domenica, Ottobre 12, 2025
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Caivano: Proiettile a Don Patriciello, arrestato 75enne legato al clan Ciccarelli

Una busta con all’interno un proiettile calibro 9×21. È quanto si è trovato tra le mani don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano (Napoli), durante la messa della domenica mattina nella sua parrocchia.

A consegnarla al prete, simbolo della lotta alla Camorra e ai roghi di rifiuti nella Terra dei fuochi, è stato un 75enne già noto alle forze dell’ordine, bloccato dalla scorta del sacerdote e da una pattuglia di carabinieri presenti all’esterno della chiesa, mentre si nascondeva nella fila di fedeli in attesa di ricevere la comunione.

L’uomo è stato portato nella compagnia carabinieri di Caivano per accertamenti e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Si tratta della persona che circa un anno fa, a giugno 2024, è stato bloccato nella stessa chiesa dalle forze dell’ordine perché dai suoi pantaloni fuoriusciva un coltello.

In quella circostanza, il 75enne, suocero di un boss del clan camorristico Ciccarelli, è stato denunciato a piede libero e nei suoi confronti è stato emesso un avviso orale.

L’episodio ha riacceso i riflettori su Caivano e in particolare sul Parco Verde, rione popolare per decenni considerato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e fortino dei clan di camorra, di recente oggetto di un piano di recupero e riqualificazione coordinato da un commissario straordinario di governo.

Il tutto a meno di ventiquattro ore dalla ‘stesa’ avvenuta sabato sera nelle strade del rione, dove alcune persone a bordo di scooter hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco. Un gesto che, aveva commentato in mattinata don Patriciello, “sta a dire una cosa importante: a Caivano e dintorni la malavita organizzata, ben radicata da anni, ha ricevuto in questi ultimi mesi un durissimo colpo”.Unanime la solidarietà nei confronti del parroco dal mondo delle istituzioni e della politica, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che da Astana gli ha fatto pervenire la sua “vicinanza e solidarietà dopo il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima”, e dalla premier Giorgia Meloni, che ha parlato di fatto “inaccettabile” e di “gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro”. Meloni si è detta certa che “non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità” e ha assicurato: “Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha preannunciato una sua visita a breve a Caivano e ha disposto l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti del parroco. Domani gli episodi del Parco Verde saranno al centro di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Parole di solidarietà sono arrivate anche dal ministro della Difesa Guido Crosetto, dell’Istruzione Giuseppe Valditara, della Salute Orazio Schillaci, della Cultura Alessandro Giuli, dai leader della Lega Matteo Salvini e del M5S Giuseppe Conte, così come dal sindaco della Città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi e dall’ex presidente della Camera, oggi candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico.

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