giovedì, Dicembre 11, 2025
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Tribunale di Nola riconosce indennizzo da 150mila euro ad operaio esposto all’amianto

Il Tribunale di Nola (Napoli) ha accolto il ricorso presentato dal lavoratore M.B., riconoscendo il diritto alla maggiorazione contributiva per 15 anni di esposizione all’amianto in uno stabilimento di Volla (Napoli) con un indennizzo (secondo i calcoli dell’Osservatorio Nazionale Amianto) di 150mila euro.

Secondo quanto rende noto un comunicato, nelle linee produttive dell’impianto in questione si tagliavano e modellavano lastre e tubazioni e l’amianto si disperdeva nell’aria come una polvere invisibile, entrando così nei polmoni dei lavoratori e posandosi sui loro abiti.
La pronuncia del tribunale obbliga l’INPS alla ricostituzione della posizione contributiva del ricorrente, con significativi riflessi sulla futura prestazione pensionistica.

Il Tribunale ha accertato che M.B., impiegato prima presso un’azienda e successivamente presso un’altra, ha svolto per anni mansioni caratterizzate da manipolazione, contatto diretto e lavorazioni con cemento-amianto.

Dichiarazioni aziendali e documentazione tecnica hanno confermato che, tra il 1978 e il 1993, il lavoratore era coinvolto nelle fasi di produzione, finissaggio, commercializzazione e taglio di materiali contenenti amianto, nonché nelle operazioni di bonifica del sito.

Questa vicenda non riguarda solo un singolo lavoratore, ma un pezzo della nostra storia industriale che per troppo tempo è stato ignorato. Le fabbriche come la Sacelit hanno contribuito alla crescita economica del Paese, ma spesso a un prezzo pagato interamente dai lavoratori. Il riconoscimento ottenuto oggi dimostra che la verità, quando sostenuta con determinazione, riesce ancora a emergere nonostante gli anni trascorsi”, ha commentato l’avvocato Ezio Bonanni, legale del lavoratore e Presidente Osservatorio Nazionale Amianto.

È fondamentale che le istituzioni comprendano che la tutela delle vittime dell’amianto non è un atto di generosità, ma un dovere morale e civile. Continueremo a batterci affinché nessuno sia costretto a lottare da solo per ottenere ciò che gli spetta“, ha concluso Bonanni.

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