Edmondo Cirielli ha risposto ai colleghi di Fanpage.it sulla domanda che riguardava il candidato Pasquale Di Fenza, consigliere regionale uscente e candidato con Forza Italia.
Quest’ultimo è stato protagonista negli ultimi mesi di diverse polemiche perché accompagnato da discussi tiktorker napoletani come Rita De Crescenzo. Ma nelle ultime ore, proprio Fanpage.it, ha fatto emergere presunti legami tra l’ex consigliere regionale e i clan di camorra di Marano.
“Io sono un carabiniere e credo che la camorra vada combattuta con forza. Però sono anche una persona che crede nello Stato di diritto. Le persone hanno diritto a processi non sommari, quindi non processi giornalistici. Hanno diritto di difendersi perché magari può capitare anche a Fico senza volerlo si fa una foto ad una manifestazione con uno che magari è un camorrista e non è che domani io posso dire che Fico un camorrista. Ci vogliono le prove ci vogliono e le prove si costruiscono nei processi”.
“Il garantismo è una forma di garanzia dei cittadini, quella di non subire dallo Stato violenze. E sui reati legati al sistema della camorra sappiamo che hanno anche una possibilità, nella fase di accusa, di essere costruiti non in maniera oggettiva. Per questo ci sono i processi”.
“Certo se dovesse uscire che questa persona nei processi e che lui sarà condannato… Anche se esistono le leggi: se viene condannato viene sospeso dal Consiglio regionale e se viene condannato con sentenza passata in giudicato decade con l’interdizione dai pubblici uffici. Ma in questa fase sinceramente rimaniamo nel campo della somma delle delle illazioni. Io devo far prevalere lo spirito di giustizia che secondo me di correttezza“.
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