È bufera dopo i cori contro Napoli intonati da un gruppo di militanti durante il raduno della lega di Pontida. Alcuni partecipanti hanno scandito lo slogan “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”, suscitando immediate reazioni politiche e istituzionali.
Il Movimento 5 Stelle ha denunciato l’episodio sui social, chiedendo scuse ufficiali. “Quello che è successo a Pontida non è accettabile”, ha dichiarato il candidato alla presidenza della Regione Campania Roberto Fico. Critico anche il Partito Democratico: per il deputato Marco Sarracino “la Pontida del 2025 è un vero e proprio festival dell’odio”.
La Lega ha preso le distanze con una nota: “Cori da stadio volgari e stupidi da parte di pochi, che certo non rappresentano le decine di migliaia di persone presenti a Pontida da tutta Italia e da tutta la Campania”.
Il senatore campano della Lega Gianluca Cantalamessa ha replicato sottolineando che “quello che offende davvero Napoli sono le elemosine e le mancette del reddito di cittadinanza voluto dai 5 Stelle o le politiche clientelari del Pd”, ricordando invece le misure introdotte dal governo per il Mezzogiorno come la Zes unica e “Resto al Sud”.
Sull’episodio è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini, che questa mattina a Rtl 102.5 ha parlato di “pochi sciocchi”: “Erano pochi… se su 30mila persone ci sono trenta che dicono qualcosa di stupido, gli altri 29.970 hanno il diritto e il dovere di condannarli”. Salvini ha inoltre ricordato che a Pontida “si è parlato della prima casa per i giovani” e di “proposte costruttive” che non devono essere oscurate da episodi marginali.
Il leader della Lega sarà nei prossimi giorni a Napoli e in Campania in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre.
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