I dati raccolti da ARPAC dopo l’incendio divampato settimana scorsa in un capannone in via Ferrante Imparato, quartiere Poggioreale, a Napoli, non sono affatto rassicuranti. Il livello delle diossine nell’aria sono oltre i limiti di legge.
Sono disponibili i primi risultati del monitoraggio di diossine, furani, policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera, effettuato nell’area di via Ferrante Imparato (Napoli Est), nei pressi del capannone adibito allo stoccaggio di prodotti commerciali dove nella serata dello scorso 28 agosto è divampato un incendio (si rimanda al precedente comunicato diffuso in data 29 agosto). In esito al monitoraggio svolto finora (dati aggiornati al 31 agosto) è emersa una concentrazione complessiva pari a 2 pg/Nm3 I-TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), superiore dunque al valore di riferimento di 0,15 pg/Nm3 I-TEQ correntemente utilizzato dalla comunità scientifica e indicato dalle Linee guida del Lai, organismo tecnico della Repubblica federale tedesca.
Nelle date 30-31 agosto le stazioni fisse della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria non hanno rilevato superamenti dei limiti di legge relativamente ai parametri monitorati ai sensi del decreto legislativo 155/2010.
Gli accertamenti proseguono: si invita a fare riferimento al sito arpacampania.it per i successivi aggiornamenti.
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