L’obiettivo dell’Asl Napoli 2 Nord è far fronte alla carenza dei posti letto ed incrementare l’assistenza domiciliare il prima possibile. Da pochi giorni ha lanciato un progetto per aiutare i malati che necessitano di ossigeno, e che devono essere curati in casa. L’ASL è in grado di garantire a circa 400 pazienti Covid, contemporaneamente, tale servizio. Questa categoria di pazienti in molti casi richiede un supporto di ossigeno per un periodo di 7/10 giorni. Successivamente le bombole e i concentratori saranno a disposizione di altri pazienti.
Il procedimento dell’ASL
Mariano Fusco ha coordinato il dipartimento farmaceutico dell’Asl nel provvedimento, riuscendo a di offrire risposte immediate agli ammalati e di recuperare allo stesso tempo i posti necessari in ospedale. L’Asl ha, inoltre, attivato una piattaforma informatica per coordinare e gestire l’assistenza delle Usa (unità speciali di continuità assistenziale) in accordo con i medici di famiglia. Questi ultimi possono richiedere test e visite domiciliari. La procedura funziona in questo modo: le equipe mediche dei 13 distretti sanitari ricevono le richieste, e dunque le analizzano. Fino ad oggi, in soli 5 giorni lavorativi hanno trattato 112 delle 320 visite richieste.
Il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore chiarisce i motivi dellascelta: “Ogni anno il picco dell’influenza stagionale determina una pressione sui pronto soccorso e un superlavoro dei reparti ospedalieri. Con la pandemia questo fenomeno si è molto amplificato, creando situazioni limite di cui si sta facendo carico con grande professionalità e sacrificio il personale sanitario. Per alleggerire questa pressione abbiamo implementato un modello di assistenza a domicilio mediante distribuzione di apparecchiature per l’ossigeno, monitoraggio telefonico dei pazienti, visite a domicilio e avvio di equipe specialistiche attrezzate per eseguire ecografie polmonari”
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