NAPOLI – Dopo l’occupazione studentesca del Liceo classico “Antonio Genovesi” di Napoli, avvenuta lo scorso ottobre nell’ambito delle mobilitazioni di solidarietà con la Palestina, l’istituto ha inviato una richiesta di risarcimento danni pari a 5mila euro alle famiglie degli studenti ritenuti coinvolti. La decisione ha generato proteste da parte dei collettivi studenteschi e del sindacato Usb Scuola Campania.
Il Liceo Genovesi, storico istituto con sede in piazza del Gesù, nel centro storico della città, era stato occupato a partire dal 6 ottobre scorso. L’iniziativa, promossa dagli studenti e coordinata con altri collettivi a livello nazionale, rientrava nelle proteste contro l’operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza e per la richiesta di pace. L’occupazione si è conclusa il 14 ottobre, dopo la richiesta di sgombero avanzata dalla Città Metropolitana di Napoli per consentire la ripresa delle lezioni.
Durante il periodo di occupazione, la dirigenza scolastica ha mantenuto un canale di dialogo con gli studenti, monitorando al contempo le condizioni di sicurezza dell’edificio. Nei giorni scorsi, tuttavia, la scuola ha trasmesso alle famiglie una lettera di richiesta di risarcimento per i danni che sarebbero stati riscontrati nei locali dell’istituto.
Secondo quanto indicato nella comunicazione, gli occupanti si sarebbero resi responsabili di diverse azioni considerate dolose, tra cui l’imbrattamento di pareti e quadri, lo svuotamento di estintori, la sottrazione di tre iPad, il danneggiamento di attrezzature sportive, del quadro elettrico di un’aula, del parquet, la sottrazione di libri di testo appartenenti ai docenti, nonché la forzatura di serrature di porte e armadietti. Al termine dell’occupazione, inoltre, si sarebbe reso necessario un intervento di disinfezione affidato a una ditta specializzata. Il costo complessivo degli interventi è stato quantificato in 5mila euro, con richiesta di pagamento entro 15 giorni.
La decisione ha suscitato reazioni da parte dei collettivi studenteschi e del sindacato Usb Scuola Campania, che hanno sollevato dubbi sulle modalità di individuazione dei responsabili e sulla quantificazione dei danni. Secondo quanto emerge, la lettera sarebbe stata indirizzata all’intero corpo studentesco.
Usb Scuola Campania ha inoltre evidenziato che eventuali sanzioni disciplinari rientrerebbero nelle competenze del Consiglio d’Istituto, che, secondo il sindacato, non risulterebbe ancora insediato al momento dell’invio delle richieste. Il Consiglio dovrebbe insediarsi nei prossimi giorni.
Sulla vicenda è intervenuto anche Giuliano Granato, esponente di Potere al Popolo, che ha inserito l’episodio in un contesto più ampio di tensioni legate alle mobilitazioni di solidarietà con la Palestina.
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Tik Tok e Instagram! Entra nel canale TikTok per seguire i nostri eventi live!


