venerdì, Novembre 14, 2025
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Omicidio Francesco Pio Maimone, Francesco Pio Valda scrive dal carcere: “Quella tragedia mi consuma”

Napoli – «C’è sempre stata da parte mia la volontà di chiedere scusa alla famiglia di Francesco Pio Maimone. Questa tragedia mi consuma giorno dopo giorno». Così Francesco Pio Valda, 21 anni, condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio del giovane pizzaiolo diciottenne Francesco Pio Maimone, ha scritto in una lunga lettera inviata alla Corte d’Assise d’Appello di Napoli e letta nel corso dell’udienza odierna.

Il delitto risale al marzo 2023, quando Maimone venne ucciso sul lungomare di Mergellina per motivi ritenuti futili dagli inquirenti. Valda, ritenuto autore dell’esplosione dei colpi fatali, ancora una volta ha espresso quello che definisce il suo pentimento per un atto che ha «distrutto la vita di un ragazzo della mia stessa età».

Nella missiva il giovane racconta fragilità e mancanze familiari, dal padre assassinato in un agguato di camorra all’assenza della madre. Confessa inoltre di aver scoperto lo studio solo in carcere: «Non ho frequentato scuole… qui ho scoperto lo studio. Riconosco di essere oggi una persona cambiata, con il desiderio di dare un senso alla mia misera vita».

L’avvocato difensore, Antonio Iavarone, terrà la propria arringa il 20 novembre, data in cui Valda renderà anche dichiarazioni spontanee in videocollegamento.

Ma le parole dell’imputato non convincono la famiglia della vittima. Antonio Maimone, padre del giovane ucciso, ha ascoltato la lettera con dolore e distacco: «Le scuse, il pentimento, la presa di coscienza… erano prevedibili. Con una condanna all’ergastolo, era un passaggio necessario». Maimone ricorda come la sparatoria sarebbe scaturita perché «qualcuno aveva sporcato la sua scarpa».

Il padre non crede alla narrazione di un ragazzo smarrito: «Francesco Pio Valda non è un giovane qualsiasi: è il rampollo di una famiglia criminale e ha persino organizzato un clan tutto suo». E aggiunge un interrogativo che pesa come un’accusa: «Dopo un periodo in comunità, perché è andato a Mergellina con una pistola?».

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