sabato, Aprile 27, 2024
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Proiettili a Capodanno, il volto infelice di Napoli

Ben due video apparsi sul web sgomentano quella parte della città che prova in tutti i modi di scrollarsi di dosso i pregiudizi.

Che proiettili siano sparati a Capodanno a Napoli non è, purtroppo, una novità. Quello che lascia perplessi in questo 2020 appena cominciato è che ormai l’abitudine tocca dei picchi altissimi di assurdità. Due sono gli episodi denunciati dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che si fa ancora una volta promotore della crociata contro la Napoli maleducata.

Bambini armati

Il primo video, probabilmente quello che ha scatenato più sdegno, è quello dove si vedono tre bambini, uno più piccolo dell’altro, sparare con una scacciacani fuori il balcone di casa. Ad incitarli a sparare è proprio il padre, mentre qualcuno dall’interno riprende la scena come se si trattasse di qualcosa di normale da immortalare. Borrelli, dopo la denuncia sui social, ha poi inviato una denuncia alla Procura della Repubblica dei minori affinché quel padre venga sottoposto a dei controlli. Davanti alla sua evidente incapacità di educare i suoi figli, l’uomo accusa il consigliere di aver rubato un video privato. Poi giustifica le sue azioni dicendo “ho dato ai miei bambini quella pistola perché loro, da grandi, vogliono fare i poliziotti”. Come non credergli?

Buon anno nuovo… ma non ai pentiti!

Il secondo video denunciato da Borrelli vede come protagonista, invece, un giovane che, allo scoccare della mezzanotte, sulla terrazza di casa decide di festeggiare premendo il grilletto di una pistola che non si riesce a capire se scenica o autentica. Dopo aver svuotato ben due caricatori di munizioni, il ragazzo aggiunge “alla faccia dei pentiti” dedicando ai collaboratori di giustizia i colpi esplosi. Borrelli non esclude l’ipotesi che si possa trattare addirittura di un vero e proprio avvertimento mafioso.

Gli interventi

Francesco Emilio Borrelli dichiara che si stanno identificando tutti i soggetti che, nella notte di Capodanno, hanno fatto esplodere colpi di arma da fuoco.

Una volta identificati i soggetti si capirà se le pistole erano vere o meno e se si tratta di pregiudicati o peggio di gente che sta scontando pene agli arresti domiciliari. Si tratta di una consuetudine malsana, criminale e pericolosa, e per questo va fermata con la massima durezza.

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