mormile e Cristiano pronte a sfruttare ogni occasione per consolidare il proprio dominio sulle piazze di spaccio”.
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