domenica, Settembre 7, 2025
HomeCronacaForcella, convalidato l’arresto di Lucia Salemme per l’omicidio del marito Ciro Rapuano

Forcella, convalidato l’arresto di Lucia Salemme per l’omicidio del marito Ciro Rapuano

NAPOLI – È stato convalidato l’arresto di Lucia Salemme, 58 anni, accusata di aver ucciso a coltellate il marito, Ciro Rapuano, coetaneo, nella loro abitazione di via Sant’Arcangelo, a Forcella. Il gip Alessandra Grammatica ha disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo coniugale.

La donna, detenuta da giovedì a Secondigliano, ha ribadito davanti al giudice quanto già dichiarato alla Squadra Mobile e al pubblico ministero della sezione Fasce Deboli: avrebbe colpito il marito per difendersi da un’aggressione. L’interrogatorio di convalida è durato circa un’ora. Il pm aveva chiesto il carcere, mentre il difensore, avvocato Roberto Pinto, i domiciliari con braccialetto elettronico.

Il provvedimento restrittivo è stato motivato anche dalla necessità di chiarire la dinamica dei fatti. L’autopsia, ancora da eseguire, sarà decisiva per stabilire le cause e le modalità del decesso e verificare la versione dell’indagata.

Il delitto è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. Intorno alle 2.30, Salemme ha chiamato le forze dell’ordine riferendo di aver accoltellato il marito dopo essere stata aggredita. All’arrivo della polizia, Rapuano era riverso prono sul letto, già privo di vita. Sul corpo, colpi di coltello in numero stimato tra venti e quaranta, concentrati soprattutto su schiena e spalle.

In casa erano presenti anche la figlia trentenne della coppia e la nipotina. La bambina dormiva; la giovane ha dichiarato di essere entrata nella stanza dei genitori dopo aver sentito rumori e di aver visto la madre colpire il padre, senza assistere all’inizio dell’episodio.

Salemme presentava lesioni da taglio a una spalla, al braccio e a tre dita. Secondo i primi accertamenti, le ferite potrebbero essere compatibili con una dinamica di difesa. La donna ha riferito di essere stata vittima di maltrattamenti familiari, mai denunciati alle autorità.

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