lunedì, Dicembre 29, 2025
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Capodanno: nel mercato nero dei botti compare la ‘bomba Gaza’, la “new entry” nel mercato nero. Costa fino a 200 euro

È stato ribattezzato “bomba Gaza” ed è la “new entry” nel mercato nero dei fuochi pirotecnici illegali in vista del Capodanno 2026. L’ordigno è stato ribattezzato dai produttori clandestini con un richiamo al drammatico conflitto in Medioriente per “pubblicizzare” la potenza distruttiva del manufatto.

Il nuovo botto illegale, rilevano i Carabinieri, è la riproposizione potenziata dei consueti e pericolosi ordigni che ogni anno vengono ribattezzati seguendo la cronaca e l’attualità del momento.

Al momento non risultano sequestri ufficiali, ma il botto circola già da novembre, con numerosi avvistamenti soprattutto sui social, nuova frontiera del mercato illegale. Il prezzo, inizialmente compreso tra i 70 e i 100 euro, ha subito un’impennata a ridosso del Capodanno, raddoppiando fino a circa 200 euro.

L’usanza di utilizzare nomi legati a personaggi sportivi, scenari di guerra o fatti di cronaca per rendere particolarmente accattivante l’ordigno esplosivo risale a decenni fa e vede nella ormai celebre “bomba di Maradona” il suo nome più noto.

Negli anni si sono susseguiti diversi nomi legati ad eventi internazionali come la bomba Bin Laden e la bomba Covid, ma anche sportivi come la recente bomba Sinner dedicata al tennista italiano. Come accaduto già negli anni scorsi, in prossimità delle festività di fine anno il Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia promuove la campagna di sensibilizzazione “Usa la testa non rovinarti la festa”, rivolta soprattutto ai giovani per educarli al corretto uso dei fuochi pirotecnici legali e disincentivare l’acquisto dei pericolosissimi fuochi illegali, che spesso provocano vittime specie nei giovani in età adolescenziale.

“La battaglia – precisano dal Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia – potrà essere vinta se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale. In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità”.

I Carabinieri ricordano che i giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso.

Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno quattordicenni. Se il gioco pirotecnico è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito. Alcuni giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono causare, se non usato in modo corretto, gravi danni a persone e cose.

I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d’artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d’armi o nulla osta, sempre comunque con l’obbligo di denuncia alle forze dell’ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.

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