mercoledì, Maggio 8, 2024
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I ristoratori di Benevento consegnano le chiavi al sindaco Mastella

Di Martina Orecchio- Dopo la riapertura di Ristoranti, pizzerie, pub e paninoteche per effettuare le consegne a domicilio, non sono mancate le polemiche.

Una delegazione di ristoratori di Benevento hanno consegnato le chiavi di circa 50 attività al sindaco Clemente Mastella che dovrà farsi portavoce “ai piani alti” per mostrare la drammatica situazione in cui riversa il settore della ristorazione in questo momento.

L’annuncio arriva da Mario Carfora del gruppo “Emergenza Ristorazione”, dopo l’annuncio della riapertura delle attività solo dal primo giorno.

Le prime stime parlano di una perdita di 9 miliardi di euro per le attività di ristorazione in Italia. La federazione degli esercizi pubblici ha lamentato anche la mancanza di chiarezza sulle misure restrittive imposte dal governo.

Questo il messaggio che la delegazione ha consegnato al sindaco Mastella

Quando un imprenditore arriva soltanto ad immaginare di poter rinunciare al lavoro di una vita e a compiere un gesto così grave per quanto simbolico, come la consegna delle chiavi del proprio locale, può essere mosso soltanto dall’istinto di sopravvivenza. Nessuna appartenenza politica, nessun credo ideologico, nessun tentativo speculativo; soltanto amarezza, sofferenza e paura ci spingono ad indirizzare a lei le nostre disperate richieste di aiuto, non solo quale destinatario diretto di alcune di esse, ma soprattutto per investirla del delicato ruolo di portavoce delle nostre istanze presso le sedi istituzionali regionali e nazionali. Lei conosce perfettamente la realtà socio-economica della nostra città e della nostra provincia, e sa bene con quanta dignità abbiamo sempre portato avanti le nostre attività in un territorio difficile, a cui anche lei da sempre sta cercando di dare un impulso produttivo e turistico. Ora, di fronte a questa terribile emergenza, stiamo assistendo inermi alla distruzione dei nostri progetti. E’ come se un terremoto colpisse un centro abitativo di case già vecchie e logore, i danni sono maggiori che altrove, la ricostruzione e la rinascita più difficili. Abbiamo individuato una serie di misure che, rispettando i limiti imposti dalla emergenza sanitaria, ci potrebbero consentire di provare a salvare il nostro lavoro, quello dei nostri dipendenti e ridare il sorriso oramai spento a tante famiglie preoccupate. Come sempre noi faremo la nostra parte, con la tenacia e la caparbietà che contraddistinguono il popolo sannita. Le istituzioni, questa volta, facciano la loro.

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