I prezzi dei carburanti continuano a salire in modo allarmante. In modalità self service, la benzina ha raggiunto 1,748 euro/litro, mentre il diesel si attesta a 1,670 euro/litro. Ancora più alti i prezzi del servito: 1,886 euro per la benzina e 1,806 euro per il diesel. Ma è sulla rete autostradale che si registrano i rincari più drammatici: secondo i monitoraggi del Codacons, la verde in modalità servito ha sfondato quota 2,3 euro/litro, mentre anche il self si avvicina pericolosamente alla soglia dei 2 euro in diversi tratti. Scrive così in una nota il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
Le associazioni dei consumatori parlano di speculazione, aggravata dalla situazione geopolitica internazionale, come il conflitto in Iran e la crisi (MAI AVVENUTA ndr.) nello Stretto di Hormuz. Secondo uno studio di Assoutenti e del Centro ricerche consumi, i rincari non sarebbero direttamente legati a blocchi effettivi della produzione ma rappresenterebbero un effetto speculativo in assenza di ostacoli reali. Una condizione che potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi.
Assopetroli, da parte sua, nega ogni dinamica speculativa, invitando invece a “promuovere una cultura della mobilità consapevole”, ma il Ministero delle Imprese non resta a guardare: il Garante per la sorveglianza dei prezzi ha convocato per mercoledì la Commissione di allerta rapida, alla luce dei poteri rafforzati dal recente decreto Trasparenza.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è il grido d’allarme dei gestori (come riportato da Dagospia)i, che si sentono vittime di una narrazione distorta: “Ogni aumento viene imputato a noi, ma sono le compagnie petrolifere a incassare i margini maggiori. Noi paghiamo il carburante in anticipo, subiamo furti e rapine, e siamo i primi a rimetterci quando i prezzi salgono”, denuncia in una lettera aperta un operatore del settore.
Sulla vicenda interviene con forza Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra:
“Quello che sta accadendo è indegno. I cittadini vengono colpiti in un momento già economicamente difficile da aumenti che non trovano giustificazioni tecniche credibili. Porterò la questione in Parlamento per chiedere misure concrete contro la speculazione, maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi alla pompa e il controllo puntuale dei margini di guadagno lungo tutta la filiera. Occorre tutelare i consumatori, ma anche quei gestori onesti che lavorano giorno e notte e che oggi vengono ingiustamente additati come responsabili. Presenterò un’interrogazione parlamentare e chiederò l’intervento diretto del Governo per prevenire ulteriori rincari speculativi in vista dell’estate”.
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Tik Tok e Instagram!