Ha acconsentito alla donazione degli organi la famiglio del bambino di 7 anni caduto in una piscina pubblica a Campigliano, frazione di San Cipriano Picentino, lo scorso 24 luglio. Dopo due giorni di ricovero in terapia intensiva all’ospedale Santobono di Napoli, è stato dichiarato il decesso. Le procedure sono state avviate dall’equipe medica dell’ospedale pediatrico partenopeo, e gli organi del piccolo sono stati destinati a bambini in attesa di trapianto.
Il bambino si trovava nella piscina insieme alla madre quando ha perso improvvisamente i sensi ed è finito in acqua, ingerendo una grande quantità di liquido. I soccorsi sono stati immediati: trasportato prima all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, è stato poi trasferito d’urgenza in elisoccorso al Santobono di Napoli.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi e si sono aggravate ulteriormente nelle ore successive, fino al decesso. Nonostante gli sforzi del personale sanitario, non è stato possibile salvarlo.
Il sindaco di San Cipriano Picentino, Sonia Alfano, ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali e invitato la comunità a unirsi in un momento di silenzio. Il sindaco di Campigliano, Martino D’Onofrio, ha espresso cordoglio alla famiglia e rinviato due cerimonie pubbliche previste nei giorni successivi.
La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. La piscina dove si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro.
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