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La Jabil di Marcianise dà il via ai licenziamenti

La Jabil Circuit Italia, multinazionale statunitense delle Tlc con stabilimento a Marcianise, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 350 addetti del sito casertano. La procedura – spiega la nota della società – è “essenziale per assicurare l’operatività futura del sito di Marcianise in un ambiente di mercato altamente concorrenziale”.

Jabil Circuit Italia: l’azienda

La Jabil Circuit è una società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici, in particolare circuiti elettrici per i produttori di apparecchiature originali. Inoltre offre servizi per la progettazione e il design dei prodotti, per la gestione del supply chain e per la fase post-vendita.

La società viene fondata nel 1966 da Bill Morean e James Golden a Detroit e immediatamente guadagna clienti dalla fama internazionale. Questa era attiva in Italia con Jabil Circuit Italia S.r.l. negli stabilimenti di Stezzano (ex HP, schede elettroniche per stampanti laser HP), Genova con uffici tecnici (ex Marconi Communications), San Marco Evangelista (ex Marconi Communications, schede elettroniche) e a Mapello (BG).

A seguito di varie problematiche economiche ed organizzative, del rischio di un’amministrazione controllata per un buco di 70 milioni di euro, la Jabil minaccia la chiusura. Solo nel marzo del 2015 è stato poi firmato al ministero dello Sviluppo Economico l’accordo che ratifica la cessione dello stabilimento Ericsson di Marcianise (Caserta) alla Jabil.

La nota dell’azienda

Per via della crisi, di cui molte aziende Italiane sono ancora vittime e il dolore per lo sfaldamento della grande squadra di ingegneri, la nota della società spiega:  “Da diversi anni a questa parte il sito Jabil di Marcianise si è dovuto confrontare con un contesto economico sfidante. In ragione di tale dinamica, i volumi si sono ridotti e le risorse sono rimaste sotto-utilizzate. Per affrontare la situazione, collaborando con le organizzazioni sindacali e gli stakeholder locali e nazionali, Jabil ha intrapreso un programma di outplacement volontario per offrire ai propri dipendenti opportunità di reimpiego in altre aziende che si sono dimostrate disponibili ad assumerli. Lo scopo di questa iniziativa era quello di minimizzare l’impatto sociale della ristrutturazione. Nonostante questi sforzi e a seguito di una lunga ed estesa disamina della capacità produttiva attuale e prospettica, si è resa necessaria un’ulteriore riduzione della forza lavoro presso il sito Jabil di Marcianise entro settembre di quest’anno“.

La risposta dei lavoratori e lo sciopero imminente

La prima risposta dei lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise è la proclamazione di uno sciopero di 8 ore con contestuale assemblea sindacale. L’astensione dal lavoro è stata proclamata dalle segreterie dei sindacati Uilm, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Failms. Lo sciopero riguarderà tutti i turni di lavoro ed è iniziato il 25 giugno. E una nota del Ministero dello Sviluppo Economico comunica che un tavolo di crisi su Jabil Italy è stato convocato per il 27 giugno 2019 alle ore 10.

 

 

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