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Licenziate circa 900 maestre campane

Crisi di governo: salta il decreto salva-precari. Licenziate nel nord Italia circa 900 maestre campane.

Scoppia il caos per le maestre campane assunte al nord. La politica infatti ancora una volta non risponde agli insegnanti che vivono la precarietà, anche da oltre dieci anni, con dignità e professionalità. 

Il 28 agosto avrebbe dovuto essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto salva-precari, per preservare il posto di lavoro alle migliaia di maestre, diplomate magistrali. Eppure ciò non è avvenuto. 

Negli ultimi due anni infatti, le scuole del nord avevano assunto circa 900 maestre campane tramite le Gae, graduatorie ad esaurimento, ma, a causa della mancata pubblicazione del decreto, non avranno più il loro posto di lavoro. Il tutto a discapito della tanto decantata continuità didattica. 

Le maestre campane in questione non hanno la laurea, ma avevano comunque iniziato ad insegnare grazie al loro diploma magistrale. 

Tale diploma però non abilita più all’insegnamento a seguito della sentenza del 20 dicembre 2017 del Consiglio di Stato.

Il 7 agosto di quest’anno, il consiglio dei ministri aveva però approvato un decreto che preservasse il posto di tutti questi precari nel mondo della scuola. A quanto pare però i “piani alti della politica” al momento hanno altro a cui pensare…

Il napoletano professor Pasquale Vespa, presidente dell’Associazione Docenti per i Diritti dei Lavoratori e Coordinatore UIL Scuola Precari, commenta infatti:

«Possibile che in un paese civile una fetta di popolazione deve vivere in ansia e con preoccupazione ogni volta che si alternano nuove forze al governo? Ogni compagine nuova mette mano alla Scuola e ne peggiora la qualità della vita di chi ci lavora e la vive».

Cosa prevedeva il decreto salva-precari?

Il decreto avrebbe dovuto contenere l’avvio di un PAS (Percorso Abilitante Speciale) cui potevano accedere i docenti con tre annualità di servizio svolti negli ultimi otto anni e un concorso a cattedra straordinario, cui potranno accedere i docenti con tre annualità di servizio negli ultimi otto anni svolti nella statale, di cui uno nella classe di concorso specifica. 

Nel testo c’erano anche altri provvedimenti attesi dal personale scolastico. Tra i vari, ad esempio, c’era proprio come la trasformazione dei contratti per i diplomati magistrale, con prolungamento fino al 30 giugno 2020. 

Il decreto però si è rivelato un nulla di fatto, in quanto non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale come previsto.

La protesta dei precari del mondo della scuola

Gli uffici scolastici regionali del Veneto, della Lombardia e del Piemonte hanno già comunicato il licenziamento a circa 900 maestre campane. 

Nella nostra regione la situazione non è diversa. La stessa sorte delle maestre che avevano iniziato la loro carriera lontane da casa attende altre 260 insegnanti che invece avevano trovato il lavoro nella propria regione. 

A farsi sentire è ancora il professor Vespa:

«Per questo motivo chiamiamo ancora una volta a raccolta i precari della scuola pubblica in piazza. Manifesteremo a Roma, il 4 settembre dalle 9,30 in piazza Montecitorio. Ci appelliamo ai lavoratori precari della scuola perché si svestano dei panni dei contestatori sulle piattaforme social e scendano in piazza, in un autunno che si preannuncia caldo!».

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