Nella Giornata internazionale della lotta alla corruzione che ricorre in questo 9 dicembre, l’associazione Libera ha diffuso i dati del suo dossier ‘Italia sotto mazzetta’, che ha censito le inchieste sulla corruzione dal 1° gennaio al 1° dicembre di quest’anno: sono in totale 96, alla media di otto al mese, con il coinvolgimento di 49 procure in 15 regioni e 1.028 persone indagate.
La Campania è “maglia nera” con 219 persone indagate. Ci sono “mazzette” in cambio di un’attestazione falsa di residenza per avere la cittadinanza italiana o per ottenere falsi certificati di morte o anche per l’aggiudicazione di appalti nella sanità, per la gestione dei rifiuti ma anche per la realizzazione di opere pubbliche, la concessione di licenze edilizie, l’affidamento dei servizi di refezione scolastica o per concorsi truccati in ambito universitario.
Il monitoraggio di Libera, che copre il periodo dal 1° gennaio al 1° dicembre 2025, rivela un raddoppio delle inchieste rispetto all’anno precedente:
– 96 inchieste censite (erano 48 nel 2024);
– 1.028 persone indagate (contro le 588 dell’anno prima);
– 49 procure impegnate in 15 regioni diverse.
Se il Sud Italia, con Campania, Calabria e Puglia, registra i numeri più alti in termini assoluti, il Nord non è affatto immune. Liguria e Piemonte guidano la triste classifica settentrionale, dimostrando che il “virus” della tangente non conosce confini geografici.
La corruzione raccontata da Libera non è quella del funzionario isolato che accetta una bustarella. È una corruzione “industriale”, organizzata da veri e propri comitati d’affari capaci di orientare appalti e decisioni pubbliche.
I settori colpiti sono quelli che dovrebbero garantire i diritti fondamentali dei cittadini:
Sanità: mazzette per appalti e forniture, sottraendo risorse alla cura delle persone.
Ambiente: gestione illecita dei rifiuti, con danni incalcolabili alla salute pubblica.
Istruzione: concorsi universitari truccati e servizi di mensa scolastica svenduti al ribasso.
Cittadinanza: persino il diritto di essere riconosciuti come cittadini è stato mercificato, con casi di false residenze vendute in cambio di denaro.
Continua a seguire il nostro sito e la pagina Facebook La Bussola TV per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Tik Tok e Instagram!


