domenica, Agosto 24, 2025
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Tina Sgarbini uccisa in casa nel salernitano, preso l’ex compagno. Il biglietto lasciato a casa dei genitori: “Ho fatto una cavolata”

Il corpo senza vita a terra, riverso sul pavimento della sua abitazione nel centro di Montecorvino Rovella, piccolo comune del Salernitano arroccato sui monti Picentini. Sul collo segni di violenza, probabilmente di uno strangolamento.

È stata trovata così questa mattina Assunta Sgarbini, per tutti Tina, 47 anni. A scoprire il cadavere sono stati i Carabinieri della stazione di Montecorvino, che hanno subito notato sul corpo della donna quelli che apparivano come segni di un’aggressione ai suoi danni.

La conferma è arrivata dal medico legale, giunto poco dopo sul posto insieme al magistrato.

L’ipotesi del femminicidio ha preso sempre più piede quando si è scoperto che il 36enne Christian Persico, concittadino della donna e suo compagno fino a poco tempo fa, risultava irreperibile da alcune ore. Sono quindi immediatamente scattate le ricerche dell’uomo, coordinate dalla Procura di Salerno e che hanno visto le forze dell’ordine impegnate in particolare nel comune salernitano e nei suoi immediati dintorni.

Le ricerche si sono concluse nel tardo pomeriggi, quando Persico è stato rintracciato in località San Pietro, a Montecorvino Rovella.

La sua presenza è stata segnalata da un cittadino, che ha allertato i Carabinieri.

All’arrivo dei militari sul posto, il 36enne non ha opposto resistenza. Accompagnato al Comando Stazione di Montecorvino Rovella per gli ulteriori accertamenti, la sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Il cadavere della donna è stato invece trasportato all’ospedale di Eboli, dove sarà sottoposto ad autopsia.

I due sono stati legati sentimentalmente per circa dieci anni, fino alla rottura avvenuta alcuni mesi fa.

L’ipotesi vagliata dagli investigatori è che il 36enne sia entrato nell’abitazione dell’ex e l’abbia uccisa, strangolandola. Non erano presenti in casa i tre figli di lei, nati da una precedente relazione.

Il movente, la relazione finita e la lettera

Il femminicidio sarebbe avvenuto al culmine di un’accesa discussione. Tina e Persico si erano conosciuti nel 2016 e si erano lasciati di recente. Come ha raccontato il padre della vittima, Antonio Sgarbini, lei lo aveva cacciato di casa anche perché non lavorava.

Persico avrebbe lasciato una lettera alla madre, scusandosi per aver “fatto una cavolata”. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Salerno, con i carabinieri impegnati per l’intera provincia.

“Nulla lasciava presagire la tragedia che è avvenuta, siamo sconvolti, abbiamo una ferita sul cuore”, ha commentato a caldo a LaPresse il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, che si è recato sul posto appena appresa la notizia.

“Oggi Montecorvino Rovella piange una sua figlia – ha poi aggiunto in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – e il dolore che proviamo come comunità è immenso, perché la vita della nostra Tina è stata spezzata in modo crudele all’interno delle mura di casa, là dove ognuno dovrebbe sentirsi al sicuro. Non esistono parole sufficienti a colmare il vuoto che questa tragedia lascia. In questo momento il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a chi l’ha conosciuta e amata. La nostra comunità non dimenticherà”.

Nel giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino.

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