La violenza tra ragazzine ad Aversa torna a far discutere e accende nuovamente i riflettori su un fenomeno sempre più diffuso tra i giovanissimi. Luoghi di aggregazione e di sport, che dovrebbero essere spazi di socialità e confronto positivo, si trasformano sempre più spesso in scenari di aggressioni, insulti e sopraffazione.
L’ennesimo episodio si è verificato lunedì 15 dicembre, all’esterno dello stadio Bisceglia di Aversa, dove due ragazze, presumibilmente adolescenti, sono venute alle mani davanti a numerosi passanti e coetanei. La scena, ripresa in un video, mostra chiaramente momenti di forte tensione: minacce, capelli tirati e un linguaggio volgare e carico d’odio.
Il filmato è stato inviato al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha immediatamente denunciato l’accaduto. Nel video si sentono frasi particolarmente offensive, tra cui:
“Non prenderti la confidenza, pu**na. Mi faccio venire tutti i capelli in mano”*.
Borrelli: “Un fallimento educativo e sociale”
“Quanto accaduto fuori dallo stadio di Aversa è gravissimo e rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare – ha dichiarato Borrelli –. È inaccettabile che ragazze così giovani arrivino allo scontro fisico per motivi futili, utilizzando un linguaggio violento e degradante”.
Secondo il deputato, episodi di violenza tra ragazzine ad Aversa e in altri territori dimostrano un profondo disagio sociale:
“Così giovani e già così violente: siamo di fronte a un fallimento educativo e sociale. Serve un intervento immediato”.
Più controlli e prevenzione nei territori
Borrelli chiede maggiori controlli nelle aree di aggregazione, soprattutto in occasione di eventi sportivi, ma anche un lavoro strutturale e duraturo nelle scuole e nei quartieri:
“È fondamentale contrastare la cultura dell’odio, della prevaricazione e della violenza prima che diventi un linguaggio normale tra i più giovani”.
“Rischio normalizzazione della violenza”
“Se non si interviene ora – conclude Borrelli – il rischio è che questi episodi diventino la normalità, con conseguenze sempre più gravi per la sicurezza e la convivenza civile”.
La violenza tra ragazzine ad Aversa rappresenta dunque non solo un fatto di cronaca, ma un segnale preoccupante che richiede risposte immediate da parte delle istituzioni, delle famiglie e della scuola.
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