martedì, Aprile 23, 2024
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Covid-19: Le università campane offrono nuovi posti letto

Già negli scorsi giorni le case di cura sul territorio campano si sono dette disposte ad offrire posti letto per eventuali pazienti Covid. Oggi tocca alle università offrire il loro contributo per fronteggiare l’emergenza.

L’ateneo Federico II ha proposto l’apertura di un intero piano da destinare ai malati affetti da coronavirus. Per metà aprile sarebbero pronti ben 38 posti letto, da aggiungere ai 13 posti in terapia intensiva già attivi. Maria Triassi, ordinario di Igiene epidemiologia e medicina preventiva e presidente della Commissione di emergenza della Federico II sul coronavirus, è convinta dell’importanza che le università giocheranno nella lotta al virus.

La Sanità universitaria non si tira indietro e siamo pronti a fare la nostra parte. Ci stiamo attrezzando nel caso in cui l’attuale emergenza dovesse prendere una piega più grave. Di fronte a scenari come quello lombardo siamo pronti ad adeguare un intero edificio creando una zona filtro e triage per i soli pazienti Covid per circa 70 posti letto. La sanità universitaria non si sottrarrà.

Anche il policlinico Vanvitelli si sta attrezzando ad un’eventuale ondata di casi Covid. Proprio oggi aprono due nuovi reparti al padiglione 3 di Cappella Cangiani, per una capienza di 25 posti letto destinati al reparto di Malattie Infettive. Il manager Antonio Giordano, in auto-quarantena perché risultato positivo al virus, rassicura.

Le professionalità in campo sono quelle necessarie per affrontare l’emergenza e indicate dalle disposizioni del team regionale.

Mostra d’Oltremare: sito adatto al contenimento

Anche Maurizio Di Mauro, manager dell’azienda dei Colli, sta pensando di mettere a disposizione la terapia intensiva del Cto, separando i posti riservati ai malati Covid da quelli ordinari. Proprio il dirigente dell’azienda Domenico Ricciardi delinea il metodo per evitare che in Campania si arrivi ai numeri lombardi.

È necessario creare, come in Cina, un serbatoio di contenimento lasciando completamente fuori dalla rete Covid l’intera rete ospedaliera che dovrà continuare, in sicurezza, a trattare tutte le patologie. È fondamentale isolare il serbatoio del contagio e in un solo centro catalizzatore le infezioni Covid correlate. Un sito adatto sarebbe la Mostra D’Oltremare, attrezzabile con tende e prefabbricati.

Intanto, anche oggi all’ospedale Cotogno si sono aggiunti 18 posti letto in terapia sub intensiva, da aggiungere ai 36 già presenti. 8 sono, invece, i nuovi posti disponibili in terapia intensiva, per arrivare ad un totale di 24 posti.

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