AFRAGOLA – Martina Carbonaro, 14 anni, è stata colpita mentre si voltava, forse nel tentativo di evitare un ultimo gesto di affetto da parte del suo ex fidanzato, Alessio Tucci. Il primo colpo, inferto con un masso, ha raggiunto la parte destra della nuca. In totale, la giovane ha subito quattro colpi alla testa, in un disperato tentativo di difesa che non è riuscito a salvarla da una lunga agonia durata fino a un’ora.
Queste sono le conclusioni dell’autopsia condotta dalla dottoressa Raffaela Salvarezza, dirigente medico della Asl Napoli Nord e consulente del pubblico ministero Della Valle. La perizia ricostruisce gli ultimi momenti di Martina, uccisa all’interno dell’ex stadio comunale di Afragola, dove si era recata per chiarire definitivamente la fine della relazione con Tucci.
Il masso utilizzato per l’aggressione è stato ritrovato nei pressi del luogo del delitto, ancora sporco di sangue. I colpi hanno interessato la zona parietale destra, quella sinistra e infine la fronte, segno che Martina è caduta a terra prima di ricevere l’ultimo colpo fatale.
Resta incerto il momento esatto della morte. L’autopsia indica un intervallo massimo di un’ora tra il trauma e il decesso, ma non è stato possibile stabilire se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvarla.
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