sabato, Giugno 28, 2025
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Pompei, nuovi scavi alla Villa dei Misteri: riemerge l’ingresso principale e il quartiere servile

Pompei — Tornano le attività di scavo nella celebre Villa dei Misteri, uno degli edifici più iconici del sito Unesco vesuviano. Situata appena fuori le mura della città antica, in direzione di Ercolano, la villa è di nuovo al centro dell’attenzione grazie a una campagna archeologica avviata nel settore nord, da tempo rimasto inesplorato.

L’intervento è stato reso possibile dopo l’abbattimento, nel 2023, di un edificio abusivo costruito sopra la villa stessa. L’operazione è il frutto di un protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso, e il Parco Archeologico di Pompei, diretto da Gabriel Zuchtriegel. I due hanno presentato alla stampa i primi risultati della nuova campagna di scavo, che si propone di completare l’opera avviata quasi un secolo fa da Amedeo Maiuri.

Il direttore Zuchtriegel spiega: «L’obiettivo è duplice: documentare gli scavi clandestini per supportare le indagini della Procura e portare finalmente alla luce l’intera estensione della villa. I primi dati sono promettenti: nonostante i saccheggi, stanno emergendo strutture intatte del piano superiore».

La Villa dei Misteri è celebre in tutto il mondo per il grande fregio pittorico che decora uno degli ambienti principali, interpretabile come rappresentazione di riti dionisiaci. Sebbene recentemente sia stata scoperta una raffigurazione simile nella cosiddetta “Casa del Tiaso”, il fregio della villa resta un unicum iconografico e artistico.

La zona attualmente in corso di scavo comprende l’antico ingresso monumentale, un tratto della via Superior prospiciente l’entrata, e parte del quartiere servile. Sono emersi, inoltre, il muro di contenimento del terrapieno orientale e una cisterna voltata a botte. La porzione nord-occidentale, fino ad ora inaccessibile a causa della presenza dell’edificio abusivo, rappresenta uno dei tasselli mancanti dell’intero complesso.

Le attività si inseriscono in un più ampio progetto di tutela e valorizzazione, che prevede anche l’abbattimento di manufatti abusivi edificati in aree soggette a vincoli archeologici. In base al protocollo firmato nel 2023, il Parco Archeologico finanzia le demolizioni e acquisisce le aree al demanio.

«La collaborazione tra Procura e Parco è un modello vincente — ha dichiarato il procuratore Fragliasso — che ci ha consentito, tra le altre cose, di procedere anche alla demolizione di una struttura abusiva adibita a ristorazione nei pressi della villa. Difendere il patrimonio significa anche ristabilire la legalità nei luoghi della cultura».

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