NAPOLI — Svolta nelle indagini sull’esplosione avvenuta nove giorni fa in una sala adibita a cucina nei pressi di via Foria. La Procura di Napoli ha iscritto sei persone nel registro degli indagati. Si tratta di soggetti la cui posizione è riconducibile al ruolo di proprietari o gestori del ristorante “Da Corrado”, coinvolto nell’incidente.
L’inchiesta è condotta dal pubblico ministero Federica D’Amodio, in forza al pool coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ricci. La nuova fase dell’indagine permetterà agli indagati di nominare consulenti di parte per partecipare all’autopsia, che sarà effettuata nelle prossime ore sul corpo della vittima, Giovanni Scala.
Scala, 57 anni, era addetto alle cucine del ristorante. Non ricopriva il ruolo di chef né di cameriere, ma era considerato una presenza preziosa all’interno del piccolo laboratorio situato in via Peppino De Filippo. Il giorno dell’esplosione aveva accettato di sostituire alcuni colleghi assenti, offrendo la propria disponibilità con grande senso di responsabilità. Il suo corpo è stato recuperato solo dopo tre ore di ricerche sotto le macerie.
L’esplosione ha causato danni ingenti e gravi conseguenze umane, ora al centro dell’inchiesta giudiziaria. Dopo l’autopsia, verranno celebrati i funerali.