venerdì, Marzo 29, 2024
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De Luca: “Rischiamo una riesplosione del contagio tra due settimane”

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, tramite i suoi canali social, invita categoricamente la popolazione a restare a casa per contenere il contagio da Coronavirus.

De Luca ha espresso tutte le sue perplessità verso la circolare del Viminale che apre alle passeggiate vicino casa e ha ribadito nella serata di ieri: “In Campania è assolutamente vietato uscire per strada, al di là dei casi consentiti”. Poi si rivolge “al Governo nazionale perché confermi in maniera chiara e forte l’obbligo per tutti di rimanere a casa, salvo che per l’acquisto di beni alimentari o di medicinali“.

L’appello del governatore è inequivocabile: “Ai nostri concittadini chiedo di rispettare rigorosamente l’ordinanza regionale che vieta le uscite. Sappiamo bene tutti noi quanto sia grande e pesante l’impegno richiesto. Ma sarebbe un delitto vanificare i sacrifici fatti in queste settimane abbandonandosi ora a comportamenti irresponsabili. Se in un quartiere escono cinquecento genitori con bambini al seguito, chi controlla il distanziamento di almeno un metro tra genitore e genitore, fra bambino e bambino? Chi controlla che la passeggiata avvenga nelle vicinanze dell’abitazione? Chi controlla che l’uscita duri un’ora e non una mattinata? Chi controlla i motivi di necessità? Non oso neanche immaginare quello che succederebbe in queste condizioni, nel fine settimana di Pasqua. Sarebbe come dare il via libera a tutti: una tragedia“.

Poi continua: “Il risultato sarebbe una riesplosione del contagio tra due settimane, dopo l’incubazione del virus. E così, anziché ridurre il calvario di questi giorni, lo si prolunga all’infinito con un danno incalcolabile per la salute dei cittadini. Mentre si lavora al rilancio graduale dell’economia, si farebbe ripiombare l’Italia nell’emergenza più drammatica. E questo ancora di più al Sud, dove arriva solo ora l’onda forte del contagio, e dove si è riuscito a stento a governare l’ondata dei rientri dal Nord.  Anziché dare respiro ai bambini e agli anziani, rischiamo di doverli tenere chiusi in casa a giugno e a luglio! Questa sì sarebbe una tragedia. Le forze dell’ordine, sono tenute a far rispettare le nostre ordinanze, pena comportamenti omissivi o elusivi dell’ordine dell’autorità sanitaria. Le ordinanze hanno valore di norma obbligatoria. Le “circolari” interpretative assolutamente no“.

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