Lebbrosi, amputati, malati di peste: il presepe scientifico «Incurabili pastori e guaritori ciarlatani» ripercorre ogni malattia, compreso il covid, riallestito nella sala Lazzaretto a cura del Museo delle Arti Sanitarie presso l’ex Ospedale della Pace (via dei Tribunali 277) realizzato con il finanziamento della Città Metropolitana di Napoli. È visitabile da martedì 23 dicembre.
Si consiglia la visita guidata per fruire del valore scientifico della raccolta. L’ingresso è libero previa prenotazione.
«Si tratta di un presepe tecnico, un omaggio alla nostra scuola medica, che usa il pastore napoletano, manufatto artigianale tipico della nostra terra, per mostrare tutte le malattie del mondo ed esorcizzarle», spiega Gennaro Rispoli, direttore scientifico del Museo delle Arti Sanitarie. «È il nostro modo di augurare una buona salute a tutti e una pronta guarigione ai malati e omaggiare gli operatori sanitari e tutte le istituzioni che da sempre assicurano le cure. Anticamente, molte malattie erano incurabili e chi curava era spesso un ciarlatano. La medicina, in questo senso, ha fatto molta strada, riuscendo a guarire morbi che si credevano incurabili. Raccontiamo, in fin dei conti, qualcosa che fa parte della vita quotidiana, anche nel presepe tradizionale c’è sempre un gobbo, un malformato o un amputato come rilievo epidemiologico della società civile. Al nostro, abbiamo deciso di non apporre cartelline che spiegassero il tipo di malattia che affligge ogni pastore per lasciare la possibilità ai visitatori di intuire le patologie ed i vari sedicenti dottori».
Così, nell’allestimento ambientato in una corsia dell’antico lazzaretto tra i cento pastori malati, speziali, cerusici compaiono anche i medici in costume settecentesco, i barbieri che usavano le sanguisughe come terapia fino agli inizi degli anni ’70, oppure i salumieri che insaccando salami si ritenevano capaci di operare anche l’ernia nel ‘500. Finanche gli edifici che fanno da sfondo sono in linea con la finalità scientifica del presepe, delle riproduzioni in scala degli ospedali più antichi e belli di Napoli: la farmacia degli Incurabili di Napoli, l’ospedale psichiatrico Annunziata di Aversa e gli ospedali Annunziata e San Gennaro di Napoli.
Attraverso l’evoluzione delle malattie e dei metodi curativi si racconta la storia più autentica della città e della sua solidarietà.
Exhibition designer Luca De Lorenzo, video mapping a cura di Emanuele Buonocore.
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